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Prove triassiali (16)

Celle triassiali

La cella di gomma deve essere impermeabile ma deformabile per permettere al provino di deformarsi. Sopra al provino vi è una testa di carico e la membrana è collegata a tale testa di carico e alla base di sotto attraverso un O-ring di gomma che tengono sigillata la membra. Lo spazio esterno al provino è delimitato da un cilindro plexiglas che permette l'isolamento dall'ambiente esterno. Tale spazio è riempito da acqua e attraverso un circuito che si trova alla base è messa in pressione. Avremo quindi pressioni che agiscono sia lateralmente al provino in maniera isotropa, sia pressioni che agiscono assialmente attraverso il pistone di acciaio.

Nelle celle che operano su terreni saturi, le variazioni di volume si determinano attraverso la misura dei volumi in ingresso e uscita dal provino.

Con il rubinetto sul circuito di drenaggio si possono imporre CND: se il rubinetto è aperto permette delle condizioni drenate; se il rubinetto è chiuso impongo che la condizione non sia drenata (condizione nessuna non sufficiente).

Nelle fasi non drenate delle prove triassiali, con il trasduttore di pressione si possono misurare le pressioni interstiziali all'interno del provino stesso. Se il rubinetto è aperto le pressioni misurate non è detto che siano quelle presenti nel provino.

Il volumometro è costituito da un galleggiante che, spinto dalla pressione dell’acqua, si può muovere verso l’alto o verso il basso e attraverso un micrometro può misurare lo spostamento e di conseguenza l’acqua che entra o esce dal provino.

Per favorire il drenaggio del provino si mette un foglio di carta da filtro che però non viene messo con continuità sul provino ma viene tagliato, in modo che non viene creato nessuno vincolo alla deformazione radiale del provino. L’acqua entra nella carta da filtro e va verso l’alto o il basso raggiungendo le piastre porose.

Il micrometro permette di misurare lo spostamento assiale dato dalla forza applicata sul pistone.

Cella triassiale a percorso tensionale controllato (Cella Bishop)

Esecuzione delle prove triassialiSi prelevano tre provini cilindrici dallo stesso campione. Su ognuno di essi si esegue una prova triassiale, che consiste in due fasi:

  • Applicazione della pressione di cella
  • Applicazione del carico assiale (generalmente, con velocità di accorciamento controllato)

Le pressioni di cella sono differenti nelle tre prove. Con l’apparecchiatura triassiale si possono eseguire anche prove di compressione isotropa.

Prove TX – CID su terreno NC

Per comprendere il comportamento a taglio su terreni a grana fine normalmente consolidati. Immaginiamo di eseguire tre prove TX-CID su tre provini con stati tensionali (tensioni medie efficaci), dopo la prima fase (consolidazione isotropa) della prova, tali da essere sulla NCL La tensione deviatorica si ricava da misura della forza F:

q = F/A

I punti terminali raggiungono la Curva di Stato Critico (CSL) nello spazio q, p', v Questa è la base della Critical State Soil Mechanics La Curva di Stato critico ha equazioni:

v = 1 + e - λ ln(p'1)

in cui v è il volume specifico a

Dettagli
A.A. 2022-2023
17 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/07 Geotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robertamarino01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Aversa Stefano.