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STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
CALCESTRUZZO E CALCESTRUZZO ARMATO
Il calcestruzzo è un materiale conosciuto sin dai tempi degli antichi romani che
realizzavano strutture miscelando acqua, calce, sabbie pozzolaniche e mattoni/pietre
macinate, una tecnologia applicata ad esempio nel Pantheon.
Alla fine dell’Ottocento, in Francia, viene sperimentato il primo sistema di
applicazione del calcestruzzo ad elementi metallici, noto come calcestruzzo armato.
Il calcestruzzo moderno è realizzato con 4 componenti
principali, con l’aggiunta di eventuali additivi: acqua,
sabbia, ghiaia e cemento, le cui proporzioni variano
(pur restando in un certo intervallo di valori) in base alle
caratteristiche prestazionali richieste per il materiale.
3
Per 1m di calcestruzzo si ha in media:
- 3
Sabbia: 0,4 m
- 3\
Ghiaia: 0,8 m
- Legante: 300 Kg
- Acqua: 150 L
Il calcestruzzo armato è un materiale che si ottiene dall’unione di calcestruzzo e sistemi di barre
metalliche in acciaio (generalmente circolari) chiamati armature. Questa scelta si basa sulle
proprietà meccaniche dei due materiali: il calcestruzzo ha una buona resistenza a compressione,
mentre l’acciaio ha il compito di resistere agli sforzi di trazione.
L’unione dei due materiali è resa possibile dalle caratteristiche stesse degli elementi:
- A parità di ΔT le dilatazioni termiche dei due materiali sono molto simili,
- L’acciaio è annegato nel calcestruzzo e pertanto è protetto dall’ossidazione
- Vi è un’elevata aderenza tra l’acciaio e il calcestruzzo, grazie anche alla superficie delle barre
stesse che presenta delle irregolarità proprio a questo scopo
Le armature metalliche sono
realizzate in barre di acciaio a
sezione tonda trafilate a caldo. Le
normative impongono una
classificazione universale per gli
acciai: troviamo la sigla Fe, seguita
dalla lettera B e dal valore del
carico di snervamento unitario di quel tipo di acciaio.
Nella progettazione di un elemento strutturale in calcestruzzo
armato, non è sufficiente conoscere la sezione resistente minima
per i due materiali, ma bisogna considerare con precisione anche
la posizione delle barre all’interno della sezione (andranno
posizionate nelle parti più sollecitate a trazione), pertanto è 9
Tecnologia di Componenti e Sistemi Edilizi ed Impiantistici
necessario conoscere con precisione come sono distribuiti gli sforzi sull’elemento.
La carpenteria è l’insieme delle opere provvisionali necessarie a contenere il
getto e l’armatura fino a quando il getto non si è indurito. La prima fase nella
realizzazione di un elemento in calcestruzzo è proprio la posa dei casseri o
casseforme, tipicamente realizzate in pannelli di legno o con elementi appositi
metallici. Successivamente, all’interno del cassero viene disposta l’armatura,
secondo quanto calcolato dal progettista. Si procede poi con il getto del
calcestruzzo che ha bisogno di diversi giorni per far presa e indurire. Solo allora
si procede con la fase di disarmo, ovvero la rimozione dei casseri.
L’armatura di un elemento in calcestruzzo armato si dividono in diverse tipologie:
- Armatura Longitudinale: si dispone lungo la lunghezza
dell’elemento; nel caso di pilastri è costituita dai ferri
verticali, disposti agli angoli e /o lungo il perimetro del
pilastro, mentre nelle travi è presente non solo sul
perimetro, ma anche, in quantità maggiore, nelle parti più
sollecitate a trazione della sezione, tipicamente nella parte più bassa.
- Staffe: sono gli elementi che definiscono il perimetro dell’armatura, disposte
trasversalmente rispetto all’armatura longitudinale. Generalmente
sono quadrate o tonde, a seconda della forma dell’elemento.
Possono essere realizzati con elementi singoli ancorati singolarmente
all’armatura longitudinale, o continue, realizzate invece con elementi
unici a spirale. Nel caso dei pilastri, le staffe evitano lo spanciamento
dell’armatura longitudinale a causa dei carichi verticali che porta allo
sgretolamento della componente in calcestruzzo più esterna; nelle
travi resistono allo sforzo di taglio.
- Spilli: elementi disposti trasversalmente all’armatura longitudinale ma posizionati all’interno
della sezione e non sul perimetro come le staffe.
Il calcestruzzo è in genere applicato alle strutture a telaio, costituite da sistemi travi-pilastri, irrigidite
da controventi. In questo tipo di strutture i solai non sono elementi portanti ma contribuiscono
all’irrigidimento verticale della struttura. Il posizionamento dei pilastri deve tener conto non solo
delle esigenze strutturali ma anche della fruibilità dei vari spazi dell’edificio. 10
Tecnologia di Componenti e Sistemi Edilizi ed Impiantistici
TELAI IN ACCIAIO
I telai strutturali in acciaio sono realizzati dall’unione di più profilati metallici o
composizione di profilati metallici uniti tra loro. Questi telai hanno forme e sezioni
standardizzate e sono disponibili in diverse misure. I principali sono gli IPE, utilizzati
per le travi, e gli HE (nelle loro varianti HEA, HEB e HEM più o meno pesanti) che sono
invece utilizzati per i pilastri. L’acciaio ha ottime proprietà di resistenza meccaniche
sia a trazione sia a compressione.
Oltre ai profili tradizionali esistono i profili a sezione chiusa (cavi all’interno) e a sezione composta,
che sono invece ottenuti accoppiando due profili a sezione aperta.
L’acciaio dei profilati è diverso da quello delle barre per calcestruzzo armato ma è prodotto
anch’esso in misure e sezioni universali standardizzate.
Le unioni tra i vari elementi che compongono la struttura
in acciaio possono essere realizzate per bullonatura,
tramite elementi puntuali che distribuiscono il carico alla
lamiera del profilo, o per saldatura, una giunzione
continua realizzata con lo stesso materiale dei due
elementi da unire.
Per accoppiare profili metallici per bullonatura, si ricorre
spesso a piastre in acciaio di varie forme (piane, ad L…)
connesse agli elementi, come indicato nelle immagini
seguenti. I profilati e le piastre da unire per bullonatura
vengono forati in officina secondo il progetto strutturale e
arrivano in cantiere pronti per l’installazione e l’unione con i bulloni, che devono poi essere avvitati
e stretti con una determinata tensione. 11
Tecnologia di Componenti e Sistemi Edilizi ed Impiantistici
Le unioni bullonate devono essere progettate in funzioni dei carichi da sostenere; il collasso
dell’unione bullonata può avvenire in diverse modalità: rottura a taglio del bullone (1), rottura per
rifollamento della piastra (2), rottura a taglio della piastra (3) o rottura a trazione della piastra. 12
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La connessione degli elementi può non riguardare solo
elementi in acciaio ma anche collegamenti acciaio-
calcestruzzo. Poiché le fondazioni sono sempre in calcestruzzo
armato, il pilastro in acciaio deve essere connesso alla
fondazione. L’elemento ad H del pilastro viene generalmente
fissato per saldatura ad una piastra piana forata che funge da
basamento. Si procede poi annegando degli elementi metallici
specifici nel getto di calcestruzzo
della fondazione. Questi elementi,
detti tirafondi, hanno una forma a “J” che nella parte bassa
si agganciano ai ferri di armatura del calcestruzzo, mentre
nella parte superiore, che sporge dall’elemento in
calcestruzzo, presentano una filettatura. Questi elementi
vengono poi fatti coincidere con i fori nella piastra saldata
al pilastro e connessi tramite bullonatura. Talvolta può
essere interposta un’altra piastra tra i due elementi con
funzione di livellamento delle irregolarità del calcestruzzo.
CONTROVENTAMENTO
Nelle strutture a telaio (indipendentemente dal materiale in cui sono realizzate) si rende necessaria
la realizzazione di elementi di irrigidimento che rendano più stabile l’edificio sotto l’azione dei
carichi orizzontali e torsionali, come vento o sismi.
Affinchè una struttura sia rigida e controventata, occorre realizzare i controventi almeno su un
campo per ogni livello e per ogni dimensione (considerando l’edificio come un elemento in 3
dimensioni). Per il controventamento di un campo della struttura a telaio si possono usare diverse
soluzioni, in base ad altre necessità dell’edificio come la presenza di porte o finestre. 13
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Gli elementi di controventamento sono solitamente realizzati con tiranti o profili in acciaio. In
entrambi i casi si procede fissando ai pilastri o alle travi del campo da irrigidire, una piastra metallica
su cui andranno imbullonati gli elementi di controventamento. Nel caso di dei tiranti, appositi
elementi filettati vengono fissati allla piastra per bullonatura, e a partire da questi elementi si
sviluppa il tirante, costituito da un cavo in acciaio, con un’estremità filettata in modo tale da essere
avvitato nell’apposito alloggiamento e in modo tale da poterne regolare la trazione.
Un’altra soluzione prevede invece che i controventi siano realizzati con dei profilati di acciaio, piani
o ad L, fissati sempre tramite bullonatura alle piastre descritte al caso precedente.
Nel caso in cui la soluzione scelta per il controventamento preveda l’intersezione di elementi
all’interno del campo (non solo su travi o pilastri) si procede ancorandoli con le stesse modalità ad
una piastra d’acciaio forata. I controventi vengono realizzati con le stesse modalità anche nei solai,
dove sono spesso lasciati a vista.
L’introduzione di murature piene in calcestruzzo armato in alcuni punti della struttura a telaio può
fungere da controventamento irrigidendo la struttura. 14
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STRUTTURE DI ELEVAZIONE ORIZZONTALE
Il solaio è la frontiera di separazione tra gli elementi spaziali di un piano e quelli del piano successivo.
Tale elemento funge sia una funzione di separazione, sia una funzione di supporto e sostegno.
Possiamo distinguere le chiusure orizzontali in partizioni interne orizzontali se dividono due piani
dell’edificio, oppure chiusure se dividono l’interno dall’esterno.
I solai, sul piano orizzontale, hanno una direzione di riferimento detta “di armatura” o di “orditura”
che corrisponde alla direzione in cui sono posati gli elementi del solaio stesso, trasversale alle
componenti portanti.Le componenti portanti (che possono essere travetti in C.A., profili in acciaio,
predalles…) poggiano alle estremità sugli elementi strutturali dell’ed