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Il Partito Nazionale Fascista
(PNF)
• Partito unico dal 1926, struttura
capillare di controllo politico e
mobilitazione ideologica della
popolazione, obbligatoria l’iscrizione
per carriera pubblica.
Il Duce: ruolo istituzionale
• Mussolini deteneva il potere
esecutivo assoluto come Capo del
Governo, Ministro degli Interni, degli
Esteri, della Guerra, dell’Aeronautica
e delle Corporazioni.
La Camera dei Fasci e delle
Corporazioni
• Sostituì la Camera dei Deputati nel
1939, composta da membri nominati
dal Gran Consiglio o rappresentanti
corporativi, senza potere legislativo
autonomo.
Il Senato del Regno sotto il
fascismo
• Rimase formalmente in vigore come
organo monarchico, ma privo di reale
funzione politica sotto il regime
totalitario.
La Monarchia e il fascismo
• Il re Vittorio Emanuele III mantenne
formalmente la sovranità ma delegò i
pieni poteri a Mussolini, senza
opposizione fino al 1943.
Il sistema corporativo:
definizione
• Teoria e pratica economico-politica
fascista che organizzava l’economia
in corporazioni di datori di lavoro e
lavoratori per superare la lotta di
classe.
La Carta del Lavoro (1927)
• Documento programmatico che
sanciva il principio corporativo:
subordinazione degli interessi
economici a quelli della Nazione,
mediati dallo Stato.
Le corporazioni fasciste
• Organi misti di rappresentanza di
lavoratori e imprenditori, controllati
dallo Stato, con funzioni consultive e
di conciliazione nelle vertenze di
lavoro. Il Ministero delle
Corporazioni
• Creato nel 1926, centralizzava le
politiche economiche e del lavoro,
strumento chiave del corporativismo
e del controllo statale sull’economia.
La politica economica
fascista
• Autarchia, battaglia del grano, opere
pubbliche, creazione dell’IRI per
controllo settori industriali strategici,
ma con scarso sviluppo tecnologico.
La repressione politica
• OVRA (polizia segreta), confino
politico, censura totale, Tribunale
Speciale per la Difesa dello Stato
contro antifascisti e oppositori.
L’educazione e la
propaganda
• Scuola e cultura militarizzate, ONB
(Opera Nazionale Balilla) per la
gioventù, Minculpop (Ministero
Cultura Popolare) per la propaganda
capillare.
I Patti Lateranensi (1929)
• Accordi con la Santa Sede:
riconoscimento Stato Vaticano,
risarcimento economico e
Concordato che sanciva il
cattolicesimo religione di Stato.
La politica estera fascista
• Nazionalismo espansionista:
conquista Etiopia (1935-36),
intervento in Spagna (1936-39),
alleanza con la Germania (Asse
Roma-Berlino).
Le leggi razziali del 1938
• Provvedimenti antiebraici che
escludevano gli ebrei dalla vita
pubblica, scuole e lavoro statale,
ispirati dall’alleanza con la Germania
nazista.
La Seconda Guerra
Mondiale
• Ingresso nel 1940 a fianco della
Germania nazista, sconfitte militari,
crollo interno e invasione alleata
portarono alla caduta del regime.
La caduta del fascismo
(1943)
• 25 luglio 1943: il Gran Consiglio
sfiduciò Mussolini, arrestato per
ordine del re; fine del regime fascista
e nascita del governo Badoglio.
Interpretazione storiografica
• Il fascismo fu un regime totalitario,
violento e modernizzatore
autoritario, senza riforme
democratiche o redistributive, basato
su consenso e repressione.