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Estratto del documento

SECON

Of

OVERAP

entra nell’edifico GASRET

GASKET

V

Guarnizioni e taglio temico

• I sistemi pressione sono fissati dall’esterno del montante per ritenere il vetro. Questi sistemi frequentemente includono guarnizioni che sono posizionate tra il

profilo pressore e il telaio del vetro, ma separando il contatto tra i due materiali, possono anche contribuire al taglio termico e migliorare l’isolamento acustico.

• Il problema legato alle guarnizioni è che tendono ad essere tese durante l’installazione e possono ritirarsi alla loro lunghezza originaria in breve tempo; le

guarnizioni possono anche ritirarsi a seguito dell’invecchiamento e dell’esposizione ai reggi UV. Generalmente si manifesta uno spazio agli angoli dopo il ritiro. Se il

sistema è opportunamente progettato, l’acqua che entra da questi spazi può evacuare attraverso i fori di drenaggio nella cartellina di chiusura. Al fine di ridurre il

ritiro delle guarnizioni in corrispondenza degli angoli si utilizzano delle guarnizioni vulcanizzare agli angoli e con tagli diagonali.

• Questi sistemi richiedono speciale attenzione in fase di progettazione e assemblaggio al fine di assicurare continuità delle guarnizioni nei punti di discontinuità

tra orizzontale e verticale.

Principali differenze tra sistemi a montanti e traversi e sistemi a moduli indipendenti

• MONTAGGIO: nei sistemi a montanti e traversi il telaio della

facciata e i pannelli di tamponamento sono installati e connessi

assieme in opera pezzo per pezzo. Nei sistemi a moduli

indipendenti (cellule) la facciata è composta da grandi unità che

sono assemblate e complete di tamponamenti in stabilimento,

spedite e montate in opera sull’edificio. Gli elementi orizzontali e

verticali del modulo si incastrano tra di loro per moduli adiacenti.

I moduli sono generalmente costruiti a coprire un interpiano in

altezza e un modulo in larghezza, ma possono anche

incorporare più moduli.

• INSTALLAZIONE: Nei sistemi a montanti e tra versi il vetro

esterno è la soluzione più utilizzata ma richiede l’utilizzo di

ponteggi o impalcature dall’esterno dell’edificio. I sistemi a cellule

sono installati dall’esterno per mezzo di gru o minigru

direttamente dal piano superiore e i posatori si trovano sul solaio

superiore.

• QUALITA’: siccome i moduli delle cellule sono assemblati in

stabilimento, la qualità del prodotto finale è generalmente più

elevata, considerando che il processo è più controllato e

l’ambiente dello stabilimento più pulito. 01/10/2024

Normalmente le cellule si montano dal basso verso l’alto, per piani; è molto importante monitorare i movimenti che la struttura ha, dati da:

• Peso proprio

• Deformate elastiche dovute all’appoggio delle cellule (i solai avranno un ulteriore abbassamento)

• Abbassamento dovuto agli altri permanenti (impianti, finiture)

• Deformate a lungo termine, che è quella più importante per il cls

l somma di tutte queste deformate che non agiscono tutte nello stesso momento, devo aggiungere le tolleranze costruttive della facciata, le tolleranze di posa e le

tolleranze dovute agli allungamenti e accorciamenti stagionali

Questo tema delle deformate è attualmente il più complesso.

Per le facciate continue i limiti sono molto più stringenti perchè se il solaio si inflette, le cellule che ci sono attaccate non solo si abbassano ma ruotano —>

problemi a livello dei giunti.

L’altra voce sensibile è quella riguardante il sisma e il vento (azioni orizzontali): nella nostra zona, ai piani molto alti principalmente il problema deriva dal vento, il

sisma risulta verificato se si progetta per il vento.

Il montaggio di una facciata a cellule può essere anche molto veloce mentre la facciata a montanti e traversi si ragiona con tempi 8-9 volte inferiori.

Altra cosa importante: meno mano d’opera è necessaria in cantiere e più sarà ottimale il risultato Sistema dove il vetro è incollato al telaio

Giunto siliconico, soggetto a:

• pressione e depressione date dall’azione del vento

3) Rotura coesione

X

• taglio dovuta al peso proprio, è la più pericolosa

N ROTTURA MANCANZA

X

V de ADESIONE

Importante il materiale o i trattamenti che vengono fatti

per garantire al meglio l’adesione

Tipo I: Trasferimento meccanico del peso proprio del tamponamento al telaio di

supporto del sigillante e quindi alla struttura. La tenuta strutturale trasferisce tutte

le altre azioni. I dispositivi sono utilizzati per ridurre il pericolo in caso di rottura

dell'incollaggio. Sistema più sicuro che prevede un ritegno anche verticale che

garantisce il mantenimento del vetro nel caso di azione di depressione che tira il

vetro verso l’esterno

Tipo II: trasferimento meccanico del peso proprio del tamponamento al telaio

di supporto del sigillante e quindi alla struttura. La tenuta strutturale trasferisce

tutte le altre azioni e non vengono utilizzati dispositivi per ridurre il pericolo in

caso di rottura del legame. Mensole all’estremo del vetro che servono a sostenerlo

in caso di mancata adesione.

Tipo III: la sigillatura strutturale trasferisce tutte le azioni, compreso il peso proprio

del tamponamento, al telaio di supporto del sigillante e quindi alla struttura. I

dispositivi sono utilizzati per ridurre il pericolo in caso di rottura dell'incollaggio.

Funzionalità che unisce 1 e 2; meno usato perchè è a vista

Tipo IV: la sigillatura strutturale trasferisce tutte le azioni, compreso il peso proprio del tamponamento, al telaio di supporto del sigillante e quindi alla struttura. Non

vengono utilizzati dispositivi per ridurre il pericolo in caso di rottura del legame. Incollaggio senza ritegni meccanici, che trattengono il vetro in posizione in caso di

mancanza di adesione; ha dato seri problemi riguardo il ribaltamento ·

L Tecnologia alternativa all’incollaggio che è molto costosa.

Mensole inserite nel profilo a scatto che servono a sostenere il vetro; La sigillatura (verde) è all’interno del vetro camera, per mezzo del

elementi puntuali di circa 10 cm di lunghezza; non portano il peso del canalino

vetro Sistemi a fissaggi puntuale, dove il telaio scompare;

tutto viene affidato al vetro.

La lastra è forata nei 4 vertici all’interno dei quali viene

fatto passare un perno che viene avvitato nel foro.

Il foro è svasato per permettere la distribuzione ottimale

degli sforzi.

Esistono due sistemi:

• i perni sono assimilabili a cerniere, che permettono al

vetro di inflettersi

• I perni sono rigidi, quindi non permettono al vetro di

avere quelle rotazioni dovute ai carichi orizzontali

, SOSPENSIONE;

detto

sistema differente a

vetro tutte

anche

si , cedono

se rompe un

sotto

quelli

V

Ragno: le asole inferiori dove passa il perno sono orizzontali perché portano il

peso proprio quindi non devono muoversi verticalmente, ma orizzontalmente

si per aggiustare la posizione durante la posa; i due superiori sono fori ~

maggiorati perché in questo caso deve potersi muovere per seguire l’edificio. PORTANTE

Con questo sistema ogni lastra è a se.

Dal punto di vista architettonico è ottimale perche il telaio scompare, ma dal

punto di vista tecnologico ci sono dei problemi:

• problema dei giunti, che vanno sigillati e devono tenere

• sicurezza, che tipo di vetro posso utilizzare? — devo avere un sistema che se anche si rompe può garantire una tenuta anche post rottura. Serve un vetro che

non si rompa in pezzi grossi e acuminati (vetro float), ad esempio il vetro temperato si rompe in pezzetti piccoli e arrotondati (ha una resistenza di circa 120

N/mq, 3 volte maggiore rispetto a quella del vetro float); altra tecnologia che si è diffusa successivamente (ed ancora in utilizzo) è il vetro stratificato, che

presenta una pellicola in polivinilbutirato, invisibile che incolla le lastre di vetro e mantiene i frammenti in caso di rottura. Grazie a questo tipo di vetro, se questo

si rompe, rimane comunque in posizione e garantisce comunque un minimo di resistenza meccanica (=resistenza post rottura)

Sx: Foro cilindrico ha una occhia esterna per il

fissaggio della vite

Dx: ha la parte esterna complanare alla

superficie del vetro: funziona meglio dal punto

di vista della distribuzione degli sforzi ma avere

due forme diverse per lo stesso foro in un

materiale come il vetro è complesso

1

Terzo sistema, per cui il foro (prima cilindrico e

poi svasato) interessa solo una parte del vetro e

non tutto il suo spessore; in questo caso la rotule

si ferma nel vetro esterno.

Ottimo a livello architettonico ma dal punto di

vista della sicurezza no perché la tenuta della

lastra esterna è affidata al ??

A sx: più sicuro ma più costoso

Sigillatura

Facciate a doppia pelle

Pelle esterna che nella maggior parte dei casi è la più trasparente possibile

Intercapedine, nella quale si può alloggiare un sistema di schermatura

Pelle interna

• Sistema di facciata che prevede una cavità ventilata tra la pelle esterna e quella interna. La cavità ventilata è volta a conservare

energia tramite la modulazione delle condizioni di temperatura all’interno della facciata.

• Durante il periodo di riscaldamento, lo spazio agisce come polmone tra ambiente esterno e interno e può essere utilizzato per

preriscaldare l’aria di rinnovo.

Durante il periodo di raffrescamento l’aria interna calda è espulsa attraverso la cavità ventilata.

• C’è tuttora una discussione tra gli esperti in materia sul fatto che, almeno per i climi freddi, un modo meno dispendioso di ottenere

un risparmio energetico possa

avvenire tramite l’uso di facciate con bassissimi valori di trasmittanza termica.

• Le facciate a doppia pelle sono piuttosto rare negli USA e più diffuse in Europa ed Asia dove il costo dell’energia è maggiore.

• Basate su una progettazione ottimizzata e dei sistemi con configurazione scientifica, le facciate a doppia pelle possono migliorare le

prestazioni termiche dell’involucro,

della ventilazione interna, l’isolamento acustico e il controllo dell’illuminamento interno.

• La cavità può ospitare sistemi di oscuramento, utile in casi di edifici alti dove le schermature non possono essere istallate all’esterno

a causa dell’azione del vento. 2. Effetto camino indotto da una macchina che

spinge o risucchia aria nell’intercapedine

3. Posso aprire la finestra e farla dialogare con

l’intercapedine

NAT NAT

MEC NAT Problemi riguardo alla questione

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
25 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/11 Produzione edilizia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mara_antonini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione dell’involucro edilizio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Pavan Alberto.