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ESISTONO DUE TIPI DI ASPORTAZIONI:
1)Asportazione di Bava Esterna al Pezzo
2)Asportazione di Bava Interna al Pezzo (Ad esempio hai un anello , il foro si è
riempito di bava)
- stessa cosa
ESEMPIO SU UN’IMMAGINE
ESTERNA
INTERNA
PROCESSO DI PREFORMATURA
- lo stampaggio di forme complesse NON possono essere direttamente
stampatiNECESSITO DI USARE LA PREFORMATURA
ESEMPIO
0
LA 1 è UNA FORMA sempliceNON necessito
di processi di Preformatura
0
La 3 è molto più complessa Necessito di
diversi processi di pre-formatura (ricalcatura,
pre-stampaggio)
PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA DELLE LAMIERE
(piegatura, imbutitura e stampaggio) SULLE LAMIERE
(RICORDA: le lamiere vengono prodotte dai Masselli grazie
alla LAMINAZIONE)
LAMINAZIONE , DEFINIZIONE il materiale si deforma passando per due rulli
, uno che ruota intorno al suo asse in senso orario e uno in senso anti-orario è “A
caldo” nelle prime volte (quando IL MASSELLO è più spesso), è a freddo nelle ultime
(perché IL MASSELLO è più sottile)
- ogni volta aumenta l’incrudimento lungo l’asse orizzontale, detta
RDRolling Direction (in sostanza perché i grani diventano più “piatti”, ovvero
3
GRANI ALLUNGATI, e quindi aumenta l’attrito al m perché l’attrito è causato dal
contatto delle superfici fra i grani)
CONSEGUENZA:
-nelle lamiere con queste caratteristiche hanno un comportamento ANISOTROPO
comportamento diverso a seconda dei assi in cui si lavora
PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA DELLE LAMIERE:
- di solito Lavorazione a Freddo
- MATERIALI : lega di alluminio, lega di magnesio , lega di titanio (le ho scritte 3 per
esempio)
PROBLEMI PRINCIPALI NEI PROCESSI DI FORMATURA DELLE LAMIERE
-ANISOTROPIA comportamento del materiale in differenti direzioni
diverso
-FORMABILITA’ del materiale di NON arrivare a rottura durante la
capacità
deformazione plastica
- RITORNO ELASTICO ATTENZIONE: queste caratteristiche
NON sono universali, ma dati sperimentali,
quindi NON posso dire niente a priori
ANISOTROPIA DELLA LAMIERA
Si studia la PROVA DI TRAZIONE , ovvero le
proprietà meccaniche , in particolare 3
direzioni :
0
1) ° : direzione coincidente con RD
45
2) ° : direzione a 45 ° rispetto a RD
90
3) ° : direzione perpendicolare a RD
In pratica il provino è tagliato in 3 direzioni
diverse rispetto al RD
CONSEGUENZE DELL’ANISOTROPIA:
- durante la Deformazione Plastica abbiamo ROTTURE in alcune direzioni
-FORMAZIONE DI ORECCHIE A IMBUTO ovvero durante la
deformazione plastica in alcune direzione il materiale di deforma
più facilmente formando quindi zone “più lunghe e sottile” e altre
“ meno lunghe e più spesse”
COME RIDURRE L’ANSIOTROPIA?:
- RI-COTTURA POST-LAMINAZIONE ovvero si “riscalda il materiale” per tentare di
riottenere dei grani tondeggianti l’incrudimento rispetto l’RD
diminuisce
diminuisce l’ANISOTROPIA
SECONDO PROBLEMA FORMABILITÀ
DEFINIZIONE: capacità del materiale di subire la Deformazione Plastica senza
arrivare al punto di rottura
Dipende delle:
• caratteristiche del materiale
• Incrudimento
• Anisotropia
COME SI CALCOLA L’INDICE DI FORMABILITA’? /METODI UTILIZZATI:
• prova di Erichsen
• bulge test
• curve limite di formabilità
PROVA DI ERICHSEN
IN PRATICA: la lamiera viene inserita fra il premi lamiera e la matrice per non farla
muovere:
una Matrice con un foro circolare,
Premi Lamiera
abbiamo un Punzone di forma emisferica
con superficie lubrificata (per ridurre la forza
di attrito) dove si applica una forza F
IN SOSTANZA: la matrice e il premi lamiera
NON fanno muovere la lamiera, il punzone
spinge la superfice per deformare la lamiera
fino a formarsi di una crepa (di solito è
INVIBILE a occhio nudo di Crepe Microscopiche)
formazione
GRAFICO
NUMERO DI ERICHSEN corrisponde alla coordinata
X dell’Apice della curva, ovvero nel punto in cui abbiamo
il punto di rottura del materiale (il punto in cui si
forma la crepa)
INFATTI: quando si forma la crepa LA FORZA
DIMINUISCE ,
COORDINATA X CORSA (in pratica quanto il
punzone si sposta, e di conseguenza l’altezza che raggiunge la lamiera
deformata)
COORDINATA Y Forza
FORMULA INDICE DI FORMABILITA’:
I NDICE DI FORMABILITA’ (detto anche NUMERO DI ERICHSEN) è il valore
nell’asse X(corsa) quindi è in mm
TERZO PROBLEMA RITORNO ELASTICO
DEFINIZIONE: portato la
lamiera da una forma iniziale a
una finale , la lamiera torna in
piccola parte alla forma iniziale
NELL’IMMAGINE: 0 0
dopo aver formato un angolo di 90 torna ad un angolo di 93
CAUSA:
Durante la Deformazione Plastica, alcune fibre del
materiale, in particolare quelle più vicine alla zona in
cui viene applicata la forza, NON superano il punto di
Snervamento
(ovvero si trovano ancora nella zona elastica)
FORMULE PER CALOLARE IL RITORNO ELASTICO/CALCOLO
DELL’ANGOLO DI RITORNO (le ha scritte un bambino di 3
anni)
L’angolo in pratica è semplicemente la differenza che poi sostituisce con la prima
formula
TECNICHE PER RIDURRE (NON SI PUO’ ELIMINARE) IL
RITORNO ELASTICO
Esistono 4 metodi:
1) alla sovra-deformazione/sovra-piegatura della lamiera cioè pieghiamo con un
0 0
angolo maggiore (esempio invece di 90 piego a 97 così con il ritorno elastico arriva a
0
90 )
2) alla formatura a caldo per aumentare la duttilità del materiale
3) trattando termicamente le lamiere “ ”
4) utilizzando lamiere pre-stirate appena oltre il limite di snervamento
PIEGATURA DELLA LAMIERA
DEFINIZIONE: processo di modifica della forma della
lamiera, attraverso l’utilizzo di forze esterne
- è nella maggior parte dei casi una Lavorazione a
Freddo (a caldo se abbiamo grande spessore ,o
vogliamo ridurre ritorno elastico)
ESTRADOSSO: superficie esterna della zona piegata ,
subisce trazione
INTRADOSSO: superficie interna della zona piegata ,
subisce compressione
ESISTONO 3 TIPI DI PIEGATURA:
-PIEGATURA A V
-PIEGATURA A L
-PIEGATURA A U
PIEGATURA A V
- il più comune
- piegatura in 3 punti
- l’angolo che si forma fra le due ali della lamiera deve essere compreso fra un
raggio/angolo minimo (in pratica il massimo che posso piegare) e un
raggio/angolo massimo
RAGGIO MINIMO se supero si formano delle rotture di
piegatura
RAGGIO MASSIMO non lo supero , la deformazione è
se
SOLO elastica
-la Piegatura a V è divisa in 2 fasi DI PIEGATURA IN ARIA , FASE di CONIATURA
FASE
FASE DI PIEGATURA IN ARIA :
inizia con il contatto fra il punzone e la matrice
termina quando le facce della matrice sono tangenti con le ali
della lamiera
FASE DI CONIATURA :
- fase successiva
- consiste nell’aumentare la forza del punzone , in pratica l’aumento di forza del
punzone “schiaccia” la lamiera fra la matrice e il punzone
- l’aumento di forza RIDUCE il Ritorno Elastico
PROCESSO DI IMBUTITURA DELLA LAMIERA
DEFINIZIONE: processo in cui in una lamiera viene trasformata in una forma cava/a
imbuto
- diventa più difficile come processo ovvero ci vogliono più processi, più è alta la forma
finale
MATERIALE NECESSARIO:
- Matrice
- Punzone
-Premi-lamiera
COMPONENTI DEL PRODOTTO FINITO:
FLANGIA: è la parte della lamiera che si trova fra la matrice e la
premi-lamiera (in pratica vedi il disegno)
- diminuisce quando aumenta l’altezza del fondo
(perché in pratica si assottiglia perché l’altezza ha
bisogno di materiale) FENOMENO è
QIESTO
DETTO FLUSSO DEL MATERIALE
PARETE LATERALE: è quella del disegno
- aumenta l’altezza quando aumenta la corsa del
punzone(che poi in pratica la corse del punzone è
in sostanza quanto si sposta )
FONDO
FLUSSO DEL MATERIALE
DEFINIZIONE: processo fisico , in cui il materiale nella flangia ha un flusso verso le
pareti laterali durante il processo di imbutitura
CONSEGUENZA diversi spessori dell’imbutito (vedi disegno)
100% lo spessore è uguale a quello della lamiera iniziale
PROBLEMI NELL’IMBUTITURA
2 in particolar modo:
1) la lamina in determinate zone si assottiglia troppo fino a
Frattura (detto Frattura dell’Imbutito) disegno
nel
sulla cupola ci sono delle fratture
2) formazione di Grinze (piegature) Circonferenziali della
Flangia nella flangia esistono delle Tensioni
CAUSA:
Circonferenziali di Compressione nel disegno sulla
flangia ci sono delle piegature dette grinze
COME ELIMINARE LE GRINZIE:
- Aumentare la Pressione sulla Premi-Lamiera la pressione sulla
aumentare
flangia
MATERIALE COMPOSITI
DEFINIZIONE: Un materiale composito è un materiale formato da due o più
componenti diversi, dette "Fasi", che lavorano insieme per creare una combinazione
di proprietà che non si trova in uno dei componenti da solo.
Questi componenti sono composti da due Fasi DISTINTE:
MATRICE :
- tiene insieme il rinforzo
- protegge il rinforzo dall’ambiente esterno (esempio: la corrosione)
RINFORZO: materiale che ha proprietà specifiche come resistenza, leggerezza,
resistenza alla corrosione o altre caratteristiche desiderate.
PERCHE’ STUDIAMO I MATERIALI COMPOSITI:
- hanno proprietà NON trovabili con i materiali tradizionali (esempio la fibra di carbonio
ha la resistenza dell’acciaio e la leggerezza dell’alluminio)
PROPRIETA’ Rigidi, Leggeri, Possibilità di ottenere Caratteristiche
Resistenti,
Specifiche Desiderate
CONDIZIONE DI ELASTICITA’/CONDIZIONE PER CUI IL MATERIALE è
COMPOSITO :
il Rinforzo deve avere un modulo di Elasticità ALMENO 4 volte superiore al modulo
di Elasticità della Matrice
SE NON VALE Il Materiale NON è Composito, ma è chiamato “Tenacizzante”
ESEMPIO DEL RINFORZO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO FIBRA DI
CARBONIO
- Il rinforzo è la “fibra/filamento” del carbonio che ha elevata