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COME CAPIRE QUANDO INTERVERNIRE PER PRESERVARE LA
COMPOSIZIONE DI UNA POPOLAZIONE
Nella forma di accrescimento logicistico (che non descrive l’accrescim di
popolazioni reale, il quale può essere descritto attraverso la demografia di
popolazione) che viene descritta da un’equazione ottenuta aggiungendo
all’equazione esponenziale il termine 1-N/K che indica la tendenza della
popolazione a crescere fino ad un valore max detto K= capacità portante
dell’ambiente descrive una forma generale di accrescimento di popolazione
che cons di capire quali i meccanismi che la determinano.
Il termine 1-N/K det la variazione di b e d (che rispettivamente diminuisce e
aumenta all’aumentare di N) e porta le popolazioni all’eq
TERMINE 1-M/N (è un sottotitolo)
Parlando di strategie riproduttive della specie (che vanno dalla divisone
cellulare alla riproduzione anfigonica) si ha che alcune di queste comportano
l’ermafroditismo, in alcuni casi anche sufficiente, e sono adottate da specie che
sono normalmente presenti in natura a basse densità e ermafroditismo
raddoppia probabilità di incontro e di un evento riproduttivo.
Abbiamo detto questo poiché nell’equazione di accrescimento logistica non è
incluso il termine 1-M/N dove M è la densità minima di popolazione: se la
popolazione ha una densità particolarmente bassa si ha che la crescita della
popolazione può esser e prevenuta da eventi probabilistici che ostacolano
incontro tra individui o intervenire come cause di mortalità e far sì che le
popolazioni a densità troppo bassa tendano ad essere a rischio di estinzione e
che quindi quando poi individui di una specie colonizzano un ecosistema,
indipendentemente dal fatto che la loro nicchia potenziale sia inclusa nella
nicchia reale dell’ecosistema (ovvero indipendentemente dal fatto che gli
organismi possano viverci), non è detto che la loro colonizzazione determini
una popolazione stabile nell’ecosistema poiché quando la popolazione è a
densità molto bassa non è detto che riesca a crescere.
FORMULA 2
In particolare quando:
Quando M>N il termine 1-M/N è un numero negativo, quindi la popolazione
decresce
Quando M è immensamente piccolo rispetto a N (tale situazione è la
condizione normale) il termine tende a 1 e quindi normalmente
nell’equazioni non lo troviamo 46
Il termine 1-M/N è importante per quanto riguarda solo la conservazione
biologica/ecologica delle popolazioni, poiché stabilire qual è il valore reale di M
(ovvero il n° individui di una specie al di sopra dei quali una popolazione ha
basso rischio di estinzione) determinano le strategie attraverso cui noi
interveniamo per conservare la popolazione (per gestire i rischi a cui una
popolazione viene esposta): per esempio operando interventi per facilitare
l’accoppiamento e la riproduzione oppure effettuando interventi di
reintroduzione in modo da poter garantire una densità minima
COMPETIZIONE PER SFRUTTAMENTO O INDIRETTA
Se consideriamo la classica equazione logistica:
In qst equazione abbiamo descritto un evento competitivo ovvero una
competizione intraspecifica: tanto più n ° individui avvicina a K tanto più fortem
individui competono per le risorse e vengono tanto più limitate nel loro tasso di
accrescimento e aumenta la probabilità che individui non riescano a realizzare
la prp max longevità fisiologica (ovvero al tendere di N a K b tende a
decrescere e d tende ad aumentare)
Questo tipo di competizione è detta indiretta o per sfruttamento: ovvero gli
individui non int direttam tra loro ma interagiscono attraverso l’effetto che l’uso
delle risorse da parte dell’individuo determina sulla disponibilità di risorse per
gli altri individui della stessa popolazione o di altre popolazioni
COME INSERIRE INTERAZIONI INTERSPECIFICHE NELLL’EQUAZIONE DI
ACCRESCIMENTO
Ora la domanda che ci poniamo qnd parliamo di insieme di ecosistemi in cui
vivono molte popolazioni presenti ai diversi lv trofici è come pox inserire le
interazioni interspecifiche all’int dell’equazione di accrescimento della
popolazione.
Risposta:
Riprendiamo l’equazione e la curva di accrescimento logistico: quando abbiamo
più di una popolazione innanzitutto dobbiamo descrive di che popolazione
parliamo (esempio popolazione 1), ora quello che l’equazione dice è che questa
popolazione ha una curva di accrescimento logistica fino ad un numero max di
individui che è K1 (max densità popolazione sostenibile dalle risorse
disponibili). Se ci sono altre specie che utilizzano le stesse risorse della specie 1
si ha che K1 sarà composto da una parte di individui della specie 1, ma anche
da una parte di individui della specie 2 ed eventualmente anche di alcuni
individui della specie 3. 47
DOMANDA: A quanti individui della specie 1 corrisponde il consumo di risorse
da parte di un individuo della specie 2
Risposta: A una frazione di individui che espressa dall’indice che viene usato
come misura di sovrapposizione (indice di sovrapposizione credo) alfa ì, j
(si legge come ho scritto) e la stessa cosa varrà anche per la specie 3.
Questo numero di individui può arrivare ad un numero max di individui della
specie N1 e di individui della specie 2 N1 equivalenti (individui della specie 2
che consumano una porzione di risorse della nicchia della specie 1) fintanto
che il numero totale non è uguale a K1 e quindi quello che pox avere alla fine
nelle condizioni di eq è che
K1= N1+ afa1,2* N2+ alfa 1,3 *N3 e potremmo continuare anche
semplicemente considerando delle interazioni di tipo competitivo
Dove alfa rappresenta un fattore di equivalenza degli individui N2 e all’uso di
risorse degli individui della specie N1 (ovvero a quanti N1 equivalenti
corrisponde un individuo della specie 2)
Dunque l’equazione logistica viene riscritta in tal modo
FORMULA 3
Riepilogo di quest’ultimo concetto:
se noi consideriamo la situazione all’equilibrio si ha che avremo tale condizione
quando (supponendo per esempio di avere tre specie) quando
EQUIVALENZA 1
E quest’equivalenza viene mantenuta per:
N1 diverso da 0
N2 diverso da 0
N3 diverso da 0
E siamo in condizioni di equilibrio quando tale equivalenza (tale relazione) è
mantenuta nel tempo
IMPORTANTE: Solo per quanto riguarda N1 interviene un ulteriore condizione
ovvero N1 deve essere >> M1 (ovvero N1 deve essere molto maggiore al
numero di individui al di sotto del quale una popolazione non può scendere
poiché altrimenti rischierebbe di entrare in estinzione)
Molto maggiore vuol dire per esempio che N1 deve essere uguale a 0,7 K1
(ovvero deve essere pari al 70% della sua densità max= capacità portante)
anche se pox considerare valori inferiori poiché come noto la max velocità di
48
accrescimento della popolazione è raggiunta per K/2. Supponiamo per esempio
che sia 0,1 K1
In questo caso possiamo riscrivere l’equazione ovvero:
Equazione 3
Riscrivendo l’equazione in tal modo diamo un limite alla quantità di risorse che
può essere utilizzata da altre specie. Tale limite è interessante poiché se
mettiamo in grafico alfa medio (alfa segnato 1, x) ovvero l’intensità media di
interazione della specie 1 con le altre specie, e sull’asse x mettiamo le altre
specie (J):
Grafico 3
Abbiamo che la quantità complessiva di risorse che può essere utilizzata da
questa specie è una costante poiché pari a 0,9 K1 e il raggiungimento di questo
valore dipende dal valore di alfa e dal numero di specie
la reazione tra alfa e numero di specie è per forza di cose inversa ovvero
all’aumentare numero di specie diminuisce il valore di alfa diminuisce,
altrimenti la somma dei prodotti alfa1,2*N2+aldfa1,3*N3, e così via, supera 0,9
K1. Questa relazione e descrive la COMPETIZIONE DIFFUSA
Competizione diffusa ci fa capire che se in un ecosistema abbiamo 100
specie in competizione tra loro quello che pox sapere con certezza è
che ogni specie potrà competere fortemente con un numero molto
limitato di altre specie (da 1 a 4), ma la maggior parte delle interazioni
devono essere necessariamente interazioni estremamente deboli/ interazioni
minime, perchè cmq la somma dei prodotti interattivi è una k ed è pari a 0,9 K.
Questa è la competizione diffusa ed è ciò che notiamo in realtà.
L’abbiamo introdotta subito poiché una delle critiche più comuni all’approccio
modellistico che viene utilizzato per comprendere le interazioni tra popolazioni
e quali pox essere le dinamiche delle popolazioni è che la > parte della
modellistica è basata su rapporto tra due specie quando negli ecosistemi ne
abbiamo centinaia, migliaia. Quindi si dice che la semplificazione che facciamo
per studiare nel dettaglio il rapporto competitivo tra 2 o poche coppie di specie
è basta su una semplificazione così estrema ce l’info che ne ricaviamo è nulla o
è un info che è cmq importante?
Questa dimostrazione matematica che ha portato al concetto di competizione
diffusa mostra che in realtà in natura ogni specie compete fortemente con un
49
numero estremamente limitato di altre specie. Quindi semplificare anche
estremamente le competizioni tra specie analizzandole come interazioni tra 2 0
3 componenti non è una distorsione estrema della realtà perché è quello che
normalmente si verifica.
Tutte le interazioni interspecifiche pox essere descritta ed inserite all’interno
dell’equazione generale di accrescimento della popolazione (ovvero la formula
3). Se la vogliamo scrivere in un modo più generale l’equazione diventa:
formula 4
Con questa equazione generale pox descrivere l’insieme dell’interazioni
interspecifiche che si verificano all’interno di una comunità. Nell’equazione il
valore di alfa e il segno dell’alfa indicato se l’interazione competitiva è di
predazione, di simbiosi o di effetto preda predatore
Non è facile però determinare il valore di alfa (dove alfa è l’effetto che ogni
singola specie esercita sulla specie oggetto di interesse)
Il SEGNO DI ALFA è importante: esso non è esplicito e non è sempre + (a
differenza di quanto si potrebbe pensare poiché inserito in una sommatoria) e
indica il tipo di interazione. Il segno è inoltre sempre inverso rispetto all’effetto
che la specie che interagisce determina sulla