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La faringe e la deglutizione

La faringe rappresenta una via di passaggio comune per cibi solidi, liquidi e aria. I muscoli della faringe sono coinvolti nella deglutizione. Essi cooperano con i muscoli della cavità orale e dell'esofago nel dare l'avvio al processo della deglutizione. La deglutizione è un processo volontario complesso che viene iniziato volontariamente ma prosegue in maniera involontaria.

Nella fase buccale, la lingua si sposta verso la parte posteriore per spingere il bolo verso la faringe. Alzando poi il palato posteriormente si evita che il cibo passi dalla cavità orale alla nasale. Il cibo poi trova l'epiglottide e inizia il processo involontario, l'epiglottide chiude la laringe e il bolo entra nell'esofago.

La deglutizione presenta tre fasi:

  1. Fase buccale: volontaria, spostamento della lingua verso la parte posteriore
  2. Fase faringea: non volontaria
  3. Fase esofagea: non volontaria, inizia con l'apertura dello sfintere esofageo superiore

sfintere esofageo• superioreL’epiglottide: il bolo si appoggia su di essa, la piega, in questo modo la trachea (sempreaperta) viene isolata e il bolo può solo entrare nell’esofago (sempre chiuso e collassato).A livello dell’orofaringe c’è la muscolatura striata!

L’ESOFAGO L’esofago è un condotto muscolare cavo impari mediano elasticolocalizzato posteriormente alla trachea, si svuota nello stomaco. L’esofago è formato dauno strato longitudinale esterno e uno circolare interno. Questo trasporta il cibo versolo stomaco, ha un tratto cervicale che inizia da C6, un altro tratto che arriva al trattotoracico (T10), entra nello stomaco e poi inizia quello addominale. L’esofago è in strettocontatto con l’aorta. L’irrorazione ematica dell’esofago è garantita da sette ramiarteriosi. Si trova posteriormente alla trachea. Prima di aprirsi nello stomaco, attraversala parete posteriore del mediastino,

per poi entrare in cavità peritoneale attraverso un orifizio del diaframma, lo iato esofageo. La parete dell’esofago presenta le componenti mucosa, sottomucosa e muscolare, ma è priva di tonaca sierosa. L’epitelio della mucosa dell’esofago è un epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato (mucosale), resistente alle abrasioni. La sottomucosa contiene ghiandole sparse, l’esofago è insieme al duodeno, il tratto del canale digerente che contiene ghiandole sottomucose. L’esofago ha un tratto cervicale (collo), un tratto toracico (10 vertebra cervicale), attraversa il diaframma e arriva allo stomaco (ha anche un tratto addominale). L’esofago è sempre collassato. Una parte dell’esofago viene drenata da vene toraciche, l’altra parte viene drenata da vene addominali (vena porta), (organo anastomosi portocavale). Lo stomaco ha tonache sovrapposte, lume stellato caratteristico, la tonaca muscolare presenta diversi

strati: circolare interno e longitudinale esterno. I diversi strati tipici del tubo digerente permettono la muscolatura sviluppata, si possono compiere dei movimenti, tra i diversi strati muscolari sono presenti delle fibre nervose e dei neuroni che sono chiamati: Plesso mioenterico di Auerbach (forma il sistema nervoso enterico, situato all'interno della tonaca muscolare). Il nervo frenico innerva il diaframma, permette la respirazione. Lo iato esofageo: ogni punto di passaggio, aorta (forma l'arco aortico) e iato della vena cava inferiore. Presenta dei restringimenti: cricoideo (la cricoide è in rapporto con l'esofago, è considerato il punto di origine dell'esofago, questo restringimento è chiamato anche sfintere esofageo maggiore, è il punto in cui si considera che inizia l'esofago), il secondo restringimento è aortico (l'esofago entra in rapporto con l'arco aortico), poi c'è il restringimento

bronchiale (il bronco aderisce all'esofago) e infine il restringimento diaframmatico (l'esofago attraversa il diaframma, a livello dello iato esofageo). Tutti i punti di passaggio sono detti IATI. Sono i punti in cui se ci sono dei problemi, si vede, ci sono delle lesioni/ustioni a carico dell'esofago, esse sono più marcate su questi restringimenti. Il bolo spinto in esofago, spinge le pareti ad aprirsi, nell'ambito del tubo digerente sono 2 i movimenti possibili: peristalsi, è il movimento che permette l'avanzamento del bolo, al cibo di muoversi, grazie alla contrazione muscolare e grazie alle fibre nervose che costituiscono il plesso mioenterico di Auerbach, all'interno della tonaca muscolare (questo plesso insieme ad altri forma il sistema nervoso enterico).

LO STOMACO

Le funzioni dello stomaco sono:

  • L'accumulo temporaneo del cibo ingerito
  • La digestione meccanica del cibo
  • La digestione chimica del cibo attraverso

L'azione di acidi e di enzimi:

  • Il rimescolamento delle sostanze ingerite con gli acidi e gli enzimi secreti dalle ghiandole gastriche produce una sostanza viscosa fortemente acida chiamata chimo.
  • A livello dello stomaco avviene la digestione dello stomaco e non l'assorbimento!
  • Questo processo avviene tramite i succhi gastrici. Lo stomaco è un organo intraperitoneale suddiviso in 4 regioni:
  1. Cardias: è uno sfintere funzionale vicino al cuore, il lume dell'esofago si apre nel cardias tramite l'orifizio cardiale, segna il confine tra esofago e stomaco, funziona come uno sfintere, chiude un confine, non funziona proprio bene però, ci sono episodi di reflusso gastrico esofageo.
  2. Fondo: è la zona rivolta verso l'alto.
  3. Corpo: è la parte centrale, rappresenta la parte più dilatata e il serbatoio all'interno del quale avviene il rimescolamento del cibo ingerito con le secrezioni gastriche.

Nel corpo ci sono...

Le ghiandole gastriche producono i succhi gastrici.

Parte pilorica: è la porzione gastrica compresa tra il corpo dello stomaco e il duodeno (il primo segmento dell'intestino tenue). Essa è suddivisa in antropilorico (parte più dilatata), connesso al corpo dello stomaco, un canale pilorico (parte più ristretta), che si svuota nel duodeno, e il piloro (rappresenta il confine tra lo stomaco e il duodeno), il piloro è uno sfintere che impedisce che il contenuto gastrico arrivi in duodeno troppo precocemente, il tessuto muscolare che circonda l'orifizio pilorico. Durante la digestione, la forma della parte pilorica cambia frequentemente. Un ispessimento dello strato di muscolatura all'interno del piloro, detto sfintere pilorico, separa lo stomaco dal duodeno, regola il rilascio del chimo nel duodeno.

Il volume dello stomaco aumenta durante il pasto e diminuisce quando il chimo entra nel duodeno. A stomaco vuoto, compaiono le pliche gastriche.

Lo stomaco è vascolarizzato da 3 rami del tronco celiaco:

  • L'arteria gastrica sinistra
  • L'arteria splenica
  • L'arteria epatica comune

Oltre a una breve piccola curvatura (2 gastriche), che forma la superficie mediale dell'organo, lo stomaco presenta una grande curvatura (2 gastroepiploica), che forma la superficie laterale. I mesenteri dello stomaco, chiamati omenti, collegano lo stomaco agli organi adiacenti. La forma e le sue dimensioni sono estremamente variabili sia da individuo a individuo, sia in base allo stato di riempimento. Su entrambe le curvature c'è un'arcata di vascolarizzazione. Il piccolo omento è compreso tra stomaco, duodeno prossimale e fegato. Il grande omento forma un'enorme borsa che pende a mo' di grembiule dalla grande curvatura dello stomaco. La tonaca muscolare dello stomaco consiste di uno strato muscolare liscio longitudinale superficiale che circonda uno strato muscolare circolare.

più profondo, lo stesso modello visto altrove lungo il canaledigerente. Tuttavia, lo stomaco contiene anche un terzo strato di muscolo liscio, unostrato obliquo interiore che rafforza la parete dello stomaco e favorisce ilrimescolamento del contenuto gastrico. In uno stomaco rilasciato, la mucosa presentaimportanti pieghe longitudinali, chiamate pliche, che consentono l’espansione del lumegastrico durante i pasti. Un endoscopio è un tubo flessibile a fibre ottiche con una lucea un’estremità e una fotocamera all’altra. In una colonscopia, l’endoscopio vieneinserito attraverso l’ano per esaminare il colon. La muscularis mucosae e la tonacamuscolare esterna dello stomaco contengono ulteriori strati di muscolatura liscia,questi rinforzano la parete gastrica e coadiuvano il rimescolamento del contenutogastrico, essenziale per la formazione del chimo. La tonaca muscolare è fatta da 3 stratimuscolari, perché le contrazioni

Le funzioni dello stomaco devono contribuire alla digestione: la riduzione ai minimi termini di ciò che è stato ingerito. La parete dello stomaco comprende la tonaca muscolare, la sottomucosa e la tonaca mucosa. Ci sono tante cellule, le cellule calciformi mucipare nello strato superiore che producono un secreto che protegge la mucosa. Le cellule principali producono gli enzimi digestivi, prodotti sono in forma inattiva, si attivano solo grazie a un PH acido, che si ottiene grazie alle cellule parietali e le cellule parietali producono l'acido cloridrico che serve a creare un PH acido che attivi gli enzimi digestivi che possono digerire il cibo. Il pleso sottomucoso (plesso di Meissner) innerva la mucosa e regola le funzioni di assorbimento e secrezione di succhi gastrici delle ghiandole gastriche. L'epitelio di superficie della mucosa gastrica è un epitelio cilindrico semplice. All'interno delle ghiandole gastriche si trovano 4 diversi tipi di cellule secernenti.

Tutto lo stomaco è rivestito da un epitelio cilindrico semplice costituito da cellule secernenti un muco che protegge l'epitelio dagli enzimi e dall'acidità del succo gastrico. La mucosa presenta lievi depressioni chiamate fossette gastriche, c'è un continuo ricambio delle cellule epiteliali superficiali che costituisce un'ulteriore difesa dal contenuto gastrico. Ciascuna fossetta gastrica comunica con diverse ghiandole gastriche, sia le fossette sia le ghiandole contengono 4 tipi di cellule secernenti: - Cellule mucose del colletto - Cellule parietali - Cellule enteroendocrine - Cellule G: secernono l'ormone gastrina, tale ormone viene secreto nel momento in cui il cibo entra nello stomaco. Le cellule principali sono presenti esclusivamente nel fondo, le cellule principali sono particolarmente abbondanti vicino alla base delle ghiandole gastriche. Queste cellule secernono pepsinogeno, che viene convertito in pepsina. Lo stomacoei neonati. La rennina è un enzima che aiuta a digerire le proteine del latte, mentre la lipasi gastrica è responsabile della digestione dei grassi. Questi enzimi sono fondamentali per garantire una corretta assimilazione dei nutrienti durante i primi mesi di vita.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
16 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elisa88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Biologia Prof.