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Estratto del documento

Gli attributi della relazione R sono:

- gli attributi dell'entità E (tutti not null, tranne quelli con cardinalità (0, 1))

- gli attributi derivanti dall'accorpamento di ER-relazioni in R, per ogni ER-relazione Q accorpata in R vengono aggiunti ad E come attributi:

  • le chiavi primarie delle relazioni che corrispondono alle altre entità che partecipano a Q
  • gli eventuali attributi della ER-relazione Q

- Una ER-relazione Q viene accorpata in R quando uno o più ruoli di Q partecipano all'identificatore principale (esterno) di E -> in questo caso E partecipa a Q con cardinalità (1, 1), ed inoltre E è l'unica entità per cui un ruolo di Q partecipa all'identificatore principale esterno, altrimenti ci sarebbe un ciclo di identificazione principale esterna

- La chiave primaria di R è determinata in base all'identificatore principale di E

- se interno, formato dagli

attributi di R E○ altrimenti formato da proprietà derivanti dall’identificazione esterna• Gli altri vincoli di identificazione di E verranno tipicamente tradotti in vincoli di chiave (non primaria) su R E• A seconda dei casi, possono essere necessari ulteriori vincoli (in particolare, vincoli di foregn key per rappresentare la partecipazioneobbligatoria della entità alle relazioni)

Consideriamo per ora un’entità per cui non si effettua accorpamento di relazioni (in particolare, un’entità che non ha identificatori esterni).

• L’entità si traduce in una relazione dello schema relazionale • Gli attributi della relazione corrispondente all’entità sono quelli dell’entità; ○ se un attributo è opzionale diventa un attributo della relazione che può assumere valore nullo (nella nostra notazione per loschema logico, tali attributi sono indicati con *) ○ altrimenti

l'attributo non può assumere valore nullo• L'identificatore principale dell'entità si traduce nella chiave primaria della relazione• Gli altri identificatori interni si traducono in chiavi della relazione• Ricordarsi dei vincoli esterni per identificatori opzionali correlati (derivanti da attributi composti opzionali)Teoria Pagina 70

Consideriamo il caso in cui una ER-relazione R è parte dell'identificatore principale esterno di un'entità E con ruolo U, e in tutti gli altri ruoli di R la cardinalità è (0, n).• La ER-relazione R viene accorpata nell'entità E:○ Questo significa che tutti gli attributi della ER-relazione e le chiavi primarie delle altre entità partecipanti diventano attributi della relazione che corrisponde all'entità E○ Tali chiavi primarie contribuiscono (insieme agli eventuali altri attributi che formano l'identificatore principale di E)

allachiave primaria della relazione RE.• Si noti che eventuali altri identificatori dell’entità in cui la relazione è stata accorpata si traducono in vincoli di chiavesull’entità.

Studente (Matricola, DataNascita, RedditoFamiliare*, CF, Università)

foreign key: Studente [Università] Università [codice]

Università (codice, Città)

Teoria Pagina 71

Altri casi di traduzione diretta con accorpamentogiovedì 1 dicembre 2022 13:00

Consideriamo il caso in cui una ER-relazione R è parte dell’identificatore principale esterno di un’entità E con ruolo U, ed in alcuni deglialtri ruoli di R la cardinalità è (1, n).

• La ER-relazione R viene accorpata nell’entità E in modo analogo al caso 1

• Ma in questo caso, per ogni ruolo U con cardinalità (1, n), si aggiunge un vincolo di inclusione tra la chiave primaria dell’entitàcorrispondente al ruolo U

E l'attributo (o gli attributi, se la chiave è composta) di E corrispondente ad U.

Consideriamo il caso in cui una ER-relazione R è identificatore principale esterno (non "parte" di identificatore) di un'entità E con ruolo U, ed in alcuni degli altri ruoli di R la cardinalità è (1, n).

  • La ER-relazione R viene accorpata nell'entità E ed opportuni vincoli di inclusione riflettono la cardinalità minima pari ad 1, in modo analogo ai casi 1 e 2.
  • La differenza è che in questo caso la chiave primaria di E non comprende attributi di E.

Consideriamo il caso in cui una ER-relazione R è identificatore principale esterno di un'entità E con ruolo U, e in alcuni degli altri ruoli di R la cardinalità massima è 1.

  • Si noti che in questo caso R è l'identificatore principale (non "parte" di identificatore) di E.
  • La ER-relazione R viene

accorpata nell'entità E in modo analogo ai casi precedenti, ma in questo caso la chiave primaria della relazione che rappresenta E deve essere scelta tra le chiavi primarie delle altre entità coinvolte in R i cui ruoli hanno cardinalità massima 1.

Consideriamo il caso in cui una ER-relazione R è identificatore principale esterno (non "parte" di identificatore) di un'entità E con ruolo U, in alcuni degli altri ruoli di R la cardinalità è (1, 1), ed R ha uno o più identificatori, magari costituiti anche da attributi.

  • La ER-relazione R viene accorpata nell'entità E, in modo analogo ai casi 1, 2 e 3.
  • Scegliamo G come chiave primaria di E
  • La differenza è che in questo caso la tabella E ha chiavi in più (nel caso qui sotto la chiave F, D), che provengono dagli identificatori di R Teoria Pagina 72

Un caso importante di ER-relazione che è identificatore principale

esterno di un'entità è quello derivante dalla ristrutturazione di una relazione ISA o di una generalizzazione nello schema ER originale. • La traduzione della parte di schema ER che si ottiene dalla ristrutturazione di E ISA F corrisponda ad aggiungere agli attributi della tabella E la chiave primaria della tabella F, ed a rendere tali attributi anche chiave primaria della tabella E. • Il vincolo derivante dall'ISA dello schema ER originario diventa quindi un vincolo di foreign key dello schema logico. • Ogni ER-relazione Q dello schema ER che non è stata accorpata al passo precedente viene tradotta in una relazione R dello schema relazionale. Q • Gli attributi della relazione R sono: Q○ gli attributi della ER-relazione Q ○ le chiavi primarie delle entità che partecipano alla ER-relazione Q • La scelta della chiave primaria di R è basata sull'identificatore principale di RQ Q • Gli altri identificatori essenzialidi R danno luogo a vincoli di chiave (non primaria) su RQ Q. Le tipizzazioni delle componenti di Q, per ogni ruolo, con le entità partecipanti divengono in R vincoli di foreign key verso le relazioni cheQcorrispondono alle entità partecipanti. A seconda dei casi, possono essere necessari ulteriori vincoli, in particolare, vincoli di foreign key o di inclusione per rappresentare la partecipazione obbligatoria delle entità alla relazione o relazioni ISA con altre ER-relazioni. Consideriamo il caso di ER-relazione R che non è stata accorpata ad alcuna entità, ed in cui l'unico vincolo di identificazione sia quello implicito. La ER-relazione si traduce in una relazione. Gli attributi della relazione sono quelli della ER-relazione, più le chiavi primarie delle relazioni corrispondenti alle entità partecipanti (per ogni ruolo). La chiave primaria è determinata dall'identificatore principale della

ER-relazione.

  • Ovviamente, poiché l'identificatore principale è quello implicito, la chiave primaria della relazione sarà data dalle chiavi primarie delle entità partecipanti
  • Si definiscono vincoli di foreign key dalla relazione verso le entità partecipanti per dar conto dei vincoli di tipizzazione nello schema ER

Teoria Pagina 73

Nello scegliere per una relazione il nome di un attributo che rappresenta la chiave primaria di un'entità che partecipa alla relazione, può essere opportuno utilizzare il nome del ruolo con cui l'entità partecipa alla relazione (invece del nome che l'attributo ha per l'entità).

Consideriamo ancora il caso di ER-relazione R che non è stata accorpata ad alcuna entità, ed in cui l'unico vincolo di identificazione sia quello implicito.

  • Un vincolo di cardinalità minima 1 per la partecipazione di un'entità (in un ruolo)

alla relazione si traduce in un vincolo di inclusione dall'entità verso l'attributo (o gli attributi) corrispondenti a quel ruolo nella relazione.

Il vincolo di inclusione non è in generale di foreign key

Teoria Pagina 74

Altri casi di traduzione diretta di ER-relazione

mercoledì 7 dicembre 2022 15:00

Consideriamo il caso di ER-relazione R che non è stata accorpata ad alcuna entità, ed in cui il vincolo di identificazione principale non sia quello implicito.

L'identificatore principale della ER-relazione determina la chiave primaria della relazione -> Se l'identificatore principale della relazione è costituito da una sola entità e se tale l'entità ha anche cardinalità minima 1, il vincolo di inclusione corrispondente diventa in realtà un vincolo di foreign key.

Gli identificatori di relazione che non sono principali si traducono in vincoli di chiave per la

relazione.

  • Il ruolo F della ER-relazione R è identificatore dell'entità F, che equivale alla condizione che tutti i ruoli di R diversi da F formano un identificatore derivato per R.
  • In questo caso quest'ultimo identificatore è stato scelto come identificatore principale di R.

Una ER-relazione derivante da ISA che non è stata accorpata (perché l'identificatore principale dell'entità che era figlia nello schema ER originario non è quello esterno) si traduce tenendo conto dell'identificatore principale della relazione (che in questo caso sappiamo deve essere indicato).

Teoria Pagina 75 un vincolo di identificazione non principale esterna per una entità E diventa un vincolo esterno (cosiddetto "di join") che riguarda sia l'entità E sia la relazione che partecipa all'identificazione.

Questi sono i vincoli più rilevanti da considerare nella traduzione:

  • Vincoli not

null per gli attributi obbligatori

Vincoli di interdipendenza di valori nulli (provenienti da attributi composti opzionali), formulati come vincoli di tupla

Dettagli
A.A. 2022-2023
80 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annalucia.lamacchia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi di dati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lenzerini Maurizio.