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Struttura molecolare e composti ionici

Molecolare: H6O12C6H3O2NH4

Empirica: H2OCHOO NH2

La formula di struttura rappresenta il modo in cui gli atomi sono legati tra loro per formare una molecola, ma non l'effettiva disposizione tridimensionale nello spazio che è rappresentata dai modelli molecolari.

Composti ionici:

I composti ionici sono formati dall'unione di cationi (metallo) e anioni (non metallo). Il legame tra ioni si deve all'attrazione tra cariche opposte. La somma delle cariche in ogni unità formula deve essere uguale a zero per garantire la stabilità elettronica del composto. Quando si parla di composti ionici, si utilizza il termine unità formula al posto di molecola.

Nomenclatura chimica:

La nomenclatura chimica tradizionale dei composti binari comprende:

  • Idruri: composti dell'idrogeno con metalli meno elettronegativi. In questi composti l'idrogeno ha numero di ossidazione uguale a -1.

domenica 31 gennaio 2021 21:54

Concetti introduttivi

***Nomenclatura chimica tradizionale dei composti binari

nel nome va scritto per2. Gli idruri dei metalli alcalini (nox +1) hanno formula generale MeH, ad esempio KH si chiama idruro di potassio. Gli idruri dei metalli alcalino-terrosi (nox +2) hanno formula generale MeH2 e il loro nome è formato dal termine "idruro" seguito dal nome del metallo. Ad esempio CaH2 si chiama idruro di calcio.

Perossidi: Sono composti in cui è presente il gruppo perossido (- O - O -) unito ad elementi meno elettronegativi. In questo caso l'ossigeno ha nox -1. Il loro nome è formato dalla parola "perossido" seguita dal nome dell'elemento legato. Ad esempio H2O2 si chiama perossido di idrogeno.

Ossidi: Sono composti in cui un metallo si lega con l'ossigeno (nox -2). Se il metallo considerato presenta un solo numero di ossidazione, il loro nome è formato dalla parola "ossido" seguita dal nome del metallo. Ad esempio Li2O si chiama ossido di litio, CaO si chiama ossido di calcio.

Il metallo considerato presenta due numeri di ossidazione: - Il composto col metallo con nox maggiore prende la desinenza -ico. ▪ Ad esempio l'ossido del rame con nox maggiore (+2) si chiama ossidorameico e la sua formula è CuO. Il composto col metallo con nox minore prende la desinenza -oso. ▪ Ad esempio, l'ossido del ferro con nox minore (+2) si chiama ossido ferroso e la sua formula è FeO. • Anidridi Le anidridi sono composti binari dei non metalli con l'ossigeno. Se il non metallo considerato ha un solo numero di ossidazione, il composto si chiamerà "anidride" seguito dalla desinenza -ica. Se il non metallo considerato ha due numeri di ossidazione: - Il composto con nox maggiore si chiamerà "anidride" seguito da -ica; ▪ Il composto con nox minore si chiamerà "anidride" seguito da -osa. ▪ Se il non metallo considerato ha quattro numeri di ossidazione: - Il composto con nox maggiore si chiamerà

"anidride" seguito dal prefisso▪ "per-" e il suffisso "-ica";

Il composto con nox intermedio alto si chiamerà "anidride" seguito dal▪ suffisso "-ica";

Il composto con nox intermedio basso si chiamerà "anidride" seguito dal▪ suffisso "-osa";

Il composto con nox minore si chiamerà "anidride" seguito dal prefisso▪ "ipo-" e il suffisso "-osa".

Caso particolare dello iodio (+1, +5, +7)

+1: ipoiodosa

+5: iodica

+7: periodica

• Idracidi

Gli idracidi sono composti binari dei non metalli con l'idrogeno. I principali idracidi si formano dall'unione dell'idrogeno con gli alogeni e i non metalli del sesto gruppo (dell'ossigeno).

Il nome degli idracidi si forma facendo seguire al termine "acido" il nome del nonmetalli con desinenza -idrico.

Negli idracidi, gli alogeni presentano sempre nox -1 (HF acido fluoridrico, Cl acido cloridrico).

Negli idracidi

del sesto gruppo (dell'ossigeno), i non metalli presentano nox -2 (H2S acido solfidrico, H2Se acido selenidrico). 2Idracidi particolari: HCN acido cianidrico, HN3 acido azotidrico. 3Nomenclatura chimica tradizionale dei composti ternari Ossidi e acidi reagiscono con l'acqua per dare due classi di composti ternari: gli ossoacidi e gli idrossidi. • Ossoacidi Gli ossoacidi si formano dall'unione di un'anidride (non metallo e ossigeno) a una o più molecole d'acqua. Il nome dell'ossoacido si ottiene da quello dell'anidride da cui deriva sostituendo il termine "anidride" con "acido". CO2 (anidride carbonica) + H2O → H2CO3 (acido carbonico). Nella formula si scrive prima l'idrogeno, seguito dal non metallo e per ultimo l'ossigeno: H2CO3. • Idrossidi (ossidi basici) Gli idrossidi si formano dall'unione di un ossido (metallo e ossigeno) a una o più molecole d'acqua. Il nome dell'idrossido si ottiene aggiungendo il suffisso "-idrossido" al nome del metallo. Na2O (ossido di sodio) + H2O → 2NaOH (idrossido di sodio).si ottiene da quello dell'ossido da cui derivasostituendo il termine "ossido" con "idrossido".
CuO (ossido rameico) + H2O -> Cu(OH)2 (idrossido di rameico).
Nella formula si scrive per primo il metallo e a seguire il gruppo ossidrile OH, il qualese è presente più volte va riportato tra parentesi con il pedice fuori a indicare quante volte compare nel composto: KOH, Cu(OH)2.
Nomenclatura chimica tradizionale dei composti ionici
I composti ionici sono formati da metalli e non metalli; il loro nome varia in base al numero di ossidazione dell'anione o catione:
Vedi slide... tieni conto di -oso, -ico quando c'è più di un nox.
Nomenclatura chimica tradizionale degli ioni
Nomenclatura dei cationi
Cationi metallici: acquistano il nome dal metallo dal quale derivano. In questi casi è possibile l'esistenza di un solo ione e il loro nome segue la regola "nome elemento + ione", esempi: Na+ ione sodio, Mg2+ ione magnesio.

H1 ione idrogeno.

+2+ +Cationi di metalli di transizione: possono formare più di uno ione e il loro nome varia in base al numero di ossidazione assunto nel composto:

Se il nox è quello minore, il nome dello ione sarà formato dal nome dell'elemento da cui deriva, preceduto dal termine "ione" con la desinenza -oso (es: Fe2+ ione ferroso);

Se il nox è quello maggiore, il nome dello ione sarà formato dal nome dell'elemento da cui deriva preceduto dal termine "ione" con la desinenza -ico (es: Fe3+ ione ferrico).

Nomenclatura degli anioni

Anioni monoatomici: il nome di questi anioni è formato dal nome dell'elemento preceduto dal termine "ione" dal quale derivano con la desinenza -uro (es: H- ione-idruro, F- ione fluoruro, Cl- ione cloruro).

- -Ossoanioni: anioni poliatomici che contengono atomi di ossigeno oltre a un certo elemento. Il nome dell'anione varia in base al numero di ossidazione.

possedutodall'elemento diverso dall'ossigeno:

Se il nox è quello minimo, il nome sarà composto dal termine "ione" seguito dal nome dell'elemento da cui deriva con prefisso -ipo e suffisso -ito (es: ioneipoclorito);

Se il nox è il secondo più piccolo, il nome sarà composto dal termine "ione" seguito dal nome dell'elemento da cui deriva con suffisso -ito (es: ione clorito);

Se il nox è il secondo più grande, il nome sarà composto dal termine "ione" seguito dal nome dell'elemento da cui deriva con suffisso -ato (ione clorato);

Se il nox è quello massimo, il nome sarà composto dal termine "ione" seguito dal nome dell'elemento da cui deriva con prefisso -per e suffisso -ato (ioneperclorato).

Mole e unità di massa atomica

sabato

È30ÈgennaioÈ2021 01:00

Mole

La mole (n) (unità di misura: mol) è la quantità

di sostanza che contiene tante unità elementari quanti sono gli atomi contenuti esattamente in 12 g di C. 1 mol contiene 6,022×10^23 particelle (numero di Avogadro, N). 23 A Massa molare La massa molare (M.M.) è la massa di 1 mole (unità di misura g/mol). Per quanto riguarda gli elementi, la massa atomica (u.m.a.) è uguale alla massa molare. Per ogni molecola la massa molecolare è numericamente uguale alla massa molare; per ogni composto ionico la massa dell'unità formula è uguale alla massa molare. Reazioni chimiche martedì 6 ottobre 2020 16:00 Le reazioni chimiche Le reazioni chimiche della materia (o trasformazioni chimiche) sono trasformazioni nelle quali si ha la formazione di nuovesostanze.SonoÊtrasformazioniÊcheÊinteressanoÊleÊsostanze,ÊmodificandoleÊeÊconsentendoÊpertantoÊlaÊformazioneÊdiÊnuove.PerÊdescrivereÊunaÊreazioneÊsiÊutilizzanoÊleÊequazioni chimiche (formalismo,ÊsimboliÊcheÊspieganoÊlaÊreazione)ÊnelleÊqualiÊiÊreagentiÊvengonoÊscrittiÊaÊsinistraÊdiÊunaÊfreccia,ÊmentreÊaÊdestraÊvengonoÊscrittiÊiÊprodotti: reagenti prodotti→LaÊfrecciaÊstaÊaÊindicareÊcheÊiÊreagentiÊsiÊtrasformanoÊneiÊprodotti.SupponendoÊcheÊiÊreagentiÊsianoÊdue,ÊindicatiÊcomeÊA eÊB,ÊeÊcheÊdianoÊluogoÊaÊdueÊprodotti,ÊC eÊD,ÊsiÊchiamaÊequazionedi reazione, i coefficienti stechiometrici che indicano in quali rapporti (in moli) entrano in reazione i reagenti e i prodotti. L'equazione chimica non si inventa (slogan del nonno di Heidi, prof. La Mendola). L'equazione chimica non si inventa poiché è una descrizione di un fenomeno sperimentale, quindi è solo un modo sintetico di rappresentare per scritto la trasformazione considerata. L'equazione chimica quindi si deve conoscere, vanno saputi quali sono i reagenti e i prodotti.
Dettagli
A.A. 2020-2021
42 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michele.bart03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di chimica generale e inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pineider Francesco.