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Interpretazione:

Il grafico illustra che un basso livello di attivazione emotiva (troppo rilassati o disinteressati)

• e un alto livello di attivazione emotiva (troppo ansiosi o stressati) sono entrambi dannosi

per la performance.

Il miglior risultato in termini di prestazione si ottiene con un livello di attivazione emotiva

• medio, dove l'individuo è abbastanza stimolato da essere attento e concentrato, ma non

troppo da essere distratto o sopraffatto.

Infine tenere gli utenti nel giusto range fra difficoltà del task e skill dell’utente è necessario per non

finire in uno stato di ansia o di noia. Il sistema deve minimizzare le emozioni negative e massimizzare

l’appagamento del lavoro, cioè motivazione ed attitudine gamification inserire giochi in ciò che

à

non c’è gioco.

Caratteristiche individuali: conoscenza, esperienza, fisiche: Conoscendo il livello scolastico, l’età,

l’esperienza posso anticipare le difficoltà di apprendimento dell’applicazione che l’utente potrebbe

avere e quindi “tarare” la complessità dell’interfaccia. Devo anche conoscere l’abilità di lettura e la

lingua in cui si esprime l’utente: es. se sviluppo un’applicazione per bambini molto piccoli (4-5 anni)

non userò testo nell’interfaccia. Le caratteristiche da indagare sono i

livelli di alfabetizzazione, il linguaggio

nativo, il titolo di studio e l’abilità

dattilografica.

Gli utenti si distinguono in novizi, first

time user, expert user in base

all’esperienza maturata con

l’applicazione.

• Novizio (novice): conosce poco

del compito e dell’applicazione

• “First time”: conosce il compito

ma non l’applicazione

• Knowledgeable intermittent

user: conosce il compito, ha ampia

conoscenza delle applicazioni software,

ma ha difficoltà a ricordare menu,

funzionalità, etc. 39

• Expert frequent user: conosce compito e applicazione

• Esistono anche i “super-users” (o “power users”): spesso svolgono un’importante funzione

di collegamento fra utenti “regolari” e i nuovi sistemi informatici introdotti (e i loro

sviluppatori).

Se l’applicazione è usata da first time, novizi ed esperti si può pensare di implementare

“acceleratori” per gli esperti o delle soluzioni di interazione diverse (es. short menu e long menu)

shot cuts per velocizzare gli utenti esperti. Alcune applicazioni sono rivolte solo ad utenti novizi

(“walk-up-and-use”). Ci può essere una transizione graduale da utente novizio a utente esperto

L’esperienza del calcolatore e di altri sistemi può aiutare l’apprendimento e la transizione.

daltonismo a parte se

l’applicazione è per gli

astronauti, in tutti gli altri casi bisog++na considerare il daltonismo, la manualità è irrilevante

Profilo utente: necessario per allocare attività e risorse

Caratteristiche comuni ad ogni umano: il sistema umano di elaborazione delle informazioni ed i

processi cognitivi

Caratteristiche che variano da individuo a individuo: psicologiche di conoscenza ed esperienza

fisiche

Caratteristiche ambientali: (dell’attività e dei compiti, dell’ambiente fisico, degli strumenti) devo

conoscere l’ambiente lavorativo e il contesto sociale. Esempio: uso di allarmi (beep) in un’interfaccia

di un sistema usato in un open space. L’ambiente stesso può essere fonte di stress ma se sono

esperto del dominio conoscerò termini e sarò a mio agio nell’uso dell’applicazione.

Devo conoscere poi le caratteristiche del lavoro e dei compiti: (es. fase di addestramento, livello di

collaborazione, …). In generale gli esperti del dominio conoscono la terminologia e sono a loro agio

con videate piene di informazioni, al contrario…

Controllo uso del sistema (facoltativo/obbligatorio), frequenza d’uso, addestramento base, uso di

altri strumenti, frequenza di turnover, importanza del compito e struttura dello stesso. 40

Dettagli
A.A. 2025-2026
5 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudiajnwend3o di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Interazione uomo-macchina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Fogli Daniela.