OPEN BUSINESS MODEL
Questo viene usato dalle aziende per creare e catturare valore sistematicamente collaborando con dei
pattern esterni.
Significa che ci sono business model company che pensano che la collaborazione fra aziende e players è più
importante. Ovvero che è possibile fare più denaro unendo aziende piuttosto che offrire da soli servizi.
Ad esempio noi abbiamo una licenza per fare qualcosa, potremmo condividerla con altri e averne un
profitto, questo è il concetto.
Pensiamo a cocacola che è un patent, senza patent non si può preparare cocacola, in qeusto caso non
conviene a cocacola condividere il proprio patent perché è l’elemento centrale piu importante!!!
Pensiamo invece alle aziende farmaceutiche loro hanno molti patents e non li sfrutta tutti, molti di questi
patent sono utilizzati, altri no in questo caso alcuni patent vengono licnziate, date, vendute ad altre
company. L’idea è quella di condividere la conoscenza che può essere più profittabile di utilizzare la
conoscenza per se stessi.
-OUTSIDE IN BUSINESS MODEL
La conoscenza viene da fuori nella nostra compagnia, ad esempio P&G ha diversi brands che producono
diversi prodotti in diverse industrie, per produrre questi prodotti peg fa numerose ricerche quindi scopre
molti diversi patents avendo quindi molti copyright. Segue un outside in business model.
In questo caso nel business model canvas è possibile trovare nella key partners, partners di innovazione,
questo perché si compra e cerca di innovare le proprio value preposition.
-INSIDEOUT BUSINESS MODEL
Il contrario ovvero la conoscenza dal nostro interno viene fornita all’esterno.
In questo caso invece nel business model canvas, nelle value preposition troveremo interesse nel comprare
la conoscenza e lo sviluppo. In molti casi troveremo quindi value preposition che mostreranno interesse nel
“comprare la conoscenza”.
Facciamo degli esempi:
1) Procter e Gamble (esempio di otuside in): il nuovo CEO ha deciso di innovare l’azienda anziché
intervenire sull’area di R&D; ha deciso di intervenire e dare un nuovo concetto di innovazione all’interno
dell’azienda.
2) GlaxoSmith Kline (esempio di inside out): l’obiettivo dell’azienda è quello di rendere i farmaci più
accessibili nel mondo (paesi più poveri principalmente) e facilitare la ricerca delle malattie non ancora
approfondite. Una soluzione era quella di mettere i diritti di propietà intellettuale rilevanti per lo sviluppo
dei farmaci, all’interno di un insieme di brevetti disponibiili ad altri ricercatori.
3) The Connector: Innocentive. Fornisce connessioni tra organizzazioni con problemi di ricerca e ricercatori
di tutto il mondo che vogliono risolvere problemi impegnativi.
Lezione 7 21-03-ebusiness
GENERATING A BUSINESS MODEL: STRATEGY
Definizione generale di strategia: è un planning a lungo termine usato per definire e coordinare compit
per raggiungere un obiettivo.
Proviamo ad applicare la definizione di strategia a noi stessi, se dobbiamo definire la nostra strategia
dobbiamo considerare i nostri due anni di specialistca e usarli per stabilire e coordinare i compit da
svolgere in quest due anni cioè seguire corsi e fare esami. (Quali sono gli esami, quali decido di seguire,
ecc..).
Tale concetto può essere applicato a qualsiasi enttà, ad esempio sono FACEBOOK il suo obiettivo è
diventare una global community, stabilendone i compit e come arrivare all’obiettivo.
Un concetto importante è quello di AMBIENTE, perché la strategia da considerare deve essere decisa in
base all’ambiente. Ogni strategia è diversa dall’altra anche se si punta ad uno stesso obiettivo questo
perché cambia l’ambiente, il contesto. Tutti noi abbiamo come obbiettivo la laurea magistrale ad esempio,
ma ognuno di noi vive in un “ambiente” diverso a livello di famiglia, abitudini, ecc…
Strategia aziendale: consente di definire l'identtà desiderata di a fermo in un ambiente specifico e per
definire il piano attraverso che raggiunge il desiderato identtà.
BUSINESS MODEL STRATEGY: PLAN
Possiamo considerare 9 step per definire una strategia:
1. Describe the existent business model (canvas), quando volete definire una strategia dovete conoscere lo
status quo cioè sapere come funzione l’attuale BUSINESS MODEL.
2. Define the desired identity, cioè definire gli obiettivi(goals), cioè dove voglio arrivare?
3. Analyse the environment (internal and external), cioè dove stiamo attualmente lavorando sia internamente
che esternamente, quali sono i miei competitori, qual è il mio segmento e tutte le informaz connesse
all’ambiente
4. SWOT analysis for each element of the business model, ovvero comparare l’attuale business model e
capire se è opportuno per l’ambiente in cui si sta operando. Ha senso continuare ad avere tale business
model in questo ambiente? Stabilendone punti di forza e debolezza.
5. Identify what to insert, drop, increase or decrease, ovvero cosa includere togliere aumentare modificare
ecc, dell’attuale business model.
6. Modify the existent business model / create a new business model, ovvero dopo aver fatto la precedente
analisi capire se va bene l’attuale modello o se bisogna farne un altro.
7. Choice between merging or splitting, ovvero unire il nuovo business model con quello che avevamo
prima oppure dividerlo.
Il primo step è definire il business model e sappiamo già farlo riempendo la “business model canvas”.
Il secondo step è definire gli obiettivi e le diverse entità, tale compito spetta ai livelli alti come i CEO.
Il terzo step è analizzare l’ambiente del nostro business model, cioè dove opera. Ogni business model è
eseguito in un ambiente specifico, ad esempio i produttori di auto, alfa, bmw, audi, tutti producono lo stesso
prodotto ma l’ambiente in cui eseguono il loro business model è differente l’uno dall’altro.
Il problema è che l’ambiente in cui ogni azienda opera cambia molto velocemente. Ci sono leggi che
cambiano ad esempio che cambiano l’ambiente in cui operare.
L’AMBIENTE
Conoscere l’ambiente significa capire cosa cambiare, aggiungere, modificare, ecc. del business model ma
non stoppare la creazione o modificazione del business model.
Se cambia l’ambiente cambia anche il business model.
Ogni modello di business è progettato ed eseguito in uno specifico
"ambiente"
L'ambiente cambia frequentemente (scenario economico,
incertezza)
monitoraggio continuo dell'ambiente (per adattare il
modello)
L'ambiente non deve limitare la creazione di modelli di business
ma deve influenzarli.
L'ambiente può essere definito con una serie di fattori: l'industria
forze, tendenze chiave, forze di mercato e forze macroeconomiche
Ci sono molti fattori ed elementi che modificano l’ambiente in cui ogni compagnia opera, ci sono in
particolare 4 fattori da considerare per la definizione dell’ambiente
Lo sviluppo di una buona conoscenza dell’ambiente di un’azienda aiuta a realizzare il modello di business
più forte e competitivo.
Comprendere i cambiamenti dell’ambiente ci aiuta ad adattare il modello in modo più efficace per spostare
le forze esterne (influiscono il modello di business. Per caratterizzare le forze esterne abbiamo 4 fattori).
-Forze di mercato
E’ la parte dell’ambiente che riguarda i “customers”, per capire quali sono le forze di mercato bisogna
capire:
Problemi di mercato: problemi che guidano e modificano il mercato (quali sono le questioni più
importanti del mercato, dov’è opportuno spostarlo?)
Segmenti di mercato: segmenti più grandi e la loro attrattiva (quali sono i più segmenti importanti? Qual è
la loro crescita potenziale? quali sono in declino (riduzione)? Quali hanno bisogno di più Attenzione?)
Bisogni e richieste: quali sono i bisogni e quanto bene li stiamo soddisfacendo (di cosa hanno bisogno i
clienti? sono i bisogni più incustoditi?)
Spese di cambio: costi per lo spostamento da una ditta a un concorrente (che cosa legano i clienti alla
ditta?) le aziende tendono a mantenerli alti. Non parliamo solo di soldi ma anche ad esempio vedendo
Facebook, che costi di cambio “switching” abbiamo? I consumatori non vogliono cambiare utilizzando un
altro social network perché hanno tutti gli interessi e amicizie in Facebook. Per i customer di playstation ad
esempio possiamo pensare al joystick, se siamo abituati ci risulta difficile cambiare. Stesso valore ha
l’esclusività.
Attrattività del fatturato: attrattivà in termini di redditività (quanto pagherebbe i clienti? Dove è possibile
ottenere i margini più alti? Possono i clienti trovare e acquistano facilmente prodotti / servizi più
economici?)
Cioè capire se ci sono segmenti di consumatori che portano più profitto.
-Forze dell'industria
concorrenti: concorrenti e loro punti di forza (concorrenti più forti? i loro vantaggi e svantaggi? la loro
offerta? Loro segmenti? la loro struttura dei costi?) Cioè capire chi sono i competitors, quali sono i punti di
forza dei concorrenti.
Nuovi entranti: nuovi concorrenti e le differenze tra il tuo e i loro modelli di business
Prodotti sostitutivi: potenzialmente prodotti sostitutivi (Quanto costano? Com'è facile è quello di passare
dai prodotti soliti a quelli sostitutivi?) Pensando ai videogames ad esempio gli smartphone potrebbero essere
dei sostitutivi. Così come i giochi da tavolo! Noi possiamo decidere se giocare ad una consolle o giocare a
monopoli.
Fornitori e altri attori della catena del valore: fornitori o attori chiave (chi sono gli attori nella catena di
approvvigionamento? Quanto dipendiamo da loro?)
Stakeholder: attori che possono influenzare il modello di business e l'impresa (stakeholder? Quanto
influenti sono? Lobby? Workers? Government?) i cosidetti portatori di interessi; ad esempio tutte le aziende
che fanno merchandising riguardante i videogames.
Altro esempio possono essere i gamers che fanno recensioni, influeanzano molto, cosi come ad esempio il
Comicon conference.
-Tendenze chiave
Significa capire se ci sono tendenze che modificano il ns business model, che possono rafforzare o
indebolire il ns business model.
Tendenze tecnologiche: minaccia (o rafforza) la tua attività (all'interno e all'esterno del tuo mercato?
Opportunità o minacce?) Ad esempio per Playstation, la realtà virtuale.
Te
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Appunti presi a lezione di Modelli di e-business e business intelligence
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