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DIFFUSIONE SEMPLICE

Chiamata così perché non ha bisogno di proteine canale o carrier che invece sono importanti per

quella facilitata. Le molecole della diffusione semplice passano liberamente attraverso il doppio

strato. Il passaggio avviene secondo gradiente di concentrazione e avviene diversamente

velocemente a seconda del tipo di molecola. I parametri che incidono sulla velocità di trasporto

sono:

 concentrazione, perché maggiore è la differenza di concentrazione e maggiore è la velocità

di trasporto;

 dimensione, perché una molecola più grande farà più fatica ad attraversare il doppio strato

di fosfolipidi;

 lipofilia, perché più una molecola è lipofila cioè più riesce ad associarsi con le code dei

fosfolipidi più sarà veloce il passaggio.

Le molecole vanno dallo spazio con maggior concentrazione a quello con meno concentrazione.

L’equilibrio è dinamico perché quello che entra viene consumato e di conseguenza ne deve

entrare altro.

OSMOSI

Affinché avvenga il trasporto per osmosi abbiamo bisogno di una membrana SEMIpermeabile, che

consente il passaggio del solvente. Nel processo osmotico, dati due recipienti separati da una

membrana semipermeabile, il solvente (acqua) tenderà a passare dal recipiente meno concentrato

a quello più concentrato. ESEMPIO: i globuli rossi devono stare sempre in forma isotonica,

altrimenti avremo lisi o raggrinzimento.

COSA SUCCEDE?

Le molecole d’acqua vanno a formare dei legami a idrogeno

con le molecole polari di soluto creando come un guscio

protettivo, a questo punto la molecola viene trascinata dal

solvente dall’altra parte.

Immaginiamo di mettere un globulo rosso all’interno di una

soluzione. Possiamo distinguere 3 diverse condizioni:

 IPERTONICA la concentrazione del recipiente è

maggiore rispetto a quella del g.r. In questo caso l’acqua all’interno del globulo fuoriesce

svuotandolo e facendolo raggrinzire

 ISOTONICA abbiamo la stessa concentrazione di soluto all’interno dei due recipienti per cui

il solvente resta fermo e di conseguenza anche il soluto. Condizione che potremmo definire

in equilibrio

 IPOTONICA la concentrazione del globulo è maggiore rispetto a quella del recipiente. In

questo caso l’acqua tenderà ad entrare all’interno del globulo, facendolo gonfiare fino a

scoppiare. 15

PLASMOLISI: fenomeno osmotico tipico delle cellule vegetali che immerse in soluzione ipertonica,

riducono il loro volume e il conseguente distacco della membrana plasmatica dalla parete

cellulare. Ciò generalmente causa prima la perdita di turgore e poi la morte della cellula che

Non sarà in grado di riassorbire l'acqua con cui è stata bagnata e mantiene una forma raggrinzita.

DIFFUSIONE FACILITATA

La diffusione in questo caso avviene GRAZIE ALLE PROTEINE presenti sullo strato fosfolipidico,

carrier e canali.

 I CANALI invece sono deputati al trasporto di ioni. La loro particolarità sta nel fatto che essi

sono specifici soltanto per alcuni ioni: per esempio il canale del potassio trasporterà

potassio e così via. Anche per i canali non vale mai un discorso assoluto, ovvero il canale

del potassio trasporta in grandissima quantità il potassio ma può trasportare anche altri

ioni e stessa cosa con gli altri. Ad esempio, nel canale del sodio succede che il potassio è

troppo grande e non riesce a passare e il sodio invece che ha un raggio atomica minore

riesce a passare tranquillamente. Avremo quindi canali per ionio sodio, potassio, calcio,

-

magnesio, protoni (H+), cloro e ioni HCO3 . L’andamento della velocità di trasporto a livello

della diffusione facilitata è maggiore e un esempio è con l’acqua: se quest’ultima dovesse

passare da sola nel doppio strato di fosfolipidi, lo potrebbe fare ma a velocità ridotta;

invece, se c’è un’acqua porina che è un canale per l’acqua, la velocità di trasporto

dell’acqua sarà maggiore. 16

 PROTEINA TRASPORTATRICE (CARRIER) trasporta il soluto da una parte all’altra del doppio

strato fosfolipidico e subisce due cambiamenti conformazionali: assume una prima

conformazione che consente l’ingresso del soluto all’interno della proteina e mediante una

seconda viene rilasciato. È proprio il legame formatosi con il soluto che determina il

cambiamento conformazionale della proteina. Un esempio di diffusione facilitata è il

trasportatore del glucosio. Il glucosio all’esterno della cellula deve essere immagazzinato

all’interno della cellula per poterlo poi trasformare in ATP. Cosa succede? la proteina

trasportatrice del glucosio è una proteina specifica per lo stesso, quindi il glucosio si lega

alla proteina in un sito specifico e la proteina subisce il primo cambiamento

conformazionale, una volta trasportato all’interno la proteina si apre lasciando uscire il

glucosio e subendo il secondo cambiamento conformazionale. Questo tipo di trasporto,

ovviamente, è limitato dal numero di proteine presenti sulla superficie della membrana:

più proteine ci sono più soluto riuscirà ad entrare, viceversa se ci sono poche proteine

risulterà meno veloce. A differenza delle proteine canale in cui ogni proteina favorisce

l’accesso alle molecole di soluto in base alle dimensioni (per cui basterà spostarsi verso la

proteina che fornisce l’accesso alla propria misura), le proteine di trasporto sono più

selettive perché solo il soluto può legarsi a quel determinato sito specifico della proteina

potrà accedere alla cellula. Può capitare che, per determinate condizioni, alcuni canali

siano chiusi, questo ovviamente impedisce ai vari ioni o molecole di entrare. In quali casi i

canali possono essere chiusi? quando, ad esempio, la quantità di quello ione è già

abbastanza elevata. La velocità di diffusione nel trasporto facilitato è maggiore rispetto alla

diffusione semplice (in cui è necessario un certo periodo di tempo affinché le molecole

soluto passino e si distribuiscano) perché è il soluto stesso ad attaccarsi alla proteina. Nella

diffusione facilitata vengono impiegati i carrier; quest’ultimi si trovano in un numero

limitato e una volta che tutti i carrier saranno riempiti con la molecola che devono

trasportare, ulteriori aumenti del gradiente di concentrazione non andranno ad incidere sul

trasporto perché i carrier saranno tutti occupati. Questa condizione è detta saturazione dei

carrier, cioè tutti i carrier sono occupati ed è il motivo per cui anche aumentando il

gradiente di concentrazione la velocità non cambia. Questo discorso vale soltanto per i

carrier, in quanto i canali ionici avendo una velocità di trasporto molto elevata pur

aumentando il gradiente di concentrazione riescono ad aumentare la velocità di trasporto.

In questa fase, nonostante sia un trasporto passivo, vi è dispendio di energia poiché per poter

permettere l’ingresso di molecole attraverso i canali, quest’ultimi cambiano conformazione con

richiesta di energia. L’energia deriva da una reazione termodinamicamente favorevole. Nella

cellula avviene una reazione, l’energia che si ricava da quella reazione serve alle molecole di

diffusione facilitata a cambiare conformazione. È un’energia indiretta perché l’ATP che arriva dai

mitocondri, non si lega direttamente alla proteina trasportatrice ma perché deriva da reazioni

secondarie o movimento dei fosfolipidi. 17

Il TRASPORTO ATTIVO invece può anche contro gradiente di concentrazione utilizzando l’ATP. Può

essere:

 UNIPORTO la proteina trasportatrice consente il trasporto da una parte all’altra della

membrana di una sola molecola (o ione) per volta;

 SIMPORTO la p.t. consente l’entrata o l’uscita contemporanea di due molecole (o ioni)

nella stessa direzione;

 ANTIPORTO la p.t. consente il passaggio contemporaneo di due molecole (o ioni) ma in

direzioni diverse (gli ultimi due vengono definiti trasporto accoppiato).

Tutto questo cambiamento conformazionale avviene grazie all’ATP.

La membrana può essere definita condensatore elettrico (come una qualsiasi superficie carica, un

isolante quasi perfetto). Le cariche sono separate fra esterno e interno e quando abbiamo una

differenza di cariche si crea una differenza di potenziale (una distribuzione diversa di cariche da

una parte e un’altra di una superficie). Solitamente le cellule presentano carica negativa interna

rispetto all’esterno ed è per questo che la membrana viene definita polarizzata, cioè ha una

distribuzione diversa di ioni di molecole con carica elettrica diversa nei due lati;

Chi caratterizza la carica della membrana?

Gli ioni

IL TRASPORTO ATTIVO DIRETTO UNIPORTO

Un esempio è la pompa H+ - ATPasi, la pompa che fa entrare ioni H+ contro gradiente di

concentrazione. Succede che la carica negativa dei fosfolipidi attira questi ioni H+ che si legano a

questa pompa che nel frattempo si lega all’ATP, avviene il cambio di conformazione ed entrano

ioni H+.

Un altro esempio è il trasporto ioni calcio. Il calcio ha una bassa affinità a legarsi al recettore.

Succede che l’ATP dei mitocondri si va a legare al sito della p.t., c’è il gruppo fosfato, quindi, c’è

energia e vi è un cambio conformazionale dei siti di legame per il calcio, per cui può legarsi e

quindi può fuoriuscire. (Ca2+, 2 ioni calcio escono). Il gruppo fosfato non serve più quindi si stacca

e ritorna all’ADP, che si lega e forma nuovamente ATP pronta per essere riutilizzata. Questo

avviene nelle cellule muscolari, durante uno sforzo muscolare poiché la cellula ha bisogno di calcio

per effettuare la contrazione muscolare. Durante la contrazione tutti gli ioni calcio vengono espulsi

dal reticolo endoplasmatico e liberati nella cellula. Durante lo stato di riposo (o recupero) gli ioni di

calcio devono essere di nuovo immagazzinati grazie alla pompa del calcio. La pompa funziona con

l’utilizzo di ATP. 18

Un esempio di TRASPORTO ATTIVO SIMPORTO. Abbiamo un gradiente di concentrazione del

glucosio diretto dall’interno verso l’esterno mentre il sodio è in equilibrio quindi non vi è gradiente

di concentrazione. Accade che a livello di un trasportatore dedicato si legano due ioni sodio

mentre a livello dell’altro trasportatore si lega il glucosio che però ricordiamo è contro gradiente.

Avviene il legame di una molecola di ATP sul trasportatore del sodio e quindi il sodio grazie a

questa energia viene trasportato all’esterno contro gradiente di concentra

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
59 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher urso22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Di Fazio Patrizia Diana.