URETRA
Consente di portare l’urina dal collo della vescica al meato uretrale esterno. Ne consente l’espulsione.
Estremamente differenti tra l’uomo e la donna. Lunghezza 18-20cm nel maschio, 3-5cm nella femmina.
Uretra maschile: 18-20cm.
1. Uretra prostatica (attraversa la prostata)
2. Uretra membranosa (attraversa il pavimento pelvico – diaframma urogenitale)
3. Uretra cavernosa o spongiosa (uretra peniena).
Orifizio uretrale esterno preceduto dalla valvola della fossa navicolare.
Punti di restringimento “Fisiologici”:
• Valvola della fossa navicolare
• Diaframma urogenitale
• Meato uretrale interno.
Uretra femminile: 3-5cm. Meato esterno sulla parete anteriore del vestibolo vaginale. Estremamente breve.
Istologia
Epitelio stratificato (di transizione nel collo vescicale e cilindrico nella porzione intermedia, pavimentoso in prossimità del
meato uretrale esterno). Due sfinteri:
• Interno (al meato interno, muscolatura liscia, involontaria)
• Esterno (al diaframma urogenitale, muscolatura striata, volontaria).
FISIOLOGIA DELLA MINZIONE
Producendo tanto ultrafiltrato, la vescica può contenere fino ad un litro, stirando le fibre muscolari, all’interno della
vescica abbiamo dei recettori di stiramento, che vengono stimolati dalle fibre sensitive. Esiste però una stimolazione a
livello centrale, con un’innervazione che parte dal SNC. Lo stiramento da parte della vescica, c’è un impulso della
corteccia, che ci fa prendere coscienza di questa condizione. A questo punto avviene la contrazione della vescica.
Distensione urinaria → recettori stiramento
- Stimolazione fibre sensitive
• Impulso a livello talamico → corteccia (coscienza)
• Attivazione parasimpatica: stimolazione e quindi contrazione sostenuta del muscolo detrusore
• Rilasciamento volontario dello sfintere esterno (quello interno si rilascia involontariamente di conseguenza).
Residuo post-minzionale fisiologico: 10cc Se volume > 500 ml il detrusore può aumentare notevolmente la pressione e la
minzione avviene indipendentemente dalla volontà, a piccoli tratti (iscuria paradossa).
L’incontinenza è incapacità di controllare volontariamente la minzione
• Incontinenza da stress (da sforzi fisici: minzione involontaria senza accorgersi)
• Urge incontinence (da irritazione o stiramento es in IPB o post-partum: sensazione di stimolo impellente).
Vescica neurologica: interruzione vie corticospinali (es: lesione midollo spinale o anestesia spinale) Perdita del controllo
volontario dello sfintere uretrale esterno → globo vescicale e iscuria paradossa.
Cambiamenti correlati all’età che influiscono sulla funzione renale e sul riflesso della minzione:
- Diminuzione del numero di nefroni funzionanti: il numero totale di nefrone scende, per ogni rene, di circa il 30-40% tra i
25 e gli 85 anni.
- Riduzione della VFG: questa diminuzione dipende dalla diminuzione del numero di glomeruli, dalla riduzione della
funzionalità dei glomeruli restanti e dalla diminuzione dell’apporto sanguigno al rene.
- Ridotta sensibilità all’ADH: con l’età la porzione distale del nefrone ed il sistema collettore diventano meno sensibili
all’ADH e pertanto diminuisce il riassorbimento dell’acqua e degli ioni sodio che vengono persi con l’urina.
- Problemi con il riflesso della minzione: (1) gli sfinteri muscolari perdono tonicità e diventano meno capaci di trattenere
l’urina. (2) la capacità di controllare la minzione può essere persa a seguito di ictus, M. di Alzheimer o altre patologie del
SNC. (3) nel sesso maschile una ritenzione urinaria può essere secondaria ad un ingrossamento della prostata.
VASI LINFATICI E LINFONODI: seguono lo stesso decorso dei vasi arteriosi e nervosi. Seguono vena cava e aorta. 182
APPARATO GENITALE
L’apparato genitale è l'unico apparato che non è fondamentale per la sopravvivenza dell'essere, ma è fondamentale per la
sopravvivenza della specie. In casi di traumi/ patologie, si può demolire senza ridurre l'aspettativa di vita del paziente.
Le funzioni dell’apparato genitale sono:
• Produrre, conservare e trasportare i gameti (cellule germinali deputate alla riproduzione). Nel sesso femminile i gameti
si producono all'inizio e rimangono così per il resto della vita, nel sesso maschile vengono invece continuamente prodotti e
rinnovati.
• Attività ormonali: senza gli ormoni che vengono prodotti in questo apparato saremmo tutte donne.
Le componenti dell’apparato genitale sono:
• Gonadi: organi che producono i gameti (ovaie = donna e testicoli = uomo);
• Dotti: servono a far arrivare i gameti a destinazione;
• Ghiandole ed organi annessi: secernono fluidi che servono nella fecondazione;
• Genitali esterni (strutture perineali).
APPARATO GENITALE MASCHILE
L’apparato genitale è l’unico apparato non indispensabile alla sopravvivenza dell’individuo. Ha la funzione di produrre,
conservare e trasportare le cellule germinali, deputate alla riproduzione (o gameti) ed ha una funzione ormonale. È
composto dalle gonadi deputate alla produzione di gameti ed ormoni, da dotti che ricevono e trasportano i gameti, da
ghiandole ed organi annessi che secernono fluidi e dai genitali esterni. Nella donna le gonadi sono rappresentate dalle
ovaie, mentre nell’uomo sono i testicoli.
TESTICOLI
I testicoli producono i gameti maschili. Essi si sviluppano all’interno dell’addome fetale e discendono, durante lo sviluppo,
per andarsi ad alloggiare nello scroto, al di fuori della cavità addominopelvica. Man mano che il feto si ingrandisce, i
testicoli si spostano inferiormente e anteriormente verso la parete addominale anteriore. Il gubernaculum testis è un
cordone formato da tessuto connettivo e fibrocellule muscolari, esteso dal margine inferiore di ciascun testicolo alla
parete di una piccola sacca peritoneale situata inferiormente. Durante la discesa attraverso la parete addominale, i
testicoli sono accompagnati dai dotti deferenti, dai vasi sanguigni e linfatici e dai nervi testicolari; queste formazioni, nel
loro insieme, formano il corpo del funicolo spermatico.
Il testicolo è rivestito da uno strato denso di tessuto connettivo fibroso detto tonaca albuginea, ricoperto dalla tonaca
vaginale. Questa capsula fibrosa è ricca di fibre collagene continue con quelle che circondano l’adiacente epididimo. La
tonaca albuginea si introduce nel parenchima testicolare a costituire i setti. 181 I testicoli si dividono in lobuli che
contengono migliaia di tuboli seminiferi (al cui interno si formano gli spermatozoi). Ogni tubulo seminifero si avvolge su se
stesso e si connette alla rete testis, il labirinto da cui si dipartono circa 20 condottini efferenti che si gettano
nell’epididimo. Lo spazio tra i tuboli è ricco di tessuto areolare che contiene vasi sanguigni e cellule interstiziali (di Leyding)
che producono ormoni androgeni (testosterone).
FUNICOLI SPERMATICI
I funicoli spermatici sono strutture pari che si estendono tra la cavità addominopelvica e i testicoli. Ciascun funicolo ha
inizio in corrispondenza dell’anello inguinale profondo ai testicoli. Esso è costituito da strati di fasce e muscolatura, che
racchiudono il dotto deferente, e vasi sanguigni, nervi e linfatici che nutrono il testicolo. I vasi sanguigni includono l’arteria
deferenziale, un’arteria testicolare e il plesso pampiniforme della vena testicolare. L’innervazione è fornita dai nervi
ileoinguinale e genito femorale provenienti dal plesso lombare.
SCROTO
Lo scroto è suddiviso internamente in due camere separate; la partizione tra le due è marcata esternamente da un
ispessimento della superficie scrotale, noto come rafe dello scroto. Ogni testicolo occupa una cavità scrotale. La tonaca
vaginale è una membrana sierosa che riveste internamente la cavità scrotale e che riduce l’attrito tra le due superfici
opposte, quella parietale e quella viscerale. Lo scroto è formato da un sottile strato cutaneo con la sottostante fascia
superficiale. Al di sotto del derma dello scroto vi sono due strati di muscolatura. Il primo, più superficiale, è composto da
muscolatura liscia che eleva i testicoli. Il secondo, più profondo, definito muscolo cremastere è un muscolo scheletrico le
cui contrazioni tendono lo scroto e spingono il testicolo vicino alla parete corporea. Questo muscolo con le sue contrazioni
consumano energia e producono un esercizio esotermico, in questo modo tiene alla giusta temperatura il testicolo. Non
troppo alta come all'interno dell'addome perché altrimenti diventa tumore, ma nemmeno troppo bassa perché deve
garantire un'omeostasi.
PROCESSO DI PRODUZIONE DEGLI SPERMATOZOI 183
Le cellule da cui parte tutto il processo prendono il nome di spermatogoni, sono cellule staminali che poi si differenziano
in spermatociti. Gli spermatociti a seconda delle fasi che si possono vedere al microscopio, si dividono in primari,
secondari, spermatidi e poi spermatozoi. Attorno ci sono delle cellule di sostegno chiamate di Sertoli che portano delle
sostanze nutritive.
SPERMATOGENESI
Prevede tre processi distinti:
• Mitosi: la cellula si divide a metà e si formano due cellule identiche alla precedente. È il tipo di duplicazione di tutte le
cellule somatiche che si devono dividere durante la vita adulta, anche le cellule staminali che poi produrranno i gameti
svolgono la mitosi durante l'arco della loro vita. Le cellule somatiche sono celle diploidi con 46 cromosomi. I cromosomi si
allineano sull'equatore, si duplicano e poi si dividono ulteriormente. Da due cellule diploidi di partenza si ottengono alla
fine due cellule diploidi.
• Meiosi: avviene solo nelle cellule che producono spermatozoi o cellule uovo. Nell'uomo la meiosi avviene dallo
spermatocita primario in poi. La produzione finale sono i gameti che sono delle cellule aploidi con 23 cromosomi. La prima
fase è simile a quella della mitosi, ma si ha una doppia divisione; questo porta alla formazione di quattro cellule figlie. Le
tetradi si scambiano dei veri pezzi di cromosoma e da qua si ha la variabilità che ci permette di essere uno diverso
dall'altro e garantisce la sopravvivenza della specie. Ci sono due divisioni e si otterranno quattro cellule figlie aploidi con
23 cromosomi. Nell'uomo tutte le cellule aploidi sono spermatozoi, nella donna c'è solo un ovulo e le altre sono cellule che
poi verranno perse.
• Spermatogenesi: produce spermatozoi maturi.
Dallo spermatogonio si producono quattro spermatozoi aploidi:
-Spermatocita primario = ha la tetrade;
-Spermatociti secondari;
-Spermatidi;
-Spermatozoi, con una mutazione fisica.
Lo spermatozoo maturo si ottiene in circa 9 settimane.
CELLULE
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