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FEGATO

Ha radiopacità dei tessuti e dei liquidi. Si trova subito dopo il diaframma (che normalmente non si vede

perché è una membrana molto sottile, ma se ne deduce la presenza perché divide il fegato che è radiopaco

dal polmone più cranialmente che è radiotrasparente). In proiezione sagittale, il fegato si trova

cranialmente: è craniale allo stomaco e caudale al diaframma.

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In proiezione latero laterale è possibile anche riconoscere i singoli lobi parzialmente sfasati,dorsalmente

all’area di minore opacità legata alla presenza del grasso falciforme.

Dimensioni

Esistono molti parametri che condizionano le dimensioni del fegato, per cui è necessaria una valutazione

empirica.

Per valutare le dimensioni bisogna considerare lo stomaco, il cui asse maggiore dorso ventrale deve essere

parallelo all’andamento delle coste: in questo caso il fegato ha dimensioni normali.

Inoltre bisogna considerare l’andamento dell’arco costale in rapporto col fegato: di norma il margine caudo

ventrale del fegato non deve superare l’arco costale.

In proiezione sagittale le dimensioni del fegato vengono valutate considerando la distanza tra il diaframma

e lo stomaco che è di due spazi intercostali.

Subito caudalmente al margine ventro caudale del fegato è presente la milza (divisa dal fegato da una linea

radiotrasparente), che se distinguibile, aiuta a valutare la posizione del fegato. La milza a volte è più

staccata dal fegato e ha la forma di una lente biconvessa: può anche non essere inclusa all’interno dell’arco

costale.

MILZA

In proiezione latero laterale è quasi sempre addossata

alla parete ventrale dell’addome, caudalmente al

fegato ma più o meno adiacente a questo. Lo

spessore e la forma della milza sono determinati dal

ripiegamento della parte più ventrale: infatti in radiografia non si vede tutta la milza ma

solo la sua parte terminale (inginocchiamento) a forma di lente biconvessa.

In proiezione sagittale la milza è a sinistra addossata alla parete laterale dell’addome,

cranialmente al rene e caudalmente allo stomaco. Anche in questa proiezione la parte che

si vede è la ripiegatura della sua parte terminale, tutto il resto della milza è troppo sottile per essere

impressionato dalla pellicola.

Gatto: nel gatto la milza è ancor meno visibile: la visualizzazione di questo organo può essere facilitata dalla

presenza di grasso.

PANCREAS

Non è visibile radio graficamente, ma si vede molto bene con l’ecografia.

In un animale in decubito dorsale, il pancreas ha posizione profonda. È

intimamente connesso allo stomaco e all’ansa duodenale discendente.

È composto da tre parti: corpo, lobo sinistro adiacente allo stomaco ma in

contatto anche con milza e rene di sinistra e lobo destro che segue l’andamento

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del duodeno discendente, portandosi caudalmente anche fino alla zona ileo cieco colica.

Differenze tra cane e gatto

Nel cane lo stomaco è posizionato col fondo a sinistra, il corpo da sinistra a destra e il piloro a destra da cui

parte il duodeno.

Nel gatto la loro localizzazione è diversa: lo stomaco è più spostato a sinistra e l’antro pilorico è molto più

mediale rispetto al cane, in corrispondenza della colonna vertebrale.

Poiché il pancreas è molto vicino al duodeno, anche nel gatto il

pancreas seguirà l’andamento del duodeno e sarà più spostato a

sinistra.

Premesso che non si vede il pancreas in radiografia perché struttura

piccola, sovrapposta ad altre strutture e con uguale radiopacità dei

tessuti, la proiezione in latero laterale è tra i due ultimi spazi

intercostali. È importante da sapere perché se ingrossato può

modificare la topografia degli altri organi e si può quindi supporre un

ingrossamento del pancreas.

In proiezione sagittale si può sapere dove è posizionato grazie a mezzi di contrasto (radiopacità dei metalli).

Quindi mentre fegato e milza si possono distinguere a seconda della quantità di grasso

presente nell’animale, il pancreas non si vede normalmente.

RENI

Si vedono abbastanza bene perché si trovano

nello spazio retro peritoneale dove spesso si

accumula grasso. 37

In latero laterale si vedono come due strutture abbastanza sovrapposte, si trovano nella regione

mesogastrica dorsale, ventralmente alla prima vertebre lombari. Hanno forma ovoidale e classica

radiopacità tissulare (perché composti da parenchima). Non sono completamente sovrapposti perché di

solito il rene destro è più craniale di quello sinistro.

Si possono distinguere meglio in proiezione laterale perché non vi sono sovrapposizioni, in sagittale invece

lo spazio retro peritoneale si sovrappone ad altre strutture.

La ridotta visualizzazione dei reni può essere determinata da un animale con poco grasso e dalla

sovrapposizione delle anse duodenali che possono contenere gas che ostacola la visione dei reni. Inoltre

soprattutto nel cane si osserva un rene più ventrale dell’altro: si parla di rene

ptosico (ovviamente non si può determinare quale sia il rene più ventrale, se

quello destro o sinistro), cioè rene che non è più allocato nella sua sede (spazio

retroperitoneale) ma che è sceso.

In un cane molto magro non si distinguono, come non si distinguono bene

nemmeno le altre strutture.

Può capitare a volte che il rene sinistro sia più craniale del destro ma non per

questo significa che l’animale ha una patologia.

Metodi di misurazione

Di solito è eseguita in proiezione sagittale considerando la colonna vertebrale e soprattutto la lunghezza di

L2. Misuro la lunghezza di L2 e riporto la misura in corrispondenza del rene: solitamente nel gatto il valore

normale è 2.4/3 volte la lunghezza di L2. Nel cane il valore normale è 2.5/3.5 volte la lunghezza di L2: il

range è più ampio perché si ha una maggiore differenza di razza (dal cane di poche decine di centimetri a

più di un metro).Questa misurazione serve a constatare se il rene è più grande del normale (megalia o

iperplasia) o più piccolo (ipoplasia).

Gli ureteri non si vedono quasi mai in radiografia perché sono strutture molto piccole: a volte però nel

gatto, in proiezione latero laterale, è possibile distinguerli come due linee radiopache molto sottili.

Decorrono nello spazio retroperitoneale caudalmente ai reni e arrivano alla vescica. La loro visualizzazione

è favorita se sono pieni e se l’animale è grasso.

Vescica

Si trova solitamente appoggiata al pavimento dell’addome nella porzione più caudale dell’addome stesso.

La sua visualizzazione è direttamente proporzionale alla presenza di grasso e alla sua grandezza (grado di

replezione), cioè a seconda che sia più o meno piena.

La radiopacità della vescica è quella tissulare (dei tessuti e dei liquidi).

Nel cane maschio oltre alla vescica si ha la prostata con l’osso penieno. Nella femmina l’uretra è più

rettilinea. Inoltre nelle femmine si può avere la vescica pelvica (invece deve trovarsi nell’addome). Per

verificare che sia in posizione corretta, si prende in considerazione L7 e S1, si tratteggia una linea da questo

spazio intersomatico e si verifica che la vescica non superi caudalmente la linea (col collo della vescica).

ESAME RADIOGRAFICO DELL’APPARATO GASTROENTERICO

Con l’avvento della ecografia, la radiologia di questa regione è stata ridimensionata.

Può comunque essere utile per valutare l’esofago, che è una struttura molto vicina ai polmoni e viene

difficilmente approcciata con l’ecografia, a causa di queste strutture piene di aria.

ESOFAGO

Si distinguono: 38

1. tratto cervicale (passaggio lungo il collo)

2. tratto toracico (più esteso, in cui l’esofago decorre cranialmente

alla trachea)

3. tratto addominale (l’esofago passa dal torace all’addome tramite il

cardias). Nei piccoli animali il tratto addominale va dal diaframma

allo sbocco dello stomaco ed è molto breve.

Composizione della parete

Dall’esterno all’interno:

- Tonaca avventizia

- Tonaca muscolare Questi strati di muscolatura possono essere diversamente

o Strato superficiale sviluppati a seconda della parte dell’esofago considerata,

longitudinale creando immagini diverse tra loro

o Strato profondo trasversale

- Sottomucosa

- Mucosa

In condizioni normali non si vede perché è un lume

virtuale. Può essere visibile quando nel lume è

presente dell’aria. In condizioni normali, l’esofago

dopo essere entrato nel torace, scorre dorsalmente

alla trachea. Inizia con lo sfintere craniale

dell’esofago e termina col cardias. Il cardias è un

vero e proprio sfintere mentre lo sfintere craniale

esofageo deriva semplicemente da una

distribuzione dei muscoli della regione laringea che

creano, distribuendosi in maniera circolare, una

sorta di sfintere. Questo sfintere può essere visibile

se è presente dell’aria.

Nel tratto cervicale si trova dorsalmente (a sinistra) alla trachea e si vede come struttura radiotrasparente a

forma di cuneo.

Nel tratto toracico, l’esofago continua a decorrere e si trova a metà tra aorta e vena cava caudale: nella

maggior parte dei casi non si vede a meno che non contenga aria o altro. Se contiene aria, si vedrà una

parete dorsale della trachea più ispessita perché si somma alla pareteventraledell’esofago.

Inoltre si può avere una radiopacità tipica dei liquidi in corrispondenza

della porzione caudale dell’esofago perché è possibile che nell’esofago si

trovi una modesta quantità di liquido.

In proiezione sagittale l’esofago è anche più visibile rispetto alla proiezione

laterale: si vede come una banda radiopaca che oltrepassa il diaframma. Si

riesce anche a vedere la parte addominale. Nonostante in proiezione

sagittale ci siano altre strutture che si sovrappongono, l’esofago è più visibile perché ha uno spessore

maggiore (avendo un’altezza dorso ventrale maggiore della larghezza).

MDC mezzo di contrasto 39

Sono sostanze che vanno somministrate per via orale e hanno una radiopacità metallica che risaltano

strutture altrimenti poco distinguibili. Il mezzo di contrasto più utilizzato è il solfato di bario che si può

trovare in sospensione liquida o in pasta. Questo MDC può essere addizionato all’alimento e serve per

visualizzare soprattutto l’ap

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
60 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/08 Clinica medica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher indieniko di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia topografica e radio-tomografica veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Diana Alessia.