Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Comportamento meccanico dei materiali
σ = Tensione nominale (sigma): A 0
COMPORTAMENTO IN CAMPO ELASTICO
In campo elastico la sollecitazione è proporzionale alla deformazione, questa proporzionalità è data dal modulo di elasticità. In questo campo se cessa il carico l'elemento torna al suo stato iniziale senza subire deformazioni permanenti.
COMPORTAMENTO IN CAMPO PLASTICO
Quando un materiale entra nel campo plastico subisce una deformazione irreversibile e nel momento in cui viene tolto il carico viene "restituita" la deformazione elastica (springback) ma resta quella plastica che è permanente. In fase di produzione il ritorno elastico è un disturbo perché bisogna deformare più di quanto serve.
Nel campo plastico abbiamo dei punti notevoli come:
- Y (yield stress) - Rs = sollecitazione al limite elastico e corrisponde al carico unitario di snervamento, alcuni materiali non hanno una Y unica perché si è in una fase transitoria di
snervamento.
- UTS (ultimate tensile strength) - Rm = carico unitario di rottura in cui avverrà una fase di strizione del materiale (necking) che porterà alla rottura.
- Se il segmento del campo elastico pende poco allora avremo un materiale più elastico, viceversa se pende molto sarà più rigido.
- Un materiale duttile avrà l'attitudine a deformarsi plasticamente, mentre sarà fragile se ha poca vita in campo plastico.
- All'incremento della velocità di deformazione il materiale sarà più tenace e meno deformabile perché ha meno tempo di scorrere e deformarsi, quindi avrà una pendenza maggiore in campo elastico.
- Mentre all'aumentare della temperatura cala la forza e il lavoro di deformazione, di conseguenza aumenta la deformazione ottenibile, ma cala anche la precisione dimensionale e la nitura superficiale, e aumentano i costi di produzione.
Il materiale dipende dalla sua storia di carico, ogni volta che
campo sono: - Fusione: il materiale solido viene riscaldato fino a raggiungere lo stato liquido. - Colata: il materiale fuso viene versato in uno stampo per ottenere la forma desiderata. - Solidificazione: il materiale fuso si raffredda e torna allo stato solido, assumendo la forma definitiva. - Estrazione: il pezzo solidificato viene estratto dallo stampo. - Finitura: il pezzo estratto viene lavorato per ottenere la superficie e le dimensioni desiderate. Questi processi sono utilizzati per la produzione di oggetti in metallo, come componenti per automobili, utensili, parti di macchine, ecc.La produzione della forma (formatura) e la produzione del prodotto (getto) sono due fasi fondamentali del processo di formattazione.
PRODUZIONE DELLA FORMA FORMATURA
Questo processo è anche chiamato "formatura" e consiste nella creazione della forma in cui verrà colato il materiale fuso. La forma è composta da due semiforme fatte entrambe di terra da fonderia compattata.
La terra da fonderia o materiale di formatura è composto da una miscela di polveri, in cui c'è sempre l'elemento refrattario (silice) che deve reggere elevate temperature, l'elemento che deve garantire la coesione della forma (argilla) e gli additivi che devono migliorare le caratteristiche di coesione, permeabilità, scorrevolezza e sgretolabilità. In genere si utilizza silice e argilla perché sono di facile reperibilità, hanno un costo contenuto e sono riutilizzabili.
Il piano di separazione delle due semiforme deve essere scelto in modo che non si presentino impedimenti alla sformatura del modello (non il...
getto perché si rompono lesottosquadri.semiforme per sformare il getto) dettimodelloIl contiene la geometria del prodotto da imprimere su ciascuna semiforma edeventualmente parte delle geometrie del sistema di alimentazione e materozze che servonoper compensare il ritiro del materiale durante la solidi cazione. Se quest’ultime forme nonsono presenti nel modello vengono realizzare mediante asportazione di materialedirettamente sulle semiforme. Una caratteristica fondamentale del modello è che lesuper ci perpendicolari al piano di separazione siano leggermente inclinate, questi sonoangoli di sformo.detti Le dimensioni del modello sono aumentate leggermente percompensare il ritiro del getto in fase di ra reddamento e nelle zone in cui si prevedonosovrametalli di lavorazione.lavorazioni di asportazione di materiale,Nel caso in cui il prodotto da realizzare ha una geometria che impedisce di trovare un pianoanimedi separazione che eviti sottosquadri si introducono le
Le semiforme sono costituite da terra di fonderia portata compatta che riproduce l'interno del pezzo. Nelle semiforme vengono previste delle anime che sono supporti dell'anima.
Una volta unite le due semiforme si può passare al processo di colaggio del getto, dove viene colato del materiale fuso all'interno della forma per gravità. Non si può pressurizzare altrimenti il getto esploderebbe. Successivamente c'è la fase di solidificazione del getto, che una volta terminata porterà all'estrazione mediante distruzione delle semiforme, che verranno rimacinate e riutilizzate.
In seguito si passerà alla pulitura del getto, dove si asporteranno le appendici e tutte quelle tracce come il sistema di alimentazione, la materozza e i piani di separazione.
Il prodotto può essere sottoposto a cicli di riscaldamento-raffreddamento per aumentare le proprietà meccaniche o uniformare le caratteristiche.
super ci.
Nei prodotti di fusione in forma transitoria non avremo mai super ci perfette, spigoli vivi o geometrie complicate, i fori e le tolleranze vengono realizzate successivamente per asportazione di materiale.
fi fi ff fi fi
LA SOLIDIFICAZIONE NEI PROCESSI DI FUSIONE
MODELLO DI SOLIDIFICAZIONE UNIFORME
Per solidificazione uniforme si intende che ad ogni istante di tempo t ogni punto del fluido sia alla stessa temperatura T.
metalli puri
Per i durante la fase intermedia in cui si avrà presenza di fase solida e liquida, i nuclei sono divisi tra loro dalla parte liquida, in questa fase i nuclei si ingrossano fino a bloccarsi tra loro per passare a essere tutta fase solida.
lega binaria
In caso di base alla percentuale tra i due elementi si possono costruire tante curve di solidificazione quante sono le combinazioni possibili. Il diagramma di destra diagramma a forma di lente ci mostra quanta parte di solido e quanta di liquido si ha alla temperatura T, nei due assi verticali avremo la
temperaturadi solidificazione dell'elemento puro al 100% di presenza nell'alega. Variando le % della lega cambiano i punti di solido-liquido all'interno della lente. Tirando l'orizzontale alla temperatura desiderata possiamo sapere quanto liquido (sx) e quanto solido (dx) abbiamo e di queste quantità quante sono dell'elemento A e quante dell'elemento B. MODELLO DI SOLIDIFICAZIONE DIREZIONALE Per evitare uno sbalzo termico iniziale quando si cola, precedentemente viene preriscaldata la forma. Calando la temperatura verso la temperatura fronte di solidificazione avremo una solidificazione che parte dalla parete della forma e si sposta verso il centro del getto. fi fi fi fi fi fi fl metalli puri Per i metalli puri in un qualsiasi istante di tempo il passaggio dal liquido a solido è ben definito e avremo un fronte di solidificazione compatto, caratterizzato da un raffreddamento veloce alle estremità (pareti) che comporterà la formazione di grani piccoli con miglioriProprietà meccaniche che non dipenderanno dalla direzione avendo grani simmetrici (isotropia) e casuali, mentre andando verso il centro con un raffreddamento lento creeranno grani più grandi e allungati (anisotropia) che peggiorano le proprietà meccaniche. La solidificazione macroscopicamente sarà sempre simmetrica partendo dalle pareti verso il centro ma microscopicamente avremo una struttura disomogenea.
Leghe binarie: in presenza di non avremo un fronte di solidificazione compatto ma ci sarà un'area di solidificazione (dendrite) in cui coesisteranno simultaneamente lo stato solido e liquido che sarà influenzato dal fronte di solidificazione. In questo caso il raffreddamento veloce alle estremità porterà alla formazione di grani piccoli e simmetrici, il raffreddamento lento verso il centro creerà grani grandi e allungati verso il centro dovuti all'accrescimento dei dendriti e a volte grani simmetrici nella zona centrale.
Nella solidificazione direzionale le parti esterne solidificano velocemente mentre quelle interne solidificano lentamente, questo porta alla determinazione del baricentro termico (G) che è l'ultimo punto a solidificare. Il fronte di solidificazione avanzerà sempre verso questo baricentro termico che sarà fondamentale determinare poiché al termine della solidificazione si potrebbe creare un vuoto (cavità/ritiro) in quel punto dovuto al ritiro del materiale, un eventuale vuoto crea imperfezioni nel getto. STUDIO DELLA SOLIDIFICAZIONE DIREZIONALE E MODULI TERMICI Studiare la solidificazione direzionale ci serve per determinare quali parti solidificano per ultime, dato che proprio in quei punti avremo le cavità dovute al ritiro. Come metodi per studiare l'andamento dei fronti di solidificazione si possono utilizzare i cerchi di Heuvers, suddivisione in geometrie elementari con calcolo dei moduli termici mediante software.METODO DEI CERCHI DI HEUVERS
Comporta un’analisi sempli cata perché bidimensionale sul piano in cui corrisponde il cerchio inscritto con diametro più piccolo. Il ragionamento che sta dietro è che più è grande il cerchio tracciato più tardi solidi ca la porzione del getto e quindi in quella porzione più tardi si incontreranno i fronti di solidi cazione.
TEMPO DI SOLIDIFICAZIONE: tempo necessario a nché tutto il getto diventi solido, ovvero il tempo