Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL MERCATO DEL LAVORO
Un viaggio nel mercato del lavoro lOMoARcPSD|7506062
-Popolazione attiva → 15-64 anni
-Forze di lavoro ( L )→ occupati ( N ) + disoccupati ( U )
-Inattivipopolazione attiva – forze lavoro ( L ), né occupati né in cerca di lavoro
-Tasso di attività → forza lavoro ( L ) / popolazione attiva
-Tasso di occupazione → occupati / popolazione attiva
-Tasso di disoccupazione ( u ) → disocc./pop.attiva
-Lavoratori scoraggiati → pur non essendo attivamente alla ricerca di un lavoro, lo
accetterebbero nel caso se ne presentasse l'occasione.
Ricordiamo che per essere classificato come disoccupato bisogna: a) non avere un impiego;
b) essere alla ricerca di un impiego e la domanda deve essere stata presentata entro le 4
settimane prima dell'intervista.
I flussi di lavoratori
Vi sono due tipi di tasso di disoccupazione.
certo tasso di disoccupazione può riflettere DUE REALTÀ completamente diverse:
Un 1. Mercato del lavoro attivo, con frequenti interruzioni dei rapporti di
lavoro e nuove assunzioni e quindi con molti lavoratori in entra e in
uscita dalla disoccupazione;
2. Mercato del lavoro dove raramente nascono nuovi rapporti di lavoro o
disoccupazione lungo periodo
cessano quelli preesistenti e la è di
(disoccupato da almeno 12 mesi)
Costi della disoccupazione
La disoccupazione produce gravi danni sia in termini economici che sociali, come:
Reazione delle imprese
In seguito a cali della domanda le imprese possono ridurre il numero dei loro occupati:
a) RIDUCENDO le ASSUNZIONI → i lavoratori avranno meno probabilità di
trovare un nuovo lavoro
b) LICENZIANDO → i lavoratori occupati sono maggiormente esposti al rischio di
perdere il lavoro.
Tipicamente le aziende tendono a ridurre a zero l’assunzione di nuovi lavoratori, affidandosi
a dimissioni e pensionamenti per ridurre il numero di occupati. Tuttavia, questo potrebbe
non risultare sufficiente quando la riduzione della domanda è considerevole, quindi le
imprese sono costrette ai licenziamenti.
Le conseguenze: lOMoARcPSD|7506062
Se si riducono le assunzioni, la probabilità per i disoccupati di trovare lavoro
diminuisce. Minori assunzioni equivalgono a minori posti vacanti, e con una maggior
quantità di persone in cerca di lavoro diventa più difficile trovarlo.
Se si aumentano i licenziamenti, chi ha il posto rischia di perderlo e aumentano i
disoccupati.
La determinazione dei salari
I salari possono essere fissati in molti modi:
1. dalle contrattazioni collettive a livello aziendale, industriale o nazionale, ovvero
contrattazioni tra azienda e sindacati. Maggiori sono le competenze richieste dal
lavoro, maggiori sono le contrattazioni;
2. dai datori di lavoro;
3. dalle contrattazioni bilaterali tra datore di lavoro e lavoratore.
Maggiori sono le competenze richieste dal lavoro, maggiori sono le contrattazioni, mentre per
offerte di lavoro tipo fast food, si ha il caso del “prendere o lasciare”, poiché non richiedono
manodopera qualificata. I neolaureati possono contrattare alcuni aspetti del lavoro, mentre
calciatori o sportivi in generale portano lunghe trattazioni.
esistono elementi comuni ed è possibile costruire una sorta di TEORIA GENERALE
Tuttavia,
della DETERMINAZIONE dei SALARI.
→I lavoratori percepiscono un salario effettivo MAGGIORE al loro salario di riserva,
cioè il salario che li rende indifferenti tra lavorare ed essere disoccupati. In altre parole, la
maggior parte dei lavoratori preferisce essere occupata piuttosto di non esserlo.
→ I salari dipendono anche dalle condizioni prevalenti nel mercato del lavoro: quanto più
basso è il tasso di disoccupazione, tanto maggiori sono i salari.
Analizziamo il motivo di questi elementi.
Contrattazione del salario
La forza contrattuale di un lavoratore dipende da due fattori:
a) COSTO di SOSTITUZIONE (avvicendamento) per l'impresa del lavoratore in
caso di dimissioni;
b) DIFFICOLTÀ che egli incontrerebbe nel TROVARE un altro LAVORO.
maggiore è il costo di sostituzione per l'impresa e quanto più facile è per
Tanto
quest'ultimo trovare un altro lavoro, tanto maggiore sarà la sua forza contrattuale, e di
conseguenza maggiore sarà il salario effettivo rispetto al salario di riserva.
Due sono le conseguenze:
• La forza contrattuale di un lavoratore dipende dalla NATURA del LAVORO:
sostituire un lavoratore del McDonald's non è molto costoso perché le
competenze necessarie possono essere apprese velocemente; al contrario, un
lavoratore altamente qualificato, piuttosto abile nel suo lavoro può essere
molto difficile da rimpiazzare: il costo per l’impresa di licenziarlo in caso di
richiesta di aumento è molto maggiore del precedente caso. Ciò gli conferisce
una maggiore forza contrattuale.
• La forza contrattuale di un lavoratore dipende dalle CONDIZIONI del MERCATO
del LAVORO: quando il tasso di disoccupazione è basso, l'impresa avrà difficoltà
lOMoARcPSD|7506062
a trovare validi sostituiti e allo stesso tempo per i lavoratori è più facile
cambiare lavoro (maggiore forza contrattuale). Al contrario, in un mercato con
un alto livello di disoccupazione, trovare validi sostituti è molto facile, e i
lavoratori occupati hanno meno forza contrattuale e potrebbero essere costretti
ad accettare salari più bassi.
Salari di efficienza
La maggior parte delle imprese vuole che i propri lavoratori siano ben disposti verso il lavoro e
verso l'impresa. Sentirsi bene incentiva a lavorare bene, il che a sua volta da aumentare la
produttività. Pagare un salario elevato è quindi uno strumento per raggiungere questi obiettivi.
Ricevendo un salario pari a quello di riserva, i lavoratori saranno indifferenti tra rimanere e
andarsene, mentre pagare di più rende più conveniente per il lavoratore rimanere nell’impresa,
ridurrà il TURNOVER ( termine del rapporto di lavoro da parte del personale) e aumenterà la
produttività salario
produttività. Le teorie che legano la al sono chiamate TEORIE dei SALARI di
EFFICIENZA.
le teorie basate sulla contrattazione, le teorie dei salari di efficienza
come
suggeriscono che:
• I salari dipendono dalla NATURA del LAVORO: le imprese che considerano
essenziale il morale e l'impegno dei lavoratori per la qualità del lavoro,
pagheranno di più delle imprese in cui i lavoratori sciolgono attività di routine.
• I salari dipendono dalle CONDIZIONI del MERCATO del LAVORO: un'impresa
che voglia evitare un aumento delle dimissioni da parte dei suoi dipendenti,
dovrà aumentare i salari man mano che il tasso di disoccupazione scende. Al
contrario se aumenta la disoccupazione, aumenta il costo di lasciare l'impresa
turnover
per il lavoratore (più difficile trovare lavoro), diminuisce quindi il
(tasso di avvicendamento) e il salario effettivo.
Equazione dei salari (u, z)
e
W = P F (–, +)
Il salario nominale aggregato, W, dipende da tre fattori:
e
1. il livello atteso dei prezzi, P
2. u
il tasso di disoccupazione,
3. z.
altre variabili che influenzano la determinazione dei salari, rappresentate da
Perché il livello dei prezzi influenza i salari nominali?
Perché i lavoratori e le imprese sono interessati ai SALARI REALI, non a quelli nominali:
• I lavoratori sono interessati al salario in termini di beni, W/P, o salario reale.
Se i lavoratori si aspettassero che il livello futuro dei prezzi raddoppiasse,
richiederebbero un salario nominale doppio.
• Le imprese sono interessate al salario in termini del prezzo della produzione
venduta, W/P. Se le imprese si aspettassero che il livello dei prezzi
raddoppiasse, sarebbero disposte a raddoppiare i salari nominali.
Perché i salari dipendono dal livello atteso dei prezzi Pe e non dal livello
effettivo dei prezzi P? I salari sono fissati in termini nominali, come l’euro, e nel
lOMoARcPSD|7506062
momento in cui vengono fissati, non è ancora noto il livello dei prezzi a cui fare
riferimento. Spesso i salari sono fissati in anticipo di alcuni anni per questo: se
durante l’anno il livello dei prezzi aumenta in modo inaspettato, i salari nominali non
vengono corretti.
Pertanto un aumento del livello atteso dei prezzi provocherà un AUMENTO dei salari
e
nominali in misura proporzionale, mantenendo costante il salario reale: ↑P ⇨↑W
Il tasso di disoccupazione
Un aumento del tasso di disoccupazione RIDUCE i salari. Se pensiamo ai salari come al risultato di
una contrattazione:
↑u ⇨↓potere contrattuale ⇨↓W
Una disoccupazione più alta indebolisce il potere di contrattazione dei lavoratori, costringendoli ad
accettare salari inferiori. Una disoccupazione più alta nell’ottica dell’impresa permette di pagare
salari minori, senza rinunciare all’efficienza dei lavoratori spaventati dalla possibilità di perdere il
posto.
pensiamo ai salari come risultato delle teorie dell'efficienza:
Se ↑u ⇨↓turnover
⇨↑costo di lasciare l'impresa e ↓W senza rinunciare all'efficienza dei
lavoratori.
Gli altri fattori
Un aumento di z (che rappresenta gli altri fattori) provoca un aumento dei salari
Comprende:
• Sussidi di disoccupazione: la prospettiva di percepire
un'indennità in caso di disoccupazione fa aumentare i salari a parità di tasso
di disoccupazione.
• Salario minimo: un aumento del salario minimo aumenta anche i salari
al di sopra di esso, producendo un aumento del salario medio W, fissato il tasso di
disoccupazione.
• Protezione dei lavoratori: una maggiore protezione da parte dello
Stato rende più costoso il licenziamento dei lavoratori da parte dell'impresa,
aumenta il potere contrattuale dei lavoratori facendo aumentare il salario per un
dato tasso di disoccupazione.
La determinazione dei prezzi
Analizziamo ora la determinazione dei prezzi. I prezzi fissati dalle imprese dipendono dai costi che
a loro volta dipendono dalla natura della funzione di produzione (la relazione tra i fattori produttivi
impiegati nella produzione e la quantità di prodotto ottenuto) e dai prezzi di tali fattori.
Assumiamo che le imprese producano beni usando il lavoro come unico fattore produttivo, in base
alla seguente funzione di produzione: Y = AN
Y è la produzione, N l'occupazione e A la produttività del lavoro.
dove
Questa è una semplificazione molto forte, perché in realtà, le imprese utilizzano altri fattori
produttivi oltre al lavoro come capitale (macchinari e stabilimenti