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DOMANDE RIASSUNTIVE

1 In che modo l’empirismo differisce dal dogmatismo? Mentre il dogmatismo cercava di

comprendere la malattia sviluppando teorie sulle funzioni dell’organismo, l’empirismo

pensava che per comprendere la malattia bisognasse osservare le persone malate.

2 Qual è la differenza fra una teoria è un’ipotesi? La teoria è una spiegazione ipotetica di un

fenomeno naturale, l’ipotesi è una previsione falsificabile derivata dalla teoria.

3 Perché di una teoria è possibile dimostrare che è scorretta ma non che è corretta? Perché

se noi osserviamo qualcosa che abbatte la nostra teoria, allora la teoria è scorretta. Se

invece osserviamo qualcosa che dimostra la coerenza tra la nostra teoria e l’osservazione,

questo aumenta le possibilità che la nostra teoria sia corretta però non la conferma.

4 Per quali ragioni gli esseri umani sono particolarmente difficili da studiare? Perché gli

esseri umani sono complessi, variabili e reattivi.

2.​ L’osservazione

Osservare significa usare i propri sensi per comprendere le proprietà di un evento o di un

oggetto.

L’osservazione informale non va bene se vogliamo fare scienza.

Perché? In primo luogo, è noto che le osservazioni casuali sono incostanti; in secondo

luogo, le osservazioni causali non ci dicono nulla su molte proprietà a cui potremmo essere

interessati.

Per fortuna gli scienziati hanno messo appunto tecniche che consentono loro di superare

questi problemi: la misurazione e la descrizione.

Che cosa richiede la misurazione? Essa richiede di definire la proprietà che desideriamo

rilevarla.

misurare e trovare un modo per

-La definizione operativa è la descrizione di una proprietà in termini concreti, misurabili.

-Lo strumento di misura è un dispositivo in grado di rilevare la condizioni a cui fa riferimento

la definizione operativa.

Per esempio, se volessimo misurare l’intelligenza, la timidezza o la felicità di una persona,

dovremmo incominciare con lo stabilire una definizione operativa di quella proprietà. Se

definissimo la felicità come la frequenza con cui una persona sorride, allora avremo bisogno

di uno strumento capace di misurare il sorriso.

Disporre di una definizione operativa che specifica un evento misurabile e di uno strumento

in grado di misurare quell’evento sono le due condizioni essenziali per la misurazione

scientifica.

La caratteristica più importante di una definizione operativa è la sua validità, ovvero la

definisce una data proprietà. Per esempio, l’evento

misura in cui un evento concreto

concreto chiamato frequenza del sorriso è un modo valido per definire la proprietà chiamata

felicità perché, come tutti sappiamo bene, le persone tendono a sorridere più spesso quando

si sentono felici.

Se la validità è la principale caratteristica di una definizione operativa, qual è la caratteristica

più importante di un boh strumento di misura?

In realtà ve ne sono due. In primo luogo, un buon strumento è dotato di affidabilità, ovvero

stesso risultato ogni volta che lo si usa per

la tendenza di uno strumento a produrre lo

misurare la stessa cosa.

In secondo luogo, un buon strumento deve possedere sensibilità, che è la capacità di uno

strumento di cogliere la proprietà che deve misurare anche quando essa è presente in

piccole quantità.

Se vogliamo misurare il comportamento di un essere umano, allora abbiamo ancora del

lavoro da fare, perché mentre noi cerchiamo di scoprire come le persone si comportano

normalmente, spesso le persone normali cercano di comportarsi nel modo in cui pensano

che noi vogliamo che si comportino.

Le caratteristiche della domanda sono gli aspetti che inducono le persone a comportarsi nel

modo in cui essi pensano che qualcun altro desideri o si aspetti che si comportino. Si

domandare che le persone

chiamano “caratteristiche della domanda” perché sembrano

dicano o facciano certe cose. Le caratteristiche della domanda rendono difficile misurare il

comportamento nella sua normale manifestazione, ma per fortuna gli psicologi hanno

sviluppato vari metodi per evitare il problema.

Uno dei metodi a disposizione degli psicologi per evitare le caratteristiche della domanda,

consiste nell’osservare le persone senza che queste lo sappiano. L’osservazione

naturalistica è una tecnica per ottenere dati scientifici osservando le persone nei loro

ambienti naturali senza che se ne accorgano.

Purtroppo non sempre è possibile ricorrere all’osservazione naturalistica per aggirare il

problema delle caratteristiche della domanda. In primo luogo, alcune delle cose che gli

psicologi vogliono osservare non avvengono naturalmente e,in secondo luogo, alcune delle

cose che gli psicologi vogliono osservare si possono ottenere solo tramite l’interazione

diretta con la persona.

Quando il ricorso all’osservazione naturalistica non è possibile, vi sono comunque molti altri

metodi che consentono di evitare di incorrere nelle caratteristiche della domanda.

Per esempio, è meno probabile che le persone siano influenzate dalle caratteristiche della

identificate come le autrici delle loro azioni, e gli

domanda quando non possono essere

psicologi spesso approfittano di questo fatto consentendo alle persone di rispondere in

forma privata oppure anonima.

Un’altra tecnica che gli psicologi usano per evitare le caratteristiche della domanda consiste

nel misurare comportamenti che non sono sensibili ad esse. Per esempio, difficilmente i

comportamenti possono essere influenzati dalle caratteristiche della domanda quando non

dipendono da un controllo volontario. Inoltre è improbabile che i comportamenti siano

influenzati dalle caratteristiche della domanda quando i partecipanti ignorano che esiste un

nesso tra la domanda e il comportamento.

Il metodo senza dubbio migliore per evitare le caratteristiche della domanda consiste nel

fare sì che le persone sotto osservazione ignorino il vero scopo per cui sono osservate.

Quando i partecipanti ignorano lo scopo dell’osservatore, non possono comportarsi nel

modo in cui pensano che dovrebbero, per il semplice fatto che non sanno come dovrebbero

comportarsi. Se non sapete che uno psicologo studia gli effetti della musica sull’umore, per

esempio, non vi sentirete obbligati a sorridere nell’udire musica. Per questa ragione gli

termine dello

psicologi spesso rivelano ai partecipanti il vero scopo di uno studio solo al

studio stesso.

Ma le persone sono intelligenti e curiose, e quando gli sperimentatori non comunicano loro

lo scopo dell’osservazione, in generale cercano di scoprirlo da sole. Questa è la ragione per

storie di copertura, cioè spiegazioni fuorvianti

cui gli psicologi a volte utilizzano

approssimativamente create per impedire ai partecipanti di individuare il vero scopo

dell’osservazione.

Inoltre, lo psicologo potrebbe usare degli item di riempimento (o distrattori), cioè misure

mascherare il vero scopo dell’osservazione.

inutili finalizzate a

Le aspettative possono influenzare le osservazioni. Le aspettative possono influenzare la

realtà. Le aspettative degli osservatori possono avere un’influenza potente sia sulle loro

osservati.

osservazioni sia sul comportamento dei soggetti

Le tecniche che consentono di evitare queste influenze sono numerose, e una delle più

comuni è l’osservazione in doppio cieco, che è un’osservazione il cui vero scopo è ignoto sia

all’osservatore sia al soggetto osservato.

È più facile comprendere le cose quando sono rappresentate in forma visiva, anziché

grafica le misure che

numerica o verbale. Gli psicologi spesso rappresentano in forma

raccolgono. Il tipo di rappresentazione più comune è la distribuzione di frequenza, cioè una

rappresentazione grafica delle misure ottenute, organizzati in base al numero di volte in cui

ciascuna misura è stata osservata.

Nella distribuzione di frequenza sono riportati sull’asse orizzontale tutti i punteggi relativi e

sull’asse verticale il numero di volte (ovvero la frequenza) con cui ciascun punteggio è stato

osservato nei due gruppi di soggetti. Una distribuzione di frequenza può assumere

qualunque forma, ma molto comune è la cosiddetta curva a campana, che nella terminologia

specifica è chiamata distribuzione normale. Una distribuzione normale è una distribuzione in

cui la frequenza delle misure è più alta intorno al valore centrale e diminuisce in maniera

sistematica nel procedere verso le due estremità. La curva della distribuzione normale è

simmetrica, ha un piccolo mezzo e va diminuendo gradualmente nel procedere verso i due

estremi.

In psicologia le brevi frasi riassuntive capaci di cogliere le informazioni essenziali di una

distribuzione di frequenza sono dette statistiche descrittive. Vi sono due importanti tipi di

tendenza centrale di una distribuzione di

statistiche descrittive: quelle che descrivono la

frequenza e quelle che ti scrivono la variabilità di una distribuzione di frequenza.

Le descrizioni della tendenza centrale riguardano le misure che tendono a essere vicino al

centro, ovvero al punto centrale di una distribuzione di frequenza.

Le tre descrizioni della tendenza centrale più utilizzate sono la moda (valore più frequente

media (valore medio aritmetico di tutte le misure osservate)

tra tutte le misure osservate), la

mediana (valore centrale della distribuzione, cioè il valore maggiore o uguale a metà di

e la

valori nella distribuzione di frequenza, minore o uguale all’altra metà dei valori).

Potrebbe anche esserci una cosa positiva. Quando la distribuzione non è normale ma

presenta una coda, un unico parametro della tendenza centrale preso da solo può fornire

una rappresentazione fuorviante dell’insieme delle misure.

Mentre le descrizioni della tendenza centrale riguardano il posizionamento delle diverse

variabilità sembrano

misure entro una distribuzione di frequenza, le descrizioni della

riguardare il grado in cui tali misure differiscono tra loro.

La descrizione più semplice della variabilità consiste nell’intervallo (o range) di variazione,

valore più alto è il valore più basso di tutte le misure che

che è l’intervallo compreso tra il

compongono una distribuzione di frequenza. Quando l’intervallo di variazione è piccolo, le

misure non variano così tanto come quando l’intervallo è grande. L’intervallo di variazione

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A.A. 2024-2025
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cla05_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Foti Irene.