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R R R R R R
a′ b′
Ai terminali di tensione di e , sono collegati i resistori , , ed del ponte, fra i
x k a b
G.
quali è inserito il galvanometro
R R R R R R
a′ b′
I resistori , , ed hanno generalmente un valore superiore a quello di e di e sono
a b x k
di valore variabile (tipicamente tra 0.1 Ω e 10 kΩ)
R R R R R R
a′ b′ a′
Poiché normalmente = e = , i comandi di ed , a regolazione continua, sono
a b a
abbinati meccanicamente in modo che le due resistenze abbiano sempre il medesimo
valore. R R b′
Lo stesso vale per ed , la cui regolazione è, tipicamente, a scatti.
b
Per l’azzeramento del ponte si procede scegliendo un valore opportuno per le due
R R R R
b′
resistenze e (tipicamente, se ed sono dello stesso ordine di grandezza, si sceglie
b k x
R R R R R R
b′ a′
= = , dove `e il massimo valore possibile per e ), dopo di che si
b a,max a,max a
R R a′
regolano ed .
a
Se non si raggiunge l’azzeramento, oppure se si ottengono poche cifre significative per il
R R R b′
valore di , si variano i valori di ed
x b
Quando il galvanometro segna zero (ponte in equilibrio), in esso non circola corrente e,
R R R R
a′ b′
quindi, attraverso e circola la medesima corrente, come pure attraverso ed .
a b A-B-C -D A-B-E -F
Applicando il secondo principio di Kirchhoff alle maglie ed e tenendo
conto del senso delle correnti su ciascun lato, si può scrivere.
Risolvendo, si ottiene:
Dividendo membro a membro, si ottiene: R R
a′
Ricordando ora che si era posta come condizione di funzionamento del ponte = ed:
a
I I I I
a′ b′
Quando il ponte è in equilibrio, = e = , per cui, si ottiene:
a b
Un resistore variabile viene generalmente inserito nel circuito, in serie alla sorgente di
R R
alimentazione: esso funge da regolatore della corrente che circola attraverso e , dato
x k
che si tratta, in genere, di resistenze molto basse. 3
Compatibilmente con l’esigenza di non provocare un riscaldamento di questi due resistori, la
corrente deve essere mantenuta al valore più elevato possibile, poiché in tal modo sono
R R
maggiori le cadute di tensione su e , che, come si è visto, sono le grandezze che
x k
vengono valutate dal ponte per eseguire la misura.
Inoltre è opportuno cercare di mantenere elevato il valore della resistenza dei quattro lati del
ponte, poiché in tal modo si riduce l’errore dovuto alle resistenze di contatto.
Il modello del misurando è dato dalla formula risolutiva del ponte.
Date le incertezze tipo relative delle resistenze note del ponte e della resistenza
( ) ( ) ( )
ú R ú R ú R
campione , e , l’incertezza tipo composta relativa della
a b k
R
resistenza incognita risulta:
x
Alternativamente, quando si utilizza un doppio ponte di Thomson commerciale, di cui il
costruttore fornisce la classe di precisione, l’incertezza tipo relativa è data da:
( )
ú R
In cui è la incertezza tipo relativa della
k
resistenza campione esterna al ponte.
R
L’accuratezza di viene, normalmente, espressa in termine di classe di precisione (data in
k
percentuale) con distribuzione rettangolare.
R
Pertanto, l’incertezza tipo relativa di è data da:
k
L’incertezza tipo assoluta della resistenza incognita risulta, quindi:
Qualora si misurino resistori realizzati con materiali, come il rame, caratterizzati da un
κ, T
elevato coefficiente di temperatura occorre specificare la temperatura per cui è
determinato il valore di resistenza. T T
Qualora la misura sia effettuata a una temperatura , diversa da , inoltre, occorre
M
correggere il valore misurato in modo da riportarlo alla temperatura desiderata.
Il valore di resistenza corretta risulta, quindi, dato da:
Ovviamente, anche nel calcolo dell’incertezza occorre tener conto della dipendenza della
resistenza dalla temperatura.
Quindi, l’incertezza tipo relativa risulta:
in cui u (T
Dove ) è l’incertezza tipo assoluta associata alla temperatura misurata.
M
Pertanto, si ottiene: U (R U (R |
Per determinare l’incertezza estesa ) o ), si scelgono opportunamente il livello di
x x T
confidenza e il fattore di copertura.
Il risultato della misurazione sarà, quindi: 4