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REPLICAZIONE BATTERICA S
I batteri si riproducono per SCISSIONE BINARIA -> di tipo B
asessuata dove non avvengono ricombinazioni o crossing over
con creazione di cloni M
as
I plasmidi sono l’unico componente di variabilità genetica e
spesso sono portatori di vantaggi selettivi per il batterio
immunoresistenza
➜
Gli ANTIBIOTICI BETA-LATTAMICI (penicillina) sono una
famiglia di antibiotici costituito da un anello beta-lattamico
(definito farmacoforo) -> attaccano enzima coinvolto nella sintesi
di peptidoglicano, la transpeptidasi β-
I fattori R che conferiscono ai batteri la resistenza ai
β-lattamasi
lattamici, codificano per speciali molecole denominate
β-lattamico
che idrolizzano il legame Human microbiot
MICROBIOTA
È definito come l'intera popolazione batterica, virale e micetica
contenuta nell'organismo dell'uomo. Vengono inizialmente acquisiti
con il parto e la tipologia di batteri del microbiota umano si
correla con i vari stadi di sviluppo
-> eventuali variazioni vengono indicate come disbiosi che
concorrono a infiammazioni, epatopatie, patologie autoimmuni,
Parkinson, Alzheimer in quanto ci allontaniamo dall’omeostasi.
Alla nascita i bifidobatteri sono in grande quantità con un picco
durante crescita infantile che con il corso degli anni diminuiscono
facendo posto ad altri -> parto cesareo da già deficit (allergie,
colon irritabile) (integratori durante cura antibiotica)
8 Microbiota: organismi presenti nell’organismo
Microbioma: genomi, metaboliti del microbiota
C’è una reciproca influenza tra cervello e microbiota batteri e segnali intestinali modificano
➜
l’attività celebrale e in modo opposto il cervello tramite segnali chimici è in grado di modificare
l’equilibrio batterico.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per evitare la disbiosi (probiotici, fermenti lattici,
trapianto fecale)
EUCARIOTI
Il passaggio dai procarioti agli eucariote è dovuto a una priomrdiale simbiosi dove un procariote
più grande ha fagocitato uno più piccolo generando vantaggio reciproco ->
TEORIA ENDOSIMBIONTICA: mitocondri e cloroplasti (cianobatteri) considerati dei batteri
inglobati in cellula più grande in quanto hanno DNA proprio e hanno ribosomi simili a quelli dei
batteri -> DNA circolare, doppia membrana (indizio della antica fagocitazione)
GENOMA MITOCONDRIALE UMANO
È estremamente compatto, rRNA simile a quello batterico, geni privi di introni;
fra gene codificante per catena polipeptidica e il successivo ci sono geni codificati per tRNA;
Lo ereditiamo esclusivamente per linea materna (mitocondri colletto dello spermatozoo rimane
fuori dallo zigote)
PATOLOGIE MITOCONDRIALI = ereditabili sia da figli maschi che femmine
• Encefalomiopatie, Neuropatia ottica di leder, Retinite pigmentosa
• Neuromiopatie, Epilessia Mioclonica con Fibre rosse sfilacciate
La cellula ha dovuto sopperire alla capacità di scambio che si diminuiva man mano che
aumentava il volume -> compartimentazione interna
PROTISTI / PROTOZOI
Presentano compartimentazione cellulare, possiedono organelli, nucleo delimitato da membrana,
eterotrofi e autotrofi, molti acquatici, alcuni sono patogeni, alcuni pluricellulari non tutti
Plasmodium: protozoo patogeno
unicellulari. (malaria)
DELLA MALARIA: è un organismo patogeno che necessita
➜PLASMODIUM
di due organismi vettori (zanzare femmine infette), bisogna interrompere la
catena di riproduzione:
Si replicano tramite le spore (geneticamente uguali) dove la
gametogenesi avviene nella zanzara e nell’uomo arrivano gli
P. falciparum
sporozoiti; nel fegato maturano diventando merozoiti e nutrendosi
dei globuli rossi diventano gametociti che poi verranno trasmessi ad
un altra potenziale zanzara che chiude il ciclo vitale Globuli rossi parassitati da P. falciparum
LAMBLIA: protozoo parassita intestinale che vive in ambiente acquoso; entrano nel
➜GIARDIA
nostro sistema intestinale dove diventano trophozoiti molto resistenti che il sistema immunitario
fatica a sopperire (bastano poche decine di cisti)
9 Giardia la
CELLULE UMANE
Costituite da molto differenziamento e specializzazione, le loro
dimensioni variano da poco più di un procariota (eritrociti) a cellule
lunghe nell’ordine del metro (neuroni); la maggior parte sono sono
visibili al microscopio ottico (1-100um).
IL CITOSCHELETRO
Sostiene tutti gli organelli cellulari, se alterato può arrecare danni e
la degenerazione cellulare; è una rete di filamenti che si estende per
tutto il citoplasma:
Microfilamenti: costituiti da Actina, sono i più grandi e hanno un
• ruolo fondamentale nel movimento degli organuli, nella
locomozione e nel movimento dei cromosomi
Filamenti intermedi: costruiti da subunità fibrose, proteine filamentose che formano una
• struttura reticolare (trabecole); sono insolubili nel citosol e molto stabili, sono l’impalcatura
di tutto il citoscheletro
Microtubuli: sono i piu grandi, costruiscono cilindretti di tubuline che hanno lo scopo di
• Citoscheletro
muovere i vari organelli nella cellula e il cromosoma in fase di replicazione (consumo di
molta energia)
NUCLEO
È il centro di controllo della cellula delimitato da due membrane porose che controllano l’entrata
6
e l’uscita delle molecole dal nucleo. Qui si trovano i cromosomi, che contengono il DNA cellulare,
3
separati dal resto della cellula da un involucro membranoso. In realtà, l'involucro che avvolge il
nucleo è costituito da due membrane; alla membrana interna è addossata la LAMINA NUCLEARE
la quale presenta una rete fibrosa di filamenti proteici in caso di mutazioni di tali proteine si
➜
può incorrere in distrofia o invecchiamento precoce nel soggetto (Progerie, Sammy Basso)
All’interno del nucleo vi è la MATRICE NUCLEARE: sottile trama reticolare di fibre proteiche
assimilabile al citoscheletro. 10
RETICOLO ENDOPLASMATICO
Insieme di canali tubulari, reticoli, vescicole, che
traggono origine dalla membrana esterna del Reticolo endoplasmatico
nucleo; lo spazio intercluso dal RE è detto lume. Si
divide in
• RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO =
specializzazioni delle vie metaboliche
lipidiche e sintesi di steroidi, non avviene
alcuna modificazione o sintesi delle
strutture proteiche; è inoltre responsabile
dell’inattivazione detossificazione della
cellula dai farmaci
• RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO =
presenza dei ribosomi (se non impiegati nella
sintesi si trovano scomposti in due subunità
maggiore e minore) coinvolti nella sintesi di 9
proteine di membrana, coinvolto nello
smistamento dei vari prodotti proteici
APPARATO DEL GOLGI
Accoglie e secerne vescicole provenienti dal suo versante cis, quindi dal reticolo endoplasmatico;
ingloba le vescicole di trasporto e quelle che daranno origine ai lisosomi; è un reticolo appiattito
con presenza di enzimi che permettono la modificazione post trascrizionale e le vesciole di
trasporto vengono portate alla membrana citoplasmatica e al loro rilascio.
PEROSSISOMI
puliscono la cellula dai prodotti tossici costruiti da una membrana con enzimi idrolitici (catalasi =
eliminano perossido idrogeno dei processi metabolici) che producono elementi innocui. nelle
cellule del fegato e del rene, diverse sostanze tossiche che entrano nel torrente sanguigno sono
degradate nei perossisomi producendo prodotti innocui.
LISOSOMI
Sono la sede della digestione cellulare, contengono proteine come le idrolasi acide (proteasi,
nucleasi, glicosidasi, lipasi) che distruggono elementi cellulari disfunzionali (proteine, organelli
Autofagia
usurati)
1. FAGOCITOSI: fondono lisosoma e vescicola inglobando contenuto e successiva
Autophagy-related proteins
digestione di questo da parte degli enzimi lisosomiali; cellule del sistema immunitario
Proteine ATG sono richieste
ATG5 attivare il processo dell’autof
come i fagociti o i macrofagi. ATG7
ATG12
2. AUTOFAGIA: i
mportante processo di
brandello di
salvaguardia della sopravvivenza e membrana
funzionalità cellulare poiche’ consente il
derivante da
RER, o Golgi, autophagosome
turnover (ricambio) dei vari organelli;
o membrana
plasmatica
protegge la cellula da elementi inutilie/o lysosome
disfunzionali. E’ finemente regolata e phagophore
controllata da varie vie di segnalazione
cellulare Coinvolgimento delle ATG
➜ 11
(autophagy-related proteins) che attivano il processo di autofagia
MITOCONDRIO
È la centrale energetica della cellula in quanto al suo interno avviene la catena degli elettroni
della respirazione cellulare; costituito da doppia membrana, creste membranose introflesse e
presenza di ribosomi liberi.
MEMBRANE CELLULARI
Coinvolte in: Membrana biologica
• Contorno e barriera di permeabilità
(controllo entrata e uscita);
• Organizzazione e localizzazione
funzione necessarie alla cellula
specializzata;
• Processi di trasporto (trasporto attivo,
pompe ioniche, diffusione facilitata);
• Rilevamento del segnale o recettori
cellulari (proteine di membrana che
hanno affinità con certi composti che
da istruzioni alla cellula o
riconoscimento cellula nel tessuto);
• Comunicazione cellula cellula con
GIUNZIONI CELLULARI (comunicanti 21
permettono diffusione rapida,
occludenti)
Nella membrana troviamo diversi tipi di proteine:
Proteine monotropiche: immerse nello strato
➜
fosfolipidico e con una testa esposta; proteine
monopasso con entrambe le facce fuori
attraversando integralmente lo strato
fosfolipidico; proteine multipasso dove la catena
polipeptidica attraversa lo strato più volte con più
teste esposte ambo i lati ecc. glicoproteine e
glicolipidi rivolte verso esterno perché utili per il
riconoscono la cellula (gruppo sanguigno)
Modello a MOSAICO FLUIDO = sia fosfolipidi che proteine di membrana hanno un certo grado di
mobilità dato dalle molecole -> flipflop: il fosfolipide ruota di 180 gradi, piegamento code
PROTEINE di MEMBRANA
idrofobiche; il colesterolo nella membrana riduce la mobilità a temperature moderate e a
temperature basse impedisce la solidificazione della stessa; 22
La fusione cellulare rivela la mobilità delle
proteine di membrana
Esperimento con eterocarionte (ha rivelato la motilità delle proteine di Fusione di una cellula murina con una
cellula umana. Le due cellule sono state
marcate con anticorpi a diversa
membrana) Le due cellule sono state marcate con anticorpi a diversa fluorescenza diretti contro proteine di
membrana. La cellul