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Pertanto le attività didattiche devono basarsi sul metacognitive includono consapevolezza e
riconoscimento dell’altro e sull’accoglienza delle autoregolazione dei comportamenti e delle
emozioni altrui. Tra le metodologie didattiche strategie e conducono all’assunzione di
utilizzate dall’insegnante per sviluppare le responsabilità per quanto riguarda il proprio
apprendimento autonomo. Attraverso i processi
competenze empatiche ricordiamo l’ascolto metacognitivi di controllo si può verificare
attivo e la sospensione del giudizio affinché ogni l’andamento della propria attività mentale e
alunno possa esprimere liberamente le proprie mettere in atto strategie di miglioramento.
opinioni. L’insegnante potrebbe proporre Grazie alla didattica metacognitiva gli studenti
l’attività della scatola delle emozioni, dove ogni possono valutare il grado di difficoltà di un
alunno scrive in modo anonimo una situazione compito, stabilire il proprio livello di conoscenza
che ha suscitato delle reazioni emotive e verificare se le scelte fatte portano a risultati
soddisfacenti. Per sviluppare competenze
significative per poi leggerla davanti al gruppo e metacognitive l’insegnante può utilizzare alcune
stimolare una riflessione con delle domande- metodologie didattiche come il problem solving,
stimolo proposte dal docente-moderatore. Il role playing e il circle time, dove l’alunno diventa
racconto di storie permette invece agli studenti soggetto attivo del proprio processo di
di identificarsi nei vari personaggi e nelle loro apprendimento mettendo in gioco sia stesso che
emozioni, sentimenti, pensieri e azioni. Altre le sue competenze individuali e relazionali.
Attraverso il problem solving lo studente, grazie
tecniche didattiche utilizzate dall’insegnante per a un approccio di collaborazione organizzato
lo sviluppo di competenze empatiche e utilizzate adeguatamente con passaggi chiave, riuscirà da
anche nella didattica metacognitiva sono il role solo a racimolare le informazioni necessarie per
playing e il circle time. Il role playing, attraverso risolvere situazioni problematiche, identificando
l’assunzione di diversi ruoli, permette agli le ipotesi e traducendole in azioni. Il role playing,
studenti di comprendere i diversi punti di vista e attraverso l’assunzione di diversi ruoli, permette
identificarsi con l’altro. Il circle time tramite il agli studenti di comprendere i diversi punti di
vista e identificarsi con l’altro. Il circle time
racconto a turno di una situazione emotiva, tramite il racconto a turno di una situazione
permette di dialogare all’interno del gruppo, emotiva, permette di dialogare all’interno del
esprimere la propria opinione e dare il contributo gruppo, esprimere la propria opinione senza
per uno scopo comune. 2- l’insegnante può giudizi e dare il contributo per uno scopo
mettere in atto una didattica metacognitiva che comune.
consiste nell’aiutare lo studente a riconoscere le
abilità necessarie a eseguire un compito e a
scegliere adeguate strategie operative,
permettendo a lui stesso di controllare i pensieri.
La competenza chiave imparare a imparare
raccomandata dal parlamento europeo nel 2006
e nel 2018 può essere sviluppata tramite la
didattica metacognitiva in particolare attraverso
Intelligenza emotiva.
L’intelligenza emotiva, definita da Goleman nel
saggio “ Intelligenza emotiva” nel 1995, è
definita la capacità di conoscere i propri
sentimenti e quelli altrui, motivare se stessi e
gestire le proprie emozioni nei vari contesti. Creatività e pensiero divergente.
Goleman ha individuato 5 principi che la
caratterizzano e sono: la consapevolezza di sé, Pensiero convergente e divergente descritti da
cioè la capacità di riconoscere i propri sentimenti Guilford sono due forme di pensiero
e usarli nei processi decisionali, l’autocontrollo, complementari. Il primo si adatta alle situazioni
cioè la capacità di gestire le proprie emozioni problematiche che prevedono una sola risposta.
nelle varie situazioni di vita, saper fronteggiare Il pensiero divergente invece si differenzia nella
la sofferenza emotiva propria e saper rimandare capacità di produrre più risposte possibili,
le gratificazioni per perseguire gli obiettivi, la originali, inusuali e efficaci in risposta a un
motivazione, cioè sapere cosa ci spinge determinato compito o problema. Il pensiero
all’azione e guidare al raggiungimento degli divergente è strettamente collegato alla
obiettivi nonostante gli insuccessi e le creatività in quanto richiede alla persona di
frustrazioni, l’empatia, cioè saper ascoltare e rielaborare in modo unico, innovativo e originale
percepire i sentimenti degli altri e mettersi nei le informazioni e produrre una risposta che si
loro panni e infine l’abilità sociale, cioè saper differenzia da quelle già conosciute. Le
interagire con gli altri, entrando in sintonia con caratteristiche del pensiero divergente descritte
loro e collaborare al fine di uno scopo comune. In da Guilford sono la fluidità, cioè la quantità di
ambito scolastico l’insegnante può sviluppare i idee prodotte, la flessibilità nell’adottare
diversi aspetti dell’intelligenza emotiva degli strategie diverse e passare da un compito
studenti prevenendo il disagio e promuovendo il all’altro usando approcci differenti, l’originalità
benessere e la capacità di adattarsi all’ambiente delle idee prodotte e l’elaborazione, cioè la
e alle sue richieste tramite l’attuazione dei capacità di dare concretezza alle idee. In ambito
programmi di alfabetizzazione emotiva. I scolastico l’insegnante può promuovere lo
percorsi di alfabetizzazione emotiva sono sviluppo del pensiero divergente e della
finalizzati a interpretare correttamente i segnali creatività utilizzando tecniche come la sinettica
sociali, imparare a mettersi nei panni dell’altro, a di Gordon, il brainstorming di osborn e le mappe
controllare le emozioni complesse come la mentali. Le mappe mentali sono
rabbia e promuovere la consapevolezza delle rappresentazioni grafiche del pensiero che
proprie emozioni al fine di riflettere sulle facilitano oltre a una rielaborazione soggettiva e
conseguenze delle proprie azioni sugli altri. Le unica delle informazioni anche la
tecniche di alfabetizzazione che possono essere memorizzazione delle stesse. La sinettica di
utilizzate in classe sono la simulazione di Gordon è una tecnica creativa che punta a
situazioni reali e il circle time. Nella simulazione rendere familiare ciò che è estraneo e rende
la classe è divisa in 2 gruppi di cui uno mette in estraneo ciò che è familiare, al fine di portare la
scena la situazione e l’altro fa da osservatore mente dall’apparente soluzione per condurre a
esterno. Attraverso la messa in scena si ha la una proposta di soluzione originale. Il
possibilità di insegnare agli alunni che esistono brainstorming di Osborn è una tecnica di gruppo
alternative all’aggressività. Il circle time tramite creativa in cui viene separata la fase di
il racconto a turno di una situazione emotiva, produzione delle idee dalla fase di analisi.
permette di dialogare all’interno del gruppo, Inizialmente nella fase di produzione delle idee i
esprimere la propria opinione senza giudizi e partecipanti esprimono liberamente le proprie
dare il contributo per uno scopo comune. idee e pensieri anche privi di collegamento
diretto al tema affrontato. Nella fase di analisi si
farà un’analisi delle idee e una valutazione di
fattibilità, concretezza e di scelta delle soluzioni comunicazione di tipo competente al fine di
da applicare. aiutare i genitori nella promozione delle
potenzialità del figlio. L’insegnante attraverso
strumenti tecnici e empatici sostiene una
relazione il più funzionale possibile con i genitori,
al fine di raggiungere obiettivi condivisi. Il
genitore è visto come una risorsa e non come un
problema, la dimensione è collaborativa e
pertanto l’insegnante sa che il genitore può
essere di aiuto nelle questioni educative e ne
rispetta l’autonomia decisionale. Gli insegnanti
devono comprendere le trasformazioni che
attraversano le famiglie per collaborare con loro
al fine di favorire lo sviluppo degli apprendimenti
e della personalità degli alunni.
Competenze docente e rapporto scuola
famiglia.
La collaborazione tra scuola e famiglia e in modo
particolare tra il singolo docente e la famiglia è
di particolare importanza per la riuscita del
progetto formativo, per l’apprendimento
dell’alunno e per il benessere di tutti. Il patto di
corresponsabilità educativa, introdotto per la
prima volta dal D.P.R. 249 del 98 e modificato dal Competenze docente e gestione classe.
D.P.R 235 del2007, ha lo scopo di coinvolgere la
famiglia nel progetto educativo degli studenti in Il docente, nella gestione della classe, deve
modo da creare condivisione di responsabilità tra promuovere il coinvolgimento, la motivazione a
scuola, famiglia e studenti. Questo documento apprendere, la partecipazione e la cooperazione
definisce norme di comportamento, regole e nelle attività al fine di creare un ambiente di
responsabilità che scuola, famiglia e studenti si lavoro produttivo. Il funzionamento della classe
impegnano a rispettare. Esso rappresenta lo dipende da diversi fattori, tra cui le condizioni
strumento base della relazione scuola-famiglia. oggettive dell’ambiente fisico, le strategie messe
Occorre ben comprendere che insegnanti e in atto dal docente e le personalità degli allievi.
genitori non sono delle controparti tese a L’insegnante deve saper adattare il proprio agire
difendere i propri interessi, ma sono uniti dal professionale in base alle diverse situazioni
medesimo valore, cioè il bene del ragazzo. Il dimostrando una grande flessibilità.
clima scolastico e della famiglia sono entrambi L’insegnante deve regolare il setting inteso sia
importanti per la crescita culturale, emotiva e come organizzazione spazio-temporale sia come
relazionale e per lo sviluppo armonico e severo atmosfera psichica del gruppo. L’insegnante, in
del ragazzo. Esistono delle strategie che base ai bisogni speciali degli studenti, organizza
l’insegnante può attuare per promuovere il la didattica in modo flessibile, utilizzando diversi
coinvolgimento dei genitori, per esempio modelli di comunicazione e rappresentazioni,
comunicare alle famiglie le difficoltà scolastiche cioè i mediatori didattici. Tutte le metodologie
dei propri figli, coinvolgerli nei compiti a casa, utilizzate hanno come fine favorire
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