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Cabiria e il nascere del genere nel cinema muto

Cabiria sancisce la nascita del genere nell'epoca del muto, anni 10. Periodo di pieno sviluppo del cinema italiano ma già alla fine di quegli anni volge verso il proprio declino. Questo è dovuto alla stanchezza derivata dalle stesse formule su cui si basava il cinema e la concorrenza tra le grandi città, Milano, Roma, Napoli ma soprattutto Torino, capoluogo del cinema storico. L'ingresso di esponenti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia nella produzione cinematografica provoca cambiamenti nella scelta dei soggetti, nella struttura delle pellicole e nella composizione del pubblico.

La realizzazione di pellicole ambientate nell'antichità romana va contestualizzata come un processo di adattamento di un repertorio di testi conosciuti dalla classe borghese e una trasformazione del cinema in un luogo in cui vengono diffusi elementi e simboli forti dell'identità nazionale, i quali riflettono le aspirazioni nazionaliste di borghesi e aristocratici. Il 1911 (fino alla Prima Guerra Mondiale) rappresenta un anno

Cardine di aggiornamento linguistico: il cinema adotta strategie discorsive complesse e affronta gradualmente il passaggio al lungometraggio, vengono allungate il metraggio pellicole. Si consolida la legittimazione della nozione di autore e la critica cine si amplia e offre una recensione da 2/3 pag per film a un'antologia critica. Fino alla 1WW il genere storico-mito funge da supergenere soprattutto dal punto di vista sociologico perché integra borghesi e popolani (diversi strati popolazione) nella comune ammirazione per il genere (ha elementi opposti ma complementari: una controparte popolare e nazionalismo borghese). L'elemento di differenziazione tra i pubblici è la figura del forzuto che segna una linea di demarcazione che esploderà in una differenziazione di generi e creerà il cinema dei forzuti. Il forzuto articola opposizioni: tra le masse, prive di volontà e capacità di agire autonomamente e un individuo forte che però è eterodiretto.

risponde alla volontà della sua amata. Nel caso di Maciste in Cabiria è un eroe nero all'interno di un contesto razzista imperniato sulla superiorità romana su cartaginesi, rappresenta un simbolo di alterità e identità nazionale. Eroe mitico di massa che rimane se stesso anche se attraverso diversi contesti narrativi travalica spazio e tempo (logica della multidimensionalità della narrazione). Nel peplum anni 60 i forzuti sono eroi che sono impegnati alla difesa dell'ordine costituito, a differenza di quelli del passato che mettevano in crisi lo status quo. Il successo estero è dovuto sia alla spettacolarità delle scene ricreate mediante uso effetti speciali ma anche dalla capacità di ridurre la storia a oggetto di pura contemplazione. - Passaggio da cinema primitivo, statico che si consuma nei margini dell'inquadratura -> cinema basato su inquadrature di diversa scala articolate attraverso il montaggio e che

cadrà in disuso negli anni 20 per il rapido declino del cinema nazionale. Critica italiana d'epoca= si sofferma su 3 concetti chiave interrelati tra loro:

  • dimensione politica del genere (implicita o esplicita);
  • rappresentazione corpo maschile
  • rapporto con dinamiche di consumo

CABIRIA: è eterogeneo perché mette insieme vari elementi: è una summa del panorama produttivo d'epoca, anticipa sviluppo di generi cine dei decenni successivi, culmine della dimensione nazionalistica insita nel genere storico e dissoluzione di questa per le spinte provenienti da generi differenti-si colloca nella fase culminante dello scontro tra due opposte concezioni del linguaggio cine: tendenza a mostrare più che a raccontare, che è tipica del muto, e una spinta verso un'integrazione narrativa delle sequenze tipica del cinema anni 10-porta a compimento il progetto di creare un genere storico nel primo Novecento che sappia riunire e codificare un vocabolario

adatto a una moderna identità nazionale e quindi veicolare una missione di unificazione culturale che viene portata a termine dal racconto e dalla messa in scena di eventi storici fortemente identitari che spingono gli spettatori di differente provenienza un'idea di comune appartenenza nazionale (soprattutto in un periodo dove Italia è divisa da squilibri economici tra nord e sud). -risente dell'incontro tra vari generi: storico-mito e elementi che saranno tipici nel cinema dei forzuti per via della presenza di Maciste e in minor misura con il melodramma divistico, per la figura della regina Sofonisba. Infatti quest'ultima entra in scena in ritardo rispetto all'inizio della pellicola e si consuma in una lunga inquadratura dove ella interpella direttamente lo sguardo degli spettatori. È protagonista di una storia tragica imperniata sul conflitto tra amore e ragion di stato e assume l'aspetto di una dominatrice o donna fatale, una diva in

Il film "Cabiria" è ambientato verso la fine del III secolo, all'inizio della seconda guerra punica. La scelta di questa parte della storia si collega alla vittoria dell'Italia dell'epoca e alla conseguente annessione delle colonie libiche. La trama narra le vicende di una ragazza di nome Cabiria, che viene salvata dal soldato romano Fulvio Axilla e dal suo servo africano Maciste dal sacrificio al dio cartaginese Moloch. Il tema della vittimizzazione femminile e del suo successivo riscatto, rappresentato da Cabiria che è stata rapita e deve essere salvata, è legato al destino dell'intera nazione italiana, che viene violata da Annibale ma si riscatta dalla disfatta di Adua, distruggendo Cartagine.

La rappresentazione degli spazi dell'antica Roma è limitata alla casa di Batto, ma il film è dominato scenograficamente dagli spazi esotici e monumentali del tempio di Moloch e della reggia di Asdrubale, creati prendendo spunto da varie fonti.

Il film presenta anche sequenze spettacolari come il valico delle Alpi, l'assedio di Siracusa e la conquista di Cirta, dove il merito non viene

conferito all'esercito romano, bensì all'alleato Massinissa-azioni di rilievo sono attribuite al gigante buono Maciste, schiavo nero africano di un patrizio romano, il quale anticipa elementi iconografici che saranno propri del cinema dei forzuti e del peplum muscolare anni 60 (ad esempio quando piega le barre di ferro della prigione o spezza le proprie catene); mentre Cabiria e Fulvio rivestono la funzione di collante narrativo e strumentale, restando sullo sfondo nella maggior parte delle scene. Si tratta di uno dei pochi casi in cui l'opera non si ispira ad altre precedenti, è difficile da eguagliare per impegno produttivo, durata, linguaggio espettacolarità. Pastrone inoltre incarica d'Annunzio non solo di redigere le didascalie del film che esprimono un repertorio di artifici linguistici e rimandano alla tradizione letteraria classica ma anche di attribuirsi in toto la paternità dell'opera e solo l'edizione sonorizzata del 31 gli.sarà accreditata.-lungo metraggio (3 ore di proiezione dove la struttura narrativa si organizza in5 episodi: 1) eruzione Etna e conseguente distruzione casa di Batto, padre diCabiria; 2) salvataggio di Cabiria dal sacrificio 3) passaggio delle Alpi diAnnibale 4) assedio di siracusa 5) assedio e caduta di Cirta).-uso di carrelli alternativi al montaggio che verrà usato dal cinema classicodella 2 metà anni 10.FABIOLA:-durata di 3 ore lunga per standard cinema d'epoca, divisi in due episodiautonomi i quali possono essere proiettati in giorni separati.-permeato da un eccessivo erotismo sia nelle relazioni dei personaggi chel'iconografia delle torture nel circo romano a danno di donne seminude eincatenate. Ha scatenato l'ira della cinematografia cattolica e ha permesso lavisione solo a un pubblico maggiorenne.-rilegge la romanità dal punto di vista della storia cristiana e della storianazionale-ritorno al gigantismo che caratterizzava il generenegli anni 10LE FATICHE DI ERCOLE: porta il peplum degli anni 60 a diventare uno dei filoni di maggior successo sia in Italia sia negli USA. La presenza di un superuomo dotato di eccezionale forza che lo distingue dagli esseri umani e che si fa difensore degli oppressi, una massa indistinta e impotente. Le avventure dell'eroe si svolgono in un contesto prettamente maschile dominato dal cameratismo o dalla lotta con un proprio pari ma di etnia diversa, mentre l'eterosessualità è un ostacolo perché allontana l'eroe dalle sue imprese. Questa attenzione rivolta all'uomo è una reazione ai movimenti femministi che stavano sorgendo nel corso degli anni 60. La pratica del bodybuilding, inaugurata agli inizi del XX secolo e ispirata alla scultura classica greca, è stata una conseguenza dello sviluppo della società dei consumi che ha fornito disponibilità economica e maggior tempo libero destinato alla cura del corpo. Il corpo maschile deve arrivare adavere una forma idealizzata, allo stesso tempo sana e naturale attraverso una dieta ferrea (fariferimento all'epoca preindustriale come reazione alla società post industriale, mostrando forza fisica e valori associati)-girato a colori con formato panoramico, a costo contenuto (drastica riduzione budget degli attori, dove i principali sono misconosciuti statunitensi, alternati a attori famosi che ricoprono ruoli secondari), troupe tecnica italiana che per risparmiare sui costi ricicla costumi, ambientazioni e riprese; razionalizzazione degli esterni, location girate in luoghi poco fuori capitale o sfruttamento di edifici creati in epoca fascista ispirati alla romanità- protagonista americano non star di Hollywood ma un giovane emerso nei concorsi internazionali con un corpo modellato da esercizi fisici e pelle abbronzata, ciuffo in voga tra le star americane richiamano all'assimilazione da parte della cultura ita di elementi statunitensi durante anni 50 per.

effettooccupazione angloamericana a seguito della Liberazione e del piano marshall.La ragione di questa fascinazione risiede nei cambiamenti che l'Italia sta affrontando in quegli anni: nazione da agricola sta diventando industriale e perciò viene contrapposto il corpo maschile temprato con dei macchinari come forma di resistenza da parte dei lavoratori ancora agricoltori del sud d'Italia nei confronti della modernizzazione iniziata nel nord.

struttura meno lineare di ulisse perché basato su una serie di brevi avventure che lo mettono alla prova

SCIPIONE L'AFRICANO: unico caso di rappresentazione antichità romana durante il fascismo, con l'obiettivo di identificare in una dimensione propagandistica italia fascista con la gloria della roma repubblicana, questa analogie viene rinforzata a seguito della vittoria riportata in Africa orientale e proclamazione dell'impero (sconfitta iniziale romana a Canne si riferisce la sconfitta ita ad Adua, mentre

La vittoria a Zam

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CarlottaErbaggio06 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Di Chiara Francesco.
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