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CURVA DI ROGERS
La curva di Rogers si è trasformata in uno squalo: ora si
acquista e si abbandona una tecnologia molto
rapidamente.
Da cinque a due fasi: complici le nuove tecnologie, le
fasi della curva di adozione dell’innovazione si stanno
evolvendo, trasformando il modello previsionale in una
curva “a pinna di squalo”, dove un’innovazione è molto più
rapida nel nascere, diffondersi, arrivare al suo apice e scemare
fino ad essere abbandonata. L’onda lunga a campana si riduce
così a due picchi variabili e diversi tra loro, dove gli innovatori,
i primi acquisitori e la maggioranza precoce s’intersecano con
la maggioranza tardiva e i ritardatari. Il che significa che
oggigiorno un’innovazione può esplodere e morire anche nel
giro di mesi.
RITARDO DELLA DIFFUSIONE
Mancanza del bene complementare che serve per diffondere l’innovazione (es: diffusione macchine elettriche
ma mancano le colonnine per ricaricarle).
Perché?
1. Dipende dalla complessità delle informazioni necessarie che sono alla base della nuova tecnologia e
necessarie per sfruttarle al meglio;
2. Alcune conoscenze necessarie per sfruttare a pieno la nuova tecnologia derivano dall’esperienza.
IMPORTANZA DELLE TECNOLOGIE COMPLEMENTARI
Il principio della continuità tecnica induce l’impresa a dirigere gli sforzi innovativi verso nuovi processi e prodotti
che riducono il salto tecnico rispetto alle tecniche esistenti, favorendo quelle innovazioni che possono far uso di
beni complementari già disponibili sul mercato che sono compatibili e si possono integrare con le infrastrutture
esistenti.
Un’impresa che non dispone delle capacità di produzione o delle competenze necessarie per realizzare e rendere
accessibile al mercato un’adeguata gamma di beni complementari oppure che non possieda il fabbisogno
finanziario per acquisire rapidamente tali capacità, dovrebbe incoraggiare la produzione collettiva di beni
complementari, attraverso una strategia di apertura tecnologica e l’adozione di differenti forme di sponsorship a
sostegno di operatori esterni.
LIMITI DELLA DIFFUSIONE
Ci sono fattori che tendono a ritardare l’adozione delle innovazioni:
1. Il grado di incompatibilità di un’innovazione con i processi produttivi esistenti;
2. La possibilità che importanti miglioramenti modificheranno l’innovazione, riducendone i vantaggi di
adozione.
SWITCHING COST DELL’ACQUIRENTE
Ovvero quanto un consumatore è propenso ad investire il tempo per capire come funziona per passare dal vecchio
al nuovo.
GLI STRUMENTI DI APPROPRIABILITA’
Gli strumenti di appropriabilità utilizzati da un’impresa rappresentano un indicatore dei vantaggi competitivi che
può̀
caratterizzano la stessa impresa. Infatti, il vantaggio competitivo di un’impresa rispetto alle concorrenti
essere connesso con:
• il monopolio di un dato brevetto;
• la padronanza di una tecnologia tenuta segreta;
• il vantaggio temporale connesso alla lunghezza dei tempi di apprendimento dei concorrenti; 2
• la padronanza di competenze complementari interne;
• la continua innovazione o un più veloce processo innovativo;
• la solidità dei servizi post vendita e della rete di distribuzione.
Per appropriabilità si intende la capacità dell’impresa di sfruttare i benefici derivanti dall’innovazione, bloccando
l’imitazione da parte dei concorrenti, sfruttando ad esempio i BREVETTI: ovvero un contratto tra Stato e privato
che garantisce un monopolio temporaneo a favore dell’inventore. L’innovatore è costretto a descrivere
analiticamente le caratteristiche dell’innovazione, ma i concorrenti non possono usarla. Essi posso però: imitare
l’innovazione o creare una nuova innovazione.
I DIRITTI DI PRORIETA’ INTELLETTUALE
Brevetti, marchi, copyright sono metodi di protezione della proprietà intellettuale, predisposti per la tutela delle
innovazioni
• Marchi: proteggono parole o simboli
• Copyright: proteggono il diritto d’autore
BREVETTI
Ha validità solo nei Paesi in cui è stato depositato o esteso.
Protegge le innovazioni. Il brevetto è un titolo di proprietà a tutela dell’inventore, concede il diritto esclusivo di
realizzare l’innovazione.
I requisiti affinché una innovazione possa essere brevettabile sono:
• la novità (innovazione nuova nel mondo, nessuno la conosce se non l’inventore);
• l’originalità (l’invenzione non può essere banale);
• l’applicabilità industriale (l’invenzione dev’essere utilizzabile industrialmente, realizzabile e ripetibile).
Ha durata 20 anni dal deposito presso l’ufficio brevetti. L’ente
presso il quale si presentano le domande di brevetto
internazionale (PCT) è la WIPO: Organizzazione Mondiale Della
Proprietà Intellettuale.
• Brevetto Europeo tradizionale: chi ha ottenuto un
brevetto europeo può scegliere di nazionalizzarlo solo in
alcuni Paesi di suo interesse, riducendo così i costi.
• Brevetto Europeo Unitario: si ottiene un brevetto valido
in tutti i 25 Paesi dell’Unione Europea che hanno aderito
a tale Brevetto, con il vantaggio di dover seguire un solo
iter di registrazione e un solo pagamento. Viene concesso
dall’Ufficio Europeo Brevetti. Il Brevetto è tradotto in tre
lingue: inglese, francese, tedesco.
TIPOLOGIE DI INVENZIONI
• Invenzioni di prodotto: hanno per oggetto un nuovo prodotto materiale (nuova macchina).
• Invenzioni di procedimento: ha per oggetto un nuovo processo di fabbricazione di un prodotto.
• Invenzione d’uso: ha per oggetto un materiale già esistente ma utilizzato con applicazione differente. In
tale ambito si colloca il brevetto di secondo uso farmaceutico, vale a dire l'uso di una sostanza già nota
quale medicamento, di cui si chiede la tutela brevettuale, per la cura di differenti malattie.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La descrizione deve mettere in risalto il problema che vuole risolvere l’invenzione e i vantaggi che offre, devono
essere descritte tutte le caratteristiche tecnico-descrittive, il funzionamento e la rivendicazione, ovvero indicare
quali elementi si intende proteggere.
RILASCIO E PROCEDURA BREVETTO IN ITALIA
La domanda di brevetto viene depositata presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), viene effettuato un
esame formale per verificare che la domanda sia stata eseguita correttamente e non viene effettuata una
valutazione di merito. Dopo vengono validati e diventano brevetti, possono essere “invalidati” a seguito di
opposizione dei concorrenti. 3
PROCEDURA:
1. Deposito domanda;
2. Pagamento tassa di deposito;
anteriorità̀
3. Ricerca di da parte dell’European Patent Office (EPO) ed emissione del relativo Rapporto di
ricerca, consegnato dall’EPO all’UIBM entro 9 mesi dalla domanda;
4. Esame della domanda e del Rapporto di ricerca da parte dell’UIMB;
5. Rilascio brevetto italiano è possibilità di estensione con domanda europea.
Il brevetto può essere richiesto per uso proprio, cessione di diritto o concessione di licenza.
RICERCA E SVILUPPO
L’attività di Ricerca e Sviluppo (R&S) rappresenta un’attività organizzata e formalizzata da parte delle imprese e
di altre organizzazioni (Università o Centri di Ricerca) con la finalità di sviluppare invenzioni e innovazioni.
Come indicatore tecnologico la R&S include le risorse umane e finanziarie destinate alla ricerca scientifica da parte
di entità pubbliche e private.
• La ricerca di base è finalizzata all’ampliamento della conoscenza scientifica e non è orientata ad un preciso
obiettivo se non quello di acquisire una conoscenza migliore (pure basic: l’investigante sceglie il campo
da investigare; oriented basic dov’è l’ente per cui lavora a scegliere il campo di ricerca).
• La ricerca applicata utilizza conoscenze scientifiche e genera nuove conoscenze tecnologiche per la
creazione di nuovi prodotti o processi.
• Lo sviluppo consiste nella effettiva realizzazione di un nuovo prodotto o processo.
• RICERCA & SVILUPPO: attività di applicazione pratica delle conoscenze fornite dalla ricerca per la
realizzazione effettiva di nuovi prodotti o processi o il miglioramento di quelli già esistenti.
PARADOSSO EUROPEO
Il paradosso è l’incapacità dell’Europa di trasformare la conoscenza scientifica in opportunità imprenditoriale.
Questo perché la creatività scientifica si è andata disaccoppiando nel tempo con la creatività tecnologica.
I brevetti conseguiti sono considerati un indicatore della creatività tecnologica di un sistema di ricerca.
INDICATORI DI INNOVAZIONE
Il Quadro valutativo dell’Unione dell’innovazione su 25 indicatori raggruppati in 3 gruppi:
1. Elementi abilitanti: ovvero gli elementi fondamentali che rendono possibile l’innovazione (risorse umane,
finanziamenti, aiuti...);
2. Attività delle imprese: che mostrano gli sforzi compiuti dalle imprese europee per l’innovazione
(investimenti, patrimonio intellettuale...);
3. Risultati: che mostrano come ciò si traduce in effetti positivi sul sistema economico.
Sulla base dell’Indice sintetico dell’innovazione abbiamo 4 gruppi di Paesi innovatori:
1. Leader innovatori: rappresentano un rendimento innovativo nettamente superiore alla media dell’UE à
Danimarca, Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito e Lussemburgo.
2. Innovatori forti: rendimento innovativo è superiore o vicino alla media dell'UE Belgio, Francia,
àAustria,
Germania, Irlanda e Slovenia.
3. Innovatori moderati: rendimento innovativo è inferiore alla media dell’EU Italia, Grecia, Spagna e
à
Polonia.
4. Innovatori modesti: rendimento innovativo ben inferiore alla media dell’EU Bulgaria e Romania
à
EIS
Il quadro EIS 2021 distingue 4 tipi di indicatori:
1. “Condizioni quadro” individua i principali motori del rendimento innovativo all'esterno delle aziende e
comprende tre dimensioni dell'innovazione: Risorse umane, Sistemi di ricerca attraenti e Ambiente
favorevole all'innovazione.
2. "Investimenti" individua gli investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione e si articola in
tre dimensioni: Finanziamenti e aiuti, Investimenti delle aziende e uso delle tecnologie dell’informazione.
4
3. "Attività di innovazione" riguarda le attività innovative a livello di impresa, rag