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Confronto a coppie e duo trio

Nel caso in cui il test è unilaterale, per il confronto a coppie e per il duo trio si hanno le stesse tabelle, perché in entrambi i casi la probabilità di dare la risposta corretta a caso è pari a 1/2, e in entrambi i casi si ha una risposta corretta o una risposta sbagliata.

Nel caso del test bilaterale non si può considerare una risposta corretta e una risposta sbagliata, ma bisogna tener conto del fatto che dare una risposta a favore di A o di B non determina aver dato una risposta corretta o sbagliata al test. In questo caso si ha una probabilità di scegliere un campione rispetto ad un altro, che è pari a 1/2. Questa tabella viene utilizzata nel caso in cui si voglia stabilire una similitudine tra i campioni.

Quando non si hanno conoscenze dettagliate sul campione tali da ipotizzare che le differenze sono in un senso anziché in un altro non si può considerare il test unilaterale. Nella maggior parte dei casi se si chiede

Ai soggetti di esprimere un giudizio di preferenza tra due campioni (si propone A e B e si chiede quale prodotto preferisce) si utilizza un test bilaterale. In alcuni casi si ipotizza che il test sia unilaterale, anche se di preferenza, quando i due campioni variano per un ingrediente e si sa che sono stati utilizzati ingredienti più economici e quindi si ipotizza che il prodotto realizzato con ingredienti più economici viene preferito di meno rispetto al prodotto standard, e si ipotizza un test unidirezionale. Ma è una forzatura.

Anche il test del confronto a coppie può essere utilizzato per stabilire similitudini anziché differenze, e in questo caso bisogna raddoppiare il numero degli assaggiatori perché a parità di α si deve mantenere anche un livello del rischio β basso.

Esempio 7: Metodo del confronto a coppie

Un'azienda produttrice di biscotti intende diminuire la percentuale di zucchero (dal 20 al 15%) nella formulazione di un

biscotto e vuole verificare se tale diminuzione è percepibile sensorialmente. Quindi viene chiesto all'analista sensoriale dell'azienda di verificare se esistono differenze significative in termini di dolcezza tra i due biscotti prodotti con il 15 ed il 20% di zucchero. Lo zucchero influenza principalmente la dolcezza percepita nel prodotto ma potrebbe influenzare anche altre caratteristiche sensoriali. Se si decide di utilizzare il metodo del confronto a coppie significa che si decide di tralasciare le altre caratteristiche perché sono ritenute meno rilevanti ai fini delle differenze e quindi si confrontano i campioni in termini di dolcezza. Il test è unilaterale perché i soggetti che risponderanno che il campione con il 15% è più dolce di quello con il 20% saranno considerate risposte sbagliate. L'analista sensoriale decide di utilizzare il metodo di confronto a coppie al fine di stabilire se il campione con il 20% di zucchero viene.

percepito più dolce. L'analista definisce la sensibilità del test, stabilendo:

  1. Rischio α=0,05
  2. Rischio β=0,30
  3. pd = 40%

Dalla tabella (Test unilaterale)

NUM. ASSAGG. = 30

Numero di assaggiatori necessari (unilaterale) Le tabelle T9 e T10 definiscono il numero minimo di assaggiatori per valutare i risultati sia per il test duo trio e sia per il test del confronto a coppie quando è unilaterale. Invece le tabelle T11 e T12 vengono utilizzate per il test bilaterale.

Si preparano i campioni da sottoporre all'assaggio, si codificano e si riportano i codici sul protocollo di lavoro che servirà per riepilogare i risultati.

Siccome la quantità dello zucchero può modificare alcune caratteristiche del prodotto come l'aspetto, si può decidere di effettuare il test sotto luce rossa per mascherare le differenze di colore oppure si può decidere di modificare il prodotto (sbriciolarlo e farlo assaggiare in briciole e quindi

mascherare la differenza di colore (visto che l'obiettivo è valutare solo la dolcezza). Al termine della seduta si conta il numero di risposte corrette (in questo esempio è 21, cioè 21 giudici su 30 hanno rilevato che il campione A è più dolce del campione B con il 15% di zucchero), sul protocollo di lavoro, cioè il numero di soggetti che hanno identificato il campione più dolce, e si confronta tale numero con quello riportato nella tabella relativa al test unilaterale. Poiché il numero di risposte corrette è superiore al valore tabulato (21 > 20), si può concludere che il biscotto con il 20% di zucchero viene percepito più dolce con un livello di significatività del 95%. Esempio 8: Metodo del confronto a coppie Un'azienda produttrice di merendine intende modificare la formulazione, cambiando il tipo di lievito utilizzato e vuole verificare se esiste una differenza di sofficità tra il prodotto.ottenuto con il lievito standard ed il prodotto ottenuto con il nuovo lievito. Quindi viene chiesto all'analista sensoriale dell'azienda di verificare se esistono differenze significative in termini di sofficità tra i due prodotti. Prodotto A preparato con il lievito standard e il prodotto B è preparato con il nuovo lievito. In questo caso il test è bilaterale, perché non si sa in che modo il nuovo lievito influenza la sofficità, se migliorandola o peggiorandola. L'analista sensoriale decide di utilizzare il metodo di confronto a coppie al fine di stabilire se esistono differenze tra le due merendine, in termini di sofficità. L'analista, quindi, definisce la sensibilità del test, stabilendo: 1. Rischio a = 0,05 2. Rischio b = 0,30 3. pd = 40%. Dalla tabella (Test bilaterale) NUM. ASSAGG. = 40 Si preparano i campioni da sottoporre all'assaggio, e si presentano agli assaggiatori insieme alla scheda di valutazione. Al termine.

della seduta si conta il numero totale di risposte, sia corrette sia errate(sia a favore di uno sia a favore di un altro) e si confronta il numero più alto (che inquesto esempio è 25) con il valore riportato in tabella.

Poiché il numero di risposte corrette è inferiore al valore tabulato, si può concludere che non esistono differenze significative (95%) di sofficità tra la merendina ottenuta con lievito standard e quella ottenuta con il nuovo lievito. Questo non significa che i due campioni sono uguali, perché ci potrebbero essere differenze tra campioni che influiscono sulla sofficità del prodotto ma sono relative ad altri attributi che possono essere modificati andando a modificare il lievito.

Metodo di ordinamento

Obiettivo

Determinare le differenze tra 3 o più campioni, contemporaneamente, in relazione ad uno specifico attributo.

Applicazioni del metodo

1. Effettuare una selezione grossolana dei prodotti, che preveda di realizzare

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

poiuna valutazione più precisa → infatti molto spesso viene utilizzato quando siha un certo numero di campioni da analizzare, i quali vengono primasottoposti ad ordinamento e in funzione dei risultati raggiunti poi vengonovalutati usando dei metodi analitici diversi (descrittivi);

2. Addestrare i giudici;

3. Determinare le soglie di percezione;

4. Determinare la shelf life dei prodotti;

5. Valutazione delle preferenze tra più campioni (con un gruppo di consumatori).

Soggetti

  • • →Non meno di 8 (circa 20-30) In funzione dell’obiettivo del lavoro, del tipo diprodotto che si sta valutando e della disponibilità dei giudici che hannoacquisito un certo livello di addestramento.
  • • Devono conoscere la procedura del test, le modalità di valutazione dei campi→ Devono essere familiari con le condizioni sperimentali che devonoutilizzare.
  • • Gli assaggiatori possono essere addestrati sull’attributo d’interesse oppure→no, dipende
Ad esempio, se l'obiettivo è quello di valutare la percezione di un determinato attributo sensoriale, si devono selezionare degli assaggiatori addestrati sulla base di una certa sensibilità a questo attributo, mentre se l'obiettivo è quello di valutare l'abilità degli assaggiatori di discriminare due prodotti che hanno diversa intensità di un attributo sensoriale, in quel caso i soggetti non sono addestrati. Procedura Vengono presentati agli assaggiatori, in una singola seduta e contemporaneamente, una serie di più campioni (solitamente 4-6, ma anche 10-12 per le caratteristiche visive) che devono essere ordinati in base all'intensità di uno specifico attributo. In generale, gli assaggiatori sono costretti a fare una scelta forzata per ogni posizione nell'ordinamento, cioè ad esempio se si hanno 5 campioni ad ognuno bisogna per forza dare una posizione nell'ordinamento, in maniera.tale che ad ogni campione corrisponda una specifica posizione; però in alcuni casi è possibile consentire che due o più campioni occupino la stessa posizione, ma questo non è sempre previsto. Nell'approccio della valutazione della preferenza, per evitare il più possibile il processo mentale che un consumatore fa quando si trova a confrontare più prodotti della stessa categoria, si chiede ai soggetti di assegnare la posizione 1 al campione preferito, la posizione 2 al campione preferito successivo, ecc fino all'ultima posizione al campione meno preferito. Invece nella valutazione dell'intensità si chiede ai soggetti di assegnare la posizione 1 all'intensità più bassa della caratteristica in esame, la posizione 2 all'intensità successiva, ecc fino all'intensità massima dell'attributo. Utilizzare uno di questi due approcci influenza l'interpretazione dei risultati. Esempi di Scheda Ordine di Assaggio

Scheda Ordine di Assaggio

Per ogni campione, in questo caso, vengono effettuate 3 repliche, per raggiungere un numero di valutazioni idoneo a elaborare statisticamente, e perché si è visto che per questo metodo non esiste un effetto replica.

  • Considerare tutte le possibili sequenze;
  • Ordine randomizzato;
  • Ogni sequenza deve essere utilizzata lo stesso numero di volte;
  • Identificare i campioni con codici (numeri a tre cifre);
  • I campioni vengono presentati contemporaneamente, perché l'obiettivo è quello di valutare le differenze confrontando i campioni per comparazione.

Analisi dei risultati

I dati sono riassunti in una tabella che mostra l'ordine di classificazione di ciascun assaggiatore sulle righe. Quindi ci sono i campioni sulle colonne, sulle righe ogni assaggiatore e in oggetto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mikybbg04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Proprietà fisiche e sensoriali dei prodotti alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Di Monaco Rossella.