Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SOLUZIONI
Miscela di almeno 2 sostanze omogenea che è data da un soluto e un solvente, il solvente è il componente
maggioritario mentre il soluto è quello minoritario
Per classificare la concentrazione si usano:
molarità(moli di soluto su litro di soluzione), molalità(moli di soluto su kg di solvente), la frazione molare(n1
/ (n1+n2)) e la massa percentuale(massa soluto/massa soluzione * 100).
Diluizione: aggiunta di solvente a una soluzione per diminuire la concentrazione del soluto, diluendo una
soluzione le moli di soluto si conservano 2
Reazioni di ossido-riduzione : prevedono lo scambio di elettroni dalla specie che si ossida a quella che si
riduce. Sono molto importanti perchè non possono essere bilanciate normalmente. Un elemento si ossida
quando cede degli elettroni.
Numero di ossidazione: la carica che l’atomo di una molecola abrenne se gli elettroni non fossero condivisi,
ma completamente trasferiti.
MODELLO ATOMICO
Modello planetario(modello atomico di rutherford): gli atomi sono formati da particelle subatoiche, protoni
e neutroni formano un compatto corpo centrale e gli elettroni sono distribuiti nello spazio intorno al
nucleo.
Dualismo onda-particella: la materia si comporta anche come un onda, gli atomi emettono o assorbono
luce solo a determinati valori di energia
Effetto fotoelettrico, se vado a irradiare un metallo con della radiazione ultravioletta arrivato ad una certa
soglia il metallo emette elettroni, sotto questa soglia non si emettono elettroni nemmeno se aumento
l’intensità della radiazione.maggiore è l’eccesso di energia oltre la soglia maggiore sarà l’energia cinetica
degli elettroni espulsi.
Modello di bohr: modello di ratherford corretto con la quantizzazione dell’energia
Per descrivere gli atomi la fisica classica non basta, si usa la meccanica quantistica che ci consente di avere
un canale di comunicazione tra i due aspetti della materia.de Broglie , se la luce si comporta anche come un
onda allora le particelle possono mostrare proprietà ondulatorie, e si può associare una lunghezza d’onda a
qualsiasi particella che si muove a velocità v.
Lunghezza d’onda Costante
Principio di indeterminazione: l’incertezza sulla quantità di moto moltiplicato con l’incertezza sulla
posizione non può essere inferiore ad un valore discreto (h/4pi). Non è un problema a livello macroscopico
ma a livello macroscopico è importante, non posso conoscere di certo la posizione di un elettrone se
conosco la sua quantità di moto. 3
Il moto di una particella è descritto dalla funzione d’onda associata, la funzione determina la probabilità di
trovare la particella in un punto dello spazio.risolvendo l’equazione di schrodinger trovo i livelli
energetici.l’equazione ci permette un modello per descrivere l’idrogeno e i sistemi idrogenoidi. Con il
modeello quanto-meccanico gli elettroni sono descritti dalla funzione d’onda, questo determina zone
quantizzate introno al nucleo dette orbitali dove si ha il 90% di probabilità di trovare l’elettrone(l’orbitale
atomico si trova facendo il quadrato della funzioen d’onda).
Posso esprimere la mia funzioned’onda in termini di coordinate polari per esprimere il volume di spazio in
cui posso trovare il mio elettrone(l’orbitale atomico).
NUMERI QUANTICI
Risolvendo l’equazione di schrodinge per il caso 3D sono necessari tre numeri per specificare ogni funzione
d’onda.
n: calcolo energia dell’elettrone (numero quantico principale)
l: calcolo del momento angolare orbitale
ml: distinzione tra orbitali diversi 4
Sullo strato n esistono n^2 orbitali
Gli orbitali s hanno forma sferica, i p hanno forma bilobata
Gli orbitali definiscono tutte le possibili energie che può avere un elettrone in un atomo, gli orbitali possono
essere occupati o non occupati. Orbitali con la stessa energia si dicono degeneri.
SPIN: gli elettroni presentano una rotazione anche intorno al proprio asse, all’elettrone viene associato un
momento di spin ms che può essere +1/2 e -1/2. 2 elettroni con spin opposto si dicono appaiati, un
elettrone da solo si dice spaiato e genera un campo magnetico.
Principio di esclusione di pauli: 2 elettroni non possono essere caratterizzati dagli estessi numeri quantici,
quindi sullo strato n possono stare al massimo 2n^2 elettroni.
L’equazione di schrodinger funziona perfettamente con l’idrogeno ma non più quando si cominciano ad
avere anche solo 2 elettroni perchè bisogna tenere conto della repulsione tra gli elettroni.una maggiore
carica nucleare fa diminuire l’energia dell’orbitale aumentando le attrazioni nucleo-elettrone, stabilizzando
il sistema.
Per semplicità nella configurazione elettronica si mette tra parentesi quadre il gas nobile che precede il mio
elemento e si parta dalla sua configurazione elettronica come base.
Regola di hund: nello stato fondamentale l’atomo adotta la configurazione con il massimo numero di
elettroni spaiati e con spin parallelo.
Più aumenta il numero di n più la configurazione diventa caotica, e dipende da come stanno meglio tutti gli
elettronic all’interno dell’atomo, bisogna considerare il valore di energia globale. 5
REGOLA DI AUFBAU Da z=21 gli orbitali 4s hanno una energia maggiore dei 3d, nel
caso dei metalli di transizione le configurazioni con sottolivello
semipieno d5 e pieno d10 sono particolarmente stabili quindi in
molti casi l’atomo neutro si trova a possedere minore energia
se il sottolivello 3d diventa semipieno o pieno tramite il
trasferimento di un elettrone 4s nel sottolivello 3d, ovvero se
riesco a riempire per meta o del tutto i d (d5 o d10) possoi
avere un solo elettrone negli s. Questi elementi sono:
Cr Mo per d5, Cu,Ag,Au,Pd,Pt per d10. 6
PROPRIETA PERIODICHE
Energia di ionizzazione: energia minima che occorre fornire ad un atomo isolato in stato gassoso per
estrargli un’elettrone. Aumenta lungo il periodo e dal basso verso l’alto lungo il gruppo.
Gli elettorni esterni di un atomo vengono acnhe indicati come elettroni di valenza.
Energia media degli elettroni di valenza : AVEE average valence electron energy.
Dimensione degli atomi
Raggio metallico, covalente e ionico
L’andamento del raggio diminuisce lungo il gruppo e aumenta scendendo il periodo. 7
Metalli e non metalli tendono a cedere o prendere elettroni per raggiungere la configurazione elettronica
del gas nobile che li precede o segue(se sono metalli o non metalli).
LEGAME CHIMICO
tipi di legame:
1. Ionico (metallo + non metallo) una specie si ionizza e cede elettroni mentre l’altra diventa un
anione.
2. Covalente (non metallo + non metallo) gli elettroni vengono condivisi
3. Metallico (metallo + metallo) molti atomi tenuti insieme da un “mare” di elettroni
Per questo molti non metalli non si trovano mai in atomi singoli, creano molecole biatomiche condividendo
lo spazio interrnucleare creando un’interazione positiva
Energia di legame: energia sufficente da spezzare un legame in una molecola
LEWIS: regola dell’ottetto, ogni atomo che utilizza nel legame i soli orbitali s e p tende ad assumere in un
composto una configurazione elettronica esterna otto elettroni. 8
Asse internucleare: asse che passa fra i due nuclei
I legami con orbitali orientati lungo l’asse internucleare sono detti sigma
Nei legami pi greco gli orbitali si sovrappongono di fianco e gli elettroni si distribuiscono sui due lobi
ELETTRONEGATIVITA
Descrive la tendenza degli elementi ad attrarre su di se gli elettroni, aumenta lungo i periodi(da sinistra a
destra) e diminnuisce scendendo lungo i gruppi. La differenza di elettronegatività tra due elementi delta EN
indica il tipo di legame 9
Due atomi di un legame covalente polare costituiscono un dipolo elettrico, dotato di un momento dipolare
Dall’equazione d’onda di schrodinger ricaviamo la funzione d’onda che è la traiettoria degli elettroni, il
quadrato della funzine d’onda ci da la probabilità di trovare gli elettroni nello spazio(che corisponde alla
definizione di oribitale).
n energia
l forma ed energia(gli orbitali p hanno un livello di energia leggermente superiore agli s)
per effetti di schermatura (tra elettroni) non sempre vanno in ordine s,p,d,f.
E ionizzazione energia per sottrarre un elettrone
Legame di valenza 2 elementi che interagiscono utilizzano solo gli elettroni più esterni (elettroni di
valenza)
Regola dell’ottetto ogni elemento tende a creare legami che lo portano ad avere la configurazione
elettronica del gas nobile più vicino(8 elettroni esterni).
Legame sigma lungo l’asse internucleare, non necessariamente 2 orbitali s, ma anche uno s e uno p o 2
p.
Legame pi greco sovrapposizione laterale generalmente tra 2 orbitali p 10
Elettronegatività tendenza di un elemento di attrarre su di se elettroni durante il legame chimico,
aumenta lungo i periodi e diminuisce lungo i gruppi.
Se 2 elementi in un legame hanno differenza di elettronegatività:
0 < dEN > 0.4 covalente puro
0.4 < dEN < 1.7 si generano molecole polari
dEN > 1.7 legame ionico
carica parziale di A = e di valenza di A – (e non legame A + e legame A x ENA/ENA+ENB)
carica formale di A = e di valenza di A – (e non legame di A + e legame di A x 1/2)
se ENa = Enb carica formale di A = carica parziale di A
nella carica formale i legami sono considerati covalenti puri (dEN = 0) , gli e di legame sono considerati
equamente ripartiti tra A e B
Numero di ossidazione: carica che l’atomo di una molecola avrebbe se gli elettroni non fossero condivisi,
ma completamente trasferiti:
- Ogni elemento nello stato fondamentale ha n di ossidazione 0
- Il fluoro ha sempre -1
- L’ossigeno ha -2 a parte che nei perossidi(-1) e con il fluoro(+2), i perossidi sono composti con il
gruppo perossido -O-O- (H2O2, Na2O2).
- H ha sempre +1 tranne che con metalli (-1)
- Gli elementi dei gruppi Ia Iia e IIIa hanno rispettivamente numero di ossidazione +1,+2 e +3.
- Il numero di ossidazione non può essere superiore al numero del gruppo di appartenenza
- La somma dei numeri di ossidazione in un composto è pari alla carica del composto (zero se il
composto è neutro)
I composto con elementi con numero di ossidazione basso sono buoni riducenti (possono essere ossidati
fino al massimo numero di ossidazione) e viceversa. 11
Polarizzabilità: tendenza a distorcere una nube elettronica quando essa è distorta da una carica
polarizzante, più un atomo è grosso più è polarizzabile (visto che gli elettroni più esterni sono più distanti
dal nucleo).
E legame tra legami semplici e multip