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I tubuli seminiferi sono lunghe strutture cilindriche cave
altamente convolute. La parete dei tubuli seminiferi è costituita da
un sottile strato connettivale, la tonaca propria, che circonda diversi
strati di cellule germinali, che costituiscono il cosiddetto epitelio
germinale. In alcuni Mammiferi, ma non nell’uomo, nella membrana
basale che sottende gli spermatogoni sono presenti le cellule mioidi,
che conferiscono contrattilità ai tubuli seminiferi. Tra le cellule
germinali si trovano alte cellule circo-piramidali, dello stesso spessore
del tubulo, le cellule del Sertoli. Queste hanno funzione di:
a. supporto nutrizionale e meccanico per le cellule germinali in
via di sviluppo;
b. fagocitosi del citoplasma eliminato durante la
spermatogenesi;
c. sintesi e secrezione di ABP, che aumenta la concentrazione di
testosterone nei tubuli seminiferi.
Nei tubuli avviene la spermioistogenesi, un insieme di eventi che
porta alla maturazione dello spermatozoo non capacitato. Le cellule
germinali, man mano che maturano, si spostano verso il lume dei
tubuli. L’ordine di maturazione è il seguente:
a. spermatogoni;
b. spermatociti primari;
c. spermatociti secondari;
d. spermatidi;
e. spermatozoi.
Fino al livello di spermatidi secondari (n), le quattro cellule
derivanti dallo stesso spermatogonio rimangono in comunicazione
tra di loro per sincronizzare la maturazione. La struttura degli
spermatozoi varia molto da vertebrato a vertebrato, ma tutti hanno
in comune la presenza di (almeno) un flagello e di una testa in cui è
contenuta una vescicola acrosomale.
Apparato riproduttore 38
Testicolo ad ampolla
Nella maggior parte degli Anamni la fecondazione è esterna, è
perciò necessario che vengano prodotti una grande quantità di
spermatozoi per assicurare la fecondazione.
Le cellule spermatiche sono contenute in ampolle seminifere, che
con l’eiaculazione vengono completamente svuotate, salvo che per
un piccolo numero di spermatogoni. Da questi spermatogoni si
origineranno due classi di spermatogoni, quelli destinati a rimanere
spermatogoni e quelli che invece origineranno degli spermatozoi.
Ogni ampolla contiene quindi cloni.
Gli spermatozoi contenuti in una stessa ampolla si trovano
necessariamente allo stesso stadio di maturazione. Si parla di
ampolle isogone quando la maturazione degli spermatozoi è sincrona
tra le diverse ampolle (e. g., Urodeli), altrimenti si parla di ampolle
anisogone (e. g., Anuri).
La capacitazione degli spermatozoi può avvenire in modi diversi
ma solitamente il contatto con l’acqua avvia l’attività del flagello.
Endocrinologia
Le due gonadotropine, secrete dall’adenoipofisi, LH (ormone
luteinizzante) e FSH (ormone follicolo-stimolante) hanno effetti sulla
produzione e sul rilascio degli ormoni sessuali. La loro secrezione è
controllata dai neuroni neurosecernenti dell’ipotalamo, che
producono GnRH (Gonadotropin Relasing Hormone) e lo rilasciano
nel sistema porta-ipofisario. Sulla gonade maschile agiscono su tipi
cellulari diversi.
LH trova i suoi recettori sul plasmalemma delle cellule di Leydig e
le stimola a produrre testosterone, che troverà recettori in diverse
parti del corpo, stimolando lo sviluppo dei caratteri secondari;
FSH agisce sulle cellule di Sertoli stimolando la produzione di ABP
(Antigen Binding Protein), in grado di legare il testosterone, che
permette la maturazione delle gonadi.
Esiste un meccanismo feedback negativo che blocca la cascata
ormonale a monte della produzione di testosterone. Il testosterone
che non viene legato da ABP entra in circolo e raggiunge organi
bersaglio anche molto lontani (e. g., corde vocali, cuore, reni)
inducendo il manifestarsi dei caratteri sessuali secondari maschili. Ha
anche azione di feedback negativo sulla secrezione di GnRH. Le
cellule del Sertoli, inoltre secernono inibina, che inibisce il rilascio di
FSH da parte dell’adenoipofisi. ovari
Esistono fondamentalmente due tipi di ovario: sacciforme negli
Anamni e parenchimatoso negli Amnioti. In realtà l’ovario sacciforme
Apparato riproduttore 39
deriva dall’ovario lamellare, presente in alcuni Teleostei, costituito da
una serie di lamelle in cui avviene la maturazione delle cellule uovo.
Nel momento in cui l’ovaio lamellare si ripiega a U, si forma un ovario
lamellare con canale centrale, presente in alcuni Teleostei.
Ovario sacciforme
Gli ovari sacciformi hanno parenchima o stroma poco o per nulla
esteso e sono spesso cavi. Gli oogoni sono disposti nella zona
corticale e sono circondati da poche cellule follicolari. Le cellule uovo
giungono a maturazione tutte in contemporanea, poiché in questi
animali la riproduzione è stagionale. Gli oociti aumentano di volume
fino a che, a maturazione avvenuta, rompono la tonaca connettivale
dell’ovario e cadono nel celoma.
Negli Anamni la cellula uovo aumenta di dimensioni maturando,
perché aumenta in vitello. Il processo di arricchimento di tuorlo
avviene grazie agli ormoni. I livelli delle gonadotropine variano
ciclicamente. La prima fase di maturazione è dominata dall’FSH.
L’ovulazione è spinta da un picco di produzione di LH e FSH. Si ha un
aumento della produzione di LH dal momento dell’ovulazione in poi.
L’FSH stimola la produzione di estrogeno, prodotto dalle cellule
follicolari. L’estrogeno trova i suoi recettori negli epatociti, che sono
stimolati a produrre la vitellogenina; questa viene rilasciata nel
torrente circolatorio ed entra nella cellula uovo, arricchendone il
tuorlo. La produzione di vitellogenina è stimolata dall’elevato livello
ematico di FSH, che stimola anche l’endocitosi di vitellogenina da
parte della cellula uovo. Perché possa entrare, le cellule che
avvolgono l’uovo possiedono recettori per la fosvitina, una delle
componenti della vitellogenina (l’altra è la lipovitellina).
Ovario parenchimatoso
Gli ovari parenchimatosi sono organi compatti che consistono di
uno stroma abbondante nel quale sono contenuti i follicoli, a diversi
stadi di maturazione, in contrasto con quanto accade nei follicoli
sacciformi degli Anamni.
Follicoli
Le cellule uovo, o oociti, si sviluppano nell’ovario all’interno dei
cosiddetti follicoli ovarici, aventi funzione endocrina. Ogni follicolo
contiene un singolo oocita. I follicoli sono strutture formate da due
tipi di cellule somatiche:
a. le cellule della teca, divise in una teca interna e una teca
esterna, producono testosterone;
b. le cellule della granulosa trasformano il testosterone in
estradiolo (un estrogeno) e hanno funzione trofica.
Le gonadotropine agiscono anche sugli ovari:
Apparato riproduttore 40
- FSH stimola le cellule della granulosa alla proliferazione,
formando il follicolo (da qui deriva il nome di “follicolo
stimolante”) e alla trasformazione degli androgeni in
estrogeni;
- LH stimola le cellule della teca a produrre androgeni (cfr.
cellule di Leydig) e stimola la produzione di progesterone.
Si distinguono quattro stadi di sviluppo follicolare, stimolato
dall’ormone FSH:
1. follicoli primordiali: sono composti da un oocita primario
circondato da un singolo strato di cellule follicolari squamose;
questi follicoli si sviluppano indipendentemente dall’FSH.
2. follicoli primari: le cellule follicolari aumentano di dimensioni
e proliferano e sono chiamate cellule della granulosa; le
cellule stromali iniziano a formare la teca (interna ed esterna).
3. follicoli secondari: le cellule della granulosa continuano a
proliferare e formano degli spazi intercellulari che riempiono
del cosiddetto liquor follicoli.
4. follicoli di Graaf: raggiungono dimensioni ragguardevoli,
paragonabili a quelle dell’ovario stesso, per il continuo
aumento delle cellule della granulosa e del liquor follicoli, che
forma un antro. L’antro separa in due le cellule della
granulosa: un sottile strato di esse delimita l’oocita, formando
il cumulo ooforo, mentre le restanti sono schiacciate contro la
teca. I due gruppi di cellule della granulosa sono uniti da un
peduncolo.
Il follicolo di Graaf viene spinto contro la parete dell’ovario fino a
che questa non si lacera e l’oocita maturo viene rilasciato
Apparato riproduttore 41
(ovulazione). La cellula uovo viene rilasciata insieme alle cellule del
cumulo ooforo con cui è immediatamente a contatto, la cosiddetta
corona radiata e il liquor follicoli. La parte di follicolo che rimane
luteus,
nell’ovario forma il corpo luteo (dal latino giallo).
Ciclo ovarico
Nella donna la maturazione follicolare avviene per cicli di 28 giorni
circa, in cui si verificano anche modificazioni a carico della mucosa
uterina. Il ciclo è divisibile in due parti.
Nei primi 14 giorni si ha la maturazione del follicolo. L’ormone più
importante è l’FSH, che raggiunge la massima concentrazione il
14esimo giorno. Anche l’LH aumenta e ha un picco il 14esimo giorno,
in concomitanza con l’ovulazione. Sulle cellule che avvolgono la
cellula uovo sono presenti recettori per l’FSH. I follicoli che riescono a
maturare sono quelli che hanno il numero esatto di recettori, gli altri
degenerano. Questa prima parte è quella che può variare in durata,
modificando la lunghezza del ciclo. L’ipotalamo, infatti, è altamente
influenzabile dallo stress ed effetti ambientali.
Nei secondi 14 giorni il livello di FSH cala. LH stimola la formazione
del corpo luteo, giallastro perché produce steroidi (lipidi), tra cui il
progesterone, detto spesso ormone della gravidanza. Il progesterone
aumenta la vascolarizzazione e la secrezione ghiandolare
dell’endometrio, la mucosa che riveste l’utero. Inoltre provoca un
feedback negativo sull’ipotalamo e inibisce la liberazione di GnRH.
Se non si verifica la gravidanza, il corpo luteo regredisce,
trasformandosi in corpus albicans, la sintesi di progesterone si
arresta e così l’inibizione dell’ipotalamo. Conseguentemente riparte il
rilascio di FSH e LH e parte il nuovo ciclo ovarico. In assenza del
progesterone, l’endometrio non può essere mantenuto e se ne sfalda
lo strato superficiale, che viene eliminato (mestruazione).
Sebbene ogni ciclo mestruale circa 50 follicoli inizino a maturare,
circa 5 raggiungono lo stadio di follicolo di Graaf e, normalmente,
uno solo di questi va incontro a ovulazione (follicolo dominante). Il
follicolo dominante raggiunge uno stadio in cui è FSH-indipendente e
inizia a secernere inibina, che arresta il rilascio di FSH da parte
dell’ipofisi, determinando l’atrofia degli altri follicoli di Graaf.
Gravidanza
Nel caso in cui l’impianto e la fecondazion