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CH CH
2 3
- se i tre gruppi alchilici legati al gruppo amminico sono diversi:
1. individuare la catena carboniosa più lunga
2. assegnarle il nome sostituendo la lettera finale –o con il suffisso –
ammina
3. considerare gli altri due gruppi alchilici come sostituenti dell’atomo di
N, quindi:
- se sono uguali: far precedere il loro nome da “N,N – di”
- se sono diversi: vanno elencati in ordine alfabetico facendo
precedere il loro nome dal prefisso “N – “
Esempio: Br CH
3
│ │ →
CH – CH – CH – CH – CH – N
3 2 2
│ \
Cl CH
3
2 – Bromo – 3 – cloro – N,N – dimetil – 1 – pentanammina
CH
3
│
CH – CH – CH – CH – N
3 2 2 2 \
CH CH
2 3
N – etil – N – metil – 1 – butanammina
Se il composto contiene gruppi funzionali con priorità più alta: il gruppo
amminico viene considerato come sostituente e viene fatto precedere dal
prefisso –ammino
Esempio: CH
3
│ → ammino
CH – CH – CH – CH – NH – 3 – metil – 2 – butanolo
3 2 2
│
OH
Proprietà chimico-fisiche delle ammine
1. Anche le ammine come gli alcoli formano legami H intermolecolari.
Questa proprietà riguarda le ammine 1° e 2° ma non quelle 3° dato che
queste ultime non hanno atomi di H legati all’N non possono formare
legami H.
Questa proprietà spiega il motivo per cui le ammine hanno i punti di
ebollizione più alti rispetto a quelli degli alcani con peso molecolare
analogo.
Esempio: → Dietilammina
CH CH – N – CH CH
3 2 2 3
│ PM = 73,1 P.e. = 56,3°C
H → Pentano
CH CH CH CH CH
3 2 2 2 3 PM = 72,1 P.e. = 36,1°C
2. Tutte le ammine, incluse le terziarie, possono formare legami H con
l’acqua. Grazie a questo le ammine a più baso peso molecolare sono
più solubili in acqua, la solubilità in acqua diminuisce quando la catena
idrocarburica diventa più lunga, soprattutto dai sei atomi di C in poi
Esempio:
H
│
H – O
|
|
| Legame idrogeno
H H
│ │
CH – N - - - - H – O
3 │
CH
3
Ammina 2°
CH H
3
│ │
CH – N - - - - H – O
3 │
CH
3
Ammina 3°
Basicità delle ammine
Le ammine sono considerate come le basi tipiche della chimica organica. La
loro basicità dovuta al doppietto non condiviso sull’N, rientra sia nella
definizione di Bronsted-Lowry, che in quella di Lewis:
O → R + -
R N + H NH + HO
3 2 3
Di solito la basicità delle ammine viene misurata considerando l’acidità del
+
suo acido coniugato, in pratica il pK dello ione ammonio R NH .
a 3
In altre parole più basica è un’ammina, più è alto il valore del pK del suo
a
acido coniugato.
→
+ +
R NH R N + H
3 3
←
acido ammina
coniugato
Esempio: NH CH – NH
3 3 2
Base più debole Base più forte
+ +
acido coniugato: NH acido coniugato: CH – NH
4 3 3
pK = 9.26 pK = 10.66
a a
pK più basso pK più alto
a a
Acido più forte Acido più debole
Effetti che influenzano la basicità delle ammine
La basicità delle ammine alifatiche è governata da:
Effetti elettronici → effetto induttivo
- Effetti sterici → influenzano specialmente la solvatazione delle specie
- cariche
1. EFFETTI ELETTRONICI: EFFETTO INDUTTIVO
Può essere facilmente valutato esaminando la basicità dell’ammoniaca
e di alcune alchilammine in fase gassosa, cioè assenza di solvente
Scala di basicità in fase gassosa:
NH < CH NH < CH – NH < CH – NH – CH
3 3 2 3 2 3 2 3
│ │
CH CH
3 3
ammoniaca < metilammina < dimetilammina < trimetilammina
Questo andamento è in accordo con la stabilizzazione, dovuta all’effetto
induttivo elettrondonatore dei gruppi metilici, della carica positiva che si
concentra sull’azoto in seguito alla protonazione