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ANSIA DA SEPARAZIONE E MISURA DELL'ATTACCAMENTO NORMALE EPATOLOGICO
La misura dell'attaccamento e la misura dell'ansia da separazione
Capitolo 1
Il Separation Anxiety Test (SAT) è la versione modificata da Klagsbrun e Bowlby del test semi-proiettivo di Hangsburg ed è stato messo a punto per misurare, attraverso le reazioni e le risposte adipotetiche separazioni dai genitori, le caratteristiche di personalità e i rischi di esiti psicopatologici in bambini in età compresa tra i 4 e i 7 anni.
Bowlby, riprendendo dal frame psicoanalitico l'assunto secondo cui la maniera con la quale la persona reagisce alla separazione della persona amata o ad una minaccia di separazione da essa, è uno degli indici + attendili di possibili problemi socio-emotivi, nel modificare la prova utilizza una terminologia propria dell'etologia e della psicologia cognitiva, sostituendo ai termini di Hangsburg proiezione, negazione, sentimenti fobici, simbiosi.
individuazione, evitamento della realtà, etichette equivalenti, ma concettualmente diverse come incolpa altri, incredulità, paura, attaccamento, fidarsi di se stesso, evitamento. Il test di Hangsburg e quello di Klagsbrun e Bowlby non misurano la sicurezza nell'attaccamento, né danno indicazioni su come risalire alle sue tipologie; invece, la versione modificata del SAT consente non solo di evidenziare i rischi per l'insorgenza di patologie o disturbi della condotta, ma anche di individuare modelli mentali dell'attaccamento. La teoria dell'attaccamento In contrasto con la Klein e con Anna Freud, Bowlby sostiene che i disturbi non sono da ricondurre a fantasie sessuali o aggressive di tipo proiettivo, ma che i sintomi sono il risultato delle esperienze vissute dai pazienti, da piccoli, con le loro deprivazioni prolungate di cure materne e lo sviluppo di una personalità a rischio di.patologiementali e disturbi della condotta. Bowlby postula che negli individui è presente fin dalla nascita un sistema di schemisistema dell'attaccamento. Comportamentali a base innata, frutto della selezione naturale, detto Lafunzione biologica di questo sistema viene rintracciata nel dato che esso assicurava ai piccoli laprotezione dai predatori e dai pericolo da parte di chi si prendeva cura di loro. Il sistemadell'attaccamento è delineato in termini di un sistema di controllo, di un sistema omeostatico, cheha lo scopo di mantenere in equilibrio le condizioni esterne e quelle interne di sicurezza: quandonell'ambiente è presente un pericolo, il sistema si attiva e porta alla messa in atto di una serie didell'attaccamento) che consentono l'accostamento o ilcomportamenti (comportamentimantenimento del contatto con la FDA e che fanno sì che si ripristini una condizione di sicurezza. Bowlby ipotizza che altri 3 sistemi di controllo
guidano il comportamento infantile: quello esplorativo, quello deputato alla gestione della paura e quello affiliativo. Il sistema dell'attaccamento opera in modo che vi sia una coordinazione con questi altri sistemi, ovvero tutti e 4 sono organizzati in modo che si mantenga tra i comportamenti che da essi sono attivati, un equilibrio dinamico. L'attaccamento è visto come un costrutto organizzativo: per poter soddisfare i bisogni relativi all'attaccamento, il sistema comportamentale dell'individuo, quello psicofisiologico, quello affettivo-emotivo, quello cognitivo e quello comunicativo raggiungono una loro organizzazione funzionale.
Secondo Bowlby, il comportamento d'attaccamento, inteso come ricerca della vicinanza fisica o psicologica "con un individuo differenziato e preferito", proprio perché visto come funzionale alla sopravvivenza, "caratterizza l'essere umano dalla culla alla tomba".
Il termine attaccamento non
è connotato negativamente, ma per Bowlby definire una persona attaccata a un’altra, indica un rapporto funzionale e adeguato, per poter costruire la propria autonomia individuale.
Il modo in cui gli individui rispondono ad un evento stressante costituito sia da un pericolo esterno, che da un malessere fisico o psicologico è guidato, tuttavia, dalle aspettative di ciascuno circa le probabili risposte della FDA alle richieste di protezione. Il comportamento d’attaccamento, quindi, diventa organizzato secondo direttive che riflettono quella che era la risposta + adeguata allo stile di attaccamento messo in atto dalla FDA già nel primo anno di vita.
Le tipologie dell’attaccamento
I bambini che nel corso del primo anno di vita hanno sperimentato una madre costantemente sensibile al loro bisogno di sentirsi protetti e responsiva, sanno esprimere le loro emozioni con fiducia e sono in grado di esplorare l’ambiente sia in presenza che in assenza della madre.
Il tipod'attaccamento, rivelato dalla produzione di questi comportamenti, individuato tramite la StrangeSituation, viene definito sicuro (attaccamento di tipo B), in quanto implica che la capacità diesplorare l'ambiente fisico e sociale estraneo affonda le sue radici nella sicurezza che ha il piccolodi poter stabilire, in caso di necessità, il contatto con la madre, la quale si pone quindi come basesicura.I bambini che hanno avuto esperienze continue di rifiuto del loro bisogno di affetto o che hannosperimentato una madre imprevedibile, elaborano un legame d'attaccamento che viene definitoinsicuro-ansioso. I primi, che vengono detti bambini A, o evitanti, dopo aver subito uno stress(come avviene quando sono costretti a separarsi dalla propria FDA o quando si trovano in situazionidi pericolo) mettono in atto comportamenti di falsa autonomia in quanto hanno appreso a negare ipropri bisogni di sicurezza e a non esprimere le emozioni legate a questi bisogni.Quali l'ansia, l'arabbia, la tristezza. Evitano, inoltre, sia di cercare la madre sia di avere contatto con essa, quando si ritrovano in sua presenza.
Gli altri, che vengono detti di tipo C, coercitivi-ambivalenti, o ambivalenti-resistenti, reagiscono alla paura, allo sconforto e allo stress di una separazione dalla loro FDA, con un comportamento ambivalente, che si manifesta, alla riunione con il genitore, con tentativi di avvicinamento per essere confortati, e resistenza al contatto, quando la madre cerca di prenderli in braccio. Attraverso le interazioni con una madre imprevedibile nelle risposte, questi bambini imparano a esprimere in maniera esagerata le loro emozioni, al fine di aumentare le probabilità di ricevere attenzione.
Dagli studiosi "organizzati", anche se solo il primo è quello che riflette un legame di attaccamento ottimale. Infatti, tutti e 3 rivelano: 1) una capacità da parte dei bambini di essere
guidati dalle anticipazioni su come risponderebbe la FDA alle loro richieste di conforto; 2) una coordinazione tra i 4 sistemi di controllo; 3) una coordinazione delle risposte fisiologiche, emotive, cognitive e comportamentali. Tutte e 3 le tipologie riflettono strategie adattive, ovvero strategie che ai primordi della specie avevano un senso e che hanno contribuito alla sopravvivenza di chi le metteva in atto. I bambini A, attraverso il mantenimento di una moderata distanza dalla madre, evitano il rischio di essere rifiutati, come accadrebbe se si avvicinassero troppo e nello stesso tempo si pongono in condizione di essere eventualmente soccorsi nel caso il pericolo diventi eccessivo. I bambini C, esagerando l'espressione dei loro bisogni, si fanno carico di mantenere vicina una madre altrimenti imprevedibile. I bambini B, infine, esprimono in modo chiaro e con fiducia i loro bisogni, nella consapevolezza di essere aiutati e confortati in caso di necessità. Nel caso un bambinoabbia fatto esperienza di una madre incapace di offrire accudimento, di una madre maltrattante e/o trascurante, di una madre con sintomi psichiatrici, o che non sia riuscita a risolvere un suo lutto o un evento traumatico, di una madre spaventata e, per questo, spaventante, la risposta al distress sarà di tipo disorganizzato/disorientato (attaccamento di tipo D), ovvero basata su una confusione di pensiero e di comportamento. Il comportamento disorganizzato individuato attraverso la Strange Situation è caratterizzato dalla messa in atto, nel momento della riunione con la madre, di una strana combinazione di avvicinamento e paura, di evitamento e resistenza al contatto e dalla presenza di comportamenti singoli, quali rimanere immobile come congelato (freezing), fare silenzio (stilling), giacere per terra, rotolarsi, raggomitolarsi, coprirsi gli occhi o portarsi la mano alla bocca, da dondolii stereotipati e da espressioni facciali di paura verso la madre. Sembrerebbe che siapossibile parlare, a seguito di esperienze di una FDA abusante o maltrattante, anche di un attaccamento A/C evitante ed ambivalente nello stesso tempo, il quale è molto simile all'attaccamento D. L'attaccamento A/C sembrerebbe differire dall'attaccamento D per l'essere più marcatamente caratterizzato dalla presenza congiunta di pattern d'interazioni evitanti e pattern resistenti-ambivalenti, mentre sembrerebbero meno presenti i comportamenti singoli stereotipati e le forme di congelamento posturale. Queste reazioni sarebbero da ricondurre alla situazione paradossale in cui il piccolo si trova: la risposta allo spavento porta, sulla base di un programma filogenetico, ad accostarsi alla FDA al fine di ricevere conforto, ma la FDA si pone essa stessa come fonte di spavento. La risposta normale ad una esperienza di paura, cioè cercare il contatto con il genitore, non è quindi possibile con una tale FDA. I comportamenti spia di disorganizzazione sono.Il risultato, secondo Main e Solomon, dell'attivazione simultanea di una tendenza ad avvicinarsi e di una ad allontanarsi, che finiscono per inibirsi l'un l'altra, dando vita ad un crollo momentaneo di una strategia in corso. La Crittenden interpreta, invece, il pattern A/C come una strategia perfettamente organizzata, per prendere tempo al fine di decodificare lo stato emotivo di una madre potenzialmente pericolosa. Secondo Attili, sia l'attaccamento D che l'A/C sono caratterizzati da comportamenti simili a quelli che sono rilevabili in campo animale, quando gli individui si trovano in situazioni in cui sono attaccati e dalle quali non possono fuggire. Tali comportamenti sono ad esempio la fuga bloccata e le strategie di cut-off, come chiudere gli occhi, girare la testa, distogliere lo sguardo. I bambini D e quelli A/C, con comportamenti anomali a questi, sembrano mettere in atto dei comportamenti che sono parte di strategie di difesa, organizzate e adattive da un
Da un punto di vista evoluzionistico, ma anche a livello psicologico, possono verificarsi gravi forme di disorganizzazione del pensiero.