vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I malati isterici sarebbero incapaci sin dall'inizio di tenere raccolti in unità i molteplici processi psichici, e da ciò deriverebbe la tendenza alla
dissociazione psichica.
A Freud interessava soprattutto la pratica, ovvero il modo per guarire la malattia.
Già aveva tentato l'ipnosi ma aveva deciso di non utilizzarla in più, quindi decise di lavorare sullo stato normale della persona.
Ma come si poteva venire a sapere qualcosa che anche il malato non conosceva e che ovviamente senza entrare in uno stato ipnotico non poteva
conoscere?
Si ricordo di un'esperienza assistita da Bernheim a Nancy.
Bernheim aveva dimostrato che le persone poste in stato di sonnambulismo ipnotico e alle quali faceva vivere in questo stato ogni sorta di
esperienze, perdevano soltanto in apparenza il ricordo dell'esperienza sonnambolica e che era possibile destare in loro questi ricordi anche nello
stato normale.
Interrogati sulle esperienze sonnamboliche, essi in principio affermavano di non saperne nulla, ma s'egli non cedeva, allora i ricordi dimenticati
riemergevano regolarmente.
Freud fece così anche con i suoi pazienti.
Quando giungeva al punto che loro affermavano di non sapere niente, assicurava loro che invece sapevano, e affermava che avrebbero ricordato
nel momento in cui posavano la mano sulla sua fronte.
Così senza applicare l'ipnosi i malati raccontavano il necessario per stabilire il nesso tra le scene patogene dimenticate e i sintomi che ne erano
residuati ma era un procedimento lungo e faticoso.
Freud trovò conferma che i ricordi non erano scomparsi, ma che una certa forza impediva a questi di divenire coscienti. La forza che manteneva in
vita lo stato morboso veniva avvertita come una resistenza da parte del malato, ovvero il meccanismo patogeno dell'isteria.
Su questa idea di resistenza fondò la sua concezione di processi psichici nell'isteria. Bisognava eliminare queste resistenze per la guarigione.
Le stesse forze, che oggi come resistenza impedivano al materiale dimenticato di divenire cosciente, dovevano a suo tempo aver provocato un oblio
e aver espulso dalla coscienza le corrispondenti esperienze patogene, queste forze presero il nome di Rimozione.
Ma quali sono queste forze?
In tutte le vicende era avvenuto che affiorasse un impulso di desiderio, il quale era in netto contrasto con gli altri desideri dell'individuo e si rivelava
incompatibile con le esigenze etiche ed estetiche della personalità.
C'era stato un breve conflitto e alla fine di questa lotta interiore quella rappresentazione del desiderio inconciliabile cadeva nella rimozione e,
insieme ai ricordi ad essa pertinenti, veniva espulsa dalla coscienza e dimenticata.
L'incompatibilità di codesta rappresentazione con l'Io del malato era dunque il motivo della rimozione, le esigenze etiche o di altro tipo dell'individuo
erano le forze rimoventi.
• Esempio= Una giovane ragazza, che aveva perduto poco tempo prima il padre dimostrò una particolare simpatia per il nuovo cognato,
simpatia che ella poté mascherare come affettuosità familiare. Ben presto la sorella si ammalò e morì. La sorella e la madre erano ignari
di ciò e la raggiunsero solo dopo la morte. Appena vista la sorella morta la paziente la prima cosa che penso fu “ora è libero e può
sposarmi”. Questa idea, attraverso la quale si svelava alla sua coscienza l'intenso amore per il cognato di cui lei stessa non era
consapevole, venne consegnata un momento dopo alla rimozione dal tumulto dei suoi sentimenti. La ragazza si ammalò di gravi sintomi
isterici e quando Freud la prese in osservazione risultò immediatamente che lei aveva completamento dimenticato la scena al letto della
sorella e l'orribile impulso egoistico in lei sorto. Se ne ricordò durante il trattamento, riproducendo un'emozione violentissima e poi guarì.
Esaminando i malati isterici si arriva alla conclusione che in essi è fallita la rimozione dell'idea a cui è legato il desiderio intollerabile.
L'hanno è vero, cacciata dalla coscienza e dalla memoria e si sono in apparenza risparmiati una grande quantità di dispiacere, ma nell'inconscio
l'impulso di desiderio rimosso continua ad esistere, rinviando poi alla coscienza, una formazione sostitutiva deformata e resa irriconoscibile, alla
quale ben presto si allacciano le stesse sensazioni di dispiacere che si credeva di avere evitato attraverso la rimozione.
Questa formazione sostitutiva dell'idea rimossa, il sintomo, è immune da ulteriori attacchi da parte dell'Io difensivo e al posto del breve conflitto
subentra ora una sofferenza che non cessa col passare del tempo.
Nel sintomo si può constatare, un residuo di somiglianza, con l'idea originariamente rimossa e per la guarigione del paziente è necessario che il
sintomo venga ricondotto sulle stesse vie e nuovamente tradotto nell'idea rimossa (psicoanalisi).
Terza conferenza
Nel malato in trattamento agiscono due forze contrarie; da una parte la sua aspirazione cosciente ad attirare nella coscienza il materiale
dimenticato esistente nel suo inconscio, dall'altra parte la resistenza a noi nota, che si ribellava.
Se questa resistenza era pari a zero o minima, l'elemento dimenticato diveniva cosciente senza deformazione, la deformazione sarebbe stata tanto
maggiore quanto maggiore fosse stata la resistenza opposta al suo divenir cosciente.
Il paziente produce al posto del materiale dimenticato che ricerchiamo, un'idea sostitutiva più o meno deformata di esso.
Per cercare in un malato un complesso rimosso, partendo dalle ultime cose che ancora ricorda, abbiamo tutte le probabilità di rintracciarlo se egli ci
mette a disposizione un numero sufficiente di sue libere associazioni.
Gli lasciamo dunque dire ciò che vuole.
Nel portare avanti questa tecnica, siamo però ancora disturbati dal fatto che il malato spesso s'interrompe, e sostiene che non ha niente da dire.
Se così fosse il metodo si dimostrerebbe ancora una volta inadeguato.
Ma un'osservazione dimostra che il venir meno delle idee in effetti non si verificano mai.
Quest'apparenza si realizza solo perché il malato, sotto l'influsso della resistenza, si trattiene dal dirla oppure la riallontana da sé.
Ci difendiamo predicendogli questo comportamento , dice tutto quello che gli passa per il capo anche se lo ritiene inesatto, non pertinente,
insensato e soprattutto se gli è spiacevole.
Oltre alla regola psicoanalitica esistono altri due metodi per dischiudere l'inconscio: L'interpretazione dei sogni e l'utilizzazione delle sue azioni
mancante e casuali.
L'interpretazione dei sogni è in realtà la via regia per la conoscenza dell'inconscio, il fondamento più sicuro della psicoanalisi. Le
• produzioni oniriche notturne presentano da un lato la più grande somiglianza esteriore e parentela interiore con le creazioni della
malattia mentale, e dall'altro sono però compatibili con la piena salute della vita vigile.
Non tutti i sogni sono completamente estranei al sognatore, incomprensibili e confusi.
I sogni dei bambini molto piccoli sono assolutamente semplici e facili da spiegare.
Il bambino piccolo sogna sempre l'appagamento di desideri che il giorno precedente ha destato in lui senza soddisfarli. I sogni degli
adulti hanno di solito un contenuto incomprensibile, questo perché hanno subito una deformazione
Bisogna distinguere il contenuto onirico manifesto dai pensieri onirici latenti, che dovete supporre presenti nell'inconscio. Questa
deformazione avviene come nei sintomi isterici. Anche nel sogno intervengono lo stesso antagonismo di forze psichiche che interviene
nella formazione del sintomo. Il contenuto manifesto è il sostituto deformato del pensiero onirico inconscio, e questa deformazione è
opera di forze di difesa dell'Io, di resistenze che nella vita impediscono ai desideri rimossi l'accesso alla coscienza; queste resistenze si
riducono nel sonno, mantenendo tuttavia una forza tale da imporre ai pensieri inconsci un travestimento che li maschera.
Il sogno manifesto è un appagamento mascherato di desideri rimossi.
La deformazione onirica si chiama lavoro onirico e funziona grazie a due processi, condensazione e dello spostamento. Inoltre nella vita
onirica il bambino che è nell'uomo continua per così dire la sua esistenza conservando tutte le sue caratteristiche e i suoi impulsi di
desiderio.
Gli incubi (i sogni d'angoscia) , l'angoscia non dipende dal contenuto onirico in modo così semplice, è una delle reazioni di rifiuto dell'Io
di fronte a desideri rimossi fattisi intensi, e quindi anche nel sogno essa trova facilmente spiegazione nel fatto che la formazione onirica
si è posta in misura eccessiva al servizio dell'appagamento di questi desideri rimossi.
Infine parliamo degli atti mancati, ai quali non si è soliti annettere alcuna importanza. Il dimenticare certe cose che si potrebbero sapere
• e che altre volte effettivamente si sanno, il lapsus verbale nel quale incorriamo spesso, l'analogo lapsus di scrittura e di lettura, le
sbadataggini, il perdere o il rompere oggetti e via dicendo.
A ciò si aggiungono le azioni e i gesti che gli uomini compiono senza affatto rendersene conto .
Queste piccole cose, gli atti mancati come le azioni sintomatiche e casuali, non sono così insignificanti, si tratta al contrario di atti
perfettamente sensati, interpretabili con facilità e sicurezza in base alla situazione in cui accadono, e risulta che anch'essi portano ad
espressione impulsi e intenzioni che sono stati respinti e devono restar celati alla nostra stessa coscienza.
Per lo psicoanalista non vi è nulla di insignificante, di arbitrario e casuale nelle manifestazioni psichiche.
Quarta conferenza
L'indagine psicoanalitica riconduce con regolarità veramente sorprendente i sintomi morbosi dei pazienti a impressioni provenienti dalla loro vita
amorosa, ci mostra che gli impulsi di desiderio patogeni sono per natura componenti pulsionali erotiche, e ci costringe ad ammettere che, tra gli
influssi che portano alla malattia, la massima importanza deve venir attribuita ai disturbi dell'erotismo.
Per dimostrare la tesi non è facile anche per causa del comportamento dei pazienti.
Anziché fornirci premurosamente ragguagli sulla loro vita sessuale, essi cercano con tutti i mezzi di celarla. In generale gli uomini non sono sinceri
in materia sessuale.
Appena però i pazienti si accorgono che possono stare a loro agio durante il trattamento, depongono quella veste di menzogne.
Si giunge allo stesso risultato ottenuto nell'indagine sui sogni: sono gli imperituri e rimossi impulsi di desiderio dell'infanzia che hanno prestato la
loro forza per la formazione dei sintomi, e senza di essi la reazione a traumi successivi si sarebbe svolta la normalmente.
Questi potenti impulsi di desiderio dell'