Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 121
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 1 Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 121.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Traumatologia e riabilitazione nello sport Pag. 91
1 su 121
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DIARTROSI

In questo tipo di articolazioni i segmenti ossei sono in "contiguità" e si affrontano mediante superfici di cartilagine ialina.

a) La connessione è assicurata mediante un manicotto di tessuto fibroso detto capsula articolare che avvolge i capi ossei in uno spazio virtuale detto "cavità articolare";

b) La capsula articolare è rivestita all'interno dalla membrana sinoviale che produce il liquido sinoviale;

c) La tenuta della stabilità articolare è garantita dalla presenza e dall'integrità dei legamenti.

ARTICOLAZIONI E FRATTURE

ARTICOLAZIONI (definizione)

Superfici di contatto fra due o più ossa distinte in due tipi in base al tessuto interposto tra esse e di conseguenza in relazione alla maggiore o minore mobilità:

1. SINARTROSI o Articolazioni per CONTINUITÀ. Manca la cavità articolare e sono caratterizzate da scarso (o assente) movimento articolare.

2.

  1. DIARTROSI o Articolazioni per CONTIGUITÀ. Presentano una vera e propria cavità articolare e sono caratterizzate da ampia mobilità "che è condizionata dalla forma dei capi ossei".
  2. SINARTROSI. In questo tipo di articolazioni i segmenti ossei sono uniti attraverso l'interposizione di tessuto connettivo (es: 1. SINDESMOSI il cui tessuto di unione è rappresentato da tessuto connettivo fibroso denso..)
  3. DIARTROSI. In questo tipo di articolazioni i segmenti ossei sono in "contiguità" e si affrontano mediante superfici di cartilagine ialina.
    • la connessione è assicurata mediante un manicotto di tessuto fibroso detto capsula articolare che avvolge i capi ossei in uno spazio virtuale detto "cavità articolare";
    • la capsula articolare è rivestita all'interno dalla membrana sinoviale che produce il liquido sinoviale;
    • la tenuta della stabilità articolare è garantita dalla presenza
e dalla integrità dei legamenti.
  1. Cartilagine ialina
  2. Capsula: ha funzione contentiva ed è costituita da tessuto connettivo compatto, riccamente innervato, che si continua all'interno con il tessuto sinoviale.
  3. Legamenti: rafforzano la capsula e sono provvisti di vascolarizzazione con innervazione particolarmente abbondante.
  4. Membrana Sinoviale: struttura formata da fibre collagene tra le quali sono presenti numerosi elementi cellulari (istiociti, fibroblasti, linfociti, eosinofili e, talvolta, neutrofili polinucleati). Ha una funzione meccanica: favorisce lo scorrimento delle superfici articolari grazie anche alla produzione di liquido sinoviale. Ha una funzione biologica: riassorbe i "detriti articolari" attraverso il potere fagocitario cellulare. Altra caratteristica della membrana sinoviale è la sua "permeabilità", che permette la regolazione degli scambi metabolici fra interno ed esterno dell'articolazione.

IL LIQUIDO

SINOVIALE: È un trasudato del plasma proveniente dai capillari della membrana sinoviale e costituito da: • Acido ialuronico (in particolare il suo sale sodico) unito ad una piccola quantità di proteine (1-2%), • Composti glico-proteici, • Formazioni lipidiche, • Molecole del plasma... ...che ne caratterizzano le proprietà visco-elastica. Il mantenimento di tali proprietà caratteristiche dipende dal peso molecolare e dalla concentrazione (3.8 mg/ml nel giovane adulto, 2.5 mg/ml nell'anziano). TIPI DI DIARTROSI Enartrosi: i capi articolari sono a segmento sferico, in cui un osso presenta una estremità sferica che si incastra completamente in una cavità (articolazione del femore con l'anca, e dell'omero con la scapola). Ginglimo: (cardine) il movimento avviene a cerniera in un solo piano (i capi articolari sono a segmento cilindrico, uno convesso e l'altro concavo, es. articolazione...tarso-metatarsiali). Questa articolazione è costituita dall'opposizione di due superfici relativamente piane; consentono movimenti di scorrimento. Condiloartrosi: i capi articolari sono a profilo ellissoide (articolazione radio-carpica o metacarpo-falangea). Questa articolazione è formata da una superficie ovale convessa contrapposta ad un'altra superficie ellittica concava; il movimento è possibile attorno a due assi. Articolazione a sella presentano una superficie concava in un senso e convessa nell'altro che si oppone ad un'altra superficie conformata in maniera opposta alla prima (articolazione trapeziometacarpale). Artrodie: articolazione piana (articolazioni tarso-metatarsiali). Questa articolazione è costituita dall'opposizione di due superfici relativamente piane; consentono movimenti di scorrimento. Condiloartrosi: i capi articolari sono a profilo ellissoide (articolazione radio-carpica o metacarpo-falangea). Questa articolazione è formata da una superficie ovale convessa contrapposta ad un'altra superficie ellittica concava; il movimento è possibile attorno a due assi. Articolazione a sella presentano una superficie concava in un senso e convessa nell'altro che si oppone ad un'altra superficie conformata in maniera opposta alla prima (articolazione trapeziometacarpale).

tarso-metatarsali)46 Condiloartrosi: (articolazioni radio-carpica e metacarpo-falangea)

FRATTURA, Interruzione della continuità di un segmento scheletrico

Distinzione delle fratture in base alla:

  • Eziologia
  • Patogenesi
  • Anatomia Patologica
  • Età

EZIOLOGIA:

- traumatica: l’intensità della sollecitazione è maggiore dei limiti di resistenza ossea

- microtraumi: il succedersi di più traumi «subliminali» mina la resistenza dell’osso fino a superarne la resistenza

- patologica: il fattore responsabile della frattura è la diminuita resistenza ossea per la presenza di una lesione

- chirurgica: il segmento scheletrico viene interrotto a scopo terapeutico per correggere una deformità (es. osteotomia)

PATOGENESI:

Le fratture si distinguono in trauma diretto e trauma indiretto.

Trauma diretto: «La frattura si determina nel punto in cui viene applicata la forza e si manifesta con aspetti vari»

Trauma indiretto: «La frattura si

determina a distanza dal punto di applicazione della forza»: 1) Frattura perflessione (B, C) 2) Frattura per torsione (D)47Sempre frattura indiretta:per compressione: per strappamento

ANATOMIA PATOLOGICA

Distinguiamo le fratture in base a:

  1. Integrità cutanea;
  2. Numero di interruzioni della continuità scheletrica;
  3. Sede scheletrica interessata;
  4. Localizzazione della rima di frattura rispetto ad alcune strutture anatomiche (es. capsula);
  5. Estensione e caratteristiche morfologiche.
  6. Spostamento dei frammenti

1) Integrità cutanea:

  • Frattura chiusa = confinata nella cute integra
  • Frattura esposta = i monconi ossei sporgono e cominciano con l'esterno anche transitoriamente. (maggiorerischio per il contaminamento con l'esterno per infezioni)

2) Numero di interruzioni della continuità scheletrica

  • fratture monofocali (o plurifocali)
  • fratture bifocali
  • fratture trifocali

3) Sede scheletrica in base alle sedi dove è avvenuta la

  1. Localizzazione della rima di frattura rispetto ad alcune strutture anatomiche (es. capsula);
    • Intra-capsulari (anecrosi testa del femore)
    • Extra-capsulari (numero molto ridotto di casi di anecrosi)
  2. Estensione e caratteristiche morfologiche: incomplete e complete
    • Fratture incomplete: a "legno verde", infrazioni, infossamenti
    • Fratture complete: trasversali, oblique, spiroidi, complesse (con un terzo frammento), comminute (diversi frammenti)

    ogni tipo di frattura deve essere affrontata in modo diverso in base alle loro caratteristiche.

  3. Spostamento dei frammenti
    • fratture composte: i frammenti restano a contatto
    • fratture scomposte: è presente uno "spostamento" dei frammenti:
      • trasversale
      • longitudinale
      • angolare
      • rotatorio

    LO SPOSTAMENTO DEI FRAMMENTI È IN FUNZIONE DELLA SEDE DELLA FRATTURA E SECONDARIO ALL'AZIONE DELLE LEVE MUSCOLARI

  4. Età: Le fratture hanno caratteristiche peculiari in Età evolutiva (sia

Per tipi di lesione osservabili che per la necessità di trattamenti specifici:

  1. Le fratture in età evolutiva sono condizionate dalle caratteristiche di:
    • Tessuto osseo
    • Flessibilità / Lassità
    • Cartilagine di accrescimento
  2. Trattamento specifico

Il tessuto osseo in accrescimento:

  • Struttura in modellamento
  • Progressiva riduzione di spessore del periostio
  • Zone di maggiore vulnerabilità..quando i traumi agiscono sul sistema muscolo

BIOMECCANICA MICROSCOPICA

  • Resistenza compressione
  • Resistenza tensione
  • Contenuto minerale
  • Variazioni microarchitettura

Durante l'adolescenza assistiamo a variazioni evolutive della Flessibilità Articolare e della Lassità Articolare (che permette il controllo dell'escursione articolare fisiologica).

Flessibilità articolare: l'escursione articolare che si raggiunge, confortevolmente, nel fisiologico piano di movimento

Presenza di vari fronti di accrescimento:

  1. Fronte di accrescimento epifisario
  2. Fronte di accrescimento metafisario versante epifisario
  3. Fronte di accrescimento metafisario originale
  4. Nell'età evolutiva possiamo avere i Distacchi Epifisari Traumatici
  5. Sono traumi di distacchi epifisari ad alta energia
    • Estensione forzata
    • Flessione forzata
    • Estensione forzata con rotazione laterale
    • Estensione forzata con rotazione mediale
    • Flessione forzata con rotazione laterale
    • Flessione forzata con rotazione mediale
  6. Implica un Algoritmo Diagnostico dosato per sede anatomica e basato sulla valutazione dei gradi di angolazione e della severità della scomposizione (es. DET prossimale di omero)
    • Angolo α (differenziale) dell'angolazione epifiso-diafisaria
    • Grado di scomposizione della frattura
    • Secondo Neer-Horwitz (1965)
      • Grado I: <5 mm diametro diafisi
      • Grado II: 1/3 diametro diafisi
      • Grado III: 2/3 diametro diafisi
      • Grado IV: >2/3 diametro diafisi
  7. LUSSAZIONI
    • Perdita di

contiguità parziale o totale tra due capi di una articolazione, per effetto di un trauma (maggiore o minore)

Quindi trauma prevalente o trauma minore, per presenza di condizioni anatomiche predisponenti

Per la rotula avviene nel 90% per presenza di condizioni anatomiche predisponenti

Sintomi di una lussazione:

  1. TUMEFAZIONE (per emartro)
  2. DOLORE
  3. ALTERAZIONE del NORMALE PROFILO ARTICOLARE per PERDITA dei NORMALI RAPPORTI ARTICOLARI
  4. IMPOTENZA FUNZIONALE impossibilità di eseguire i normali movimenti articolari
  5. IMPOSSIBILITÀ di FAR COMPIERE PASSIVAMENTE ai SEGMENTI ARTICOLARI i "MOVIMENTI FISIOLOGICI" dell'articolazione

FRATTURE

Segni di probabilità:

  1. DOLORE SPONTANEO
Dettagli
A.A. 2021-2022
121 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vice.infantino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Traumatologia dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sommaggio Paolo.