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PROTEINE DI MEMBRANA
La membrana contiene le proteine e la fluidità di membrana è
importante per il loro movimento. Le proteine transmembrana si
possono dividere in:
Proteine integrali (a): con una o più eliche transmembrana.
- Possono essere mono o multipasso e possono essere associate ad
un solo lato (monotopiche).
Proteine periferiche (b): blocca la proteina integrale di membrana
- attraverso deboli interazioni. Entra in contatto con le teste idrofiliche
del monostrato fosfolipidico. Sono appoggiate alla membrana
esterna o interna, e sono legate tramite interazioni di carica.
Proteine legate ai lipidi (c): sono presenti i legami covalenti con
- un fosfolipide o con un acido grasso, incluso in un monostrato. La
proteina si associa grazie al GPI solo se esterna, poiché gli zuccheri
si trovano solo sulla superficie esterna (glicosil fosfatidil-inositolo).
Hanno legami tra le proteine periferiche e catene di acidi grassi o
fosfolipidi.
Proteina multipasso: è formata a partire da una catena polipeptidica.
L’estremità ammino-terminale è rivolta verso l’ambiente extracellulare,
mentre l’estremità carbossi-terminale è rivolta verso il citosol.
Le regioni di proteine inserite nel doppio strato fosfolipidico sono composte
da aminoacidi con gruppi R apolari.
Es. Glicoforina è una proteina dei globuli rossi che crea un rivestimento
zuccherino (glicosilata) idrofilo che avvolge l’eritrocita; inoltre, aumenta la solubilità nel
sangue dell’eritrocita e lo isola.
OLIGOSACCARDI E GLICOCALICE
Gli oligosaccaridi della superficie cellulare determinano per ciascun tipo
cellulare un marker d’identificazione.
Il Glicocalice è lo strato superficiale glucidico esterno delle cellule ed è
composto da oligosaccaridi legati covalentemente a proteine o lipidi per
formare glicoproteine e glicolipidi.
La glicosilazione dei gruppi sanguigni in modo diverso varia il gruppo
sanguigno, quindi il marker d’identificazione sarà differente.
Viene usato nel riconoscimento cellula-cellula ed è importante nel mediare le risposte
infiammatorie.
Protegge la cellula da sollecitazioni meccaniche o dall’ambiente circostante, filtra le
sostanze che devono entrare nella cellula e favorisce l’assorbimento dei metaboliti.
Non tutte le cellule possiedono le stesse proteine. Le proteine, a
livello di una membrana possono avere:
1. Funzione di trasporto: non è un trasporto casuale, ma
può essere
a. Trasporto selettivo per ioni
b. Proteine pompa
2. Attività enzimatica: la proteina di membrana ha un sito
catalitico a cui si dovrà associare il substrato corretto.
3. Trasduzione del segnale: la proteina si lega al sito ed è
in grado di cedere un messaggio selettivo che arriva
dall’ambiente esterno.
4. Riconoscimento tra cellule
5. Adesione intracellulare
6. Adesione al citoscheletro e alla matrice
extracellulare.
Il citoscheletro costituisce lo scheletro della cellula e limita
i movimenti delle proteine integrali di membrana sul lato
citoplasmatico della cellula.
Per dimostrare il movimento delle proteine all’interno del citoscheletro venne eseguito un
esperimento “recovery fluorescence after photobleaching” (FRAP):
1. Le proteine sulla membrana cellulare vengono marcate con del colorante fluorescente;
2. Attraverso un raggio laser una piccola regione viene sbiancata e decade il segnale
fluorescente;
3. Dopo un certo intervallo di tempo, nell’area sbiancata erano visibili alcuni segnali rossi,
quindi, se le proteine marcate sono mobili, i loro movimenti casuali porteranno alcune
proteine marcate nell’area sbiancata;
Le proteine hanno un certo grado di mobilità e le proteine integrali sono in grado di
muoversi, anche se lentamente (non tutte le proteine possono muoversi, dipende dalla
cellula e la percentuale varia).
I due strati fosfolipidi possono differire tra di loro per: la composizione dei fosfolipidi,
l’orientamento spaziale delle proteine e perché i carboidrati sono confinati
esclusivamente all’esterno della cellula.
Le membrane derivano da membrane preesistenti e il loro accrescimento è determinato
dall’inserimento di lipidi e proteine nella matrice fluida del doppio strato.
ZATTERE LIPIDICHE
Sono regioni formate da accumuli di proteine, colesterolo e sfingolipidi, hanno uno
spessore maggiore (le code di acidi grassi sono più lunghe rispetto agli altri) e sono centri
di assemblaggio di recettori per molecole segnale.
La capacità dei fosfolipidi di organizzarsi
in ambiente acquoso creando delle
vescicole è stato sfruttato per produrre i
liposomi.
I liposomi sono delle vescicole
lipidiche usate come sistema di trasporto per i farmaci.
La membrana formata da fosfolipidi può fondersi con quella delle cellule e
trasportare farmaci all’interno.
Hanno una superficie funzionalizzata con specifiche proteine che
permettono ai liposomi di legarsi alle cellule bersaglio.
La cellula epiteliale è polarizzata, ha una regione apicale, una
basale e due laterali, ognuna con morfologia e funzionalità
diverse:
Membrana apicale (microvilli + glicocalice): regolazione
dell’ingresso di materiali nutritizi e acqua tramite proteine
trasportatrici, regola la secrezione e ha la funzione di
protezione.
Membrana laterale: ha una media adesione tra cellula-
cellula, svolge il ruolo di comunicazione cellulare.
Membrana basale: possiede proteine transmembrana
che si legano al tessuto connettivo sottostante per la
creazione di gradienti ionici.
L’epitelio è formato da cellule a mutuo contatto con scarsa
matrice extracellulare tra di loro che poggiano su una membrana
basale. Pneumociti => avvolgono l’alveolo polmonare, e il
passaggio di CO2 e O2 tra l’alveolo e i capillari avviene
tramite delle fessure (capillari defenestrati).
TRASPORO DI MEMBRANA
La membrana plasmatica è semipermeabile, permette solo a
certe molecole o ioni di attraversarla.
Ha una permeabilità selettiva, lascia permeare per diffusione
- semplice molecole apolari (ormoni steroidei) e piccole
molecole polari (acqua o gas).
Nelle cellule deve essere garantita l’omeostasi (equilibrio tra
- ambiente interno ed esterno).
Ogni cellula è in grado di accumulare sostanze a
- concentrazioni diverse dall’ambiente circostante.
La cellula scambia con l’ambiente sostanze nutritive
- (zuccheri, aminoacidi) e regola la concentrazione
intracellulare di ioni (sodio, potassio, calcio ecc.).
Il passaggio dell’acqua attraverso la membrana avviene per
OSMOSI.
È un fenomeno per cui si ha un flusso di solvente (acqua) tra due
soluzioni separate da una membrana semipermeabile dovuto
alle differenze di concentrazione. L’acqua fluisce dalla soluzione
meno concentrata a quella più concentrata.
Gli effetti delle soluzioni a diverse concentrazione saline sul
volume della cellula:
Soluzione isotonica: i soluti nel liquido sono presenti in
- modo uguale alla concentrazione di soluti nei globuli rossi;
Soluzione ipertonica: l’acqua è ricca di sali rispetto alla
- cellula, quindi la cellula perde acqua e raggrinzisce;
Soluzione ipotonica: il globulo rosso ha all’interno più soluti rispetto ai soluti presenti
- nell’acqua, la cellula richiama l’acqua dall’esterno gonfiandosi fino a scoppiare.
ACQUOPORINE
Proteine integrali di membrana che lasciano passare miliardi di molecole di acqua
in file in un secondo.
Nel 1992 Agree e dei suoi collaboratori ingegnerizzarono oociti di anfibio affinché
esprimessero questa proteina e posero le cellule in un mezzo ipotonico: le cellule si gonfiarono
fino a scoppiare e scoprirono così le acquaporine.
Scoprirono 11 diverse tipologie di acquaporine nei vertebrati, di cui
successivamente vennero identificate due sottofamiglie:
Acquaporine del traposto dell’acqua: garantisce solo il trasporto
dell’acqua
Acqua-glicoproteine (nei batteri): lascia passare acqua, glicerolo
e molecole neutre.
Le acquaporine sono costituite da una proteina tetramerica (4
monomeri identici), ed ogni monomero contiene 6 segmenti transmembrana.
Le acquaporine umane sono presenti in maggior quantità nei reni (si trovano nel nefrone =>
reni), nei capillari polmonari, nelle cellule secretorie delle ghiandole salivari e negli eritrociti,
cioè dove serve regolare efficientemente il passaggio di acqua.
TIPI DI TRASPORTO
Questo schema propone quattro tipologie di trasporto diverse:
Diffusione semplice: movimento diretto e spontaneo attraverso il doppio strato
- fosfolipidico. Le proteine utilizzate per il trasporto sono di tre classi: proteine pompa,
trasportatrici e canale.
Trasporto passivo/diffusione facilitata (senza consumo di energia poiché a favore
- di gradiente di concentrazione):
Proteina canale: il soluto da trasportare è uno ione, il quale possiede un proprio
canale.
Proteina trasportatrice: il soluto ha un suo trasportatore, proteina vettrice,
il quale riconoscerà la molecola da trasportare, la legherà e la trasporterà verso il
lato desiderato della cellula.
Trasporto attivo (consuma energia -ATP- poiché avviene contro gradiente):
- Proteina trasportatrice: trasporto dall’ambiente intracellulare all’ambiente
extracellulare.
A questi poi si aggiungono processi di:
Endocitosi: processo attraverso il quale la cellula prende molecole dallo spazio
- extracellulare piegando la sua membrana attorno ad esse e formando una vescicola.
Esocitosi: processo che utilizza le vescicole per rilasciare sostanze nello spazio
- extracellulare.
Pinocitosi: permette di internalizzare le gocce di liquidi.
-
Il gradiente elettrochimico è una forza che media il trasporto da un ambiente all’altro in
cui il soluto presenta la carica; è determinato dalla somma del gradiente di concentrazione del
soluto e della differenza di potenziale tra i due lati della membrana.
PROTEINE CANALE
Sono proteine selettive transmembrana che trasportano gli ioni, la cui concentrazione
è controllata sia nell’ambiente extracellulare che in quello citoplasmatico.
Consentono il transito di ioni in entrambe le direzioni, ma è il gradiente che determina
la direzione. I canali ionici sono importanti per determinare il potenziale di membrana.
Diffusione facilitata
Il trasporto dipende dal potenziale elettrochimico (somma di forze chimiche ed
- elettriche).
Il potenziale è una forza che riesce a spostare uno ione da un lato all’altro della
- membrana, gli ioni vengono trasportati secondo un gradiente di
concentrazione e di carica.
Sul lato es