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Quelli sono i vapori che il carico d’acqua nell’aria presente in quel momento che il deumidificatore

ha separato dall’aria, e portando l’aria a temperatura originaria, quindi la temperatura che c’è

nell’ambiente, la rimette nell’ambiente lavorativo, nell’ambiente casalingo, in qualsiasi ambiente

noi siamo, a temperatura originaria, dopo la separazione dall’acqua.

Quindi sostanzialmente riduce il carico di acqua presente all’interno dell’aria.

Oppure viceversa, se dovessimo avere un ambiente troppo poco umido, si dovrà ricorrere

all’umidificazione.

Umidificazione che avviene tramite questi ugelli che possono essere ugelli che sfruttano la

nebulizzazione con aria compressa o la nebulizzazione centrifuga o la polverizzazione.

In alcuni bar, ad esempio sul lungo mare di Viareggio mettono i tavolini fuori, esposti al sole,

nell’inverno ci mettono i funghi per riscaldare, e d’estate ci mettono questi sistemi con questi

ugellini che spruzzano vapore acqueo per ottenere questa sensazione di raffrescamento a chi è

seduto fuori al sole senza andare incontro ad un problema di disidratazione.

Comunque sostanzialmente l’ugello è quel terminale di tubo che sfrutta la pressione dell’aria, con

appunto aria compressa o nebulizzata.

Pensiamo come se avessimo un tubo dell’acqua semplice, al posto di avere una pressione molto

alta, quindi di avere molta acqua che fuoriesce, ci si fa fuoriuscire solo un filo.

Abbiamo questo ugello che spruzza l’aria talmente tanto forte che nebulizza l’acqua, quindi la fa

passare da uno stato liquido ad uno stato un pochino meno liquido, e che quindi provoca questa

sensazione di raffrescamento e che spruzza questa aria nell’ambiente per innalzare il tasso di

umidità.

L’ultima funzione del servizio di climatizzazione è quello della correzione della temperatura.

Ora, senza starci troppo a ritornare, sempre in primis il benessere psico-fisico del lavoratore, in

secundis bisogna tener conto delle esigenze tecnologiche della produzione ed ora andiamo a

vedere come è composto un impianto di riscaldamento centralizzato.

Per la composizione di un impianto di riscaldamento centralizzato facciamo l’esempio

dell’impianto di riscaldamento che noi abbiamo in casa, perché sostanzialmente è lo stesso.

Innanzitutto per un impianto di riscaldamento centralizzato ci vuole una centrale termica che in

questo caso è la caldaia che noi abbiamo in casa.

La caldaia dove sarà locata? Sicuramente in un posto lontano, o solitamente non l’avremo in

camera da letto.

Solitamente sarà in cucina, in bagno, o fuori sul terrazzino o sul balconcino, avrà un locale a se,

molto spesso ci mettono quegli armadietti dove si chiude la caldaia, ha sue apparecchiature ed ha

i suoi sistemi di sicurezza per evitare che magari un’eccessiva pressione la faccia esplodere.

Quello è un sistema di sicurezza della nostra caldaia.

Questa è per una situazione casalinga.

Per una situazione di un capannone industriale, magari un impianto industriale molto grande,

magari la caldaia sarà veramente molto grande, che avrà una stanza a se, che avrà delle

apparecchiature specifiche, che avrà tanti sistemi di sicurezza perché l’esplosione di una caldaia

sappiamo che comporta dei danni gravissimi, ma sostanzialmente più o meno il concetto è lo

stesso.

Ora c’è la caldaia ed abbiamo il sistema del traposto del calore.

Vale a dire i tubi, i tubi da dove passa l’acqua, la caldaia sta riscaldando quest’acqua, i tubi che

abbiamo all’interno delle pareti della nostra casa non fanno altro che trasportare questa fonte di

calore nei mezzi per la distribuzione e la cessione del calore nell’ambiente, che sono i nostri

radiatori, i termosifoni, i termoconvettori.

Fondamentalmente il concetto è sempre lo stesso.

C’è una caldaia, ci sono dei tubi che trasportano il calore, l’acqua calda o quello che è, che la

caldaia in quel momento ha riscaldato lavorandola, e ci sono dei termosifoni che cedono il calore.

Quindi avremo dei punti dove il calore viene ceduto, che riscaldano particolarmente l’ambiente in

quel punto ma che devono essere abbastanza grandi per riscaldare l’ambiente nella sua interezza.

La caldaia è l’unico modo che abbiamo per riscaldare il nostro ambiente? Naturalmente no.

Ci sono delle altre modalità che sono chiamati contributi al riscaldamento.

Vengono chiamati contributi perché non sono mai sufficienti, non basta avere una di queste

quattro modalità per riuscire a scaldare sempre in maniera perfetta ed efficiente il nostro

ambiente, ma che possono essere utilizzati per inquinare di meno, anche per avere una situazione

di economicità dell’impresa, perché sono dei contributi che possono portare al risparmio.

Il primo è il recupero di calore di processo che è fondamentale.

Classico esempio del macchinario che scalda troppo.

Quel macchinario sta scaldando troppo e fondamentalmente deve essere raffreddato, ma quel

calore che quel macchinario genera può essere utilizzato, può essere sfruttato per scaldare un

ambiente? Certo, ci sono dei modi, delle modalità, delle tecnologie che ci permettono di

convogliare il calore dato dal ciclo produttivo, magari c’abbiamo il macchinario, magari c’abbiamo

altri tipi di situazioni che generano un eccessivo calore, ci sono dei modi per riuscire a convogliare

quel calore in diversi ambienti, così da poterlo sfruttare e poter riscaldare gli ambienti senza aver

bisogno di ricorrere ad un impianto centralizzato.

Questo è per quanto riguarda il calore caldo.

Scusate il piccolo ossimoro, ci può essere un recupero di calore freddo da processo?

Si è possibile, magari abbiamo delle celle frigorifere, queste celle frigorifere producono eccessivo

freddo, possiamo sfruttare questo freddo per raffrescare magari gli ambienti circostanti e la cella

frigorifera, è possibile ma non è ancora molto utilizzato, perché molto costoso, perché molto

complicato, perché il processo tecnologico non ci ha ancora portato ad avere dei metodi

economici, sicuri, che permettono di recuperare questo “calore freddo”.

Un altro contributo al riscaldamento può essere una fonte geotermica, e qua facciamo riferimento

a dove è dislocata l’azienda all’interno del contesto geografico, naturalmente magari abbiamo una

fonte geotermica vicina e quella ci fa gioco perché ci permette di poter riscaldare i nostri ambienti

sfruttandola, quindi senza dover ricorrere sempre alla caldaia.

L’installazione ed utilizzo di pannelli solari, che sono ormai abbastanza conosciuti, sfruttano

energia solare, e permettono di trasformare l’energia solare in calore in quel momento, però

anche questi sono troppo dipendenti dal fatto che ci sia appunto il sole o no perché non si riesce

bene ad immagazzinare questo calore.

Quindi è comunque un processo molto utilizzato e molto presente anche nelle aziende, ma non

solo, ormai anche i condomini, tantissimi uffici li sfruttano, li installano sui tetti, ma allo stesso

tempo non può essere mai sufficiente, non può mai essere l’unico modo di riscaldare un

ambiente, altrimenti avremo il problema che un eccesso di giornate dove non c’è sole, non

avremo modo di riscaldare il nostro ambiente.

E l’ultimo è la pompa di calore, che è una macchina termica in grado di trasformare energia

termica da una sorgente di temperatura bassa ad una sorgente di temperatura un pò più alta.

Arriviamo alla fine di quello che è il nostro percorso all’interno del condizionamento dell’aria

parlando di condizionatori.

Fino ad ora abbiamo parlato delle possibilità di correggere il grado di purezza dell’aria, che

possiamo fare tramite la ventilazione, correggere anche la velocità di spostamento dell’aria.

Perché dobbiamo correggere la velocità di spostamento dell’aria, immaginiamo di essere sempre

nell’aula 1 di economia, siamo sempre in 70, abbiamo necessità di aprire la finestra perché

altrimenti soffochiamo per eccessiva produzione di anidride carbonica, apriamo le finestre ed il

vento è troppo forte.

In quel caso, cosa possiamo fare?

L’azione del vento sarà talmente tanto forte che sarà disturbante che non avremo un grosso

beneficio maggiore tenendo aperte le finestre, quindi non potremmo ricorrere alla ventilazione

meccanica ed anche in quel caso possiamo vedere come tenere sempre sott’occhio la velocità di

spostamento dell’aria all’interno di un ambiente risulta essere fondamentale.

Ed in più abbiamo la temperatura come abbiamo visto fin ora.

Riscaldamento, raffrescamento, l’umidificazione o la deumidificazione.

Tutti questi parametri possono essere corretti semplicemente utilizzando i condizionatori.

I condizionatori che funzioni hanno?

Il benessere psico-fisico, esigenze tecnologiche della produzione.

Ora vediamo come possono essere costruiti.

O con uno o più apparati, vale a dire con:

® Aria prelevata dagli ambienti

® Aria prelevata dall’esterno

Quindi possiamo sia tirare l’aria dagli ambienti, modificando i parametri dell’aria, oppure

prenderla dall’esterno.

I condizionatori che in questo momento esistono e che vengono utilizzati sono:

1. sono come i condizionatori che abbiamo a casa: abbiamo un

Sistemi locali autonomi:

condizionatore istallato in una stanza e lui funziona solo per quella.

2. funzionano con il ricircolo ossia prelevano aria dagli

Sistemi centrali a tutta aria:

ambienti interni, successivamente c’è un grande condizionatore che la lavora e la porta alle

condizioni che noi li chiediamo e infine la distribuisce in maniera capillare a dei distributori

che non sono nulla di diverso dai termosifoni.

3. Per avere una funzione più precisa poi però dovremo utilizzare dei sistemi centrali aria-

i quali prelevano l’aria dall’esterno, la tirano verso l’interno ma il condizionatore

acqua

centrale non la lavora perché la convoglia verso i vari condizionatori dislocati in tutti i

differenti ambienti.

Quindi noi potremmo andare a correggere il parametro facendo riferimento alle condizioni

ottimali per quella stanza.

Questi sono i condizionatori che vengono maggiormente utilizzati soprattutto nei

capannoni industriali perché ci permettono appunto di correggere stanza per stanza,

ambiente per ambiente, condizione precisa per condizione precisa tutti i parametri del

clima che noi vogliamo correggere.

Ora abbiamo finito quello che è il servizio di climatizzazione e andiamo quindi a qual è un altro

servizi

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
22 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide_2506 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dei cicli produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Tarabella Angela.