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L'ASSONOMETRIA
1. Generalità
L'Assonometria è uno dei metodi della rappresentazione geometrica più largamente
usati in architettura sia per l'efficacia visiva delle relative immagini, sia per la
semplicità delle relazioni metriche che legano queste immagini alle configurazioni
oggettive da cui derivano.
Tale metodo si avvale di un piano iconico detto quadro e di un solo centro di
proiezione, essendo tale centro un punto improprio, un punto cioè situato a distanza
infinita: si tratta infatti di una proiezione parallela; dunque l'assonometria, come la
prospettiva, fornisce delle figure spaziali un'unica immagine allusiva della
tridimensionalità e, come il metodo di Monge, conserva il parallelismo tra le rette e di
conseguenza alcune proprietà metriche delle figure.
Il riferimento nello spazio, affinché si stabilisca tra immagine e realtà una
corrispondenza biunivoca, oltre al quadro e al centro di proiezione (improprio) R(oo)
prevede ancora una terna di assi cartesiani ortogonali, x, y, z, che individuano due a
due i tre piani coordinati, rispettivamente xy, xz e yz. Ogni ente o figura dati nello
spazio vengono relazionati al riferimento cartesiano mediante le tre proiezioni
ortogonali sui piani coordinati e, poiché il processo per la costruzione delle immagini
assonometriche consiste nella proiezione su π, secondo la direzione R sia dell'oggetto
che della terna di assi, il riferimento sul quadro coincidendo quest'ultimo con il foglio
del disegno risulta costituito da una nuova terna di assi x', y, z, proiezioni dei primi
da R e ovviamente complanari in π, detti assi assonometrici, ciascuno con la propria
unità di misura: tali unità sono le proiezioni (deformate, generalmente in modo
disuguale) dei corrispondenti segmenti unitari cartesiani, supposti uguali.
Poiché inoltre le posizioni del quadro e degli assi cartesiani rispetto all'oggetto da
rappresentare, non- ché la direzione R del centro di proiezione possono scegliersi
liberamente, è opportuno che uno degli assi (precisamente l'asse z) sia considerato
verticale, e di conseguenza gli altri due, x e y, orizzontali. Infine le posizioni
reciproche di assi, quadro e centro di proiezione definiscono diversi tipi di
assonometria, ciascuno dei quali comporta sul foglio del disegno (coincidente con л)
una diversa inclinazione degli assi assonometrici e una diversa modificazione delle
relative unità di misura.
Una prima suddivisione distingue l'assonometria obliqua e l'assonometria ortogonale,
che si diversificano per la direzione del centro R rispetto al quadro л, essendo tale
direzione generica nel primo caso, ortogonale a л nel secondo.
2. Assonometria ortogonale
Il riferimento nello spazio.
Nell'assonometria ortogonale la direzione R del centro di proiezione (fig. 1)
ortogonale al quadro - è dunque unica e determinata, mentre l'inclinazione del quadro
stesso rispetto agli assi cartesiani dati nello spazio resta libera, potendo così
verificarsi che gli angoli tra i detti ass
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Ingegneria civile e Architettura
ICAR/17 Disegno
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ann_rita_5891 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Pagliano Alessandra.