Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Storia greca Pag. 1 Storia greca Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia greca Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia greca Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia greca Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia greca Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia greca Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Peloponneso. Questa pace portò ad un forte malcontento poichè sottometteva la

Grecia al dominio persiano dovendo tutte le città pagare un tributo alla Persia. Tra le

conseguenze ci fu l'improvviso assedio di Tebe e della Beozia ma soprattuto la lenta

ma inesorabile perdita dell'egemonia spartana, incapace di mettere a frutto la vittoria

su Atene.

32.3 Nuova lega ad Atene / Dopo l'invasione della Beozia anche Atene rischiò di essere

attaccata; stabilì perciò degli accordi con Tebe fondando una nuova lega, diversa da

quella Delio-Attica, che prevedeva l'indipendenza di ogni polis, l'assenza di unità di

moneta e la mancanza di tributi. Questa nuova lega antispartana era principalmente

commerciale, cosa che agevolava tutti a partecipare per entrare in un ricco circuito

commerciale. All'interno di Atene però ci furono delle degenerazioni al potere come il

fatto che ad ogni seduta venisse pagata una dracma ai partecipanti; la politica diventò

così una sorta di mestiere, assoggettato alla corruzione e alla venalità. La

degenerazione politica assieme alla mancanza di un Leader morale portarono ad un

cambiamento di opinione verso la monarchia: si sperò in un leader esterno che

avrebbe potuto portare un po' di pace, cosa che avverrà poi con la figura di Filippo il

macedone.

33.1 Documenti su Atene post guerre persiane / Nel periodo successivo alla guerra

persiana, Atene riesce a trasformare la lega delo-attica in una sorta di impero guidato

da essa stessa. Leggendo Tucidide vediamo che Atene stabilì quali polis dovevano

contribuire in denaro e quali in navi. Si partì come un'alleanza di polis autonome ma le

città conquistate divenivano schiave di Atene, cosa che cambiò la natura della lega.

33.2 Documenti su democrazia di Efialte / Da Aristotele leggiamo che Efialte

l'incorruttibile divenne capo del Demos e tolse potere all'aeropago avviando una serie

di processi in tribunale; in questo ebbe la complicità di Temistocle che stava per essere

accusato di tradimento dall'aeropago. Da Plutarco leggiamo che, come conseguenza

della sua riforma, Efialte fu assassinato da Aristonico di Tanagra su ordine, si dice, di

Pericle.

33.3 Documenti su Pericle / Pericle è uno dei personaggi più importanti del mondo

Greco, tanto da definire l'Atene del V secolo come età di Pericle. Da Tucidide leggiamo

che con la sua moderazione Pericle garantì la sicurezza della città e la portò al suo

massimo splendore. Nessuno dopo di lui, dice Tucidide, amministrò mettendo al primo

posto il Demos e non l'interesse personale. Leggendo Aristotele vediamo che Pericle fu

il primo a far ottenere un'indennità ai giudici, ovvero ai cittadini che amministravano la

giustizia, cosa che comportò però che anche i più poveri iniziarono ad interessarsi alla

politica solo per lucro. Plutarco scrive che Pericle spostò il denaro della lega da Delo ad

Atene, usato probabilmente per migliorare ed ornare la città con opere pubbliche.

34.1 Tebe e la confederazione beotica / Tra il 371 e 362 Tebe diventa una potenza a

livello nazionale. Si trovava nella regione della Beozia, vicino l'Attica ma molto diversa

da questa; mentre l'Attica era nota per la cultura, la Beozia era caratterizzata dalla

vita dei campi anche perchè non c'erano porti naturali e ciò favorì un regime fondiario

di clan aristocratici. La sua posizione geografia, molto di passaggio, al centro della

penisola greca, non ne consentiva l'isolamento e quindi rende incomprensibile il suo

"egoismo" come il non partecipare con le altre città greche alle guerre persiane. Tebe

formò la confederazione beotica a cui parteciparono tutte le città della regione,

creando una comunità più vasta della polis: ogni città era governata da un senato che

esercitava il potere legislativo, mentre quello esecutivo spettava ai Beotarchi, uno per

ognuno degli 11 distretti; c'era un'unica moneta e un'unica corte di giustizia.

34.2 Egemonia Tebana, Epaminonda e Pelopida / L'egemonia tebana si basò sulla

confederazione beotica e su due personaggi: Epaminonda e Pelopida. Le loro virtù

verranno riconosciute da tutti i greci e anche nel mondo latino da Cicerone.

Epaminonda è una sorta di filosofo, rappresenta quindi l'intelligenza, mentre Pelopida

rappresenta la figura dello stratega per eccellenza. I due costituirono uno straordinario

esercito, chiamato Compagnia Sacra. Tebe si libera dall'egemonia spartana con lo

scontro del 371 a leuttra, una sola battaglia che diede la vittoria su tutta la guerra,

portando ad un'invasione di Tebe nel Peloponneso, liberando la Messenia. A Mantinea

avvenne la morte di Epaminonda che creò forte scompiglio a Tebe. Morti sia Pelopida

che Epaminonda, l'egemonia tebana lentamente svanì.

34.3 Fine egemonia Tebana / L'egemonia Tebana andò quindi dalla battaglia di

Leuttra(371) e Mantinea(362). La pace del 361 sancì il crollo di Sparta poichè questa

perse la Messenia, fondamentale per la sua ricchezza. Dopo la morte di Pelopida ed

Epaminonda l'egemonia tebana lentamente diminuì ma fu solo con l'ascesa di

Alessandro il macedone che questa finì del tutto.

35.1 Rifiuto di Tebe alla Pace del Re / La pace del Re venne imposta a tutte le polis con

una minaccia di guerra, ma leggiamo da Diodoro che Tebe, guidata da Epaminonda, si

rifiutò assieme a tutta la confederazione della Beozia. Diodoro racconta anche della

fine dell'egemonia spartana, prevista da eventi sopranaturali, come la visione di una

cometa che anticipò l'importante battaglia persa dagli spartani a Leuttra, raccontata

da Plutarco come scontro personale tra Epaminonda e il re Agesilao.

35.2 Documenti su Epaminonda e Pelopide / Plutarco scrisse una biografia di Pelopida

ed Epaminanda, e il loro ideale rapporto d'amicizia. Racconta anche che il loro esercitò

fu il primo ad invadere la regione di Sparta che portò il Re Agesilao al ritiro all'interno

delle mura.

35.3 Documenti su Battaglia di Mantinea / Quella di Mantinea (362) fu la battaglia

della quarta invasione tebana di Sparta. Durante la battaglia, vinta dai tebani, morì

Epaminonda. La battaglia si credeva avrebbe portato alla vittoria definitiva di uno dei

due schieramenti ma in realtà portò alla confusione perchè nessuno dei due vinse ne

perse, vista la morte del "capo" tebano.

36.1 Crisi Spartana / Sotto alcuni aspetti il IV secolo fu un periodo di crisi: si aprì con il

potere in mano a Sparta mentre la Persia era in forte crisi; La vittora su Atene segna

però l'inizio del declino spartano che non seppe gestire l'enorme potere derivante dalla

vittoria. Ci fu inoltre un'importante congiura che non ebbe successo ma scosse molto

la società spartana, sottolineandone i difetti. Due furono le cause principali: la perdita

della Messenia, fonte principale di ricchezza, e la grande perdita di terreni agricoli,

appartenenti a sempre meno persone. Con l'importante entrata di denaro da parte

della Persia si perse anche la fermezza e integrità che caratterizzavano il mondo

spartano. La crisi di Sparta significo crisi di tutto il Peloponneso, che era integralmente

influenzato da Sparta. E' in questa situazione di crisi che si fece largo la nuova potenza

di Tebe.

36.2 La Sicilia nel IV secolo / Nel IV secolo la Sicilia era fortemente in scontro con

Cartagine. Figura importante fu Dionigi, la cui tirannide a Siracusa durò a lungo; spinse

molto per lo scontro contro i Carteginesi, avvio varie operazioni in favore del Demos e

spinse Siracusa alla conquista della Sicilia orientale e di alcune isole greche. Alla morte

di Dionigi nel 367 vi fu un momento di instabilità finchè Dionigi II chiese aiuto alla

madrepatria Corinto che mandò Timoleonte, il quale creò una nuova confederazione.

Dopo Timolente salì al potere Agatocle che riuscì a farsi nominare addirittura Re,

progettando l'invasione di Cartagine.

36.3 Magna Grecia e altre colonie nel IV secolo / L'elemento che caratterizza la Magna

Grecia nel IV secolo è lo scontro con le popolazioni autoctone. Queste portatono ad

instabilità all'interno delle poleis stesse, che si riveleranno poi fatali. La situazione a

Marsiglia è molto diversa in quanto vive un momento di prosperità, con la nascita di

molte colonie. Il modello democratico ateniese era quello più diffuso come a Napoli e

Taranto ma nel IV secolo prende piede il fenomeno del raggruppamento di alcune città

in federazione, come fece poi Tebe con la confederazione Beotica.

37.1 Documenti su Dionigi Il vecchio / Timeo avvicina Dionigi di Siracusa con Euripide,

autore di tragedie greche, dicendo che Dionigi ne era realizzatore. Dionigi fu modello

di dominio per gli altri popoli data la sua grande durata. Portò a termine quattro guerre

contro Cartagine, divenute strumenti per mantenere il potere, senza però mai riuscire

a sconfiggerla definitivamente. Capendo che l'isola di Siracusa fosse la zona più sicura

la fortificò in modo da rifuggiarsi all'interno in caso di pericolo, diventando una

cittadella fortificata. Trasformò inoltre gli schiavi in cittadini, chiamandoli "nuovi

cittadini", e riassegnò le vaste terre degli aristocratici.

37.2 Documenti su Dionigi il giovane / Il giudizio degli storici antichi su Dionigi secondo

è all'unanimità negativo a causa dell'incapacità di mantenere il potere a Siracusa. Si

legge da Diodoro che morto il padre fece perdere potere a Siracusa a causa della sua

attitudine alla pace. Plutarco riporta la fine della Tirannide di Dionigi da Parte di Dione,

figlio della seconda moglie di Dionigi, celebrato dal popolo come un dio. Dopo non

molto Dione viene assassinato e torna al potere Dionigi II.

37.3 Documenti su Timoleonte / Plutarco scrisse una biografia di Timoleonte dove

viene descritto come un portatore di pace e liberà. Dopo il ritorno di Dionigi, Corinto

mandò Timoleonte che ricaccio Dionigi e ristabilì la pace, ponendo le basi di un nuovo

impero o meglio una confederazione di città guidate da Siracusa.

38.1 Regno di Macedonia / La Macedonia si trovava al nord della Grecia dalla quale

però si differenzia molto: I greci consideravano il popolo macedono come barbaro

poichè pur parlando greco non erano organizzati in polis. Si basavano principalmente

sull'agricoltura, vista la grande presenza di boschi e pianure; al nord furono sempre

minacciati da popoli semi selvaggi come i Traci, cosa che li formò nell'arte della

guerra. L'unione di questi due carettiri face si che la popolazione macedone fosse

compos

Dettagli
A.A. 2023-2024
26 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianmarconacar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Caliman Marcello Rosario.