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JACKUP VESSELS

Le JACKUP VESSELS originariamente sono delle unità navali dotate di tralicci che possono scorrere lungo l'asse verticale, l'unità è in grado di spostarsi in mare, arrivare in posizione, far scorrere verso il basso i tralicci, poggiarsi sul fondo e sopra elevarsi rispetto alla superficie del mare. (video jackup)

Le jackup vessels trovano maggiore applicazione nel mondo wind farm. Generalmente le wind farm (e quindi i campi di turbine eoliche) non si trovano a grandi distanze dalla costa e sono molto diffuse in zone dove le acque non sono molto profonde. Difatti un jackup di solito non è in grado di superare i 70 m di fondale (possono arrivare a massimo 100 m), proprio perché i tralicci devono essere trasportati durante la navigazione e quindi non possono essere troppo alti.

Questi sono mezzi molto versatili e sono tendenzialmente un buon compromesso fra una drill ship hull shaped e una piattaforma semisommergibile.

Perché raccolgono i vantaggi di entrambe, la limitazione di questa unità sta proprio nel fatto che può operare soltanto a bassi fondali. In queste unità vi è una parte dell'equipaggio legata alle attività nave e una parte dell'equipaggio che invece non è composta da operatori ufficiali che hanno competenze prettamente navali, ma da tecnici e ingegneri di ambiti meccanici, elettrici, elettronici, geologi che devono abituarsi a svolgere un lavoro in mare e integrarsi col resto del personale.

DP3: sistema di posizionamento dinamico che garantisce certe capacità di station keeping (anche in condizioni ambientali avverse) proprio offshore supply vessel: l'unità in questione in ogni caso è sempre supportata da almeno quella offshore supply vessel.

Nella realtà, attorno a una piattaforma di questo tipo orbitano nell'arco della giornata e della notte diversi mezzi, con diversi compiti, fra le unità.

Più multitasking abbiamo le chiatte (barge) OFFSHORE BARGE. Molte delle chiatte in ambito offshore sono dotate di un apparato propulsivo, generalmente hanno una piccola sovrastruttura, un certo numero di cabine e una gru che serve a spostare materiale. Le chiatte di supporto alla wind farm si riconoscono dal fatto che a bordo hanno i vari pezzi delle turbine. Esistono tantissime tipologie di chiatte:

  • Cargo barges classiche: sono semplicemente delle superfici galleggianti che possono essere considerate come delle estensioni dello spazio dove depositare o appoggiare o trasportare materiali, oppure come semplicemente un'estensione del ponte di coperta delle unità offshore.
  • Launch cargo barges: sono unità che si occupano di trasportare e sversare i tralicci o altre parti in mare aperto, ovviamente esistono unità in grado di sollevare elevati pesi, esistono delle chiatte che di fatto sono delle porta a gru (queste nella realtà le vediamo anche in

La cantieristica sottocosta, ovvero la costruzione e riparazione di navi e strutture marittime vicino alla costa, spesso richiede l'utilizzo di gru galleggianti. Queste gru sono installate su chiatte, che sono delle barche appositamente attrezzate.

Le accomodation barges possono essere considerate sia come barche che come navi. Alcune barche, come le cargo barges generiche, vengono allestite con container adibiti ad alloggi, trasformandosi così in accomodation barges. Esistono anche navi che sono praticamente delle crociere di dimensioni ridotte, con servizi orientati alla vita post lavoro.

Le Anchor Handling Tug Supply Vessels sono rimorchiatori d'altura con caratteristiche di carena tipiche dei rimorchiatori, ma con dimensioni più adatte alla navigazione in mare aperto. Sono mezzi d'altura come tutti i mezzi offshore.

non hanno solo capacità di tiro come tutti i rimorchiatori ma hanno anche come compito principale quello di movimentare gli ancoraggi delle piattaforme. Recentemente questa classe di mezzi, in conformità con la multidisciplinarietà dei mezzi offshore, è diventato un anchor handling SUPPLY vessels, quindi contiene anche tutti gli altri impianti che caratterizzano tutti i mezzi navali offshore di supporto. Quindi è una supply vessel a tutti gli effetti, che ha anche requisiti di tiro (per il traino delle piattaforme da una posizione all'altra, sia da porti a installazioni sul mare), ed in più ha delle configurazioni particolari della forma di poppa (particolarmente spiovente, non ha un dritto di poppa) legata al fatto che è in grado di trattenere cavi e funi in tiro utilizzando il ponte e l'uscita di poppa. Queste unità tendono ad assomigliare sempre di più a supply vessel e sempre meno a rimorchiatori, mentre i vecchi.

anchor handling assomigliano di più a dei rimorchiatori. Anchor handling supply vessels e rimorchiatori; similitudini e differenze:

  • Le forme di carena dell'opera viva sono simili a quelle di un rimorchiatore (Carena molto panciuta perché queste unità devono tenere in tiro l'estremità poppiere prodiere delle navi per agevolare la manovra in porto);
  • Un rimorchiatore d'altura ha tonnellaggi molto più alti, infatti deve soddisfare la necessità di mantenere in rotta per diverse miglia dei mezzi galleggianti che non hanno un impianto propulsivo, piuttosto che dare delle agevolazioni di manovra in un'area portuale ad un grande mezzo (nave) che ha scarse capacità di manovra. Inoltre queste unità devono soddisfare la necessità di stare fermi in un punto ed agganciarsi ad un'ancora (posizionata anche a 1000 m di profondità), tenerla in tiro e (senza ribaltarsi) tirarla su fino al ponte.

unità è caratterizzata dalla disposizione a bordo di una serie di argani in grado di collegare e raccogliere metri di catene e cime. Abbiamo anche dei vericcelli che devono avere una certa capacità di tiro e di sospensione. Nella parte prodiera abbiamo dei tamburi da rimorchio (adibiti al rimorchio dei mezzi navali o galleggianti). La nave è inoltre dotata di un certo numero di barbotin (oggetti che sono in grado di raccogliere e raddrizzare le catene). Generalmente dai 500 m di fondale in su sono rare le unità che stazionano con mooring line, esce il posizionamento dinamico. Su questa unità gli impianti sono tutti posizionati a murata e protetti da una sorta di cofferdam, in questo modo si evita di danneggiarli durante le operazioni della nave.

BOLLARD PULL: tiro a punto fisso, si misura in questo modo: si collega tramite una cima l'unità (anchor handling supply vessel) alla banchina, si fanno ruotare le eliche al massimo in modo tale da tendere la

cima, dopodiché si misura la tensione sulla cima. Quindi questo parametro indica la capacità di tiro del mezzo, ovvero quanto le eliche riescono a tenere in tensione la fune. Questo parametro è proporzionale allacapacità di tiro (e quindi quante tonnellate di ancora è possibile sollevare dal fondale marino). La stessa prova viene fatta in open water per le eliche. Per i mezzi navali offshore, che sono legati ai sistemi di posizionamento dinamico (capacità distazionamento in mare, che è legata alla spinta che riescono a generare le eliche quando la nave è ferma), i dati rilevanti sono le condizioni di bollard pull (quindi quelle in cui la nave non si sta muovendo). Per quanto riguarda i rimorchiatori questi dati ci servono per valutare quante unità servono per tirare unadata ancora (che può essere più o meno pesante considerando anche il peso della catena), di solito queste operazioni non vengono effettuate da un

solo rimorchiatore, sia per un motivo di sicurezza (tirare su leancore è un'operazione molto pericolosa perchè vi è una catena in tensione che potrebbe rompersi).(video anchor handling lez1 5/10 min 14)(Hejre Jacket installation 2014)(video AHTS)

Oggetti presenti sul ponte di lavoro di un rimorchiatore:

  • Towing pin: oggetto che controlla e blocca la catena, sono ad altezza controllata, al di sotto ci sono gli impianti che fanno muovere questi oggetti, il ponte infatti può dover essere tutto liscio, senza nessuno di questi oggetti che sporgono
  • Shark Jaw: (mascella di squalo), è un oggetto che ha all'interno ha una specie di "mascella" che riesce a bloccare la catena (ed eventualmente spezzarla) o la cima in modo tale da spostare i punti in tiro da una parte all'altra. (video shark jaws)
  • Centering device: oggetto che aiuta a mantenere la posizione della catena all'interno di una certa area sul ponte
  • Pop-up Pin:

Garantiscono che la catena non vada sui fianchi della nave

Stern Roller: rullo che si trova a poppa, esso può ruotare su se stesso e garantisce ed agevola lo scorrimento della catena

Non è previsto che questi mezzi lavorino in condizioni meteo-marine particolarmente avverse, ma se mentre questa unità sta operando (tirando su l'ancora) le condizioni meteo-marine cambiano questa unità deve assicurare perlomeno che niente si rompa.

Touch down: contatto con il fondale

Le installazioni sono fatte in questo modo:

Generalmente queste unità sono dotate di ancore classiche orizzontali (l'ancora si aggancia al fondale quando viene tirata lungo il piano del fondale), per i fondali più profondi si utilizzano le ancore "torpedo" che invece vengono buttate verticalmente e si conficcano sul fondo (è raro che siano utilizzate perché non si usa ancorare per fondali più profondi di 500 m)

(video Bourbon_Dolphin lez 5/10)

Lo station keeping è la manovra di mantenimento della posizione nello spazio e angolo di prua rispetto al Nord.

Dynamic positioning: (noto come DP) mantenere in posizione una nave dinamicamente significa mantenere una nave ferma (infatti non ci si riferisce allo stare in un punto semplicemente, ma stare in un punto fermo, questo significa annullare gli errori di posizione e gli errori di velocità), solamente utilizzando i propulsori, in modo tale da poter operare con mezzi subacquei o effettuare operazioni di drilling. Il posizionamento dinamico ricopre una grande quantità di discipline dell'ingegneria.

La nave in mezzo al mare è soggetta all'azione dei disturbi ambientali, lo schema prevede di tenere in considerazione: mare, vento e corrente; Ovvero l'azione delle onde, l'azione della corrente (che sono difficilmente separabili) e il vento.

Dovendo mantenere la posizione e l'angolo di prua, ciò vuol dire

Che siamo interessati a controllare il moto di questo oggetto nel piano.

Essendo la nave un corpo rigido

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
58 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/02 Costruzioni e impianti navali e marini

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eliagiaff di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Mezzi navali OffShore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Celasco Edvige.