Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GFT
Quest’area rappresenta quello che un paese può risparmiare in termini
reali importando piuttosto che producendo i beni di svantaggio
comparato.
I GFT saranno quindi tanto maggiori quanto maggiore sarà numero
di beni importati e quanto maggiore sarà svantaggio comparato nelle
relative industrie. 28 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
2.2 Applicazioni
Crescita e benessere in un’economia aperta
Il modello fornisce delle intuizioni sugli effetti, in termini di
benessere, della crescita economica in un’economia aperta.
Assumiamo ad esempio che Home sperimenti una crescita della
produttività equiproporzionale in tutti i settori e che allo stesso il
paese estero non cresca affatto.
( )
In questo caso, la curva viene traslata verso l’alto:
Il nuovo equilibrio è nel punto , caratterizzato da un maggiore
̅ ̅
salario relativo domestico e una riallocazione delle
( )
̅ ̅
industrie nell’intervallo dal paese estero a quello domestico.
Tuttavia, è interessante notare che l’incremento del salario
relativo domestico (freccia a sinistra nella figura) e inferiore
rispetto alla crescita nella produttività relativa (freccia a destra
nella figura).
Quest’ultimo fatto implica un peggioramento delle ragioni di
scambio domestiche (Terms of Trade - ToT), definite come
rapporto tra il price index dei beni esportati e quello dei beni
importati. 29 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Ciò può essere formalizzato considerando il prezzo di un bene
esportato e quello di un bene importato :
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( )
( )
Si noti che, quando la crescita della produttività è maggiore
rispetto alla crescita del salario relativo, il prezzo relativo dei beni
esportati in termini di beni importati (lato sinistro della (91))
diminuisce.
Quindi, la crescita in un’economia aperta comporta un
peggioramento delle ragioni di scambio. Tale deterioramento delle
ceteris paribus
ToT, , comporta una riduzione del benessere, perché
rappresenta una diminuzione del reddito reale in termini di beni
importati.
Questo fatto in parte compensa gli effetti positivi della crescita
economica sul reddito reale in free trade. In autarchia, al
contrario, una crescita del reddito reale banalmente coincide con
una crescita della produttività.
Concludiamo quindi che la crescita economica porta meno
benessere in un’economia aperta rispetto ad un economia chiusa.
L’intuizione alla base di questo fatto è che in un’economia chiusa i
benefici della crescita economica sono integralmente internalizzati,
mentre in un’economia aperta essi sono in parte trasferiti ai
consumatori esteri attraverso le variazioni nel prezzo relativo.
Effetti sul benessere dell’immigrazione
L’immigrazione riduce il rapporto e quindi fa si che la curva
( ) trasli verso il basso. Le principali implicazioni sono:
̅ ̅
(1) Una diminuzione nel salario relativo da a ;
(2) Un’espansione dell’intervallo di beni esportati, passando da
( ̅) ( )
̅
a .
Gli effetti di benessere sono, senza ambiguità, negativi: dalla (91)
vediamo che una diminuzione di comporta un peggioramento
delle ToT e di conseguenza una diminuzione nei salari reali in
termini di beni importati. 30 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
In autarchia, tuttavia, tali effetti negativi sul benessere da parte
dell’immigrazione non si manifestano.
In questo caso, l’immigrazione comporta una crescita
equiproporzionale di tutte le industrie a salari reali invariati (si
ricordi che, per l’assunzione (4), ci sono rendimenti costanti di
scala - CRS - quindi la produttività delle industrie è indipendente
dalla loro dimensione).
In free trade, al contrario, l’immigrazione porta il paese domestico
a espandersi verso (nuove) industrie caratterizzate da una minore
( )
̅ ̅
produttività marginale (quelle appartenenti all’intervallo ),
riducendo quindi i salari reali e le ragioni di scambio.
Il modello suggerisce quindi che “small is beautiful” in
un’economia aperta: un paese piccolo può specializzarsi in un
ristretto insieme di industrie la cui produttività relativa è alta e
importare tutti gli altri beni dall’estero.
31 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Algebra
Dimostriamo adesso algebricamente che un aumento in
̅
comporta una diminuzione di e ad un aumento in .
Ricordiamo che il modello di Ricardo si riduce ad un sistema di
̅
due equazioni nelle variabili (endogene) e che possono essere
riscritte come funzioni di per svolgere esercizi di statica
comparata: ( ))
( ̅
( ) ̅( ))
( ( )
̅( ))
(
̅( )
( ) ( )
( )
̅
{
Prendendo il logaritmo delle due equazioni e differenziando
rispetto a , otteniamo: ( ̅)
( ) ( ))
( ̅ ̅
( )
̅ ̅ ̅
( ) ̅( ) , ̅( )- ̅ ̅
Da cui ricaviamo: ( )
̅ ̅ ( )
( ̅) ̅ ( )
( ̅) ̅
{
Dove e .
Vogliamo quindi risolvere il sistema per e dimostrare che è
positiva per poi risolvere per (cioè la variazione del salario
relativo indotta da una variazione di ) e dimostrare che è
negativa.
Sostituendo il lato sinistro della (95) con il lato destro della (94)
otteniamo: ( )
̅ ̅ ̅
( ) ( ̅)
̅ ̅ 32 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Da cui: ( )
̅ ̅ ̅
( ̅) ( )
̅ ̅
Da cui: ( )
̅
̅ * +
( ) ( )
̅ ̅ ̅
Da cui infine ricaviamo:
̅ ( )
( )
̅
[ ]
( ̅) ( ̅)
̅
Dove la disuguaglianza vale poiché:
( ̅) ( ̅) ( ̅) ( ̅)
- e (per definizione) ;
( ̅) ( ̅))
(
- Quindi ;
( ̅) ( ̅)
̅ ̅
- (per definizione) ;
̅
- Quindi il denominatore è positivo .
Da cui ricaviamo, inoltre, che: ( )
̅ ̅ ( )
( )
̅
Adesso usiamo la funzione di utilità indiretta per dimostrare
formalmente che l’immigrazione lascia il benessere invariato in
autarchia ma allo stesso tempo lo diminuisce in free trade.
Dalla (90), esprimendo le variabili come funzione di , abbiamo:
̅( )
( ) ̅( )) ( ) ( )
( ∫ ∫ ̅( )
33 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Differenziando la (98) rispetto a (utilizzando la regola di Leibnitz
per gli integrali) otteniamo:
( ) ( ) ( ) ( )) ( ) ( )
̅ ( ̅ ̅ ̅
( ) ( ) ̅( )) ( )
̅ ( ̅ ( )
( ) ( ) ̅( )) ( )
̅ ( ̅ ( )
̅( ))
( ( )
Infine notiamo che, banalmente, il benessere non è influenzato in
( )
autarchia poiché non dipende da , i.e. .
Costi di trasporto
Il modo più facile per introdurre i costi di trasporto nel modello di
Ricardo è quello di assumere che siano di tipo iceberg: per ogni
unità di bene che si vuole far giungere a destinazione, devono
essere spedite unità del medesimo bene (il resto “si scioglie”
durante il trasporto).
Per semplicità ignoriamo i costi di trasporto all’interno di ciascun
paese. Inoltre assumiamo che inizialmente il commercio
internazionale sia soggetto a costi di trasporto simmetrici, i.e. .
NB: con indichiamo i costi sopportati dai consumatori domestici
per consumare i prodotti esteri, e non i costi dei produttori
domestici per vendere i propri beni ai consumatori esteri. E
viceversa per .
I costi di trasporto aumentano il costo marginale dei beni
( )
commerciati del percento, dando quindi luogo a un
intervallo di beni non commerciati.
Per capirne il motivo, si ricordi che in free trade (i.e. ) il
( )
paese domestico esporta tutti quei beni per i quali e
( ).
importa tutti quei beni per i quali
34 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Questo non è più vero in presenza di costi di trasporto. Adesso, il
paese domestico sarà in grado di esportare solo quei beni tali che:
( )
( ) ( ) ( )
Allo stesso modo, verranno importati solo i beni per i quali:
( ) ( ) ( ) ( )
( ),
Ciò si traduce in un “doppio” spostamento della curva cioè:
̅,
Si noti che, per un dato salario relativo di equilibrio i beni
( )
appartenenti all’intervallo non vengono più commerciati.
La ragione sta nel fatto che per le industrie di tale intervallo, le
differenze di costo tra paesi non sono sufficienti a superare i costi
di commercio.
Se pensiamo che sia una buona proxy per tutti i tipi di barriere
al commercio internazionale, allora potremmo modellare una
liberalizzazione commerciale come una diminuzione di .
( )
Questo implica uno spostamento della curva verso l’alto e
( )
uno spostamento della curva verso il basso, fino al caso
( )
( ) ( )
limite in cui quando .
La liberalizzazione commerciale consente quindi il commercio di un
maggior numero di beni ed è positiva per il benessere perché permette
una maggiore specializzazione secondo il vantaggio comparato.
35 Dispensa a cura di Gabriele Pelli
Università Commerciale Luigi Bocconi
Un’intrigante implicazione del modello è la seguente: un aumento di
implica che Home stia esportando un maggior numero di beni; allo
stesso tempo, la diminuzione di implica che Home stia producendo
un minor numero di beni; quindi la liberalizzazione porta ad una
minore specializzazione delle esportazioni e ad una maggiore
specializzazione della produzione.
Algebra con costi di commercio asimmetrici
Adesso abbiamo tre variabili endogene ( ), il che si riflette
in tre equazioni (anziché due) caratterizzanti l’equilibrio:
( ) ( )
( ) ( )
( )
{
Dove la (103) è ricavata dalla TBC (trade balance condition), a
sua volta data da: ( )
∫ ∫ ( )
Si noti che è crescente sia in che in , poiché una crescita di
entrambi implica una crescita nella domanda relativa di lavoratori
domestici, e quindi del salario relativo.
Risolvendo il sistema dato dalle equazioni (101), (102) e (103)
troviamo i valori di equilibrio di , e .
Effetti di una politica protezionistica unilaterale
Se il paese domestico attua unilateralmente una politica
protezionistica ( ), avremo che:
- Aumentano i beni prodotti ( ) e si riducono quindi le
importazioni ( );
- Aumenta il salario relativo ( ) per via della maggiore
domanda di lavoratori domestici;
- Diminuiscono i beni esportati (