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ACIDO FOLICO

Acido folico è una vitamina idrosolubile (non da problemi di accumulo: se in eccesso viene facilmente eliminato)

Viene immagazzinato nel fegato (pool epatico che rifornisce gli altri tessuti)

La forma attiva è l'acido tetraidrofolico, i cui derivati forniscono unità monocarbonio nella sintesi di:

  • Amminoacidi (serina/glicina/metionina)
  • Colina (fosfolipidi, acetilcolina)
  • Basi puriniche e pirimidiniche ruolo importante in cellule in rapida divisione/tessuti con elevato turnover/crescita:
    • Emopoiesi (carenza: anemia macrocitica)
    • Gravidanza: i tessuti fetali proliferano attivamente (carenza: spina bifida)
    • Cellule tumorali (antifolici come farmaci)

L'acido folico si trova nei vegetali a foglia larga (es: spinaci) ma viene inattivato con la cottura.

I tessuti tumorali sono molto avidi di acido folico analoghi strutturali usati come farmaci (impedimento dell'assunzione di acido folico).

Negli alimenti è presente in forma

poliglutammata e ossidata. I residui di acidoglutammato coniugasiglutammico vengono idrolizzati (tranne 1) dalla perconsentirne l'assorbimento intestinale e riconiugato al glutammato all'interno dellecellule che lo assumono dal circolo. Dopo la riconiugazione viene ridotto da 2 reazionidiidrofolato reduttasiNADPH dipendenti ( ) acido tetraidrofolico.N5, CH2, N10-H costituiscono la porzione che trasporta unità moncarboniose.Derivati dell'acido folico (THF-C1)Il frammento più ridotto è il metile, quello più ossidato è il formile.La reattività chimica di questi derivati è diversa quindi i frammenti vengono coinvoltiin varie reazioni.Provenienza dei frammenti monocarboniosiLa serina può essere sintetizzata a partire dal 3 fosfoglicerato (e quindi dal glucosio)quindi non è un problema formare N5,N10-metilene THF che può essere convertito inmolti derivati:ridotto a N5-metil THFossidato a N5,

N10-metenil THF (può essere formato a partire dall'istidina) il metenil può andare incontro a idrolisi in ambiente acido e dare origine a n10 formilthf. (può essere formato a partire dal triptofano) QUINDI una volta assunto acido folico non è un problema ottenere i derivati. Non c'è nessuna reazione di fare altri derivati del THF a partire dall'N5-metil THF.

Funzioni:

  • N5, N10- METILENE THF- SERINA -> GLICINA- dUMP -> dTMP (basi pirimidiniche)
  • N10 -FORMIL THF: Sintesi de novo basi puriniche
  • N5- METIL THF: OMOCISTEINA -> METIONINA, con formazione di THF libero

In carenza di vitamina B12 la reazione non avviene -> non formo metionina (e quindi SAM) e non libero più il THF dal N5-metil THF e questo è l'unico derivato che non può essere convertito negli altri: prima o poi tutto il pool di THF viene intrappolato in N5-THF: trappola dei metili carenza funzionale di THF. metil

Anemia macrocitica: emopoiesi non

funzionale GR con dimensioni maggiori -> Vitamina B12 coinvolta in 2 reazioni:

  1. Sintesi di metionina da omocisteina
  2. Reazione del metilmalonil-coA mutasi (aa ramificati)

La sintesi della metionina serve a produrre anche SAM che serve come donatore di metili in una serie di reazioni:

  • PE -> PC
  • NA -> adrenalina
  • Metilazione di nucleotidi
  • Catabolismo delle catecolamine
  • Sintesi creatina

METABOLISMO DELL'ALCOOL:

L'etanolo viene prodotto per fermentazione da diversi tipi di lieviti, in particolare Saccharomyces.

Fermentazione: trasformazione del glucosio in alcol.

Il metabolismo dell'acetato ci consente di ricavare 7 kcal/g.

L'alcool non è glucogenetico.

L'etanolo è una sostanza psicoattiva e ha effetti sul sistema nervoso centrale (attraversa la barriera emato-encefalica).

A piccole dosi causa un allentamento dei freni inibitori.

Assorbimento: avviene per libera diffusione nello stomaco e nell'intestino tenue (la velocità di assorbimento è proporzionale alla quantità assorbita).

È più facile assorbire l'etanolo dalle

soluzionidiluite-Eliminazione renale: 2-5% della quota ingerita Eliminazione polmonare: 5-10% " "Il suo destino principale è metabolico, questo viene assunto e metabolizzato prevalentemente nel fegato mediante processi ossidativi La capacità di metabolizzare etanolo è variabile, circa 100 mg/ora/kg. È influenzata da: - stile di vita: un consumatore cronico di alcool lo metabolizza più facilmente - fattori etnici: bassi livelli di espressione di alcool DH in alcuni gruppi etnici Ognuno ha diversa sensibilità Fattori etnici: Etanolo viene ossidato ad acetaldeide grazie a due enzimi: +1. Alcol DH (citosol) NAD dipendente 2. Sistema MEOS (RE): meccanismo simile ad un'ossidasi mista Acetaldeide viene ossidata ad acido acetico mediante acetaldeide DH (mitocondrio) Gli effetti sgradevoli dell'alcool (vasodilatazione periferica -> sudorazione) sono dovuti all'acetaldeide L'acetato può essere attivato come acetil coA e

usato nel fegato oppure acetato viene immesso in circolo e captato. Il miocardio assorbe molto acetato. Quando si produce NADH nel citosol (alcool DH) che deve essere riossidato aumenta il rapporto NADH/NAD+CITOSOL: attivazione di LDH e produzione di lattato: acidosi lattica. Consumo di etanolo sconsigliato a chi ha problemi di iperuricemia in quanto acidourico viene mantenuto indissociato e si deposita. Inoltre la LDH sottrae il piruvato al ciclo di krebs ipoglicemia: produco poco ossalacetato. MITOCONDRIO: inibizione del ciclo di Krebs e anche di ossidaizone (non ho abbastanza nad+), produzione di corpi chetonici -> chetosi. No ossidazione -> acidi grassi non ossidati -> Acil-CoA viene riesterificato a formare trigliceridi che vengono secreti dal fegato come VLDL. Il consumatore cronico di alcool sintetizza grandi quantità di trigliceridi ma ha un fegato poco funzionale che non gli consente di sintetizzare VLDL -> steatosi epatica -> cirrosi. L'acetaldeide

stimola molto la produzione di radicali liberi che aggrava la steatosi

MEOS: sistema enzimatico che svolge numerose reazioni di idrossilazione di composti endogeni e l'ossidazione di composti esogeni come i farmaci -> alcol compete con i farmaci che quindi rimangono attivi più a lungo.

Il meos è inducibile: nel bevitore cronico aumenta la quantità di enzima -> divento più bravo a metabolizzare sia alcol che farmaci -> dose efficace di un farmaco è più alta in un alcolista.

Ci sono alcuni farmaci che vengono attivati per ossidazione del meos (es: barbiturici)

L'attività metabolica e funzionale dei vari tessuti è interdipendente e va coordinata e adattata al variare delle condizioni fisiologiche in cui l'organismo viene a trovarsi  integrazione e controllo dei processi metabolici:

Controllo ormonale: meccanismo "endocrino"

Mediatori intercellulari (secreti "ormono-simili")

La natura

La chimica di ormoni e mediatori intercellulari è molto differente:

  • Peptidi
  • Derivati di aa
  • Steroidi
  • Derivati di acidi grassi

Difficoltà nel dosaggio:

Sono attivi a concentrazioni molto basse (nM-pM)

ormonale

Breve durata d'azione (rapido metabolismo)

ORMONI

Prodotti da tessuti specifici (ghiandole endocrine)

Secreti nel torrente circolatorio

Raggiungono cellule bersaglio in tessuti distanti dall'organo secretorio modificandone l'attività metabolica

Transitorietà dell'effetto/inattivazione metabolica

SECRETI ORMONO-SIMILI

Mediatori locali

Prostanoidi: prostaglandine/trombossani/leucotrieni

Sintesi da parte di numerosi tipi cellulari

Azione su cellule vicine alle secretrici

Estrema potenza/ labilità metabolica

Istamina mastocitiFattori di crescita

Piccole proteine che agiscono su recettori controllando:

Sopravvivenza/morte (in genere apoptotica)

Proliferazione/differenziamento

In numerosi tipi cellulari

Alcuni ormoni si comportano come

(controllando sopravvivenza edifferenziamento e non metabolismo) Sono mediatori locali rilasciati da cellule nervosesinapsi Agiscono su cellule adiacenti (nervose/ effettrici) Segnali chimici tra cellule di organismi differenti Distinzioni non nette : - ormoni (gh. Surrenali) - neurotrasmettitori : - ormone - fattore di crescita "Releasing hormones": ipotalamo regolazione funzione ipofisi (asse neuro-endocrino) Ormoni della ipofisi funzione di gh. endocrine Ormoni di tiroide e paratiroidi (calcitonina e paratormone) -> omeostasi Ca/fosforo Ormoni del pancreas (insulina e glucagone) -> metabolismo energetico Ormoni gastroenterici (gastrina, secretina, colecistochinina) -> regolazionesecrezione g.i. Derivati amminoacidi Catecolamine (adrenalina, noradrenalina): midollare surrene -> met.energetico Ormoni della tiroide (T3/T4)-> met energetico Ormonisteroidei<Glucocorticoidi (cortisolo) -> met. energetico/ risp. immunitaria>Corticale del<Mineralcorticoidi (aldosterone) -> bilancio idrico-salino>surreneOrmoni sessuali<funzione apparato riproduttore/caratteri sessuali secondari>Estrogeni/progesteroneTestosteroneControllo a cascata dei segnali ormonaliIl SNC raccoglie dei segnali provenienti da ambiente interno ed esterno (organi di senso), li integra e grazie all'ipotalamo risponde ai segnali mediante il rilascio di ormoni di natura polipeptidica (releasing hormones e release inhibiting hormones per ogni ormone ipofisario) che influenzano l'ipofisi (confine tra SN ed endocrino).L'adenoipofisi produce ormoni di natura polipeptidica che agiscono sulle strutture endocrine:- Tiroide- Surrene- Pancreas endocrino- GonadiChe a loro volta producono ormoni che agiscono sui tessuti bersaglio.La neuroipofisi rilascia ADH/ vasopressina (bilancio idrico salino) e ossitocina (contrazione muscolatura uterina durante il parto) che

Agiscono direttamente sui tessuti bersaglio. Un meccanismo a cascata ci consente di integrare il segnale a numerosi livelli e di amplificare il segnale ad ogni passaggio. L'integrazione consiste in meccanismi di feedback.

Lungo: il sistema nervoso centrale (SNC) risente della concentrazione degli ormoni finali e risponde incrementando o riducendo la produzione mediante il rilascio dei fattori ipotalamici. Gli ormoni finali controllano e inibiscono l'ipofisi e l'ipotalamo.

Breve: gli ormoni ipofisari inibiscono l'ipofisi e l'ipotalamo.

Ultra breve: i releasing hormones inibiscono l'ipotalamo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
131 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cava_98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica biologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Prinetti Alessandro Ennio Giuseppe.