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VEICOLO ADATTO

compatibilità, tossicità e stabilità.

Si deve valutare

Per principi attivi non stabili in soluzioni si preparano polveri liofilizzate o granuli che

vengono impiegati per la ricostituzione estemporanea della soluzione.

La forma di dosaggio anidra da ricostituire prevede l’incorporazione di tutti gli agenti

previsti per la forma liquida tranne il solvente.

SOLUZIONI

Sistema omogeneo nel quale il soluto è disperso in un solvente (che rappresenta

la specie predominante). dimensioni (< 1nm)

Nelle soluzioni i soluti sono di tali da non essere visibili con

l’ausilio del microscopio. Questo distingue le soluzioni dai sistemi colloidali.

I fenomeni che portano alla solubilizzazione di un principio attivo in un solvente sono

importanti in campo farmaceutico poichè, qualunque sia la forma di

è fondamentale che il farmaco sia solubilizzato nei fluidi

somministrazione,

biologici per essere assorbito.

PROPRIETÀ COLLIGATIVE DELLE SOLUZIONI

Dipendono dal numero di particelle presenti e non dalla loro natura.

Per le soluzioni sono:

INNALZAMENTE EBULLIOSCOPICO (∆Te)

1.

∆Te = Ke×m dove: Ke = costante ebullioscopica (Kg·°C/mol) m = molalità

ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO (∆Tc )

2.

∆Tc = Kc×m dove: Ke = costante crioscopica (Kg·°C/mol) m = molalità

PRESSIONE OSMOTICA (Π)

3.

Π·V = n·R·T

ABBASSAMENTO RELATIVO DELLE TENSIONE DI VAPORE

4.

Psoluzione = Psolvente x Xsolvente. dove la X rappresenta la frazione molare del

solvente. X = n soluto / n totali n = numero di moli

La velocità di dissoluzione può essere modificata, in accordo con l’equazione di

Noyes-Whitney, variando:

Temperatura, presenza di tensioattivi, pH, Presenza di cosolventi, formazione

• di complessi, additivi, forma cristallina solubilità

-> modificano la

Agitazione strato diffusionale

• -> modifica lo

Taglia delle particelle l’area

• -> modifica

superficiale

Viscosità coefficiente di diffusione

• -> influenza il

COMPONENTI DELLE SOLUZIONI

Principio attivo

• Solvente

• Stabilizzanti

• (antiossidanti, antimicrobici, emulsionanti, addensanti, tensioattivi,

tamponanti ecc…)

Edulcoranti

• (saccarosio, aspartame)

Coloranti

• Aromatizzanti

CARATTERISTICHE PRINCIPIO ATTIVO:

SOLUBILITÀ

• VELOCITÀ DI DISSOLUZIONE

• STABILITÀ IN SOLUZIONE

CARATTERISTICHE SOLVENTE:

Tossicità

• Viscosità

• Compatibilità

• Inerzia chimica

• Caratteristiche organolettiche

SOLUBILITÀ DEL PRINCIPIO ATTIVO: Proprietà intrinseca della molecola, misurata

ad una T di 20ºC. Dipende da temperatura e pH.

VELOCITÀ DI DISSOLUZIONE: sistema nel suo

può essere modificata agendo sul

insieme soluto

(agitazione o temperatura), sul (area superficiale, forma cristallina), sul

solvente (agenti complessanti, tensioattivi, cosolventi).

SOLVENTI IMPIEGATI NELLA PREPARAZIONE DELLE SOLUZIONI

ACQUA PURIFICATA

Preparata a partire dall’acqua potabile mediante distillazione, scambio ionico, osmosi

inversa.

Per facilitare la dissoluzione dei componenti e/o migliorare la stabilità della soluzione,

può essere utilizzato un solvente ausiliario (cosolvente).

ALCOL ETILICO

Usato come tale e in miscela con acqua nella preprazione di soluzioni idroalcoliche di

soluti.

Può essere usato come cosolvente in soluzioni acquose, come tale o in miscela con

altri solventi (glicoli e glicerina).

Può fungere da conservante, da solo o in associazione con parabeni, benzoati e

sorbati).

Ha effetti farmacologici e tossicologici ben noti soprattuto nei bambini.

GLICERINA

Liquido viscoso, miscibile con acqua e alcol etilico.

Usata come preservante, stabilizzante e/o come solvente ausiliario in soluzioni

alcoliche o acquose.

PROPILENGLICOLE

Liquido viscoso, miscibile con acqua e alcol etilico.

Usato spesso in alternativa alla glicerina.

ALTRI SOLVENTI (ACETONE, ALCOL ISOPROPILICO…)

Troppo tossici per la via orale.

Utilizzati in fase di estrazione dei principi attivi da droghe vegetali.

dissoluzione dei componenti

La nel solvente può essere facilitata tramite

agitazione, riscaldamento e filtrazione finale.

Non si deve scaldare se:

• Il principio attivo o altri componenti sono termolabili

• Il solvente è volatile

• Il calore di dissoluzione è negativo.

FILTRAZIONE FINALE: filtri di carta filtri a membrana o a cartuccia

(farmacia),

(industria).

CHIARIFICAZIONE: coadiuvanti

uso di (es: caolino).

RIEMPIMENTO DI CONTENITORI

Sistema di riempimento: volume misurato di liquido attraverso un tubo dosatore

nel contenitore primario.

Piccoli volumi sistemi a pistone

• ->

Grandi volumi sistemi per gravita sotto pressione, sotto vuoto

• ->

L’alta velocità di riempimento può indurre la formazione di schiuma.

N.B.

perdita di stabilità

La provoca cambiamenti di:

Concentrazione del p.a

• Prodotti di degradazione

• Stato fisico (precipitazione)

• Aspetto

• Proprietà organolettiche

STABILITÀ MICROBIOLOGICA

L’inquinamento può verificarsi durante la preparazione (materie prime, personale) e

durante l’uso (conservanti).

La crescita microbica patogena può provocare alterazioni visibili (sviluppo di gas,

cambiamenti di colore, odore) e alterazioni non visibili (degradazione del p.a).

La crescita microbica è favorita in ambiente acquoso (pH 3-9).

CONSERVANTI prevenire la proliferazione o

Possono essere aggiunti per

limitare la contaminazione microbica che può

rappresentare un rischio di infezione per il paziente o di

alterazione per la preparazione.

I conservanti antimicrobici non devono essere usati in

sostituzione delle pratiche di buona fabbricazione.

Non tossici, compatibili con gli eccipienti.

devono essere devono essere

Si possono usare in combinazione (es: metil e propilparaben 10:1).

SCIROPPI

Preparazioni acquose con gusto dolce e viscosità elevata, contenenti non meno

del 45% di zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio) o di altri polioli (sorbitolo,

mannitolo, glicerolo).

Densità molto elevata:

• 1,30-1,33 g/mL a 15ºC.

Elevata pressione osmotica

• (non adatta allo sviluppo di microrganismi)

Lunga conservabilità

• Viscosità notevole

• (resistenza al flusso)

Buona capacita correttiva del gusto.

In base alla composizione sono distinti in:

SCIROPPO SEMPLICE:

• (sciroppo non medicato) 665 g di saccarosio disciolto in

335 g di acqua (66,5%)

SCIROPPO PER LA CORREZIONE DEL GUSTO:

• sciroppo semplice + estratti di

piante aromatizzate

SCIROPPO MEDICATO:

• sciroppo semplice + medicamento

SCIROPPO A BASE DI ZUCCHERI DIVERSI DAL SACCAROSIO:

• per diabetici

SCIROPPO SENZA ZUCCHERO, A BASE DI MUCILLAGINI:

• ottenuti disperdendo

in acqua 1-3% di colloidi macromolecolari idrofili (gomma arabica, gomma

adragante, agar-agar, metilcellulosa, CMC (carbossimetilcellulosa) sodica, PVP…)

PREPARAZIONE DEGLI SCIROPPI

DISSOLUZIONE A CALDO

1.

Lo zuccheri viene versato nell’acqua, riscaldato fino alla dissoluzione, filtrato a caldo

attraverso una garza di cotone.

I competenti termostabili si aggiungono a caldo, mentre quelli termolabili dopo

raffreddamento.

Si porta a volume con acqua purificata.

Un riscaldamento eccessivo può portare all’idrolisi e isomerizzazione di glucosio e

fruttosio e di caramello. Cambiano il sapore e colore delle sciroppo, inoltre lo

zucchero è più suscettibili di fermentazione e crescita microbica.

DISSOLUZIONE A FREDDO

2.

Zucchero e altri componenti vengono disciolti in acqua purificata a freddo.

La dissoluzione richiede più tempo ma il prodotto è più stabile.

AGGIUNTA DI ZUCCHERO A SOLUZIONI MEDICATE O AROMATIZZATE

3.

In alcuni casi si possono usare tinture o estratti di fluidi idroalcolici ai quali viene

aggiunto lo zucchero.

Se le tinture o l’estratto fluido lo consentono, è possibile aggiungerli direttamente a

uno sciroppo non medicato.

4. PERCOLAZIONE

Si pone il saccarosio in un percolatore il cui collo è stato

preventivamente riempito con cotone idrofilo inumiditi o e

pressato.

Si versa acqua purificata sul saccarosio e si regola la

percolazione in modo che il liquidò goccioli normalmente.

ELISIR

Soluzioni idroalcoliche, limpide, dolcificate (20%) e aromatizzate.

medicati non medicati.

Si dividono in e

Sono meno viscosi e meno dolci degli sciroppi perchè contengono una minore

quantità di zuccheri. La capacità di mascherare il sapore del p.a è minore.

Le proporzioni acqua/ alcol (circa il 20% di etanolo) sono variabili e l’alcol può essere

sostituito con glicerolo o propilenglicole.

Per l’elevato contenuto di etanolo non possono essere somministrati ai bambini e agli

adulti che devono eliminare l’alcol dalla dieta.

COMPONENTI:

Acqua

• Alcol etilico

• Glicerina

• PEG

• Dolcificanti

• (se la concentrazione di etanolo è elevata si preferisce la saccarina al

saccarosio perchè più solubile in alcol)

Coloranti

CONSERVAZIONE: a causa dell’elevato contenuto di oli volatili e alcol, gli elisir

contenitori a chiusura ermetica al riparo dalla luce e

devono essere conservati in

dal calore.

DATA LIMITE PER L’UTILIZZATORE

Le N.B.P. Indicano che la data limite di utilizzazione per le formulazioni liquide è di:

30 giorni non contengono alcol o è <25%.

• per le preparazioni che

Non superiore a 6 mesi alcol >25%.

• per le preparazioni con

CONTROLLI:

Per preparati magistrali:

Controllo della quantità da dispensare (circa 10%)

• Controllo aspetto/ verifica impurezza visibili

• Controllo confezionamento

• Verifica procedura di preparazione

Per preparati officinali:

Saggio massa

• Diluibilità in acqua (per gocce)

• Determinazione densità

• Determinazione grado alcolico

• Determinazione pH

• Determinazione carica batterica

SISTEMI DISPERSI

Sostanza particellare sospesa in un mezzo

continuo.

Classifica

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
16 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alexandra0225 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Sist Loredana.