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W.
● Esistenza e Unicità: Un'applicazione lineare è univocamente determinata dalle
immagini dei vettori di una base del dominio. Se B={v1,…,vn} è una base di V e
w1,…,wn
sono vettori arbitrari in W, esiste una e una sola applicazione lineare
L:V→W tale che L(vi)=wi
per ogni i.
● Kernel (Nucleo): Il Kernel di L, indicato con Ker(L), è l'insieme di tutti i vettori nel
dominio V che vengono mappati al vettore nullo in W: Ker(L)={v∈V∣L(v)=0
W} Il Kernel è sempre un sottospazio di V.
● Immagine: L'Immagine di L, indicata con Im(L), è l'insieme di tutti i vettori in W che
sono immagini di almeno un vettore in V: Im(L)={L(v)∣v∈V} L'Immagine è sempre un
sottospazio di W.
● Teorema delle Dimensioni (o del Rango): Per un'applicazione lineare L:V→W, la
dimensione del dominio è uguale alla somma della dimensione del Kernel e della
dimensione dell'Immagine: dim(V)=dim(KerL)+dim(ImL)
● Iniettività e Suriettività:
○ Un'applicazione lineare L è iniettiva se e solo se il suo Kernel è banale (cioè,
contiene solo il vettore nullo: Ker(L)={0 V}). Un'applicazione lineare
iniettiva preserva l'indipendenza lineare.
○ Un'applicazione lineare L è suriettiva se e solo se la sua Immagine coincide
con l'intero codominio (Im(L)=W).
○ Un'applicazione lineare biiettiva è detta isomorfismo. Se due spazi vettoriali
sono isomorfi, allora hanno la stessa dimensione.
● Matrice Associata ad una Trasformazione Lineare: Data un'applicazione lineare
L:V→W e scelte una base B={v1,…,vn} per V e una base B′={w1,…,wm} per W, la
matrice associata MB′B(L) è una matrice m×n le cui colonne sono le coordinate
delle immagini dei vettori di B (cioè L(vj)) espresse rispetto alla base B′.
● Autovalori e Autovettori:
○ Un vettore non nullo v∈V è un autovettore di un'applicazione lineare L:V→V
se L(v)=λv per qualche scalare λ∈K. Lo scalare λ è detto autovalore.
○ L'autospazio Vλ
associato all'autovalore λ è l'insieme di tutti gli autovettori
corrispondenti a λ, più il vettore nullo.
○ Per una matrice quadrata A, gli autovalori sono le soluzioni dell'equazione
det(A−λI)=0, dove I è la matrice identità. Questa equazione definisce il
polinomio caratteristico.
○ La molteplicità algebrica (mλ) di un autovalore λ è la sua molteplicità come
radice del polinomio caratteristico.
○ La molteplicità geometrica (dim Vλ) è la dimensione dell'autospazio Vλ. Si
ha sempre dim Vλ≤mλ.
● Diagonalizzazione:
○ Un'applicazione lineare L:V→V (o la sua matrice associata) è
diagonalizzabile se esiste una base E di V tale che la matrice MEE(L) è una
matrice diagonale.
○ L è diagonalizzabile se e solo se V ammette una base di autovettori per L.
○ Se L ammette dim(V) autovalori distinti, allora L è diagonalizzabile.
○ Il Teorema Spettrale fornisce le condizioni necessarie e sufficienti per la
diagonalizzabilità di una matrice A:
1. La molteplicità geometrica di ogni autovalore deve essere uguale alla
sua molteplicità algebrica (dim Vλi=mλi
per ogni autovalore λi).
2. La somma delle molteplicità algebriche di tutti gli autovalori distinti
deve essere uguale alla dimensione dello spazio (∑mλi=n, dove
n=dimV).
3. Matrici e Sistemi Lineari
● Operazioni con Matrici:
○ La somma di matrici si effettua sommando gli elementi corrispondenti.
○ Il prodotto riga per colonna è possibile solo se il numero di colonne della
prima matrice è uguale al numero di righe della seconda. La matrice identità
(In) funge da elemento neutro per il prodotto di matrici quadrate.
● Matrice Invertibile: Una matrice quadrata A è invertibile se esiste una matrice B
(detta inversa, A−1) tale che AB=BA=In.
● Determinante: Una funzione che associa a ogni matrice quadrata uno scalare.
○ Calcolo: Per matrici 2x2 e 3x3 si può usare la regola di Sarrus. Per matrici
di ordine maggiore, si usa lo sviluppo di Laplace lungo una riga o una
colonna.
○ Proprietà: Il determinante cambia segno se si scambiano due righe o
colonne. È zero se due righe o colonne sono uguali. Non cambia se si
aggiunge a una riga (o colonna) una combinazione lineare delle altre.
○ Criterio di Invertibilità: Una matrice A è invertibile se e solo se il suo
determinante è non nullo (det(A)=0). In questo caso, det(A−1)=1/det(A).
Inoltre, le colonne (e le righe) di A sono linearmente indipendenti se e solo se
det(A)=0.
● Rango di una Matrice: Il rango di una matrice A è la dimensione massima dello
spazio vettoriale generato dalle sue righe o dalle sue colonne. Equivalente al
massimo ordine dei minori (determinanti di sottomatrici quadrate) non nulli della
matrice.
● Matrici Simili: Due matrici quadrate A e B sono simili se esiste una matrice
invertibile N tale che A=N−1BN. Matrici simili rappresentano la stessa applicazione
lineare rispetto a basi diverse e hanno lo stesso polinomio caratteristico.
● Sistemi di Equazioni Lineari:
○ Un sistema lineare si presenta nella forma compatta AX=B, dove A è la
matrice dei coefficienti, X il vettore delle incognite e B il vettore dei termini
noti.
○ Il sistema omogeneo associato è AX=0 . Le sue soluzioni
formano un sottospazio vettoriale la cui dimensione è uguale al numero di
incognite meno il rango della matrice dei coefficienti (dim S0=n−rg(A)).
○ Teorema di Rouché-Capelli: Un sistema lineare AX=B ammette soluzioni se
e solo se il rango della matrice dei coefficienti A è uguale al rango della
matrice completa [A∣B].
○ Tipi di Soluzioni:
■ Se rg(A)=rg([A∣B])=n (numero di incognite), il sistema ha una unica
soluzione (è un sistema di Cramer).
■ Se rg(A)=rg([A∣B])<n, il sistema ha infinite soluzioni.
■ Se rg(A)=rg([A∣B]), il sistema non ha soluzioni.
○ Struttura delle Soluzioni: L'insieme delle soluzioni S di un sistema non
omogeneo è dato dalla somma di una soluzione particolare xˉ e del
sottospazio delle soluzioni del sistema omogeneo associato S0:
S={xˉ+u∣u∈S0}.
4. Geometria Analitica e Spazio Euclideo
● Vettori Geometrici: Un vettore geometrico è una classe di equipollenza di segmenti
orientati, ovvero segmenti che hanno lo stesso modulo (lunghezza), la stessa
direzione e lo stesso verso. L'insieme dei vettori geometrici V(Σ) forma uno spazio
vettoriale reale.
● Riferimento Cartesiano Ortogonale: Un sistema di riferimento in cui gli assi sono
ortogonali tra loro e l'unità di misura è la stessa su tutti gli assi.
● Prodotto Scalare: In uno spazio vettoriale euclideo (uno spazio vettoriale su R
con un prodotto scalare definito positivo, cioè v⋅v≥0 e v⋅v=0⟺v=0 ). Il
prodotto scalare di due vettori in un riferimento ortonormale si calcola come la
somma dei prodotti delle loro componenti omologhe.
● Norma (Modulo): La norma o modulo di un vettore v è la sua "lunghezza", calcolata
come . Valgono la Disuguaglianza di Cauchy-Schwarz
∣∣v∣∣=v⋅v
(∣v⋅w∣≤∣∣v∣∣∣∣w∣∣) e la Disuguaglianza Triangolare (∣∣v+w∣∣≤∣∣v∣∣+∣∣w∣∣).
● Distanza tra Punti: La distanza tra due punti P0(x0,y0,z0) e P1(x1,y1,z1) è la norma
del vettore differenza: d(P0,P1)=∣∣P0P1
∣∣=(x1−x0)2+(y1−y0)2+(z1−z0)2
● Sfera: L'equazione generale di una sfera con centro (α,β,γ) e raggio r è:
(x−α)2+(y−β)2+(z−γ)2=r2
● Base Ortogonale e Ortonormale: Una base è ortogonale se tutti i suoi vettori sono
a due a due ortogonali (il loro prodotto scalare è zero). Se i vettori sono anche unitari
(hanno norma 1), la base è ortonormale. Il processo di Gram-Schmidt permette di
costruire una base ortogonale (o ortonormale) a partire da qualsiasi base. Le
coordinate di un vettore rispetto a una base ortogonale sono i coefficienti di Fourier.
● Retta nello Spazio:
○ Equazioni Parametriche: x=x0+tl, y=y0+tm, z=z0+tn, dove (x0,y0,z0) è un
punto sulla retta e (l,m,n) sono i suoi parametri direttori (che determinano la
direzione della retta).
○ Equazioni Cartesiane: Una retta è definita dall'intersezione di due piani non
paralleli.
○ Fascio di Piani per una Retta: Data una retta definita dall'intersezione dei
piani π1:f1(x,y,z)=0 e π2:f2(x,y,z)=0, il fascio di piani che contiene la retta è
dato da λf1+μf2=0 (o f1+δf2=0 se λ=0).
● Piano nello Spazio:
○ Equazione Cartesiana: ax+by+cz+d=0, dove (a,b,c) sono le componenti di
un vettore normale (perpendicolare) al piano.
○ Condizione di Parallelismo: Due piani sono paralleli se i loro vettori normali
sono proporzionali. Una retta è parallela a un piano se il prodotto scalare tra il
suo vettore direttore e il vettore normale del piano è zero.
○ Condizione di Ortogonalità: Una retta è ortogonale a un piano se il suo
vettore direttore è proporzionale al vettore normale del piano. Due piani sono
ortogonali se il prodotto scalare dei loro vettori normali è zero.
○ Stella di Piani per un Punto: L'equazione generale di un piano passante per
un punto P0(x0,y0,z0) è a(x−x0)+b(y−y0)+c(z−z0)=0.
● Coordinate Omogenee: Un punto nello spazio euclideo (x,y,z) può essere
rappresentato in coordinate omogenee come [X,Y,Z,T], dove x=X/T,y=Y/T,z=Z/T (per
T=0).
○ Questo sistema permette di includere i punti impropri (o "all'infinito"), che
corrispondono a T=0. Questi punti rappresentano le direzioni delle rette nello
spazio.
○ L'equazione cartesiana di un piano ax+by+cz+d=0 diventa aX+bY+cZ+dT=0
in coordinate omogenee. Il piano improprio è T=0.
○ Vantaggi: Le coordinate omogenee semplificano lo studio di proprietà
geometriche come l'allineamento di punti, la complanarità di punti o rette,
evitando casi speciali per punti all'infinito.
5. Curve e Superfici Algebriche (Coniche e Quadriche)
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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