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CONCLUSIONI:
- il modello conservativo mi diceva che una molecola di DNA replicata sarebbe
risultata come quella precedente + una nuova, quindi nella provetta azoto14
dopo venti minuti mi sarei aspettato una banda uguale a quella in azoto 15 e
una nuova. Questo non succede.
- La semiconservativa invece è quella giusta perché dal DNA avviene il primo
ciclo di duplicazione e risulta che il primo DNA è stato “diviso” e ogni suo
filamento è accoppiato a un nuovo filamento sintetizzato dopo i venti minuti.
Dopo i quaranta minuti c’è stato il tempo per due ulteriori duplicazioni, quindi
i filamenti precedenti ora sono accoppiati con nuovi filamenti sintetizzati più
leggeri
REPLICAZIONE DEI PROCARIOTI
Il DNA comincia ad aprirsi a livello delle origini di replicazione (1 nei
procarioti) caratterizzate da una particolare sequenza. Si forma così una bolla
di replicazione con le forcelle di replicazione. La replicazione procede poi in
entrambe le direzioni.
REPLICAZIONE NEGLI EUCARIOTI
Non esiste un’unica origine di replicazione ma più. I due filamenti di separano
contemporaneamente da tutte le origini, si formano quindi più bolle di
replicazione. A mano a mano che la bolla procede, a un certo punto il pezzo
neosintetizzato si fonde con gli enzimi e si creano due nuovi filamenti.
PROCESSO DI REPLICAZIONE DEL DNA
ELICASI: enzima che consente di separare i due filamenti.
PROTEINE SSBP: proteine che si legano ai filamenti singoli per evitare che i due
singoli filamenti si leghino di nuovo fra loro
GIRASI/TOPOISOMERASI: evita il superavvolgimento positivo che si origina con il
parziale srotolamento della doppia elica
DNA POLIMERASI: enzima in grado di sintetizzare la nuova elica di DNA
PRIMASI: sintetizza gli inneschi di RNA da cui la DNA polimerasi parte a
replicare
DNA POLIMERASI I: rimuove gli inneschi di RNA
DNA LIGASI: lega insieme i frammenti di okazaki
FASI DI DUPLICAZIONE:
1) Le DNA elicasi srotolano la doppia elica. Una volta esposti, i singoli filamenti
legano una serie di proteine, dette proteine leganti il singolo filamento, che li
stabilizzano impedendone la riassociazione nella doppia elica originaria. La DNA
topoisomerasi rilassa il superavvolgimento positivo che si origina con il parziale
srotolamento della doppia elica; può anche promuovere l’introduzione di
superavvolgimenti negativi che favoriscono la separazione dei due filamenti,
facilitando l’interazione con altre proteine coinvolte nella replicazione del DNA
2) La primasi si lega sullo stampo del filamento anticipato e sintetizza un corto
innesco di RNA complementare al DNA stampo.
3) La DNA polimerasi III usa questo innesco per iniziare a sintetizzare il DNA e
aggiunge desossiribonucleotidi alla sua estremità 3'. Per il filamento anticipato è
sufficiente un solo innesco perché poi la sintesi può procedere in modo continuo
in direzione 5'-->3'
4) Viene sintetizzato un innesco di RNA per il filamento ritardato (opposto che
dovrebbe essere sintetizzato 3'-->5', ma la DNA polimerasi sintetizza solo in
direzione 5'-->3'). Sul filamento ritardato (lagging strand) la sintesi del DNA è
discontinua e richiede una serie di inneschi di RNA. La sintesi del DNA procede
a partire dall’estremità 3' di ogni innesco. Si forma quindi un frammento di
Okazaki che si allunga fino a che non incontra il frammento adiacente. A
questo punto l’innesco di RNA viene eliminato dall’azione 5'-->3' esonucleasica
della DNA polimerasi I e sostituito con DNA dall’attività polimerasica dello
stesso enzima (N.B. DNA polimerasi I e DNA polimerasi III sono diverse!!)
6) La DNA ligasi unisce i frammenti di Okazaki adiacenti formando legami
covalenti fosfodiesterici. Nelle vicinanze della forcella di replicazione, quindi,
lavorano contemporaneamente la DNA ligasi, la polimerasi I, la polimerasi III, la
primasi, l’elicasi e la girasi.
I TELOMERI: sono le estremità di un cromosoma eucariotico. Dopo la rimozione
dei primer a RNA dalle estremità dei cromosomi (telomeri), non vi è alcun
gruppo 3’ OH disponibile come punto di inizio per la sintesi di DNA per riempire
l’interruzione e pertanto rimangono delle interruzioni alle estremità dei
cromosomi, che non possono essere riempite. Ne consegue che ad ogni ciclo di
replicazione, il cromosoma si accorcia. Problema dei telomeri interessa le cellule
eucariotiche, che hanno cromosomi lineari e non le cellule procariotiche, il cui
cromosoma è circolare.
I telomeri contengono circa 1000-10000 ripetizioni della sequenza 5’ TTAGGG 3’-
->Queste sequenze non sono codificanti.
Un enzima, detto telomerasi, impedisce la perdita di DNA telomerico,
catalizzando l’aggiunta di sequenze telomeriche. La telomerasi è un enzima cui
sono associate sequenze di RNA. Questo RNA, lungo circa 150 bp, contiene la
sequenza 3’ AATCCC 5’ complementare alla sequenza telomerica ripetuta. L’RNA
associato alla telomerasi serve da stampo per la sintesi della sequenza
telomerica all’estremità del cromosoma.
In genere, nelle cellule somatiche non si trova attività telomerasica o è presente
a livelli molto bassi. L’accorciamento dei cromosomi a seguito della perdita di
DNA telomerico porta all’invecchiamento e poi alla morte della cellula.
I telomeri possono essere un fattore limitante nel determinare la lunghezza
della vita di un organismo. La telomerasi è stata identificata in quasi tutti i
tipi di tumore nell’uomo (oltre il 90%), dove è espressa a livelli elevati. Un
allungamento anomalo del DNA telomerico può permettere alle cellule cancerose,
diventate immortali, di sfuggire ai normali meccanismi di invecchiamento.
Biologia e Genetica Lezione 5 (12/11/24)
MECCANISMI DI DANNO E RIPARO DEL DNA E LORO RUOLO NELLA
CARCINOGENESI
Una sequenza di DNA può subire una modificazione quando vengono copiati
errori introdotti dalla DNA polimerasi durante la replicazione o da agenti
ambientali quali mutageni chimici o radiazioni. Se non corretti, i cambiamenti
possono interferire con le funzioni della cellula [tutti i carcinogeni causano
errori nella sequenza del DNA e quindi il danno al DNA e gli eventi riparativi
sono aspetti importanti nello sviluppo del cancro].
I danni al DNA possono essere riparati da diversi meccanismi. I sistemi di
riparazione procariotici ed eucariotici sono analoghi. Durante la replicazione del
DNA viene commesso circa un errore ogni 107 nucleotidi aggiunti, questi errori
vengono riparati da meccanismi di riparo che abbassano il tasso di errore a
circa una base ogni 10/9 . I meccanismi principali sono:
CORREZIONE DI BOZZE: corregge gli errori man mano che vengono commessi
dalla DNA polimerasi. La Polimerasi ha una capacità di AUTOCORREZIONE,
controlla prima di procedere ad aggiungere nucleotidi. Possiede: attività
polimerasica 5’-->3’ e esonucleasica (degradativa dell’acido nucleico) 3’-->5’. A
seconda della direzione ha una doppia funzionalità.
RIPARAZIONE DEI DISAPPAIAMENTI: provvede a effettuare una scansione del
DNA neosintetizzato correggendo ogni appaiamento sbagliato tra basi.
RIPARAZIONE PER ESCISSIONE: basi anomale formatesi in conseguenza di danni
chimici vengono allontanate e sostituite con basi corrette. L’importanza di tale
meccanismo è quella di evitare la predisposizione ereditaria a certi tipi di
tumore (specialmente al colon) dovuta a una mutazione del gene che codifica
per una delle proteine riparative.
Oltre agli errori durante la replicazione ci possono essere anche altre
circostanze in cui il DNA viene danneggiato. Subisce modificazioni chimiche
(riparate per escissione):
a. depurazione: perdita spontanea di basi puriniche
b. deaminazione: perdita spontanea di un gruppo amminico (citosina si
trasforma in uracile)
c. dimeri di timina: dovuta alle radiazioni solari ultraviolette
MALATTIE DEFICIT DI SISTEMI DI RIPARAZIONE:
a. Ataxia-telangiectasia: disordini neurologici, deficienze immunologiche
b. Sindrome di Cockayne: Sensibilità della pelle alla luce solare; nanismo; ritardo
mentale; invecchiamento precoce
c. Retinoblastoma ereditario: Elevato rischio di sviluppo di tumore agli occhi
d. Xeroderma pigmentoso: Elevato rischio di sviluppo di cancro a pelle, occhi e
lingua in seguito ad esposizione a luce solare.
TRASCRIZIONE DEL DNA
Nell’uomo e negli eucarioti quasi tutto il DNA è contenuto nel nucleo, mentre le
proteine si trovano nel citoplasma. Il processo che porta dal gene alla proteina
è, quindi, indiretto. Il primo passaggio è tramite una molecola di RNA (RNA
messaggero, mRNA) che viene prodotta dal processo di trascrizione. La
trascrizione non copia tutta la molecola di DNA ma un pezzo, corrispondente a
un gene.
Il processo di trascrizione ha analogie con quello di replicazione del DNA:
comincia con la divisione dei filamenti
I ribonucleotidi vengono aggiunti sempre uno alla volta
l’RNA polimerasi non è fedele e compie errori (ma non esiste riparazione)
Il nuovo nucleotide si lega tramite la stessa proteina
ma anche differenze:
nel momento in cui RNA polimerasi sintetizza un nuovo filamento, si sposta e
l’elica su cui è già passato si richiude su se stessa.
uno stesso gene può essere trascritto più volte
trascrizione solo di uno dei due filamenti di DNA (quello che porta
l’informazione importante per produrre RNA--> “promotore” (sequenza
segnale) indica alla RNA polimerasi quale filamento copiare e in che
direzione)
RNA polimerasi è diversa tra procarioti ed eucarioti. Nei procarioti ne esiste
una e negli eucarioti ne esistono 3 (1 trascrive rRNA, 2 trascrive geni
codificati e proteine, 3 trascrive tRNA).
non presenta un sistema di correzione degli errori (perché la creazione di
proteine è un processo così rapido e frequente che la presenza di errori non
ha la stessa entità di un errore nel filamento di DNA + RNA ha vita breve)
RNA POLIMERASI: enzima chiave nella trascrizione è l’RNA polimerasi (I II e
III):
1. Catalizza la formazione dei legami fosfodiesterici della catena di RNA
2. avanza lungo il DNA, svolgendone l’elica quel tanto che basta per esporre una
regione del filamento stampo
3. la catena si allunga in direzione 5’-3’
4. come energia utilizza i legami ad alta energia dei nucleosidi trifosfati
5. riconosce una sequenza (PROMOTORE) a monte del gene (= vicino al 5’) e vi si
lega per iniziare la trascrizione.
6. nei procarioti, una sola RNA polimerasi trascrive: tRNA, mRNA e rRNA
7. negli eucarioti, si hanno tre RNA polimerasi diverse (di tipo uno, due e tre)
Il gene nel DNA presenta d