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TRADUZIONE BRANO:

Il cenone della vigilia di Capodanno è la cena dell’ultimo giorno

dell’anno. In Cina, mangiare la cena di Capodanno ogni anno

per ogni famiglia è il giorno più caotico e più gioioso. Il cibo

ricco della vigilia è disposto a tavola, la famiglia è posizionata

attorno al tavolo, mangiando la buona cucina, chiacchierando

(con tutta la famiglia). Alla cena di Capodanno ci sono cibi

freddi, cibi caldi, stuzzichini, comunemente non può non

esserci il pesce, perché la pronuncia di “pesce” è la stessa in

“eccesso” (fuyu), mangiare pesce quindi simboleggia avere un

eccesso anno dopo anno. Al sud, la cena di Capodanno di molti

posti ha la pignatta mongola simboleggia la prosperità dei

giorni a venire. L’ultimo piatto è il dolce, augura la felicità e la

dolcezza per l’inizio dell’anno (del primo giorno dell’anno). La

cena della vigilia di Capodanno è diversa per ogni posto del

sud e del nord, le persone al sud mangiano la torta dell’anno

nuovo e i fagottini ripieni, ma al nord sicuramente non possono

non esserci i classici ravioli. Mangiare i ravioli è un’usanza che

è iniziata dalla corte/regno degli Han. La storia dice, dato

che/perché l’inverno di pechino è molto freddo, le orecchie di

molte persone povere erano congelate, una volta un medico

usò la carne, il peperoncino e delle medicine cinesi e le mise

insieme in un ripieno/ ed insieme ne fece un ripieno, prese/usò

la farina per l’esterno e avvolse il ripieno, fece i “ravioli” a

sembianza di orecchie, dopo averli bolliti li diede alle persone

povere per farglieli mangiare. Le persone povere dopo averle

mangiate, si ripresero con la salute, entrambe le loro orecchie

si fecero calde, si sentirono molto meglio. Da lì in poi, le

persone iniziarono a imparare a fare i ravioli, l’usanza che c’è

da sempre del mangiare i ravioli si è diffusa

Così tanto fino ad arrivare ad oggi.

LEZIONE 2

Non importa in quale posto nel mondo cammini/arrivi, se sei

assetato, certamente puoi trovare una tazza di tè. Tra le tre

maggiori bevande al mondo: caffè, cacao e te, l’uso del tè è il

più vasto, inoltre quindi si può dire che i bevitori di tè sono di

più. Allora, il tè da dove viene? Sentita questa domanda tu

potrai certamente dire: “Viene dalla Cina, questo chi è che non

lo sa?” Certamente, l’albero più antico scoperto oggi è

cresciuto nella parte sudovest della Cina già nel 3000 a.C. In

Cina, la prima persona che ha assaggiato la fragranza del tè

probabilmente è Shennong che ha assaggiato cento tè. Nel

classico del tè di Lu Yu, si può leggere riguardo all’uso di

Shennong delle foglie di tè per disintossicarsi, poiché il tè forse

poteva essere una medicina prima, in seguito piano piano

divenne una bevanda che non poteva mancare nella vita di

tutti i giorni dei cinesi. Oggi in Cina, ci sono alcune centinaia di

varietà di foglie di tè, i 5 tipi più importanti sono: il tè verde

dello Jiangnan, il tè nero dello Yunnan, il Tè wulong del

Guangdong, il tè giallo dello Hunnan e il tè semplice del Fujian.

Bere tè porta tanti vantaggi alla salute, per esempio

rinfrescarsi/rinfrescante, aiuta a digerire, neutralizzare l’effetto

dell’alcol, è contro l’alitosi ecc. Ci sono due modi diversi di

bere tè: il primo è “bere”, bere il tè per rinfrescarsi, questo è

un godimento del corpo; c’è il secondo modo che è “gustare”,

gustare il tè fa godere lo spirito. “Bere” il tè lo si può fare in

qualunque posto purché lo bevi, bevi solo una tazza, ma

gustare il tè non è lo stesso, invitare un amico, scegliere un

posto silenzioso e appartato, un piccolo tavolo con sopra un

servizio da tè particolare, il miglior tè in una teiera, seduto con

un amico, gustando di sorso in sorso, accompagnando il gusto

del tè, chiacchierando liberamente e comodamente entrambi

di argomenti di vostro interesse. Poiché la bevanda del tè è

anche un godere dello spirito, allora anche ai letterati delle

dinastie antiche cinesi piaceva il tè, loro usavano il tè per

accogliere amici, hanno inoltre scritto tanti documenti scritti e

poesie riguardo il tè e loro esprimevano il loro amore ardente

per il tè. In Cina, accompagnare il tè e bere il tè sin

dall’antichità ha quindi dei riti e delle regole significative,

questi riti e queste regole in seguito pian piano si sono

sviluppati/sono diventati in Cerimonia del tè e arte del tè. Per

esempio, se tu vuoi vedere la cerimonia del tè e l’esperienza

dell’arte del tè, puoi andare in sale da tè famose; negli anni

passati, c’erano università specializzate inoltre per gli studenti

che frequentavano il corso dell’arte del tè. Oggi, in seguito

all’apertura della Cina verso l’estero, il tè in alcune tazze cinesi

viene sostituito con caffè leggero o forte/denso, lo fanno

particolarmente i “colletti bianchi” e gli “yuppie”. Alcune

persone dicono che bere caffè non solo sostituisce il gusto ma

è anche ricerca di una sensazione. Potrebbero essersi sempre

più persone che bevono caffè, ma i cinesi non smetteranno

mai di bere tè. Dal giorno in cui le foglie di tè sono state

scoperte, il tè e la vita dei cinesi non si sono mai separati. I

cinesi bevono il tè, amano il tè e come il signore Li Yutang

disse: “i cinesi sono felici ovunque abbiano una tazza di tè.”

Su Dongpo è un famoso letterato della dinastia Song nel 1071

fu magistrato ad Hongzhou. Durante i suoi tre anni di servizio

spesso vestiva con abiti da civile per viaggiare. Un giorno, lui

arrivò in un tempio, l’abate buddista del tempio non sapeva lui

chi fosse, allora lo ricevette come un ospite comune, gli disse:

“siediti!”, chiamò poi il piccolo monaco: ”tè”, ma appena

l’abate sentì alcune parole che l’ospite disse, scoprì che il suo

parlare era fuori dal normale, non poteva essere una persona

comune, allora cambiò subito modo di parlare a Su Dongpo e

disse:” prego si sieda”, chiamò di nuovo il piccolo monaco:

“prepara il te”, e l’ospite chiacchierò un po’, l’abate alla fine

realizzò che in realtà l’ospite era un magistrato, così si alzò in

fretta e disse rispettosamente a Su Dongpo:”prego prenda

posto” , di nuovo urlò al piccolo monaco: “prepara bene il tè” ,

tutto questo è stato notato da/ è accaduto sotto gli occhi di Su

Dongpo. Quando arrivò il momento di salutarsi, l’abate chiese

a Su Dongpo di scrivergli qualcosa per ricordo, Su Dongpo

allora prese la penna e scrisse un distico:

primo distico: siediti, prego si sieda, prego prenda posto

secondo distico: tè, prepara il tè, prepara bene il tè.

La moda del piano degli operai cinesi del partito comunista

cinese, …rappresenta la richiesta dello sviluppo della forza

lavoro cinese, … rappresenta il profitto della riforma della

maggior parte della popolazione cinese. L’ideale e l’obiettivo

più alto del partito è il comunismo.

BRANO 1 LEZIONE 3

Trattare gli altri con educazione:

la Cina è un grande paese di etichetta che quindi ha dato

importanza all’etichetta sin dall’antichità. Per Dare importanza

all’etichetta si deve avere educazione, trattare gli altri con

educazione, fare cose che rispettano certamente le regole.

Quando i cinesi trattano con educazione le persone prestano

attenzione alle buone maniere e all’atteggiamento modesto. I

Cinesi raramente nelle occasioni in pubblico mostrano le loro

emozioni o il loro stato umorale, per esempio, nonostante sia

abbastanza comune in occidente l’usanza/l’etichetta dello

stringersi la mano, tuttavia in Cina, a parte affari esteri formali

ed occasioni di lavoro, le persone che fanno ciò non poi così

tante, per non parlare di quando ci si incontra ci si abbraccia e

ci si bacia. I cinesi si preoccupano molto di salvare la faccia/ci

tengono a salvare la faccia. Secondo i cinesi, la cosa peggiore

che possa capitare sia perdere la faccia. I Cinesi ritengono che

salvaguardare un buon rapporto tra le persone sia molto

importante, perciò è necessario salvarsi la faccia, ed è ancora

più importante salvaguardare la faccia dell’altro. Per esempio,

per non permettere di perdere la faccia a qualcun altro, anche

se non si è d’accordo col punto di vista altrui, oppure si vuole

rifiutare la richiesta altrui, i cinesi non esprimono direttamente

la loro opinione, ma usano un modo indiretto per esprimere la

loro opinione. Inoltre, in occasioni pubbliche non si deve

criticare una persona pubblicamente, si dovrebbe esprimere la

propria opinione critica in privato attraverso un modo indiretto,

certamente non si può trascurare l’opinione dell’altra parte,

altrimenti l’altra parte difficilmente può accettarle.

Stando a contatto con le persone spesso si possono ricevere e

fare regali. Artigianato unico, souvenir, fiori freschi, frutta,

tabacco e alcol (yanjiu) ecc. sono tutti regali di benvenuto

abbastanza popolari tra i cinesi. Il regalo che si dà ad un amico

di solito non può essere troppo costoso, altrimenti si potrebbe

mettere in imbarazzo l’altro. Quando si fanno dei regali ai

cinesi si deve prestare attenzione ad alcuni tabù, ad esempio

non si può regalare un orologio ad una persona anziana, non

sin può regalare una pera a marito e moglie o ad una persona

innamorata, perché regalare orologio “song zhong” e regalare

fine “song zhong”, pera “li” e lasciare “li” sono omofoni, non

portano fortuna. Le persone che ricevono questo tipo di regalo

possono non esserne molto contente. Quando si regala e si

riceve un presente si dovrebbero usare entrambe le mani, per

esprimere educazione. Quando si è ricevuto il regalo, gli

occidentali hanno l’abitudine di aprirlo subito, esprimere

apprezzamento per il regalo, inoltre per indicare/esprimere

ringraziamento verso chi ha donato il regalo. Tuttavia, i cinesi

usualmente no

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/21 Lingue e letterature della cina e dell'asia sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher olgapetta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua cinese III e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Parsi Vittorio Emanuele.