vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Lezione del 28/09/2024
I due libri che utilizzeremo sono:
- Sadiku - Elements of Electromagnetics, Cambridge University
- Uday - Fondamenti di campi elettromagnetici, Mc Graw-Hill
Lezioni ed esercitazioni
Lezione teoria → MARTEDI'
Esercitazione → GIOVEDI'
È un corso di fondamenti di elettromagnetismo che ha l'obiettivo di erogare i concetti di base di fenomeni elettrici e magnetici statici, ovvero non assumiamo variazioni temporali delle grandezze
Studieremo l'elettromagnetismo a cui noi associamo in modo univoco e assoluto questo aggettivo che è equivalente ad assumere che non ci siano variazioni temporali delle grandezze, ovvero:
STATICO ⇔ d ξ = 0
dt
Quindi partiamo da questa assunzione
Tutti i fenomeni che andremo ad analizzare si basano su questa assunzione, cioè le grandezze in gioco che sono:
- CAMPI ELETTRICI
- CAMPI MAGNETICI
- SORGENTI DEL CAMPO
- ALTRE GRANDEZZE FISICHE CHE SONO CONSEGUENZE AL CAMPO ELETTRICO E AL CAMPO MAGNETICO
Sono tutte grandezze che NON VARIANO NEL TEMPO
La prima parte del corso tratterà:
- Elettrostatica
La seconda parte del corso tratterà:
- Magnetostatica
La terza parte del corso tratterà:
- Elettrodinamica (Cenni)
Come nasce l'elettromagnetismo?
Immaginiamo di partire dal concetto di forza che agisce su una particella carica per introdurre il concetto di campo elettrico.
Ha ampliando il ritrasso... ci viene da chiedere cos’è una carica?
CARICA: sorgente nel campo
Come la possiamo definire in un linguaggio più corretto?
DEFINIZIONE DI CARICA (q):
Supponendo che ci sia un corpo che abbia una certa massa (m). Quando è che si dice che questo corpo ha una carica q? (quindi 'q' è la nostra carica che è associata ad un corpo di massa m)
In matematica si dice che ci sono degli assiomi e poi ci sono diverse teoremi che si ricavano a partire dai postulati.
Anche nel caso della carica dobbiamo avere un assioma, ovvero qualcosa a cui riferirci, il corpo di riferimento
corpo che ha una certa massa m
- massa (m)
- corpo di riferimento (q = 1)
Le unità di misura di queste grandezze sono:
Densità di carica volumetrica:
limΔV→0 Δq/ΔV = dq/dV
[C/m3]
Densità di carica superficiale:
limΔS→0 Δq/ΔS = dq/dS
[C/m2]
Densità di carica lineare:
limΔs→0 Δq/Δs = dq/ds
[C/m]
Esempio:
Prendiamo un sistema cartesiano (x,y,z) e andiamo a disegnare un cilindro.
Il cilindro ha un'altezza lungo z pari a 10 cm ed è caratterizzato da una densità di carica λL pari a 2z.
Stiamo assumendo una struttura filiforme, ovvero la sua altezza è molto più grande del diametro di questo cilindro.
Quindi, possiamo trascurare il diametro rispetto alla lunghezza.
Si estende da 0 fino a 10 cm lungo z.
Quando definiamo Is abbiamo:
Is = dΦs / ds
dΦs = Is ds
Allora qui dobbiamo capire alcune cose
Data questa superficie (disegno a nuvole), se isolo all'interno di questa superficie un elemento infini-tesimo di superficie che chiamo ds ho che la carica contenuta in questo elemento di superficie è datadel prodotto
Rho con S per dsIn formule:
dΦs = Isds
Ma che cos'è Rho con s Cps ?È una funzione.Vediamo che cos'è Is sia dal punto di vista matematico che fisico.Dal punto di vista fisico, la densità di carica superficiale è la densità media di carica per unita disuperficie, cioè quanta carica ho per unita di superficie
E come la rappresento?Is è una grandezza scalare o vettoriale?
GRANDEZZA SCALARE: grandezza che può essere rappresentata o modellata indicando semplicemente un valore(numero)
GRANDEZZA VETTORIALE: grandezza che può essere rappresentata o modellata mediante un vettore(intensità e direzione)
Quindi: le densità di carica sono grandezze di natura scalare, cioè la densità di carica è un modelloscalareNon ho bisogno di una funzione vettoriale per rappresentare la distribuzione di caricaMi è sufficiente una grandezza scalare, quindi ho una funzione
La forza gravitazionale è una forza che agisce a distanza cioè non c’è necessità che i corpi siano a contatto
È proprio questa caratteristica peculiare che porta alla nascita del concetto di campo
Dal punto di vista matematico parliamo di campo quando abbiamo una certa funzione che rappresenta la distribuzione di una certa grandezza fisica nello spazio
Possiamo dire che ciascuno di questi due corpi che abbiamo considerato produce intorno a sé un campo che in questo caso è il campo gravitazionale
Se prendiamo come riferimento il corpo di massa m1, possiamo dire che questo induce nello spazio che lo circonda un campo chiamato psi1, i cioè Ψ1
Questo campo è diretto come -r̂ e ha un’intensità pari a
Ψ1 = -kr̂ . Gm1 / R2
In questo caso sto considerando la sola massa m1, e sto dicendo che questo massa produce intorno a sé un campo che ha questa rappresentazione
Se fosse concentrato al centro di una sfera, sarebbe radiale e uno di questi è proprio il verso ^r, però la forza agisce verso il corpo quindi è -r̂ il versore da considerare
Se è così, possiamo anche dire che considero un primo corpo che produce un certo campo gravitazionale, e su un secondo corpo avente massa m2, agisce la seguente forza
Fg,21 = Ψ1̂ . m2 e ottengo lo stesso vettore di prima
Se abbiamo due corpi: uno di massa m1 e uno di massa m2, i suoi campi di massa m2 agiscono e forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato delle distanze