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Non si parla solo di radioattività naturale, ma anche di radioattività artificiale: gli isotopi instabili
possono, infatti, essere utilizzati per produrre energia; i processi che vengono utilizzati/studiati
sono due: la fissione nucleare e la fusione nucleare.
Tutte le volte che convertiamo un nucleo in un altro, andiamo a modificare la quantità di energia
necessaria per mantenere il nucleo stabile; le variazioni di energia vengono rilasciate nella forma di
radiazioni a qualsiasi processo nucleare è associata l’emissione di grandi quantità di energia.
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Difetto di massa
Se prendiamo nei nucleoni separati e li uniamo a formare un nucleo, pesandoli prima e dopo,
scopriamo che nella formazione del nucleo si è persa un po’ di massa: questa massa che perdiamo
viene convertita in energia (E = (Δm)c^2) è l’energia di legame nucleare, cioè l’energia che tiene
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uniti i nucleoni. Esempio:
Ogni nucleo ha una sua energia di legame, che possiamo confrontare andando a dividere per il
numero di nucleoni: otteniamo l’energia di legame nucleare media per nucleone.
Fissione nucleare
Se andiamo da un nucleo più instabile a un nucleo più stabile, cioè frammentiamo i nuclei di grandi
dimensioni, abbiamo la fissione nucleare.
È quella che si utilizza per produrre energia nucleare e in questo tipo di processo si parte da un
combustibile, un isotopo instabile quello che ha maggiore efficienza è l'Uranio 235, il secondo
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isotopo più stabile dell’Uranio (il primo è il 238).
Si prendono i minerali di Uranio e si effettua quello che prende il nome di arricchimento
(aumentare la percentuale dell’isotopo); dopo di che abbiamo bisogno di una sorgente di neutroni
accelerati, che vanno a bombardare il combustibile si ha la rottura del nucleo, la formazione di
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due nuclei più piccoli e, soprattutto, la formazione di altri neutroni accelerati, che sono in grado di
colpire altri nuclei e così via.
Queste reazioni si dicono “a catena” e sono reazioni caratterizzate dalla capacità di auto propagarsi
di conseguenza abbiamo bisogno di una certa quantità di combustibile, detta massa critica,
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affinché la reazione continui.
Se, in queste condizioni, la reazione viene lasciata andare d a sola, avremo un’esplosione: è quello
che avviene negli ordigni nucleari; nelle centrali, invece, l’eccesso di neutroni viene assorbito da
sostanze quali l’acqua o la grafite e in questo modo si controlla l’azione, (si assorbe l’eccesso di
neutroni lasciando quello che serve per continuare la reazione).
Durante queste reazioni si ha la formazione di due prodotti: l’energia, rilasciata sotto forma di
calore, e un sottoprodotto, cioè tutti quegli isotopi che si formano e che sono quindi prodotti