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Risultati della prova di resilienza

I risultati che si ottengono dalla prova non sono grandezze intrinseche del materiale e non sono quindi utilizzabili nella progettazione. I risultati che si ottengono sono fortemente dipendenti dalle modalità di prova, dalla grandezza che si misura, ecc. componenti dello stato triassiale di tensione.

Altre grandezze misurabili dalla prova:

  • La prova di resilienza può fornire altre informazioni, soprattutto osservando la superficie di frattura del provino. Osservando se il materiale si è rotto in modo duttile o fragile.
  • Possiamo osservare la cristallinità: è la quantità di superficie che rappresenta un aspetto cristallino. Si avrà una superficie chiara dovuta alla rottura per clivaggio, cristallino si riesce a fare una valutazione a quantificare la porzione cristallina del materiale.
  • Possiamo osservare anche la contrazione traespanso in un'altra superficie con una deformazione fragile.

Curve di resilienza e transizione frattura

duttile-fragileLa cosa importante della prova di resilienza sono le informazioni oltre al numero ma è cercare di capire se il materiale cambia tipologia di frattura da duttile a fragile e a che temperatura avviene, per capire a che temperature far lavorare il materiale. Si faranno più prove di resilienza a temperatura differente per capire appunto la temperatura di differenza delle due fratture. Costruendo il grafico si otterrà una curva ad S dove a temperatura più basse si avrà una temperatura fragile mentre a temperatura più alta una frattura duttile. Da questo grafico possiamo capire la transizione tra queste due per capire fino a quale temperature posso utilizzare il materiale. Curve di resilienza e transizione frattura duttile-fragile con temperatura di transizione In realtà non potremo capire la temperatura esatta della transizione duttile fragile ma individueremo un intervallo di transizione. Questo intervallo dipenderà da alcuni fattori come la composizione chimica del materiale, la presenza di impurità e la microstruttura.generale i materiali metallici in cui gli atomi sono disposti in modo cubico a corpo centrato (ccc) dove gli atomi si dispongono sugli spigoli del cubo. Esistono anche dei materiali metallici in cui gli atomi sono disposti sia negli spigoli che al centro delle facce (cfc). I primi hanno una temperatura di transizione molto marcata, cosa che invece non succede con i secondi dove invece non si percepisce nemmeno questa transizione. All'abbassarsi della temperatura di prova si può individuare il campo entro cui un materiale (acciaio) CCC passa da una frattura duttile ad una fragile. In tal modo si può individuare la minima temperatura al di sopra della quale un acciaio mantiene un comportamento duttile. Tale temperatura viene chiamata Temperatura di transizione. Per meglio definire tale temperatura risulta utile diagrammare la % della superficie di frattura che presenta fragilità; si definisce temperatura di transizione rispetto alla superficie di frattura (FATT) quelvalore di temperatura di prova per il quale si osserva un 50% di superficie fragile. Un altro metodo per scegliere la temperatura di resilienza è scegliere come energia di impatto i 27J e trovare la temperatura duttile-fragile. Transizione duttile-fragile: effetto degli elementi in lega di carbonio materiale composto da ferro e carbonio: nel grafico sono riportate tre tipologie di acciai, vediamo che in base alla percentuale di carbonio abbiamo un comportamento diverso della transizione duttile-fragile. Notiamo che con la regola dei 27J capiamo in quale condizione di sicurezza possiamo usare il materiale. Transizione frattura duttile-fragile: facciamo delle premesse: lucidando un granito notiamo dei cristalli di colore diverso, quindi di materiale diverso. Nei materiali metallici capita la stessa cosa, vediamo che ci sono dei cristalli di composizione chimica diversa. Questi cristalli sono chiamati grani, che non sono altro che dei cristalli, infatti il materiale metallico si dice.

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policristallino.Preso un materiale metallico con i suoi grani e tramite una lavorazione li rendiamo più piccoli si hanno dei vantaggievidenti con questa affinazione dei grani.grani aumenta la resilienza e la curva a S si sposta a temperatura più basse. 17La prova di charpy strumentataStrumentalizzando la prova di charpy con dei sensori possiamo capire diverse cose. Possiamo costruire il grafico dellaforza che viene applicato al provino in funzione del tempo. Si possono definire due aree: la prima sottostante al primotratto della curva che ci dà frattura (initiation enegy), la seconda invece ci dàper far propagare la rottura (propagation energy) in modo da rompere il provino in due.cricca sul provino. Ovviamente dobbiamo considerare che la mazza non colpisce il provino per tutta la durataed utilizziamo la seconda formula.I metalli allo stato solidoI legami atomiciCi sono diverse tipologie di legami che si possono instaurare con gli atomi, tra gli atomi di

metallo si instaura un legame metallico, il legame ionico normalmente è con i sali, il covalente con i polimeri e il van der waals con i. Qui sono riportate le energie di legame dei vari atomi che si formano, questo è legato alla rigidezza del materiale, la sua è la temperatura di fusione, più gli atomi sono legami più è difficile fonderli quindi ci servirà più calore. Il legame metallico è una particolarità del legame metallico è che non è direzionale. Per gli altri gli atomi di questi legami si possono porre solo in alcune direzioni. Per gli atomi metallici non accade, questi si dispongono in modo compatto. La geometria che assume gli atomi metallici è legata al più alto riempimento dello spazio, questo fa sì gli atomi dei materiali metallici molto vicini tra loro quindi si avrà una densità di atomi maggiore. Per fare questo gli atomi metallici devono rispettare dei criteri.sono riportati gli ioni positivi, gli atomi metallici hanno un elettrone, quello più esterno debolmente legato al nucleo. Se noi poniamo atomi di metallo vicini tra loro osserviamo che questo elettrone debolmente legato al nucleo incominciano a girare attorno agli ioni metallici. Questa massa di elettroni di valenza è il collante degli ioni metallici positivi posti equidistanti tra loro, si dice infatti che si ha una nube elettronica negativa dove sono immersi gli ioni metallici che girano e che tengono bloccati gli ioni positivi che vanno a rispettare una geometria. Le proprietà dello stato metallico
  • Buona/alta resistenza meccanica
  • Facilità di deformazione plastica (lavorabili, allungamenti, ecc.) cosa che non avviene per i legami ceramici dove si ha un legame covalente o ionico direzionale
  • Saldabilità
  • Buoni conduttori termici ed elettrici in fatti di avere questi elettroni liberi permette questo
  • Opachi
  • Lucenti
  • Pesanti perché cercano di occupare tutte le

posizioni

Temperatura di fusione ben definita

Solubilità relativa tra loro

Possibilità di diffusione

Corrodibili per azione elettrochimica

Distribuzione ordinata degli atomi in un piano

Se devo riempiere questo spazio con degli atomi abbiamo due possibilità: la disposizione rossa e la disposizione blu. Lao spazio ad esagono più efficacemente a maggiore impacchettamento.

Il reticolo cubico semplice

Sovrapponiamo il secondo strato in corrispondenza del primo strato ottenendo un cubo semplice. Con configurazione di tipo AA in sequenza.

Il reticolo cubico a corpo centrato

Questa volta il secondo livello lo posizioniamo leggermente sfalsato dove ci sono gli avvallamenti (spazi) e facciamo corrispondere il secondo livello con questi. Il terzo strato poi verrà posizionato nella stessa posizione del primo. Otterremo un cubo dove le sfere sono ai vertici nel nostro cubo ed una in centro. La sequenza dei piani sarà ABA. una cella intera mentre negli otto due sfere

elasciano comunque degli spazi vuoti. 20Il reticolo esagonale compattoPartiamo ora dalla configurazione più compatta, se andiamo a sovrapporre layer esagonali leggermente sfalsati (B)otteniamo un reticolo esagonale compatto. In natura metalli e cristalli possono presentare questa composizione, inogni caso la sequenza sarà ABA.Il reticolo cubico a facce centratePartendo sempre dalla configurazione esagonale, avremo una sequenza pari a ABCA il layer C non è né sovrapposto adA né a B. Nelle 6 facce del cubo ci sono degli ioni, viene assunta da molti materiali metalliciIl reticolo cubico a facce centrate vs esagonale compattoPartendo sempre dalla prima sequenza possiamo andare ad ottenere le due configurazioni, notiamo i vuotirappresentati come C, se noi poniamo il layer nei vuoti ci otteniamo il reticolo CFC invece se li poniamo negli spazi Aotteniamo EC. 21Altri tipi di reticoloLa cosa importante è che ogni cella viene definita da dei parametri reticolari,

Infatti la differenza è la dimensione e gli angoli della cella in base alla figura geometrica. Per esempio, per definire una cella cubica basta la dimensione di un lato, normalmente dobbiamo definirne sei, basta vedere la figura del triclino che ha tutte le dimensioni differenti.

I reticoli dei principali metalli. Gli atomi più duttili saranno ovviamente quelli con struttura cubica a facce centrate.

Relazione tra raggi atomici e parametri reticolari. Il parametro reticolare può essere espresso come raggio della sfera, il lato della cella cubica semplice si nota che le sferette si toccano lungo i lati per cui il parametro a0 è uguale al doppio del raggio. Nel CFC le sferette si toccano sulla diagonale delle sei facce con quattro raggi diviso radice di due. Nelle strutture CCC invece le sferette si toccano sulla diagonale del cubo sempre con quattro volte il raggio invece contando la diagonale del cubo in funzione del suo lato applicando due volte Pitagora sarà.

radice di tre.Numero di atomi per cella unitaria al posto di nodi scriviamo atomiComportamento allotropicoAlcuni metalli hanno la possibilità di cambiare struttura e reticolo, questo comportamento si chiama polimorfismo oallotropia, partendo sempre dallo stesso atomo cambiando la composizione al contorno. Per far cambiare reticolo aivari metalli si può usare la pressione e la temperatura.

Comportamento allotropico del ferroIl ferro assume queste configurazioni diverse a temperature fisse. Quindi come si vede partendo dal ferro liquido eabbassando la sua temperatura si otterranno diversi reticoli del ferro con nomi differenti: ferro- -ferro -Tra il ferro- - ma non sono identici,infatti nel primo la temperatura maggiore provoca una dilatazione degli atomi allargando la cella. 23

Comportamento polimorfo del ferroIl ferro ha questo comportamento con la temperatura perché è data dalla energia libera di Gibbs posta nelle y. LeCCC, la verde CFC e la rossa quella del liquido.

Costruendo il grafico con queste curve aumentando la temperatura:

Costruendo il grafico con queste curve aumentando la temperatura:

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A.A. 2021-2022
136 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/21 Metallurgia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher suttles di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Materiali metallici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Fabrizi Alberto.