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IMMUNITÀ PASSIVA

La protezione anticorpale determinata dal colostro, che deve essere somministrato entro 36 h,

risulta fondamentale nella difesa del cucciolo.

L’immunità passiva si estende dalla nascita fino alla 12°-14° settimana di vita (dipende da quanto

colostro assume il cucciolo, non tutti riesco a bere la stessa quantità e quindi da quanti anticorpi

materni riesce ad assumere, e da quanti la madre è in grado di fornire). In modo particolare per

quanto riguarda il Parvovirus la protezione anticorpale è significativa fino alla 6°-7° settimana, sennò

anche fino alla 10°, con titoli compresi tra 1:160 e 1:80, in alcuni cani possono essere più alti dipende

da quanti anticorpi materni sono stati assunti dal cucciolo attraverso il colostro, quindi sarebbero

protetti anche nella 7°-8° settimana. Quando i titolo anticorpali nei confronti del parvovirus

svendono sotto 1:80 vuol dire che non sarà protettivo nei confronti dell’infezione di campo. Quindi

in questi casi il livello anticorpale impedisce una risposta alla vaccinazione e non è in grado di

garantire la protezione.

Alcuni laboratori prima della prima vaccinazione fanno la valutazione del titolo anticorpale per

vedere se effettivamente si deve aspettare o si può procedere con l’inoculazione. 2

Protocollo vaccinale – Di Martino

Il problema dell’interferenza anticorpale materna è riferibile principalmente alla parvovirosi.

Rispetto ai titoli anticorpali materni la risposta dei cani all’infezione da CPV-2:

• <1:20 infezione con malattia, se si vaccina con vaccino tradizionale i cuccioli avranno

una risposta anticorpale perfetta.

• Tra 1:20 e 1:80 infezione subclinica, decorre in forma inapparente ma saranno

eliminatori (48-72 ore ed elimina), quindi il cucciolo che si è alimentato meno si

ammalerà e svilupperà la malattia.

• >1:80 protezione completa

VACCINI AD ALTO TITOLO

Nelle realtà in cui c’è un alta densità di popolazione come allevamenti, gli ospedali, i canili, in cui ci

sono molti cuccioli non è semplice o sempre possibile riuscire a testare tutti e quindi garantire la

protezione degli animali. Quindi potrebbe essere utile il vaccino ad alto titolo contenente 10⁸

particelle virali.

Se ad esempio un cucciolo ha il titolo anticorpale compreso tra 1:20 e 1:80, se si utilizza un vaccino

con 10⁴ (10.000) particelle virale, quasi tutte saranno inattivate da ab materni, se invece si inocula

un vaccino ad alto titolo (10⁸=100 milioni di particelle virali) 10.000 saranno inattivate ma tutte le

altre indurranno una risposta immunitaria nel cucciolo.

Il vaccino ad alto titolo è commercializzato in due forme: manovalanza o il Puppy CP (bivalente parvo

e cimurro). Quest’ultimo nasce come vaccino ad alto titolo sia per il parvo che per il cimurro perché

. .

di solito il titolo virale di solito è 10³ ⁵ e in questa formulazione invece è di 10 ⁴ ⁷, nonostante

l’interferenza anticorpale nel cimurro sia minore.

LINEE GUIDA STILATE DALLA VACCINATION GUIDELINES GROUP (VGG) DELLA WORLD

SMALL ANIMAL VETERINARY ASSOCIATION

Vaccino core: quelli che tutti i cani e i gatti dovrebbero ricevere indipendentemente dalle

circostanze o dalla localizzazione geografica. Proteggono gli animali da malattie gravi e

potenzialmente fatali che hanno distribuzione mondiale, come per il cane: CDV, CAV e le varianti di

CPV-2i.

Vaccini non core: sono quelli richiesti solo per gli animali che per localizzazione geografica, ambiente

locale o stile di vita sono a rischio di contrarre infezioni. Per i soggetti fragili (immunodepressi,

oncogeni) risulteranno invece vaccinazioni ugualmente importanti.

Secondo la professoressa non è propriamente corretto inserire le Leptospire nella categoria dei

vaccini non core perché comunque si parla di una zoonosi conclamata.

Vaccini non raccomandati quando vi è un insufficiente evidenza scientifica che ne giustifichi l’uso.

P.e. Coronavirus Canino: c’è il vaccino però la vaccinazione non è necessaria nei casi in cui si fa una

corretta vaccinazione per il parvovirus, perché tutti gli studi hanno confermato che il coronavirus è

presente nel viroma intestinale, ed è buono, ma quando c’è l’infezione da parvovirus allora si ha un

meccanismo di sinergia e aumenta danno a livello intestinale. Anche vaccino per CAV1 è sconsigliato

per la reazione di ipersensibilità III tipo, ma si vaccina con CAV2, c’è cross reattività. Anche la

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Protocollo vaccinale – Di Martino

vaccinazione anti-rabbica è inclusa tra queste, essendo ormai stata debellata, ma è obbligatoria su

base normativa.

SCHEMA VACCINALE VGG

Fa riferimento ad una polivalenza attenuata tradizionale e non al vaccino ad alto titolo.

• <4 mesi di vita: tetravalente CPV-2/CDV/CAV-2 , vaccino vivo attenuato. A 6-8 settimane di

età e poi ogni 3-4 settimane fino al raggiungimento dei 3 mesi di vita.

• >4 mesi di vita: tetravalente CPV-2/CDV/CAV-2 vaccino vivo attenuato. Due dosi a distanza

di 3-4 settimane.

Poi si richiama dopo un anno e poi ogni 3 anni.

Vale anche per la trivalente nei gatti (panleeucopenia felina, calicivirus felino, herpesvirus felino) a

partire dalle 8-10 settimana di vita.

Per i vaccini non core (parainfluenza -B. Bronchiseptica) le tempistiche sono le stesse.

Per la Rabbia si può vaccinare dopo i 3 mesi di vita, per legge non si può vaccinare prima, quindi: 1°

vaccinazione dopo i 3 mesi; 2° vaccinazione dopo 1-2-3 anni, dipende dal tipo di vaccino.

PROTOCOLLI VACCINALI NEI CANILI, ALLEVAMENTI E IN TUTTI GLI

AMBIENTI AD ELEVATA DENSITÀ

In questi ambienti ci sono cani raccolti su tutto il territorio, senza anamnesi, che possono sembrare

apparentemente sani, ma che dopo 2 g sviluppano la diarrea. La risoluzione a tale problema è: la

quarantena preventiva e testare gli animali. Queste procedure non vengono eseguite in tutti gli

ambienti quindi gli interventi di vaccinazione sono importantissimi.

Maggiore è il tempo che intercorre tra l’entrata del cane e la vaccinazione e maggiore è il rischio di

esposizione all’infezione.

SCHEMA VACCINALE PROFESSORESSA

Un cucciolo di 6 settimane, senza aver effettuato l’analisi del titolo anticorpale, potrebbe avere un

titolo di 1:150, ma anche se giovane potrebbe essere esposto a infezione: esce in giardino, in

campagna, esce a fare passeggiate, sono motivazioni che giustificano la vaccinazione.

• Cucciolo di 42 g: vaccino bivalente con CPV ad alta titolo e CDV, richiamo dopo 3-4 settimane,

quindi poi avrà 60-65 giorni e si può eseguire l’eptavalente (CPV2, CDV, CAV 2, leptospire

bivalente [le due sierovarianti che proteggono per i sierogruppi Icterrhahemorragje e

Canicola], Parainfluenza) CPV 2 e CDV saranno attenuati a valenza tradizionale. Dopo 3-4

settimane di nuovo eptavalente, poi dopo 1 anno e infine richiami triennali, per le leptospire

invece saranno sempre annuali perché il vaccino é inattivato.

• Cucciolo di 42 gg: vaccino bivalente CPV2 alto titolo e CDV, dopo 3-4 settimane pentavalente

(CPV 2, CDV, CAV 2 e PI) e tetravalente per le leptospire. Dopo 3-4 settimane due polivalenze.

Richiamo dopo un anno e poi dopo 3 anni e dopo un anno per le leptospire. 4

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/05 Malattie infettive degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Isaris di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Di Martino Barbara.