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RACCONTARE LA DONNA: VOCE, CORPO, NARRAZIONE

“Raccontare la donna” significa legare due nuclei tematici e concettuali: donna +

storytelling

La scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie è nota per la capacità di sfruttare il

potere del racconto per sensibilizzare il pubblico su tematiche come femminismo,

razzismo e, in generale, la differenza ciò si basa sul potere delle storie

Per Adichie le storie sono strumenti efficaci per osservare e filtrare la realtà

 

alla radice del potere dello storytelling ci sono modelli recepiti durante la

socializzazione e l’istruzione

Quindi, il potere dello storytelling sta nell’aderire alla visione del mondo

o in cui viviamo e, al contempo, nello stravolgerla in questo modo, a

partire dalle storie con cui siamo cresciuti, possiamo inventare nuovi

modelli, nuovi temi e nuove prospettive

La riflessione sullo storytelling e sulla forza creativa dell’atto del narrare è centrale

anche nell’opera di Jeanette Winterson come Adichie, nei suoi romanzi si pone

all’interno degli snodi di potere nelle questioni di razza, genere, età, provenienza:

It’s only a story, you say. So it is, and the rest of life with it – creation story,

love story, horror, crime, the strange story of you and I.

The alphabet of my DNA shapes certain words, but the story is not told.

I have to tell it myself.

What is it that I have to tell myself again and again?

That there is always a new beginning, a different end.

I can change the story. I am the story

The Powerbook,

In questa citazione dal libro Winterson introduce 3 questioni

 cardine:

Il corpo femminile (attraverso il riferimento al DNA) la storia che

o prende corpo, ma anche la specificità del corpo di cui si racconta

(I am the story)

L’io narrante, ossia la voce che racconta la storia

o L’idea della proliferazione di una storia non è uniforme, ma può

o essere scritta e riscritta di volta in volta con un nuovo inizio e una nuova

(there is always a new beginning, a different end

fine ), in quanto si deve

adeguare all’io narrante e al corpo

Appurando il potenziale dello storytelling non sorprende che la scrittura femminile sia

sempre stata oggetto di repressione e controllo ciò ha impedito il riconoscimento

precoce della presenza femminile nel canone

Ancora oggi si individuano strategie per mettere a tacere le voci femminili nella

 letteratura, soprattutto quella “alta” o nei generi storicamente appartenenti

all’area maschile (es: fantascienza) infatti, ci sono stati casi in cui alcune

scrittrici scelsero di:

Adottare uno pseudonimo maschile (es: George Eliot)

o Pubblicare in maniera anonima (es: Jane Austen, Mary Shelley)

o Adottare nomi ambigui nell’attribuzione di genere (es: le sorelle Bronte si

o firmarono con i nomi Currer, Ellis e Acton Bell)

Ma è invece sorprendente come ancora oggi persistono fenomeni descritti da

 How to Suppress Women’s Writing

Joanna Russ nel saggio , pubblicato nel

1983 ma ancora così attuale

Russ elenca i pregiudizi, i vincoli e le pressioni sociali, culturali e talvolta

o materiali ancora associati alla scrittura femminile, soprattutto quando è

una scelta professionale

ALCUNE PRECISAZIONE CONCETTUALI E TERMINOLOGICHE

Patriarchy = subordinazione strutturale del femminile al maschile radicata in ogni

ambito del sapere e dell’agire

La subordinazione femminile si fonda a partire dall’idea che ogni cosa abbia

 proprietà e qualità che le caratterizzano materialmente e ontologicamente 

secondo questo principio, il maschile e il femminile possiedono caratteristiche

innate e distinguibili

Queste caratteristiche fanno sì che ogni oggetto si associ a uno o all’altro

o quindi, gli elementi considerati espressione del femminile sono

simbolicamente contrapposti a quelli maschili + sono subordinati ad essi

Questa logica è oppressiva e vuole censurare le espressioni che non si

o allineano ad essa

Proprio per questo lo storytelling femminile è stato

 tradizionalmente soggetto di una vigilanza, per evitare che la sua

potenza creativa si sottraesse da quella subalternità

D’altra parte dagli anni ’70 del ‘900, grazie al movimento femminista e a precorritrici

come Virginia Woolf, si diffonde la rivendicazione di questa subordinazione la logica

binaria viene vista solo come una “pratica discorsiva”, cioè un prodotto di relazioni di

potere storicizzate, quindi non permanenti (e per questo possono essere estirpate e

riscritte)

In questo snodo importante in cui si assiste a un’operazione di riappropriazione

 delle storie e della voce da parte delle donne, assume una posizione

fondamentale il CORPO

Proprio ciò che è fonte della discriminazione del femminile diventa il

o punto di partenza per smantellare le gerarchie dell’oppressione e

recuperare uno spazio nuovo e nuove forme per raccontare la donna

Il corpo femminile diventa un “inscriptive surface”, che ha un duplice

o senso: Una manifestazione visibile che rappresenta e su cui rappresentare

 il cambiamento di prospettiva

Un testo formulato da narrazioni identitarie che puntano

 all’emancipazione

La realizzazione di una scrittura che potesse rovesciare lo stereotipo patriarcale

 della posizione femminile, legata alla sfera privata e domestica, è stato un

grande ostacolo per le scrittrici che volevano ottenere una posizione nel canone

letterario, o anche solo che volevano fare della scrittura una professione

Ciò perché molto spesso le pressioni esercitate sulle scrittrici dal

o patriarcato non provengono solo da fuori, ma anche dalle scrittrici stesse,

che finiscono per autocensurarsi se la donna non è per natura incline

alla scrittura, allora diventa problematico abbracciare la propria

femminilità e il proprio talento narrativo

Es: Woolf arriva ad affermare “a great mind is androgynous”

 

sembra voler rivendicare la propria grandezza artistica non in

quanto donna, ma a prescindere dalla propria femminilità

UNA STANZA TUTTA PER SE’: SCRITTURA, ISTRUZIONE E INDIPENDENZA

Virginia Woolf è la prima scrittrice a riconoscere e rivendicare gli ostacoli incontrati

dalle donne che vogliono fare della scrittura una professione questi ostacoli sono

materiali (e questi portano poi a risvolti psicologici), e non intellettuali o legati a una

“matrice femminile”

Una donna deve avere soldi, quindi deve essere in grado di mantenersi

 economicamente, e deve avere una stanza tutta per sé ma cosa significa per

Woolf “avere una stanza tutta per sé”?

Alle donne è negata la possibilità dell’indipendenza economica 

o Married Women Property Act,

secondo il le proprietà immobiliari ed

economiche della donna passano dalle madri del padre (o altra figura

maschile nel nucleo familiare) al marito: il matrimonio era una trappola

che negava uno spazio proprio e mezzi propri

Secondo Woolf, questa condizione materiale influenza la libertà e il

 punto di vista dello scrittore la libertà espressiva femminile,

quindi, viene limitata e compromessa dalla mancanza di

indipendenza economica delle donne

Alle donne, inoltre, è negato l’accesso all’istruzione (o almeno, a

o un’istruzione di livello e qualità uguale a quella maschile) secondo

Woolf, l’istruzione è fondamentale perché forma la propria visione della

realtà e la propria capacità di comunicazione

Woolf descrive le barriere all’accesso all’istruzione che incontrano

 le donne es: la narratrice cerca di entrare nella biblioteca di

un’università senza un accompagnatore o una lettera di

presentazione e le viene vietato l’accesso

Ma, anche se la donna riuscisse a entrare in una biblioteca, se

 volesse consultare lo stato dell’arte rispetto alle donne e alla

scrittura, dovrebbe arrendersi all’idea che le donne sono iper-

rappresentate ma solo da uomini

Le donne sono ispiratrici di poesia ma sono completamente

 invisibili nella storia, in quanto sottomesse nella vita

quotidiana, così come nella poesia (le donne sono signore

assolute dei desideri maschili e dei loro versi): le donne sono

fonte delle parole e dei pensieri più profondi sulla carta, ma

quasi analfabete nella realtà

Altra barriera che impedisce alle donne di dedicarsi alla scrittura è legata

o alla dimensione domestica:

Alla donna compete lo spazio privato della maternità e della cura

 della famiglia e dei suoi ambienti di vita (e non lo spazio pubblico

in cui circolano le idee)

Le incombenze della domesticità impediscono alla donna di potersi

 ritagliare la privacy, il silenzio e il raccoglimento necessari a

concentrarsi nell’attività creativa quello spazio che Woolf

simboleggia con una serratura che possa essere chiusa a chiave

In risposta ai freni e alle avversità che le scrittrici incontrano e per incoraggiare

 le donne a trovare l’inspirazione, Woolf ricostruisce una genealogia alternativa

ripercorre la storia più recente della letteratura inglese a partire da Aphra

Behn, Jane Austen, le sorelle Bronte e George Eliot per proporre un canone

letterario che possa incoraggiare le donne che vogliono tentare l’impresa della

scrittura (nonostante tutte le avversità, le barriere e gli svantaggi)

genre

Il saggio di Woolf è un iniziatore anche per la riflessione tra (= genere del

 gender

testo) e (= genere identitario) Woolf individua nel romanzo la forma

più appropriata per le donne, in quanto è un genere in cui non si nota ancora

l’impronta maschile

Joanna Russ ha ripreso l’argomentazione di Woolf, soprattutto relativa a una

distribuzione impari delle risorse (economiche ed educative) e alle conseguenze

psicologiche di questa disparità, per denunciare la presenza di 11 proibizioni informali

(non proibizioni formali vere e proprie, ma insite nella mentalità) rispetto alla scrittura

femminile

Anche Russ chiude il suo testo ricreando una genealogia, ma si arrende a causa

 della difficoltà di arrivare a un punto fermo + fa un appello alle lettrici per far sì

che prendano parte all’operazione e la completino

UNA PROGENIE MOSTRUOSA: VERSO UN NUOVO STORYTELLING

Le parole di Joanna Russ portano a un ulteriore spunto utile allo sviluppo di una

riflessione critica sullo storytelling femminile: il suo legame con la “mostruosità

Dettagli
A.A. 2024-2025
19 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviadannunzio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Vallorani Nicoletta.