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Calcolo dell'accelerazione totale e delle tensioni
Sommo le due equazioni e trovo l'accelerazione totale:
FF →= (3.46)a a+m m MBA
Passo ora a calcolare T:
m B ·= (3.47)T FM
Se <• il corpo si muoveT F,>• corpo è fermoT F,il 65
CASO 3
Carrucola che ruota
Condizioni:
′ =T T =T cost ̸ = 0mTensione diretta lungo il filo Figura 3.35
̸ ̸= =• 0, 5m T TBA66
̸ · ̸= = + = =• 0, 0m F T f T f m aBf f A fcon • ,forza che il filo esercita suT mA A• ,forza che il filo esercita suT mB B
La forza che la massa esercita sul filo è oppostaFigura 3.36
̸ → ̸ ̸= = =0eTT f T f R TB BA A
Forze su A · −= = (3.48)R m a F TA A A
Forze su B ·= = (3.49)R m a TB B B
Forze sul filo · −= = (3.50)R m a T TBf f A
Sommo le 3 equazioni e ricavo l'accelerazione che corrisponde alla (3.46), mentre per trovare le due tensioni sostituisco in (3.49) la(3.46) e trovo la
tensione su BmB ·=T FB M 67
Sostituisco la (3.46) nella (3.50) e trovo la tensione su A· ·=T T f racm M FBA f
La tensione non è costante: cambia in ogni punto
Figura 3.37< < +x dx dx x
Figura 3.38
Definisco densità lineare di massaµ m f ·= =dm dxµ µd
Su dx agiscono due tensioni:68 Figura 3.39
• T(x) verso asse x negativo
• T(x+dx) verso asse x positivo − · · ·(x + (x) = =T dx) T dm a dx aµ
con • T(x+dx)-T(x)=dT variazione di T in dx
• dm elemento di massa ·=dT adxµ
Integrando la posizione iniziale (m ) e x trovo la variazione ovvero trovo la variazione diBT in dx: − ·(x) (0) =T T axµ
Con T (0) = T(B) m Ff ·(x) = +T T xB d M
In A, la x vale d m f(A) = +T T FB MT nel punto medio 69Figura 3.40
m F df · ·+TB 2d MF d Fm · · ·= += + T mT T B gB 2 2Mg M3.2.16 Applicazioni delle funi3.2.17 Macchina di Atwood Figura 3.41⃗
··· = Su agisce Su agiscem P m g m P m g1 1 2 2 = = =Inoltre filo inestensibile e 0,T T m T T T1 2 1 2a in comune
Su m 170 Figura 3.42· · −= =R m a m g T1 1 1Su m 2 · ·= = +R m a m g T2 2 2
Sommo le equazioni e ottengo −m m1 2= (3.51)a +m m1 2
Se: →> >• filo cade dalla parte di 0m scendem m m a1 1 1→> <• filo cade dalla parte dim 0m salem m a2 1 1= <<<• sistema è fermom m a gil2 1 ·2m m1 2 ·= (3.52)T g+m m1 2
3.2.18 Esperimento di Varignon
L’esperimento di Varignon è un metodo per verificare la validità della legge dellacomposizione vettoriale delle forze cioè per verificare se le forze siano dei vettori.
Ho due carrucole a cui sono legate due masse e i fili delle carrucole si incontrano i n P acui è attaccata una terza massa. Viene studiata la condizione di equilibrio nel punto P→ →= = + + =0 0 0a R T T TP P 1 2 3 71Figura 3.43Asse
y−m · · · · · → · · · · ·+ ) + ) = = ) + )0g m g cons(α m g cos(α m g m g cos(α m g cos(α3 1 1 2 2 3 1 1 2 2=Asse x 0perchèverticaleT3 −m · →) + ) = ) = )0gsen(α m gsen(α m gsen(α m gsen(α1 1 2 2 1 2 2 2Figura 3.44 =Verifico se l’equazione su x è la condizione di equilibrio: somma vettoriale con θ+α α1 2Per il teorema dei coseni72 2222 2 − · − + )+)T+(T + ) = 2T2T T cos(θTT cos(πTT T θ 1 21 21 2 2121 − −cos(θ) = )cos(π θSo che: + = =T T T T m g1 2 3 3 3Quindi 23 2 21 2 22 2 2−= + 2mm g m g m g m g cosθ1 2con23 21 22= + + = + =2mm m m m cosθ m g m gcosα m gcosα m gsenα m gsenα1 2 3 1 1 2 2 1 1 2 2= +Ricordando chem m m3 1 223 21 2 22 2· · · · ·= (α ) + (α ) + ) )2mm
m cos(α cos(α
1 2 1 2 1 2con 21 2 22= +α )+2m = +m2m 2m 2mm cosα cosα
m cos(α m senα senα m senα senα m sen senα
1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 123 21 22· · · · ·= ) + ) + ) )2mm m cos(α m cos(α m cos(α cos(α
1 2 1 2 1 2con 21 2 22 2 21 22 23 21 22· ·(α ) + (α ) = + = + + 2mm cos m cos m m m m m m cosθ
1 2 1 2Sono in relazione.
3.2.19 Forza elastica
La forza elastica è una forza di contatto che nasce dalla deformazione dei corpi ovvero dalla compressione e dalla dilatazione.
Essa può essere generata quando utilizziamo una molla 73
Figura 3.45
Consideriamo di applicare una forza sulla molla e di farla allungare l’elongazione è datada: −= (3.53)x L L0
Ha segno negativo se la molla viene compressa.
Ogni volta che la molla viene compressa o allungata entra in gioco la forza elastica che si oppone
all'elongazione. La forza elastica è direttamente proporzionale all'elongazione: -k·x (legge di Hooke) dove k è la costante elastica che dipende dal materiale e dice quanto una molla sia rigida: maggiore è il valore di k maggiore sarà la rigidità della molla e quindi più difficile sarà comprimerla o allungarla. La forza elastica avviene in una dimensione e quindi si muove di moto rettilineo.
Se la molla viene allungata, allora l'allungamento sarà positivo e il verso della forza elastica rivolto verso la molla e viceversa.
La forza elastica è parallela all'elongazione, ma ha sempre verso opposto: questo spiega il segno meno nella formula. Per questo motivo viene chiamata forza di richiamo.
Consideriamo di aver deformato la molla e di averla lasciata libera di muoversi, essa si muoverà di moto armonico semplice. L'accelerazione vale F = -k·xω^2
(3.55)xa m mcon pulsazione: 75r r2πk m= = = 2π (3.56)Tω m kωLa legge del moto è 2d x −kx= (3.57)m 2dtcon · = +x A sen(ωt Φ) = +v ωAcos(ωt Φ) 2 −Aω= +a sen(ωt Φ) =A x axmA è massima quando la velocità è nulla, nei punti di inversione del moto.Il moto è simmetrico Figura 3.48Velocità → −x=• 0 axex axm m→= =• 0x v maxnellacondizionediequilibrio, holavelocit àmassimaAccelerazione→ −x>• 0a axm→<• 0a x axm→= =• 0 0a x76 MASSA VERTICALE Figura 3.49= nuova posizione di equilibrio, ottenuta aggiungendo una massa alla molla.y y0Forze che agiscono sulla massa: P, FeMi sposto dalla posizione di equilibrio: ·=R m a y2d y− ·=mg ky m 2dt−= = +Chiamo quindix y y y y x0 0 2 (y +d x)0− + =mg k(y x)0 2dt 2d x− − =mg ky kx0 2dtEquazione del moto armonico con= += +x(t) Asen(ωt y(t) y x(t)Φ) 0
Moto armonico attorno a , alla nuova posizione di equilibrio.
y0 773.2.20 Pendolo semplice
Il moto del è descritto da un moto armonico ed è un sistema che segue il modello dell’oscillatore armonico come la molla. È un oggetto ideale di massa m appeso a un filo di massa trascurabile e inestensibile→ moto circolare.
Figura 3.50: schema delle forze
Il pendolo si trova nella posizione di equilibrio quando il filo è in posizione verticale (teso)=e il punto fermo e forma un angolo 0 con la verticale.θ
Se il punto materiale viene spostato dalla posizione di equilibrio, inizierà a oscillare su un piano verticale sotto l’effetto della forza peso che tenderà a portarlo nella posizione di equilibrio. In questa configurazione si formerà un angolo con la verticale.θ
Figura 3.51
Sul corpo agiscono:
- Tensione T del filo
- Forza peso P−mgsenθ · − ·= =asse x: : asse y:m
a T mgcosθ m aL’accelerazione ha due componenti: centripeta e tangenziale
2 2dθd θ − ·ˆ = +L a aµ µ̂r t cθ2dt dt dθ· · · ˆ= =
La velocità ha solo la componente tangenziale: v L Lω µθdt
Il moto ha quindi due direzioni, radiale e tangenziale:
2 dθ−T −m ·= =• Radiale con mgcosθ dt
2d θ−mgsenθ ·=• Tangenziale con m L2dt2 2 −gd dθ θ−mgsenθ · → ·= = )m L sen(θ2 2dt dt L