VETRI BOROSILICATI
Sono vetri che presentano ossido di boro. I più comuni sono il Pyrex e il Duran. Hanno un'ottima resistenza agli sbalzi termici ed un'elevata resistività elettrica. Vengono utilizzati per strumenti di laboratorio, termometri, attrezzatura per l'industria chimico-farmaceutica, come isolanti elettrici e per le stoviglie da forno.
VETRI DI SICUREZZA
I vetri utilizzati in contesti particolari vengono resi più sicuri attraverso alcuni processi per non provocare ferite in caso di rottura. Questi vetri sono:
- Vetri armati o retinati: sono vetri a cui viene incorporata una rete metallica. Questo non migliora la resistenza meccanica del vetro, ma serve a ritardare la propagazione delle fiamme in caso di incendio. Se il vetro rammollisce o si rompe, la rete metallica lo tiene in posizione per un certo periodo. Questi vetri godono di classificazione R.E., tengono alla fiamma e non emettono gas infiammabili. Queste lastre non esplodono al contatto.
Con la fiamma, ma provoca un rammollimento della lastra.
Vetri temprati: questi vetri sono anche detti infrangibili, in seguito alle lavorazioni effettuate, resistono maggiormente agli urti e, in caso di rottura, si fratturano in piccoli pezzi smussati. Questi vetri hanno una elevata resistenza agli sbalzi termici. L'energia elastica immagazzinata nel vetro viene convertita in energia superficiale al momento della rottura; quindi, si hanno frammenti piccoli e meno taglienti. La tempra può essere:
- Fisica o termica: il vetro viene riscaldato quasi fino al punto di fusione e poi viene raffreddato rapidamente, in modo tale da generare tensioni interne in modo controllato. La superficie raffredda prima e si contrae sul materiale ancora liquido. Quando l'interno si raffredda e si contrae, si creano sforzi di trazione all'interno del vetro e sforzi di compressione sulla superficie, questo stato di tensione porta all'aumento delle proprietà meccaniche.
Chimica: la tempra chimica avviene per scambio ionico: i vetri contenenti Na scambiano ioni K proveniente da KNO fuso. Il raggio ionico dello ione di potassio è maggiore di quello del sodio; quindi, si originano tensioni di compressione sulla superficie del vetro. Questa tecnica viene utilizzata su lastre con bassi spessori. Il vetro viene immerso in un bagno di sali di potassio fusi a circa 350°C, avviene lo scambio ionico fra gli ioni di sodio superficiali del vetro e gli ioni del bagno. Avviene una dilatazione in campo elastico della superficie del pezzo, contrastata dalla parte interna. La parte interna è in trazione, mentre la parte esterna in compressione.
Vetri stratificati: sono i vetri di sicurezza più usati. Si ottengono dall'unione per riscaldamento e pressatura di due lastre di vetro con in mezzo uno strato di materiale trasparente, solitamente un polimero dello PVB. Si ottiene una struttura con un'elevata resistenza agli urti. La rottura
rimane localizzata e i pezzi di vetro rimangono attaccati al polimero. Questi vetri hanno migliori proprietà di isolamento termico e acustico.
I METALLI
I metalli sono la classe di materiali con le più elevate caratteristiche meccaniche. Sono materiali inorganici composti da un unico elemento o da leghe di più elementi. I metalli sono caratterizzati dal legame metallico, che insieme alla loro struttura, definisce le proprietà di questi. Il legame metallico dà luogo ad una serie di ioni positivi ordinati, tenuti assieme da una nube di elettroni liberi di muoversi, che determinano la conducibilità termica ed elettrica caratteristica dei metalli. Oltre a queste proprietà, il legame metallico dona lucentezza, riflettività e malleabilità e duttilità in relazione ai difetti della struttura, dette dislocazioni, che consentono la deformazione permanente.
Il legame metallico avviene tra atomi di elementi metallici a formare aggregati cristallini.
I metalli hanno tendenza ad accedere i loro elettroni di valenza e si formano cationi, ovvero ioni positivi. Gli ioni occupano posizioni fisse e ordinate nello spazio, costruendo dei reticoli cristallini, quindi non ci sono direzioni preferenziali. Gli elettroni ceduti vengono messi in comune tra gli atomi, formando una nuvola elettronica molto mobile e che è responsabile delle proprietà macroscopiche dei metalli. In una struttura cristallina, gli atomi o i gruppi atomici sono disposti in modo ordinato e ripetitivo. I legami che caratterizzano queste strutture sono forti e determinano una elevata risposta alle sollecitazioni. Il legame metallico è adirezionale, essendo determinato da forze di attrazione elettrostatica; quindi, l'unico fattore che determina la formazione di un certo tipo di reticolo è l'efficienza di riempimento dello spazio. I metalli hanno una struttura cristallina compatta, ovvero gli atomi tendono a riempire il più possibile lo spazio.spazio. Esistono 14 modi di disporre gli atomi nello spazio, nei così detti reticoli di Bravais. Un reticolo di Bravais è un insieme infinito di punti con una disposizione geometrica che è la stessa in tutto lo spazio. I punti del reticolo sono atomi, molecole o ioni, ed il reticolo permette di descrivere la struttura atomica dei cristalli. I materiali metallici possono assumere solo i tre reticoli più compatti:- Struttura cubica a corpo centrato: gli ioni positivi sono posti ai vertici di un cubo mentre un atomo è contenuto all’interno della struttura, nell’intersezione delle diagonali del solido.
- Struttura cubica a facce centrate: è costituita da celle elementari, dove gli ioni sono posti sui vertici di un cubo e su ogni faccia, all’incrocio delle diagonali di questa, è posto un atomo.
- Struttura esagonale: gli atomi si dispongono con la geometria di un parallelepipedo a base esagonale. Le facce superiori e inferiori della
La struttura cristallina dei metalli è determinata dalla disposizione degli atomi nella rete cristallina. La maggior parte dei metalli ha una struttura cristallina di tipo cubico a facce centrate o cubico a corpo centrato. Alcuni metalli, come l'alluminio e il rame, hanno una struttura cristallina esagonale compatta.
La struttura cristallina influisce sulle proprietà dei metalli, come la resistenza meccanica, la durezza e la conducibilità termica ed elettrica. Ad esempio, i metalli con una struttura cristallina cubica a facce centrate tendono ad essere più duri e resistenti rispetto a quelli con una struttura cubica a corpo centrato.
La temperatura può influenzare la struttura cristallina dei metalli. Ad alte temperature, i metalli possono subire una trasformazione di fase e passare da una struttura cristallina a un'altra. Questo fenomeno è noto come polimorfismo. Ad esempio, il ferro può passare da una struttura cubica a corpo centrato a una struttura cubica a facce centrate a temperature elevate.
La solidificazione dei metalli avviene attraverso il raffreddamento del metallo fuso. Durante questo processo, si formano nuclei di solidificazione, chiamati centri di nucleazione, che sono i primi punti a solidificare e cristallizzare. Successivamente, i cristalli crescono intorno ai centri di nucleazione, formando una struttura cristallina ordinata.
La crescita di nuclei a formare cristalli e la formazione di una struttura a grani. All'interno dello stesso grano possono esserci cristalli orientati in modo diverso. I vari grani sono separati da discontinuità dette bordi di grano, infatti durante la solidificazione, i grani crescono in maniera simultanea e si incontrano tra loro formando il bordo di grano dell'interfaccia.
Le dimensioni dei grani influenzano le proprietà meccaniche, che quindi dipendono dalla velocità di raffreddamento. Le proprietà dei metalli dipendono dalla natura del legame metallico e dalla struttura cristallina. In un metallo, o lega metallica, la struttura non è costituita da un unico cristallo. Inoltre, la struttura può presentare dei difetti che possono essere puntiformi, lineari, quindi le dislocazioni, o di superficie, ovvero i bordi di grano.
I difetti puntiformi possono essere costituiti da:
- Vacanze: in cui le posizioni reticolari non sono occupate da nessun atomo.
La presenza di vacante facilita i processi di diffusione, consentendo la formazione di leghe metalliche.
Atomi interstiziali: in cui gli atomi del metallo stesso o diversi non occupano una normale posizione reticolare.
Atomi sostituzionali: in cui atomi diversi dal metallo occupano posizioni reticolari.
I difetti lineari, anche detti dislocazioni, sono difetti formati da successioni di atomi in punti che non coincidono con le posizioni reticolari. Possono essere a spigolo o a vite. Quest'ultime sono costituite da atomi spostati dalla loro posizione reticolare secondo una successione che segue il percorso di una vite. La presenza di dislocazione spiega la deformazione permanente, infatti se applico una forza sulla linea di dislocazione, ottengo una deformazione permanente. Attraverso la deformazione è possibile ottenere un reticolo ordinato.
Molte proprietà dei metalli sono giustificate nel tipo di legame che li caratterizza e nella loro struttura. La duttilità, in particolare,
Deriva dal fatto che i piani atomici dei reticoli metallici possono scorrere, lo scorrimento è possibile grazie al tipo di legame e alla presenza di dislocazioni. Un materiale metallico è tenace, assumendo un comportamento elasto-plastico.
I difetti di superficie, ovvero i bordi di grano. Controllando la temperatura di raffreddamento, quindi la velocità a cui il materiale viene raffreddato, si può passare da strutture metalliche a grana grossa a strutture a grana fine, questo influenza la lavorabilità e le proprietà meccaniche del materiale.
Si va incontro a due tipi di fratture che dipendono dalle dimensioni dei grani. Si distinguono:
- Frattura transcristallina, o transgranulare, avviene quando, a temperature non elevate, i bordi di grano sono più resistenti del grano stesso. Applicando una forza esterna, la frattura si propaga nei grani e diminuisce la loro dimensione. Il materiale si frattura attraverso i grani e non lungo i bordi.
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