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Computer Aided Process Planning: Tecniche

Un processo di nuova parte viene richiamato da uno analogo apportando le dovute modifiche. La nuova pianificazione avviene mediante: decisioni logiche, formule, algoritmi e in base alla geometria. Un sistema CAPP efficiente dovrebbe essere in grado di riconoscere le informazioni di progetto dal CAD 3D e di identificare tutte le superfici.

DIGITAL FACTORY è l'evoluzione del CAPP. Nella simulazione oltre alle macchine si possono inserire anche gli operatori per ottenere una simulazione ergonomica. In tal modo si riescono a valutare anche gli ingombri.

L'ERP (Enterprise Resource Planning): il "Gestionale"

L'acronimo ERP (Enterprise Resource Planning) è stato coniato agli inizi degli anni '90 per indicare i nuovi sistemi gestionali integrati per aziende manifatturiere.

Caratteristiche di base ed estensioni: in termini di contenuti funzionali tutti i prodotti ERP hanno fin dall'inizio coperto, ovviamente.

Con diversa completezza e profondità, le aree dell'amministrazione e controllo della logistica distributiva, della produzione manifatturiera, soprattutto di tipo discreto, ma anche di processo. L'ERP si sta estendendo a coprire tutte le parti gestionali dell'azienda. Poiché l'acronimo ERP è diventato di moda e non è un marchio attribuibile ad un prodotto attraverso una procedura di qualificazione, tutti i produttori di SW gestionale definiscono di tipo ERP la loro offerta. I prodotti ERP propriamente detti devono offrire determinate caratteristiche: - Flessibilità di architettura a livello di piattaforma; - Efficace ambiente di personalizzazione disponibile all'utente; - Indipendenza da una base dati fisica; - Facilità di interfacciamento con ambienti di KM e altri prodotti applicativi; - Strumenti di modellazione dei processi separati dall'applicativo; - Significativo volume di referenze in mercati diversi;disponibilità in lingue e localizzazioni diverse; - possibilità di modellare strutture aziendali complesse; - ampia scelta di processi logistici attivabili attraverso semplice parametrazione; - ampia gamma di modelli di controllo di gestione di facile costruzione e totalmente integrati. Verticalizzazione dell'ERP Nel caso della verticalizzazione si intende lo sforzo di caratterizzare il sistema ERP in modo molto specifico all'interno del tradizionale mercato manifatturiero. Per esempio, un normale sistema ERP per il manifatturiero discreto non è di solito adatto per trattare il mercato dell'abbigliamento, con i relativi problemi di taglia e colore. E se si entra nella produzione di veicoli, oppure nella produzione aereonautica, si incontrano problematiche specifiche, per esempio nella struttura del prodotto, o nella catena dell'approvvigionamento, che richiedono sviluppi particolari. CRM L'espressione Customer Relationship Management (CRM)

è utilizzata per indicare quella strategia aziendale che si focalizza sul cliente in termini di individuazione del cliente, comunicazione con il cliente, ricerca della soddisfazione del cliente, determinazione del profilo del cliente, erogazione di servizi al cliente. La strategia si attua attraverso opportuni modelli organizzativi, processi aziendali, e strumenti tecnologici, che vengono ricompresi sotto l'acronimo CRM. L'insieme delle soluzioni applicative sviluppate in ambito CRM viene normalmente indicato con il termine FrontOffice, per distinguerele dalle applicazioni operative classiche (tipo sistemi ERP di base), dette di BackOffice.

Nell'ambito del FrontOffice si distinguono quattro aree principali, secondo Gartner Group:

  • Technology Enabled Selling (TES);
  • Technology Enabled Marketing (TEM);
  • Customer Service and support (CSS);
  • Electronic Commerce (EC-B2C).

IL PLM: PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT

Il PLM tiene conto di tutti i parametri del PDM ma in più

Considera il tempo. La produzione non finisce con la consegna al cliente del prodotto finito, ma entrano in modo integrante del processo produttivo anche le richieste di manutenzione ed eventuale restituzione del prodotto guasto o errori. In modo tale che il progettista riesca a correggere i progetti dei componenti che sono ancora in fase di sviluppo o modificare quelli già esistenti per renderli migliori.

Dati gli altissimi costi di installazione e mantenimento il PLM può essere impiegato solo nelle aziende medio-grandi. Si definisce PLM una filosofia di lavoro che tende ad unificare tutti gli aspetti della gestione aziendale (CAD, preventivazione, gestione clienti, codifica, flusso di materie prime...) sotto un unico framework, capace di adattarsi al cambiamento del mercato e del prodotto nel tempo. PLM (gestione del ciclo di vita del prodotto) è un approccio strategico aziendale che aiuta le imprese a raggiungere i propri obiettivi, quali:

  • Riduzione dei costi
  • Aumento dell'efficienza
  • Miglioramento della qualità del prodotto
  • Riduzione dei tempi di sviluppo
  • Miglioramento della collaborazione interna ed esterna
Miglioramento della qualità del prodotto; - Riduzione dei tempi di risposta; - Innovazione dei prodotti e servizi. Aumenta la flessibilità dell'azienda stessa e l'abilità nel rispondere sempre più rapidamente ai cambiamenti del mercato e dei concorrenti. IL PLM agisce in modo globale su tutto il ciclo di vita del prodotto, ed in particolare sulle fasi iniziali, ovvero quelle che condizionano maggiormente il costo finale. Il concetto di collaborazione remota via WEB permette di ridurre, o eliminare, i costi di trasferimento, di generare e mantenere in modo corretto e univoco la documentazione tecnica, di ottimizzare i costi di interazione con la catena di partners (fornitori, contoterzisti ecc.), di avere diversi livelli di comunicazione biunivoca con il cliente ed il mercato, di riutilizzare progetti precedenti come base conoscitiva, di capitalizzare ed incrementare il livello di Proprietà Intellettuale (conoscenza aziendale distribuita), di simulare ed

ottimizzare l'impatto del nuovo progetto sulle procedure e metodologie esistenti e sull'organizzazione aziendale in generale, di introdurre nuovi processi di fabbricazione.

Il PLM copre tutti gli stadi di "vita" di un prodotto dall'idea iniziale fino al prodotto finito, attraverso: il disegno, la progettazione e il processo produttivo. Solitamente non si tratta di un singolo software, ma di un insieme di software integrati che sviluppano e ottimizzano ogni singolo stadio di vita del prodotto, oppure dell'intero processo produttivo.

I moduli sono disposti su tre direttrici fondamentali strettamente legate tra di loro:

  • Documentazione tecnica;
  • Dati affidabilistici della manutenzione;
  • Gestione magazzino e gestione commesse.

COSTIFICAZIONE

Per ciascun oggetto in produzione occorre indicare il prezzo, in passato ci si riferiva all'ufficio tempi e metodi; con i nuovi sistemi integrati è possibile risalire al costo e ai tempi di processo direttamente.

Dalle feature tecnologiche, che costituiscono un collegamento alle macro dellamacchina e possono anche essere prese come riferimento. Il problema è che contare i costi in questo modo consente di prevederli solo considerandoli come se si dovesse produrre un unico componente.

DESIGN FOR DISASSEMBLY

Il DFD (Design for disassembly) ha il ruolo principale di chiudere la catena del prodotto (LCA) e consiste in:

  • Scelte di progettazione per semplificare la manutenibilità, le riparazioni, il recupero ed il riutilizzo di componenti e materiali;
  • Strategie su piccole parti di sistemi assemblati, cambiamenti ed adattamenti di parti e componenti come ad esempio la sostituzione di collegamenti avvitati con meccanismi a scatto che riducano l'impegno nella separazione degli elementi durante il disassemblaggio;
  • Attualmente le direttive della commissione europea hanno dettato che gli aspetti legati al DFD siano sistematicamente esaminati secondo le direttive.
dell'EcoDesign;
  • Le nuove legislature europee presto richiederanno ai produttori di ritirare i loro prodotti a fine vita; in Germania, i produttori sono già responsabili di questo;
  • L'utilizzo di tali strategie attualmente trova applicazione soprattutto nel campo dell'elettronica, in prodotti come displays e server d'impresa, ma anche in prodotti di largo consumo quali lavatrici e lavastoviglie.
Quindi, in sostanza, il DFD è una tipologia di produzione GREEN, un modo di progettare prodotti in modo tale da essere facilmente smontati e riutilizzati in altre generazioni di prodotti (altrimenti noto come Progettazione per riutilizzo). È quindi un modo di concepire, sviluppare e costruire prodotti in un orizzonte temporale lungo, prevedendone il riutilizzo a fine vita o la modalità di dismissione; con i costi di dismissione crescenti, la facilità di smaltimento diventa importante al pari della facilità di costruzione. Da unaprospettiva Pro-Ambiente, il DFD rallenta l'esaurimento delle risorse minerali naturali, riduce la quantità di rifiuti in discariche già ammucchiate, ed inoltre i principi fondamentali del DFD e della produzione ecologica si inseriscono negli sforzi moderni per rendere l'assemblaggio più efficiente; le parti usate o ricondizionate a volte funzionano meglio di quelle nuove. ACTIVE DFD: analizziamo un caso. Attualmente, i demolitori conservano airbags inutilizzati di veicoli a fine vita, che rilasciano gas dannosi nell'atmosfera; nel 2005 fu approvato un progetto di legge che richiede la rimozione degli airbags dai veicoli prima che vengano demoliti o smantellati. Le strutture di smantellamento affrontano un momento difficile per smontare i moduli airbags dai veicoli, poiché preferirebbero lasciare lo stesso in posizione invece di rimuoverlo e smontarlo in parti per scopi di riutilizzo. Inoltre la preoccupazione per la capacità dimassima di temperatura. Utilizzando una SMA nel modulo dell'airbag, è possibile attivare il processo di smontaggio applicando calore o un altro stimolo esterno. Questo permette di separare facilmente gli assiemi e di riutilizzare o riciclare i componenti dell'airbag. Inoltre, è importante migliorare le procedure di manutenzione dell'airbag per garantire il corretto funzionamento del sistema. Ciò include controlli periodici, sostituzione dei componenti danneggiati o usurati e l'adeguata formazione del personale addetto alla manutenzione. In conclusione, il miglioramento del processo di smontaggio dell'airbag e delle procedure di manutenzione è fondamentale per garantire la sicurezza degli occupanti del veicolo e per favorire la riusabilità e il riciclo dei componenti. L'utilizzo di materiali intelligenti come le SMA può contribuire a rendere più efficiente e sostenibile il design dell'airbag.temperatura molto più elevata. Seguendo questo principio, l'elemento
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A.A. 2021-2022
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luke 1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ingegnerizzazione del prodotto M e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Liverani Alfredo.