Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 105
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 1 Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 105.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Chimica Organica Pag. 91
1 su 105
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

I COMPOSTI ORGANO METALLICI

Sono composti organici che contengono metalli e i più famosi sono i reattivi organomagnesio o reattivi di Grignard (contenogono magnesio: R-Mg X) e i reattivi organolitio (contengono litio: R-Li). In questi composti vi è una grande differenza dielettronegatività, dove il carbonio è la parte elettronegativa e il metallo invece è positivo:

Questi composti sono molto sfruttati quando io voglio che il carbonio non sia nucleofilo e non più elettrofilo e vengono utilizzati spesso e volentieri per allungare la lunghezza delle catene di atomi di carbonio. È un meccanismo ipotetico non ancora dimostrato. Si preparano per reazione degli alogenoalcani con il magnesio e si pensa che il meccanismo sia di tipo radicalico (rottura omolitica a metà del legame): si va a formare un R radicale e un magnesio anche esso radicalico. Questi due si vanno ad accoppiare subito per andare a formare il reattivo organomagnesio, andando a formare un

legame covalente. Questa reazione avviene in un solvente ben preciso, ovvero il dietiletere. L'etere ci serve perché l'ossigeno dell'etere col suo doppietto è come se va a coordinare (come se intrappolasse) il magnesio favorendo la formazione del legame con l'R da un lato e dall'altro del legame con la X. Si sa per certo invece che gli organolitio si formano per reazione dell'alogeno alcano con il litio metallico ed è una sostituzione dove l'alogeno viene sostituito dal litio e in più si forma l'alogenuro di litio. Questi reattivi sfruttano il fatto che il carbonio è nucleofilo e possono essere utilizzati come nucleofili su aldeidi e chetoni.

Acidi carbossilici e derivati

Gli acidi carbossilici hanno formula generale R-COH. Da essi possiamo preparare tutta una serie di preparati derivati per sostituzione del gruppo OH con altri gruppi:

  1. Se lo sostituiamo con un alogeno (spesso cloro o bromo) si parla di alogenuri acilici:
Se lo sostituiamo con COOR' parleremo di anidridi.
Se lo sostituiamo con il gruppo OR parliamo di estere.
Se lo sostituiamo con il gruppo NH2 parliamo di ammidi.
A livello di nomenclatura partiamo con Acido e finiamo con -oico. L'acido più semplice si chiama acido metanoico conosciuto anche come acido Formico (nome comune, chiamato così perché estratto dalle formiche). Quello con due atomi di carbonio si chiama etanoico ma è conosciuto come acetico. Essi sono comunque degli acidi molto deboli, che danno luogo a degli equilibri, come quello dell'acido acetico con acqua:
Esistono anche gli acidi dicarbossilici, quindi presentano due gruppi COH nella stessa formula, come:
- l'acido etandioico o chiamato anche acido ossalico;
- il propandioico conosciuto anche come acido malonico;
- il butandioico conosciuto come acido succinico.
Più si allunga la catena di carbonio minore sarà l'acidità e ciò vale sia per i

carbossiliciche per i dicarbossilici.L'acido benzoico è sempre un acido carbossilico dove la catena di carbonio è unbenzene .Gli acidi carbossilici li prepariamo per:

  • Ossidazione di aldeidi
  • Idrolisi dei nitrili: se tratto un gruppo CN (gruppo ciano) con acqua in ambiente acido, il gruppo ciano diventa gruppo carbossilico
  • Carbonatazione dei reattivi organometallici: trattamento degli organometallici con anidride carbonica. La R va ad attaccare il carbonio dell'anidride carbonica, spezzando così il legame C=O e quindi ci ritroviamo la R legata al carbonio, l'ossigeno negativo, il quale come contro ione ha la carica positiva del magnesio e se trattiamo in ambiente acido otteniamo la formazione dell'acido carbossilico, ovvero H+ si lega con l'ossigeno negativo andando a formare il gruppo OH e dunque formando definitivamente l'acido carbossilico + MgX

Gli acidi carbossilici danno una reazione che si chiama di sostituzione nucleofila acilica,

Chiamata anche come Addizione-eliminazione. Il C=O degli acidi carbossilici edei derivati si chiama carbonio acilico. Questo meccanismo non serve solo per preparare gli acidi carbossilici ma anche i loro derivati:

Meccanismo generico: (la G indica un gruppo generico) Quando mettiamo areagire il composto con un nucleofilo, quest'ultimo va adattaccare il C=O. Di conseguenza il doppio legame si spezza e l'ossigeno diventa negativo. Si forma un intermedio tetraedrico. L'ultimo passaggio non è un passaggio di equilibrio ma è irreversibile e l'ossigeno condivide il doppietto di elettroni per formare di nuovo il doppio legame ed esce il gruppo legato al C=O. Quindi abbiamo sostituito il G iniziale con il nucleofilo. Il C del doppio legame che di partenza è sp2 rimane sp2.

Tra i derivati i più reattivi sono gli alogenuri alchilici e quelli meno reattivi sono le ammidi: ogni derivato può essere preparato solo da chi lo antecede nella scala.

direattività (è QUELLA CHE HO MESSO A INIZIO FILE CON I NUMERI). In questa scala direattività, tuttavia, gli acidi carbossilici dovrebbero essere al terzo posto perché il gruppo OH non è super reattivo (prima di buttarlo fuori, infatti, dobbiamo trattarlo in ambiente acido per trasformarlo in acqua).

ALOGENURI ACILICI:

Sono caratterizzati dall'alogeno che in genere è un cloro o un bromo, tanto che molto spesso vengono chiamati cloruri acilici. Il loro nome è dato da: nome alogenuro... -oile.

Esempio:

Poiché essi sono i più reattivi possiamo prepararli solo dagli acidi carbossilici, dai quali prepariamo per reazione con i Sali di cloro, dai quali si ottiene la formazione del cloruro acilico.

MECCANISMO:

L'ossigeno va ad attaccare il fosforo e contemporaneamente un cloro viene buttato fuori. A questo punto il Cl- corrisponde al nucleofilo, il quale attacca il carbonio del C=O, si rompe il doppio legame e l'ossigeno

Il composto diventa negativo. Nell'ultimo passaggio l'ossigeno condivide di nuovo il doppietto di elettroni e viene buttato fuori il gruppo uscente. Si viene a formare il cloruro acilico. Dai alogenuri acilici posso andare a formare tutti gli altri derivati, poiché sono i più reattivi.

ANIDRIDI:

Come gli eteri, anche le anidridi possono essere simmetriche se le due catene sono uguali e asimmetriche se le due catene sono differenti. Essi sono molto simili agli eteri e si preparano in modo simile:

Se io voglio preparare quelli simmetrici devo prendere un acido carbossilico e lo devo mettere a reagire con l'acido carbossilico esattamente uguale. Quello che devo fare è semplicemente togliere acqua. In questo modo vado a formare proprio l'anidride con le due R uguali. È una reazione che avviene per catalisi acida e quindi viene favorito il catalizzatore acido che la attiva. Se la voglio asimmetrica devo fare reagire il sale dell'acido carbossilico

(ionecarbossidato) conun cloruro acilico (ciò è permesso dalla scala di reattività). L'O- diventa il nostro nucleofilo e va ad attaccare il carbonio di C=O, si rompe il doppio legame eccetera. A questo punto l'ossigeno condivide il doppietto e il cloro viene buttato fuori. Quello che ottengo è l'anidride e in più libero Na+ Cl-.

A livello di nomenclatura le riconosciamo perché il loro nome inizia sempre con anidride: se sono simmetriche nomino solo una catena (es. anidride etanoica e non dietanoica); se sono asimmetriche devo nominare le due parti sempre in ordine alfabetico (es. anidride etanoica-propanoica).

ESTERI:

Sono i più gettonati. La IUPAC vuole che tutta la catena di atomi di C prenda la desinenza finale in -oato di R' (ovvero ciò che è legato all'ossigeno), ad esempio:

--------

Gli esteri li prepariamo a partire da una reazione che si chiama esterificazione di Fiescher che consiste nel

Trattamento dell'acido carbossilico con un alcol in presenza di un acido (catalizzata dagli acidi, sempre perché OH è un pessimo gruppo uscente e il catalizzatore acido serve per farlo diventare acqua e quindi un buon gruppo uscente). Questo porta alla formazione di un estere e in più viene liberata acqua.

MECCANISMO: Nel primo passaggio l'ossigeno va a prendersi il protone, viene protonato e soltanto a questo punto viene trattato con l'alcol. A questo punto l'alcol diventa il nucleofilo, l'ossigeno del gruppo OH dell'alcol va ad attaccare il C=O, si spezza il doppio legame e si forma un intermedio tetraedrico con C ibridato sp3 perché adesso ho legato l'alcol al carbonio iniziale e con l'ossigeno carico positivamente perché sta condividendo il suo doppietto di elettroni. A questo punto avviene un passaggio di protone intramolecolare: il protone passa dall'ossigeno a uno dei due gruppi OH, diventando acqua.

quindi un buon gruppo uscente. A questo punto l'ossigeno dell'altro gruppo OH ricondivide il doppietto per riformare il doppio legame e dà la spinta dell'uscita dell'acqua. Si viene a formare un estero protonato (l'ossigeno ha ancora una carica positiva). L'ultimo passaggio non è altro che una reazione acido-base, dove l'acqua si va a prendere il suo protone e ristabilizza il catalizzatore acido. Si viene a formare l'estere e in più ripristiniamo il catalizzatore acido di partenza. Gli esteri vengono preparati anche dai cloruri e dalle anidridi: la stessa reazione di estereficazione (non è di Fiescher però) la possiamo fare a partire da un cloruro, risparmiando così la catalisi acida: L'alcol diventa il nucleofilo, attacca il C=O e si spezza il doppio legame. Quello che dobbiamo evitare è la formazione di acido cloridrico (HCl) perché l'acido cloridrico riporterebbe indietro la reazione.ovviare a questo problema, è possibile utilizzare una base molto forte e ingombrata stericamente come la piridina (è un benzene con un N al posto di un C). Quindi cosa succede? La piridina si va a prendere un protone dall’ossigeno, facendo ritornare quest’ultimo neutro e formando un catione dove l’azoto è caricato positivamente. A questo punto, l’ossigeno che è negativo ricondivide il doppietto, esce il gruppo uscente e si forma l’estere più il sale di piridinio, dove il Cl- diventa il contro ione di quell’azoto positivo. Tutti i derivati degli acidi carbossilici, se trattati con acqua, tendono a riformare l’acido carbossilico di partenza e ciò vale sia per catalisi acida che basica. Tuttavia, per
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
105 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/06 Chimica organica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claudioo_02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica organica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Fortuna Cosimo.