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INTERVENTI APPLICABILI NELLA BONIFICA DEI SITI

Misura di messa in sicurezza (servono a limitare/impedire la dispersione del contaminante (interruzione dei percorsi), non ha rimuovere e fonti di contaminazione). Si dividono in:

Messa in sicurezza d'emergenza: ogni intervento immediato o a breve termine, da mettere in opera in caso di eventi di contaminazione repentini di qualsiasi natura, atto a contenere la diffusione delle sorgenti primarie di contaminazione in attesa di eventuali ulteriori interventi di bonifica.

Messa in sicurezza operativa: l'insieme degli interventi eseguiti in un sito in esercizio atti a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e l'ambiente, in attesa di ulteriori interventi di messa in sicurezza permanente o bonifica da realizzarsi alla cessazione dell'attività. ES Sito industriale contaminato con superamento delle CSR → interventi che limitano la potenziale migrazione di vapori verso l'alto (interruzioni dei

Percorsi di migrazione (temporaneamente) e evitare che i lavoratori vengano impattati. Oppure impedisco l'accesso all'area ai lavoratori per un tempo tale da impedire che questi abbiano degli impatti. Quindi la messa in sicurezza prevede:

  1. Garantire la sicurezza degli operatori sul sito che rimane in esercizio (interventi temporanei)
  2. Garantire il contenimento della contaminazione all'interno del sito
  3. Procedere alla riduzione progressiva della massa di contaminanti all'interno del sito

NB: è diverso dalla bonifica la quale ha come obiettivo il raggiungimento di un valore al di sotto di una CSR calcolata per un uso del sito generico. Invece, con la messa in sicurezza permanente, uso parametri specifici sugli operatori. Se poi voglio fare la bonifica, dovrò rendere il sito idoneo a qualunque attività industriale.

Messa in sicurezza permanente: l'insieme degli interventi atti a isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle

matrici ambientali circostanti e a garantire un elevato e definitivolivello di sicurezza per le persone e l'ambiente. 64La messa in sicurezza operativa e permanente si attuano a partire dal momento in cui sihanno le evidenze del superamento delle CSC, mentre la misura di emergenza si attuaprima dei precedenti due.

Interventi di trattamento e bonifica (intervento sulla sorgente secondaria) sono miratialla rimozione delle fonti di inquinamento e delle sostanze inquinanti nelle matriciinteressate, oppure alla loro riduzione nel suolo, sottosuolo ed acque di falda fino a livelliuguali od inferiori a standard di qualità definiti attraverso apposite procedure sito specifiche(determinazione CSR).

Allegato 3, D.Lgs. 152/2006

Allegato 3: Criteri generali per la selezione e l'esecuzione degli interventi di bonifica eripristino ambientale, di messa in sicurezza (d'urgenza, operativa o permanente), nonché perl'individuazione delle migliori tecniche

dell'inquinamento delle matrici ambientali o al ripristino delle concentrazioni delle sostanze inquinanti entro i valori soglia di contaminazione (CSC) stabiliti per la destinazione d'uso prevista o ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR) definiti in base ad una metodologia di Analisi di Rischio condotta per il sito specifico sulla base dei criteri indicati nell'Allegato 1. Vengono nominate le CSC perché per le acque al confine del sito devono essere rispettate. Inoltre esiste all'interno dell'articolato la possibilità di fare delle procedure rapide/semplificate che prevedono di andare direttamente alle CSC senza passare per le CSR (quindi per sola riduzione a CSC). Interventi di messa in sicurezza Gli interventi di messa in sicurezza sono finalizzati alla rimozionee all'isolamento delle fonti inquinanti, e al contenimento della diffusione degli inquinanti per impedire il contatto con l'uomo e con i ricettori ambientali circostanti. Gli interventi di bonifica e messa in sicurezza devono essere condotti secondo i seguenti criteri tecnici generali: a) privilegiare le tecniche di bonifica che riducono permanentemente e significativamente la concentrazione nelle diverse matrici ambientali, gli effetti tossici e la mobilità delle sostanze inquinanti; b) privilegiare le tecniche di bonifica tendenti a trattare il suolo nel sito, trattamento in-situ e on-site del contaminato, con conseguente riduzione dei rischi derivanti dal trasporto e messa a discarica di terreno inquinato; c) privilegiare le tecniche di bonifica/messa in sicurezza permanente che blocchino le sostanze inquinanti in composti chimici stabili (es. fasi cristalline stabili per metalli pesanti). d) privilegiare tecniche di bonifica che permettono il trattamento e il riutilizzo.nel sito anche dei materiali eterogenei o di risulta utilizzati nel sito come materiali di riempimento. NB Si parla di suolo come porzione insatura! e) prevede il riutilizzo del suolo e dei materiali eterogenei sottoposti a trattamenti off-site sia nel sito medesimo che in altri siti che presentino le caratteristiche ambientali e sanitarie adeguate; f) privilegiare negli interventi di bonifica e ripristino ambientale l'impiego di materiali organici di adeguata qualità provenienti da attività di recupero di rifiuti urbani; g) evitare ogni rischio aggiuntivo a quello esistente di inquinamento dell'aria, delle acque sotterranee e superficiali, del suolo e del sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante odori e rumori (impatto secondario); h) evitare rischi igienico-sanitari per la popolazione durante lo svolgimento degli interventi; i) adeguare gli interventi di ripristino ambientale alla destinazione d'uso e alle caratteristiche morfologiche, vegetazionali epaesistiche dell'area.

j) per la messa in sicurezza privilegiare gli interventi che permettano il trattamento insitu ed il riutilizzo industriale dei terreni, dei materiali di risulta e delle acque estratte dal sottosuolo, al fine di conseguire una riduzione del volume di rifiuti prodotti e della loro pericolosità;

k) adeguare le misure di sicurezza alle caratteristiche specifiche del sito e dell'ambiente da questo influenzato:

l) evitare ogni possibile peggioramento dell'ambiente e del paesaggio dovuto alle opere da realizzare.

Nel progetto relativo agli interventi da adottare si dovrà presentare, infatti, una dettagliata analisi comparativa delle diverse tecnologie di intervento applicabili al sito in esame, in considerazione delle specifiche caratteristiche dell'area, in termini di efficacia nel raggiungere gli obiettivi finali, concentrazioni residue, tempi di esecuzione, impatto sull'ambiente circostante degli interventi; questa analisi deve essere

corredata da un'analisi dei costi delle diverse tecnologie. Le alternative presentate dovranno permettere di comparare l'efficacia delle tecnologie anche in considerazione delle risorse economiche disponibili per l'esecuzione degli interventi. Redigere progetto di bonifica: necessaria analisi comparativa delle tecnologie, e più sono chiare le diverse strategie più siamo bravi sia a sceglierle che a farne un'analisi comparativa. Interventi di messa in sicurezza (MISE, MISO, MISP) I principali tipi di intervento (di interruzione dei percorsi) sono raggruppati in 4 categorie: 1) sistemi di isolamento superficiale (capping) 2) sistemi di isolamento perimetrale 3) sistemi di isolamento del fondo 4) sistemi idraulici di contenimento della falda Sistemi di isolamento superficiale (capping) Sono tra gli interventi di messa in sicurezza di siti contaminati, quali ad esempio le discariche incontrollate, più rapidi ed efficaci e sono volti a: - prevenire o limitareil più possibile l’infiltrazione delle acque meteoriche impattanti edi ruscellamento, al fine di ridurre il percolato (migrazione di contaminanti verso zonedi suolo ancora non inquinate e falde sottostanti)- evitare emissioni di gas nell’atmosfera, soprattutto nel caso di presenza di sostanzetossiche, e prevenire la fuoriuscita superficiale di contaminanti per diffusione capillareattraverso il terreno- consentire il recupero e l’integrazione dell’area degradata con l’ambiente circostanteanche dal punto di vista estetico- offrire maggiore resistenza all'azione erosiva degli agenti atmosferici ed evitarecondizioni climatiche critiche all’ammasso di rifiuti- si basano sulla progettazione e realizzazione di un sistema di copertura superficiale ilpiù delle volte costituito da un sistema multistrato per evitare la penetrazione diacque d’infiltrazione nel corpo del sito da proteggere- si utilizzano sia materiali naturali chesintetici- disponibilità di argille o terreni con elevati tenori di argilla (permeabilità idraulica richiesta < 10^-7 cm sec^-1)- miscele di terreno bentonite- materiali geotessili o geomembrane- manti sintetici impermeabili (PEAD, PVC) Sono sistemi di copertura perfettamente ingegnerizzati. Per ingegnerizzato si intende per esempio in grado di veicolare acqua quando piove oppure per sfruttare azione combinata con piante, drenaggio, impermeabilizzazione, evito con la fisica che raggiunga il suolo sottopiano campagna, uguale per i gas, per esempio mediante sistemi di captazione (es moltosimile a discarica controllata esaurita). ES. Discarica di Gela: intervento tale che si evitasse la migrazione verso la costa per esempio: barriera perimetrale più capping costituito da plastico, dreno, argilla e sopra terreno con impianto fotovoltaico (22.700 pannelli su 20 ettari). 67 Sistema di isolamento perimetrale Servono per il controllo delle acque sotterranee e consistonoacque sotterranee. - realizzazione di barriere verticali impermeabili a monte e a valle della zona contaminata. Queste barriere sono costituite da pannelli o pareti di materiale impermeabile che impediscono il passaggio delle acque sotterranee attraverso il terreno contaminato. Possono essere realizzate utilizzando diversi materiali come bentonite, argilla espansa o membrane sintetiche. - bonifica del sito attraverso l'utilizzo di tecniche di estrazione e trattamento delle acque sotterranee. Queste tecniche prevedono l'installazione di pozzi di emungimento che consentono di estrarre l'acqua contaminata dal terreno e successivamente trattarla per rimuovere le sostanze inquinanti. - realizzazione di sistemi di drenaggio per il controllo delle acque sotterranee. Questi sistemi prevedono la realizzazione di trincee drenanti o pozzi drenanti che consentono di deviare il flusso delle acque sotterranee lontano dalla zona contaminata, evitando così il contatto con il terreno inquinato. - monitoraggio costante delle acque sotterranee per verificare l'efficacia delle misure adottate e intervenire tempestivamente in caso di necessità. È importante sottolineare che la scelta delle tecniche da adottare dipende dalle specifiche condizioni del sito e del tipo di contaminazione presente. È quindi necessario effettuare un'attenta valutazione preliminare per individuare la soluzione più adatta a risolvere il problema.

acque prov

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A.A. 2021-2022
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/25 Impianti chimici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher No-ra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dinamica degli inquinanti e risanamento dei siti inquinati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Paolini Antonio Evangelista.